Autore Topic: riprendiamoci la poesia (sit in tra le rime)  (Letto 9638 volte)

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Offline Zima

Re: riprendiamoci la poesia (sit in tra le rime)
« Risposta #30 il: Venerdì 15 Maggio 2009, 10:29:59 »
non ho dimenticato le "due parole" che il fiato chiede, solo mi prendo il tempo di pensare...

potrebbero essere proprio quelle finali "col dimenticare"... o chissà quali altre, che il lettore potrà immaginare a proprio piacimento e che invece per l'autrice rimangono intimamente private, tanto da non dare loro un nome. chissà!  :angel: :D
"proverò a spaccare
meridiane di silenzio,
come ghiaccio
sui mattoni della piazza
e sotto i nostri piedi"
r.d.

Offline Zima

Re: riprendiamoci la poesia (sit in tra le rime)
« Risposta #31 il: Venerdì 15 Maggio 2009, 10:37:34 »
ora una comunicazione di servizio, una richiesta alla redazione:
poichè da questo topic sono nati alcuni componimenti pregevoli, ispirati alle poesie proposte, chiedo uno strappo alla regola.
sarebbe possibile, a discrezione e buon gusto dell'autore, inserire i suddetti componimenti e quelli che eventualmente ne nasceranno nel sito?

d'altra parte non si tratta di poesia sperimentale, nè di gioco poetico, nè tantomeno di plagio, ma di semplice ispirazione dalla bellezza, come da un quadro o da una musica, cosa che spessissimo avviene di fare. inoltre, la possibilità di pubblicare nel sito questi componimenti, ne tutelerebbe il diritto d'autore, credo legittimo.  ;)
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Offline Elisabetta Randazzo

Re: riprendiamoci la poesia (sit in tra le rime)
« Risposta #32 il: Venerdì 15 Maggio 2009, 11:51:08 »
ora una comunicazione di servizio, una richiesta alla redazione:
poichè da questo topic sono nati alcuni componimenti pregevoli, ispirati alle poesie proposte, chiedo uno strappo alla regola.
sarebbe possibile, a discrezione e buon gusto dell'autore, inserire i suddetti componimenti e quelli che eventualmente ne nasceranno nel sito?

d'altra parte non si tratta di poesia sperimentale, nè di gioco poetico, nè tantomeno di plagio, ma di semplice ispirazione dalla bellezza, come da un quadro o da una musica, cosa che spessissimo avviene di fare. inoltre, la possibilità di pubblicare nel sito questi componimenti, ne tutelerebbe il diritto d'autore, credo legittimo.  ;)


Ok, trovo questa iniziativa molto interessante.

Felice giorno a tutti,
Elisabetta
"La poesia non è un modo di esprimere un'opinione. E' un canto che sale da una ferita sanguinante o da labbra sorridenti."
Kahlil Gibran

esserre

  • Visitatore
Re: riprendiamoci la poesia (sit in tra le rime)
« Risposta #33 il: Venerdì 15 Maggio 2009, 15:14:16 »
Permettetemi un commento un po’ controcorrente. Premetto però due osservazioni. La prima è che generalmente non entro nel merito e dettaglio di una poesia ma la colgo piuttosto nel suo complesso. Al di là dell’istintivo mi piace-non mi piace è il suo “significare” che importa. Generalmente trovo più “significanti” le poesie che schiudono e propongono un sentire ampio e profondo (dilatazione dell’immagine e della parola, e-spiro) anche se mi soffermo e apprezzo anche la scrittura prettamente introspettiva (chiusura, in-spiro).
Questa poesia è del genere “non mi piace”. Leggo e avverto una “descrizione d’attimo”. Il riposo dell’autore disturbato dal pianto di un bimbo. Nel torpore del risveglio, che suscita un immaginario sofferto e insofferente, il pianto diviene il simbolo del dolore di vivere e il bambino l’uomo dalle strade chiuse, dalle cattedrali sulle spalle, l’adulto degli affissi oculari che non ha più la sensorialità ottusa (rabbrividisco..) e l’apertura infantile. Non conosco bene Whitman e non comprendo bene l’accostamento con “Fantozzi”. Un confronto tra ideale e reale? Oppure una presa in giro, forse anche in chiave religiosa (di chi porta cattedrali sulle spalle).
In definitiva, un testo (permettemi) sgradevole, troppo pieno di accenni dotti e saputi.
La poesia non ha bisogno, per lo più, di tutto ciò.

