Autore Topic: La campagna di protesta di Lorenzo Crocetti  (Letto 967 volte)

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Offline Webmaster

La campagna di protesta di Lorenzo Crocetti
« il: Giovedì 14 Maggio 2009, 10:34:25 »
Autori e redattori mi scrivono che Lorenzo Crocetti sta facendo una campagna di mail per protesta contro la redazione perché è stato disabilitato dai commenti.

E' stato disabilitato dai commenti perché faceva commenti non inerenti le poesie. Ad esempio in una poesia sulla festa della mamma, aveva scritto:

Prendo a caso questa poesia, fra le tante che scorro in questo giorno dedicato alla mamma, e vi sgorgo le stesse espressioni di tutte quelle di cui ho accennato la lettura, banali, stereotipate, senza un qualcosa che elevi il sentimento a poesia.
Certe poesie (e, si badi, non mi riferisco specificatamente a questa che, ripeto, ho scelto a caso per il commento, potrebbero essere recitate alla fine di un pranzo in trattoria per festeggiare la mamma, con i comvitati tutti applaudenti. Ma non in un sito letterario.


I commenti devono essere inerenti alla poesia che commentano, non parlare in generale di una qualche sua opinione sugli speciali o sul sito o sulla qualità generale delle poesie. Per fare questo c'è il forum.
Se avesse scritto nel forum, noi avemmo potuto rispondere, altri autori avrebbero potuto intervenire e dire la loro opinione, si sarebbe discusso, sarebbe nato un confronto positivo per il sito e per gli stessi autori. Scriverlo in un commento, invece, non solo mortifica una autrice, ma espone la sua opinione come fosse un tazebao, un manifesto, un proclama, senza dare a nessuno la possibilità di replicare e discutere. Insomma un gesto per imporre agli altri la sua opinione senza dare la possibilità di rispondere, oltretutto facendo del male alla autrice della poesia che prende come bersaglio del suo disprezzo.

Siccome non era la prima volta, gli abbiamo dovuto cancellare alcuni commenti che non commentavano poesie ma erano "manifesti" delle sue opinioni, è evidente che Crocetti non si rende conto che il commento non è un mezzo per esprimere le proprie idee sulla poesia e sul sito, ma per commentare la poesia.
Il commento deve essere inerente alla poesia, punto e basta, non è un mezzo di espressione di opinioni generali o commenti sul sito.

Oltretutto Crocetti sembra proprio non accettare questo fatto, manda mail a destra e sinistra per protestare, e quindi è evidente che non può essere riammesso ai commenti. Se avesse detto "OK, ho capito, scusate, non lo rifarò", sarebbe stato riammesso. Ma più protesta, più scrive mail a tutti, più è evidente che non accetta la regola che il commento deve riguardare solo la poesia, e più non può essere riammesso ai commenti perché ne approfitterebbe per esprimere idee e commenti che nulla hanno a che vedere con la singola poesia.

Se un autore pensa che ci sia un problema di qualità nel sito, ad esempio il livello basso delle poesie dello speciale Festa della Mamma, semplicemente va nel forum, apre un topic ed esprime la sua opinione. Ma di sicuro non deve fare questo nel commento ad una poesia.
L'autrice delle poesia, perché deve essere lei bersaglio di queste esternazioni?

Oltretutto Crocetti è stato avvisato più volte che i commenti devono riguardare le poesie che si commenta, e non devono essere occasione per disquisire su questo e quello, idee generali, sul sito, sulla redazione. Già gli erano stati cancellati commenti in cui rispondeva a mail della redazione, ad esempio. Per scrivere o rispondere alla redazione, si usa la mail, non i commenti o, come anche ha fatto, la nota dell'autore.
Ci sono mezzi per esprimere il proprio pensiero, per protestare, per discutere del sito, è questo è il forum. C'è il mezzo per scrivere o rispondere alla redazione, e questa è la mail. Perché Crocetti usa i commenti per fare qualsiasi cosa, scrivere, protestare, domandare, rispondere...?

Quella autrice che avevo disabilitato e di cui avevo parlato nel forum in un altro topic, ad esempio, ci ha scritto che aveva sbagliato, ha chiesto scusa, e poi non si è fatta sentire per 15 giorni. Allora l'abbiamo riabilitata ai commenti. Crocetti invece, non cessando un attimo di agitarsi, protestare, fare propaganda alle sue idee, non ci lascia altra strada che confermare la sua disabilitazione. Se lo riabilitassimo, visto il suo comportamento, darebbe i numeri e la riterrebbe una sua vittoria, un successo della sua campagna di mail e di protesta, se ne sentirebbe forte per altri commenti polemici. Invece è tutto il contrario, più si agita e protesta e più dimostra che non è capace di avere quella presenza mentale e calma di pensiero indispensabile per commentare.
« Ultima modifica: Giovedì 14 Maggio 2009, 10:43:11 da Luigi Webmaster »

Alessio J

  • Visitatore
Re: La campagna di protesta di Lorenzo Crocetti
« Risposta #1 il: Giovedì 14 Maggio 2009, 21:16:22 »
Carissimo Crocetti, a questo mondo ci siamo a veglia!
ri'ordati: è meglio piegàssi 'he troncàssi e 'he ogni 'osa va presa per er su' verso.
Lo so che sei de'r partito de'r "chi vòr sapé la verità vada dalla 'ngenuità" ma tu m'insegni 'r detto: "mangià 'nsegna a bé"...


Con le budella de' 'attivi ci strozzerei i bòni... ;)  ;D

« Ultima modifica: Giovedì 14 Maggio 2009, 21:18:19 da Alessio J »

Offline Stellaerratica

Re: La campagna di protesta di Lorenzo Crocetti
« Risposta #2 il: Venerdì 15 Maggio 2009, 16:21:50 »
Carissimo Crocetti, a questo mondo ci siamo a veglia!
ri'ordati: è meglio piegàssi 'he troncàssi e 'he ogni 'osa va presa per er su' verso.
Lo so che sei de'r partito de'r "chi vòr sapé la verità vada dalla 'ngenuità" ma tu m'insegni 'r detto: "mangià 'nsegna a bé"...


Con le budella de' 'attivi ci strozzerei i bòni... ;)  ;D



Chiedo la traduzione  ;D  come lo stesso Crocetti critica le cose non in italiano standard  ;D
tra l'altro qualcuno propone il "comitato pro Lorenzo"  ;D
Il peggior crimine è conoscere la verità e non far nulla.
(Carlo Parlanti - www.carloparlanti.it)