è un verso chiaroscuro
quella dolcezza che lancina
a sera, un graffio azzurro
che precipita amore
(piovo con te)
schiarami poi, come tu sai,
dell'arcobaleno dei sensi,
monili con cui
per te adorno il tempo
Leggo questa poesia, nella sua dolcezza disarmante, nellamore totalizzante che lautrice prova per il suo uomo o per limmagine riflessa che ha di lui, e rimango assorta.
È semplice, lineare, eppure ha fascino
forse quel fascino chiaroscuro dellamore tormentato, la malinconia struggente della sera, quando col giorno sfuma e ci lascia a meditare su ciò che ci manca.
Quello che immediatamente colpisce è laccostamento tra il sostantivo dolcezza e il verbo lancinare, una contrapposizione in termini che richiama immediatamente il chiaroscuro, le parti in luce e quelle in ombra presenti sempre in un rapporto amoroso. La contrapposizione si ritrova ancora nellattributo azzurro accostato a graffio
la dolcezza, la pacatezza che questo colore trasmette non si addice certo alla violenza di un graffio! Ma daltra parte lamore è bello anche perché provoca dei piccoli dolori che, se è possibile, lo rendono ancora più meraviglioso!
mi prendo questa licenza poetica
Si precipita insieme, ci si dona, in una pioggia di sensazioni, in un vorticare di sentimenti e dopo il temporale, il cielo si rischiara e si fa meraviglia in un arcobaleno di sensi. Un litigio? Non si sa, di certo un amore contrastato, che alterna momenti dolorosi ad attimi intensi e di pura emozione.
La chiusa, infine, è tutta da analizzare e mi riporta alla sensazione di cui parlavo del dono assoluto, del regalarsi completo. In questi versi, che mi sembrano così tristi (è una mia impressione), sento un donarsi a senso unico: i sensi diventano monili, oggetti quasi di poco valore, abbellimenti, ma non indispensabili e difatti lautrice scrive con cui per te
adorno il tempo.
Un tempo da riempire di intensità? Un tempo piccolo, lunico che si ha la possibilità di vivere? O lunico che si riesce a vivere? Ed in questo caso, allora, non dovrebbe diventare indispensabile quella intensità?
Qui sforo, ma ho la brutta abitudine di entrare dentro ai versi e capire
almeno di interpretare fino a che quello che sento non trova un filo conduttore lineare e coerente.
Ecco, io lho letta così, malinconica e sofferente, rischiarata da qualche arcobaleno qua e là
Voglio chiedere scusa allautrice se sono andata troppo a fondo o se la mia interpretazione non coincide col suo reale significato, ma
le poesie si sentono ed ognuno lo fa a modo suo.
Da qualche parte ho letto una volta che nei libri noi leggiamo quello che vogliamo leggere, o quello di cui abbiamo bisogno e quindi ognuno leggerà una verità diversa. Credo che questo valga in particolar modo per la poesia