VenusVega

  • Visitatore
Re: riprendiamoci la poesia (sit in tra le rime)
« Risposta #34 il: Venerdì 15 Maggio 2009, 16:15:21 »
Salve…ho trovato molto interessante questa iniziativa, e devo ringraziare Neroscarlatto per avermi suggerito questo forum. Partendo dal presupposto che è la prima volta che mi cimento
in quest’arte dell’ “occupare” , ho provato comunque a incanalarmi in questi versi per trarne un qualcosa di mio e condividerlo.

Sulla prima poesia di Chianese, ho trovato molti spunti di riflessione, a partire dall’uomo, che per quanto sogni un libero arbitrio, è soggetto ad un fato anteposto alla nascita, un qualcosa di statico che non da scampo alla libera persona, al suo mutare
(E il bambino è uno,
sessile e primevo, dalle acque.
La strada da un lato
la chiude la macelleria, dall’altro i cifrari
del ritorno: mai che uno straccio,
qui e sui balconi, distrugga il vento.) ;
passando poi per il divenire dell’uomo che cresce in sé il peso di tante aspettative o modelli circostanti
(Pochi si accorgono
di portare cattedrali sulla schiena
- dacché è nato, dacché
egli è nato…magari anche “dove” è nato);
 e infine la strofa finale: io quel “Tu” l’ho interpretato come un richiamo all’infante che è dentro ognuno di noi e che richiama gli spettri primevi che il coraggio ancora rifiuta di affrontare
(Tu lasciami la sensorietà ottusa
del sonno anche nei quadrivi meridiani
che ancora
l’ombra – l’ora – visitano
e stancamente
gli spettri amicali(lo saranno davvero?) dall’infanzia).

I primi versi mi hanno appunto  questa impressione in quanto vi ho letto di
“un uomo che nella notte resta fisso ad ascoltare quel bambino (chissà lui stesso?) che lo richiama anche cento volte”

arostàzazzà

  • Visitatore
Re: riprendiamoci la poesia (sit in tra le rime)
« Risposta #35 il: Venerdì 15 Maggio 2009, 16:17:04 »
Permettetemi un commento un po’ controcorrente. Premetto però due osservazioni. La prima è che generalmente non entro nel merito e dettaglio di una poesia ma la colgo piuttosto nel suo complesso. Al di là dell’istintivo mi piace-non mi piace è il suo “significare” che importa. Generalmente trovo più “significanti” le poesie che schiudono e propongono un sentire ampio e profondo (dilatazione dell’immagine e della parola, e-spiro) anche se mi soffermo e apprezzo anche la scrittura prettamente introspettiva (chiusura, in-spiro).
Questa poesia è del genere “non mi piace”. Leggo e avverto una “descrizione d’attimo”. Il riposo dell’autore disturbato dal pianto di un bimbo. Nel torpore del risveglio, che suscita un immaginario sofferto e insofferente, il pianto diviene il simbolo del dolore di vivere e il bambino l’uomo dalle strade chiuse, dalle cattedrali sulle spalle, l’adulto degli affissi oculari che non ha più la sensorialità ottusa (rabbrividisco..) e l’apertura infantile. Non conosco bene Whitman e non comprendo bene l’accostamento con “Fantozzi”. Un confronto tra ideale e reale? Oppure una presa in giro, forse anche in chiave religiosa (di chi porta cattedrali sulle spalle).
In definitiva, un testo (permettemi) sgradevole, troppo pieno di accenni dotti e saputi.
La poesia non ha bisogno, per lo più, di tutto ciò.


Al di là della leggera contraddizione (evidenziata) che leggo nel tuo commento (prima dici che non vuoi liquidare con un "mi piace - non mi piace " e poi finisci per fare proprio questo), ben vengano i commenti controcorrente quando sono argomentati bene. Fermo restando che ognuno esprime il proprio parere su un brano e che tu hai espresso il tuo dissenso, non vedo l'ora di leggere qualcosa che mi faccia capire la bellezza intrinseca di un tuo testo scritto senza "accenni dotti e saputi".
Anche qua se mi consenti c'è stata una contraddizione: critichi i brani dotti e poi fai una sbrodolata di saccenteria nel tuo commento.

Mi piace chi porta il suo punto di vista in una discussione, mi piace un po' meno chi liquida la discussione con due frasi pompose frettolosamente e senza nemmeno soffermarsi sui possibili significati del testo in questione.
Per carità, se a me non fosse piaciuto lo avrei detto esattamente come hai fatto tu, ma magari mi sarei risparmiato gli ultimi due periodi.

