Io, ingenuamente ed anche stupidamente, mi chiedevo poco fa il perchè di questo fatto.
Ma perchè le persone di questo sito, i cari autori che a tratti stimo, si inalberano quando qualcuno a ragione o a torto fa notare loro che forse, nella poesia, c'è qualcosa che non funziona?
Non siamo forse qui per crescere?
Non è quindi la critica ad essere costruttiva?
Evidentemente no.
Quindi mi sorge una seconda domanda, magari insensata come la prima, magari no, che importa.
Se siamo così bravi, così avanti, se nelle nostre mani c'è l'essenza della poesia in quanto tale, quindi non criticabile, perchè centro d'arte immensa e pura, che cavolo ci stiamo a fare qui??
Per farci dire quanto siamo carini e teneri e bravi e profondi? E se fossimo anche stronzi? Qualcuno ce lo direbbe?
No!!
Perchè qui si commenta così, si prendono quattro parole, come se fossimo orfani di alfabeto completo,e si appiccicano nello spazio rettangolare.
E tutto questo è dogmatico. Questo è il nuovo monte Sinai. I commenti carucci e profumati di mimosa sono una nuova tavola di comandamenti.
Se fosse così, per un certo verso, ci sarebbe della logica in tutto questo:non facciamo i blasfemi.
Eppure io, che sono un'idiota e su questo non ci piove né ora né domani, penso che questo atteggiamento abbia la forma mal celata di una blasfemia contro chi vuole capire davvero se la poesia che scrive è effettivamente poesia oppure è un elenco di parole messe lì in fila come i gatti, e contro chi ha nell'anima il moto della sincerità.
Beh..tutto qui