Autore Topic: NON SCRIVERE CIò CHE GLI ALTRI VOGLIONO SENTIRSI DIRE  (Letto 3092 volte)

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Offline Lara Moretti

Re: NON SCRIVERE CIò CHE GLI ALTRI VOGLIONO SENTIRSI DIRE
« Risposta #15 il: Domenica 19 Aprile 2009, 09:07:12 »
Concordo con Giampiero.
La poesia ha moltissime sottocategorie, ne cito qualcuna...
La poesia didascalica, che è quella che mira a insegnare poeticamente verità utili all'uomo. Comprende questi componimenti:
il poema didascalico
il poema allegorico
l'epistola
la satira
l'epigramma
la favola
epicedio
Ballata
Cinquina
Sestina
La poesia didascalica è un genere letterario che - in forma di poema o di più brevi componimenti metrici (capitoli, epistole) - si propone di impartire un ammaestramento scientifico, religioso, morale, dottrinale, etc.

Una epistola (in greco  "lettera") è uno scritto diretto ad una persona o ad un gruppo di persone, normalmente una lettera formale ed elegante. Le lettere nel Nuovo Testamento scritte dagli apostoli ai cristiani sono normalmente dette epistole. Quelle di Paolo di Tarso sono dette Lettere di san Paolo e le altre semplicemente epistole.

La satira (dal latino satura lanx, nome di una pietanza mista e colorata) è una forma libera e assoluta del teatro, un genere della letteratura e di altre arti caratterizzato dall'attenzione critica alla politica e alla società, mostrandone le contraddizioni e promuovendo il cambiamento. Sin dall'Antica Grecia la satira è sempre stata fortemente politica, occupandosi degli eventi di stretta attualità per la città (la polis), ed avendo una notevole influenza sull'opinione pubblica Ateniese, proprio a ridosso delle elezioni. Per questo motivo è sempre stata soggetta a violenti attacchi da parte dei potenti dell'epoca, come nel caso del demagogo Cleone contro il poeta comico Aristofane.

La satira, storicamente e culturalmente, risponde ad un'esigenza dello spirito umano: l'oscillazione fra sacro e profano. La satira si occupa da sempre di temi rilevanti, principalmente la politica, la religione, il sesso e la morte  , e su questi propone punti di vista alternativi, e attraverso la risata veicola delle piccole verità, semina dubbi, smaschera ipocrisie, attacca i pregiudizi e mette in discussione le convinzioni.

L'epigramma è una iscrizione poetica encomiastica o dedicatoria o più spesso funeraria. Più comunemente viene inteso come epigramma un componimento poetico di vario carattere che si contraddistingue per la sua brevità e icasticità.

La favola è un componimento letterario breve, narrativo, che fornisce un insegnamento di carattere morale o didascalico. I protagonisti delle favole sono in genere animali antropomorfizzati (più raramente piante, oggetti inanimati o personaggi fantastici) rappresentanti dei vizi e delle virtù degli uomini.











Offline Lara Moretti

Re: NON SCRIVERE CIò CHE GLI ALTRI VOGLIONO SENTIRSI DIRE
« Risposta #16 il: Domenica 19 Aprile 2009, 09:08:56 »
L'epicedio è un tipo di componimento poetico, scritto in morte di qualcuno, tipico della letteratura latina.

Il termine fu introdotto dal poeta latino Stazio ma il genere poetico è molto più antico e deriva direttamente dalle nenie e dalle lodi funebri. In origine designava solo il canto in presenza della salma, poi passò ad assumere il significato più generico di poesia in onore di un morto.

La ballata, chiamata anche canzone a ballo perché destinata al canto e alla danza, è un componimento poetico che si trova in tutte le letterature romanze e ha una particolare struttura metrica.


La sestina è una stanza composta da sei versi variamente rimati
La cinquina di cinque, ma queste non appartengono al mio modo di scrivere.

Buongiono a tutti.

Offline Zima

Re: NON SCRIVERE CIò CHE GLI ALTRI VOGLIONO SENTIRSI DIRE
« Risposta #17 il: Domenica 19 Aprile 2009, 09:45:35 »
grazie di averci illuminato, Lara...
ma la domanda sorge spontanea: "e quindi?"  ???
"proverò a spaccare
meridiane di silenzio,
come ghiaccio
sui mattoni della piazza
e sotto i nostri piedi"
r.d.

Offline Lara Moretti

Re: NON SCRIVERE CIò CHE GLI ALTRI VOGLIONO SENTIRSI DIRE
« Risposta #18 il: Domenica 19 Aprile 2009, 09:54:09 »
Quindi dovresti leggere tutti i post dall'inizio, questa era solo una mia risposta a tutti.

Offline Zima

Re: NON SCRIVERE CIò CHE GLI ALTRI VOGLIONO SENTIRSI DIRE
« Risposta #19 il: Domenica 19 Aprile 2009, 10:44:17 »
Ecco la solita presunzione... cosa ti fa pensare che io non l'abbia letto?!

è solo che non capisco cosa abbia a che vedere con tutto quello che ha detto Gianpiero o col titolo del topic. In esso l'autore vuole semplicemente affermare che ha deciso di sperimentare, dove per sperimentalismo intende nuove forme, dove per forma si intende struttura, ma anche linguaggio, perchè i temi, permettetemi di dirlo, sono sempre gli stessi da secoli...