VenusVega

  • Visitatore
Re: riprendiamoci la poesia (sit in tra le rime)
« Risposta #36 il: Venerdì 15 Maggio 2009, 16:21:48 »
Come prima detto, ho cercato di fare miei questi versi e le riflessioni annesse ricavando questo spunto che con voi condivido.

(chiusi i cancelli dell’essere)

- essere è farsi –
vello originario
svestito della seta
vede il cardine perdersi
là dove il vento
ricuce gli spettri amicali

i brandelli consorti
ancorano stagioni in grembo
gotici infissi nell’aere
puntali cuneiformi
- un grido -
che dall’ombra assaporano
solo il silenzio.

Offline Zima

Re: riprendiamoci la poesia (sit in tra le rime)
« Risposta #37 il: Venerdì 15 Maggio 2009, 18:36:52 »
benissimo!!  ;D

voglio ringraziare Ely per il permesso accordato e per il suo apprezzamento!  ;D e Caresse e Relavius per il loro contributo critico e non solo!  ;)

i due autori proposti finora hanno stili completamente differenti, uno abbastanza "dotto" come l'ha definito Caresse, l'altra molto meno e credo si avvicini di più al concetto di e-spirazione di cui si è parlato. in entrambi i casi ci troviamo di fronte ad una poesia diversa da quella che possiamo leggere nel nostro sito, e questo vuole essere lo scopo del topic: leggere alt(r)o per aprirci gli occhi, per guardarci intorno e per pensare a possibili nuove forme nelle quali incanalare i nostri sentimenti. per farlo abbiamo scelto e continueremo a scegliere autori contemporanei ma già affermati in qualche modo ed ogni contributo, anche con la proposta di nuovi autori e nuove poesie, è sempre gradito!
poi è naturale che subentra il gusto personale, che qualcosa possa piacere o non piacere, ma il confronto è quello che ci preme.

da quello che ho capito, Caresse, quello che di Chianese non ti è piaciuto è semplicemente il linguaggio dotto, perchè il concetto espresso si amplia da uno scenario introspettivo fino a toccare temi esistenziali e umani con una miriade di possibili interpretazioni.

per me la poesia è questo respiro, che si infonde al lettore, la possibilità di aprire la stessa porta con molte chiavi diverse e questo la poesia in questione e anche le altre proposte, lo fanno eccome! :)
« Ultima modifica: Venerdì 15 Maggio 2009, 19:05:48 da Zima »
"proverò a spaccare
meridiane di silenzio,
come ghiaccio
sui mattoni della piazza
e sotto i nostri piedi"
r.d.

cipreacalend

  • Visitatore
Re: riprendiamoci la poesia (sit in tra le rime)
« Risposta #38 il: Venerdì 15 Maggio 2009, 19:06:53 »
Come prima detto, ho cercato di fare miei questi versi e le riflessioni annesse ricavando questo spunto che con voi condivido.

(chiusi i cancelli dell’essere)

- essere è farsi –
vello originario
svestito della seta
vede il cardine perdersi
là dove il vento
ricuce gli spettri amicali

i brandelli consorti
ancorano stagioni in grembo
gotici infissi nell’aere
puntali cuneiformi
- un grido -
che dall’ombra assaporano
solo il silenzio.


Mi piacciono i tuoi versi Relavius,  trovo che sei riuscito ad entrare nell'atmosfera dell'autore. E' un contributo interessante il tuo punto di vista e occupare questo spazio, regalandoci una poesia, credo sia per noi uno stimolo a continuare in questa impresa che per noi è fonte di arricchimento e crescita.

Mi rendo conto che alcuni generi possano non piacere, forse perché non immediatamente fruibili, però, credo che possano essere di stimolo, a leggere qualcosa di diverso, appunto come ha già detto Zima. Cimentarsi con qualcosa diverso da noi ci permette di uscire dai cardini del "solito personaggio", in cui tutti ricaschiamo abitualmente. E questo significa allargare le proprie vedute, sprovincializzarsi, entrare in altre logiche e, io credo che faccia solo bene a comprendere non solo noi stessi ma anche gli altri, i cosiddetti diversi (da noi, beninteso).

goccia

  • Visitatore
Re: riprendiamoci la poesia (sit in tra le rime)
« Risposta #39 il: Venerdì 15 Maggio 2009, 23:41:47 »
Occupo anche io  :)

