io credo ,che a mio umile parere, si può scrivere in mille e mille modi differenti, senza doversi curare minimamente di giudizi o regole. se un giorno voglio scrivere un poema totalmente incomprensibile a prima lettura, lo faccio, senza temere alcun pregiudizio. anche se una persona soltanto, capisse ciò che ho scritto su 100 che l'hanno letta, a me non cambia niente. dipende se uno vuol essere commerciale o no. l'importante è esser se stessi, esprimendo sentimenti veri, propri. la poesia non è per forza fatta per esser capita. la forma poi, la linea, la rima, l'assonanza, la dissonanza, la rottura, l'ermetica, il classico, lo sperimentale.. son scelte comandate dal momento in cui uno scrive, dal tema come lo si vive, senza minimamente pensare a chi legge. per me la poesia è solo per me. son contento quando piace, è ovvio, ma non cerco la massa, altrimenti farei il romanziere. Ed anche quello avrebbe le solite problematiche. Di personaggi che vorrebbe regole da dettare al cuore della gente! tu che non pensi che de andrè sia un bravo vocalista, è in contraddizione con te che non ami le poesie complesse. De Andrè è semplice nella voce come le poesie che tu reclami.