..raccolgo e disfo
del canto un cielo
fu quello di Berlino
un muro che non c’era
e l’angelo delle tue mani
infanzia
a mescolare voci
inchiodar le braccia al vischio
e poi dimenticare
uno solo dei pensieri
povertà di crescita
che poco stringe nei suoi seni
e tanto lascia al grigio della strada
ma una scala per l’inferno
la caparbietà dell’universo
l’incapacità di stare fermi
e l’uomo così poco ovvio
nel tessere il silenzio
di un solo gradino per la mia casa
che semina via il vento del precedere
vecchiaia
ed una croce..

goccia

  • Visitatore
Re: riprendiamoci la poesia (sit in tra le rime)
« Risposta #40 il: Venerdì 15 Maggio 2009, 23:47:37 »
Come prima detto, ho cercato di fare miei questi versi e le riflessioni annesse ricavando questo spunto che con voi condivido.

(chiusi i cancelli dell’essere)

- essere è farsi –
vello originario
svestito della seta
vede il cardine perdersi
là dove il vento
ricuce gli spettri amicali

i brandelli consorti
ancorano stagioni in grembo
gotici infissi nell’aere
puntali cuneiformi
- un grido -
che dall’ombra assaporano
solo il silenzio.


Rel..che dire..senza parole  :o

Offline Amara

Re: riprendiamoci la poesia (sit in tra le rime)
« Risposta #41 il: Sabato 16 Maggio 2009, 00:59:28 »
non mi addentro in un'analisi... per cui non ho competenza...
ho solo qualche parola che mi ha scaturito...

smettete le vostre chiese
che portate a spasso
con volti di compiaciuta sofferenza
confessa!
non sopporti quell'urlo bambino
che penetra la mente

tu vaghi alla ricerca del tuo quarto di giorno
di un punto fra i quattro cardinali
mentre i mercanti ti chiudono la via

e non sai seguirmi

io ho decrittato il sogno



non massacratemi...... io l'ho fatto solo per i biscotti!!!!!!!!  ;D
Il dubbio è uno dei nomi dell'intelligenza
(J. L. Borges)

scarlatto

  • Visitatore
Re: riprendiamoci la poesia (sit in tra le rime)
« Risposta #42 il: Sabato 16 Maggio 2009, 10:47:26 »

smettete le vostre chiese
che portate a spasso
con volti di compiaciuta sofferenza
confessa!
non sopporti quell'urlo bambino
che penetra la mente

tu vaghi alla ricerca del tuo quarto di giorno
di un punto fra i quattro cardinali
mentre i mercanti ti chiudono la via

e non sai seguirmi

io ho decrittato il sogno
!

Io credo che basti l'entusiasmo!! Belli i tuoi versi, Amara e anche quelli di Frammento, brave!! E poi i biscotti e la compagnia non sono male, eh? ;D ;D
« Ultima modifica: Sabato 16 Maggio 2009, 10:52:19 da Neroscarlatto »

cipreacalend

  • Visitatore
Re: riprendiamoci la poesia (sit in tra le rime)
« Risposta #43 il: Sabato 16 Maggio 2009, 10:57:14 »
!

Io credo che basti l'entusiasmo!! Belli i tuoi versi, Amara e anche quelli di Frammento, brave!! E poi i biscotti e la compagnia non sono male, eh? ;D ;D

ahahahaha, bravo Nero! concordo con te ;), c'è posto per tutti e i biscotti li sforniamo tutti i giorni! ;D...

cipreacalend

  • Visitatore
Re: riprendiamoci la poesia (sit in tra le rime)
« Risposta #44 il: Sabato 16 Maggio 2009, 11:13:57 »
Visto che la compagnia si fa sempre più numerosa, oltre alle vettovaglie, voglio portarvi, oggi, una bellissima poesia di un autore che amo molto: Erri De Luca.
Nato a Napoli il 20 maggio del 1950, è giornalista politicamente impegnato, scrittore e traduttore.
http://www.windoweb.it/guida/letteratura/biografia_erri_de_luca.htm
     
             VOLTI

Chi ha steso braccia al largo

battendo le pinne dei piedi

gli occhi assorti nel buio del respiro,

chi si è immerso nel fondo di pupilla

di una cernia intanata

dimenticando l’aria, chi ha legato

all’albero una tela e ha combinato

la rotta e la deriva, chi ha remato

in piedi a legni lunghi: questi sanno

che le acque hanno volti.

E sopra i volti affiorano

burrasche, bonacce, correnti

e il salto dei pesci che sognano il volo.