Le forme di poesia che ci hai proposto, sono più che altro da suddividere per gli argomenti che trattano. Ogni argomento, poi, viene esposto in un modo ben preciso, secondo i canoni delle varie forme. Ma utilizzarli non vuol dire "sperimentare" nel vero senso della parola, al massimo vuol dire sperimentare una forma da "me" mai utilizzata, ma di cui esiste una già fitta letteratura.

Personalmente trovo molto interessante la tua introduzione, ma fuori contesto.
Se mi permetti: esiste qui nel forum una sezione Articoli dove, se avessi voglia di espandere la tua introduzione fornendo qualche esempio, tutto ciò potrebbe essere da stimolo per tutti e assumerebbe un senso.
(http://www.scrivere.info/community/index.php?ind=articoli)

« Ultima modifica: Domenica 19 Aprile 2009, 10:51:26 da Zima »
"proverò a spaccare
meridiane di silenzio,
come ghiaccio
sui mattoni della piazza
e sotto i nostri piedi"
r.d.

Offline Lara Moretti

Re: NON SCRIVERE CIò CHE GLI ALTRI VOGLIONO SENTIRSI DIRE
« Risposta #20 il: Domenica 19 Aprile 2009, 11:06:32 »
Non è affatto presunzione e tu non hai letto tutte le risposte. Io non ho risposto solo al primo intervento, ho risposto anche a chi dice che non si accettano tutte le forme di poesia. Leggi bene prima di dire presunzione. Detto questo io ho chiuso.

Offline Zima

Re: NON SCRIVERE CIò CHE GLI ALTRI VOGLIONO SENTIRSI DIRE
« Risposta #21 il: Domenica 19 Aprile 2009, 11:16:37 »



un consiglio spassionato: regoliamo i toni.
se non ho capito a cosa ti riferisci probabilmente non mi è chiaro. avresti potuto/potresti citare il pezzo in questione, ad esempio. perchè io il topic l'ho letto tutto e, a prescindere da qualche nota polemica qua e là di chi si offende perchè la redazione non pubblica i suoi testi, mi pare che nessuno abbia affermato che qualcuno dei tipi di poesia da te menzionati non lo sia.

le uniche cose che la redazione non accetta, ti parlo per esperienza, sono le poesie prosastiche (o prose poetiche) e le poesie sperimentali che rimanda al forum (sperimentale, in questo sito, è tutto ciò in cui la forma prevale sulla sostanza). altro... ovviamente le poesie zeppe di errori.

per il resto c'è tutto quello che vuoi... e quello che non c'è è solo quello che gli autori non propongono.

detto questo, mi cospargo il capo di cenere e chiudo anch'io.
sarà meglio.
"proverò a spaccare
meridiane di silenzio,
come ghiaccio
sui mattoni della piazza
e sotto i nostri piedi"
r.d.

goccia

  • Visitatore
Re: NON SCRIVERE CIò CHE GLI ALTRI VOGLIONO SENTIRSI DIRE
« Risposta #22 il: Domenica 19 Aprile 2009, 14:15:14 »
..marò!! ahah
Su su..fate i bravi.

Offline Phersu

Re: NON SCRIVERE CIò CHE GLI ALTRI VOGLIONO SENTIRSI DIRE
« Risposta #23 il: Domenica 19 Aprile 2009, 20:16:05 »
Non so se può valere, ma alcune sere fa, in chat, ho cambiato il simbolino del sesso e mi sono spacciato per una ragazza di 26 anni  ;D un utente del sito mi ha (naturalmente) marpionato e lui scriveva esattamente "ciò" che io volevo sentirmi dire. Quindi scrivere ciò che gli altri vogliono sentirsi dire può valere.

P.S. Non ho mentito, in quanto se io sono donna od uomo, e quanti anni ho, voi mica lo sapete  :D

arostàzazzà

  • Visitatore
Re: NON SCRIVERE CIò CHE GLI ALTRI VOGLIONO SENTIRSI DIRE
« Risposta #24 il: Domenica 19 Aprile 2009, 20:30:41 »
Non so se può valere, ma alcune sere fa, in chat, ho cambiato il simbolino del sesso e mi sono spacciato per una ragazza di 26 anni  ;D un utente del sito mi ha (naturalmente) marpionato e lui scriveva esattamente "ciò" che io volevo sentirmi dire. Quindi scrivere ciò che gli altri vogliono sentirsi dire può valere.

P.S. Non ho mentito, in quanto se io sono donna od uomo, e quanti anni ho, voi mica lo sapete  :D

Beh! Che dire? Viva la sincerità, non è da tutti confessare una stronzata del genere. Però per una volta sono d'accordo con Phersu almeno chi va in chat rifletterà sulla possibilità che dall'altra parte possa non esserci chi immagina.
Bravo Phersu.  ;)
Ma sempre fuori posto le tue confessioni. (questo topic parla di altro!!!)


Per quanto riguarda poi l'intervento della Lara Moretti, sono andato a rileggere i post precedenti e, devo dire la verità, non ho trovato nulla che mi faccia pensare che quel "concordo con Giampiero" abbia un riferimento qualsiasi col pensiero di Giampiero che, nel suo post, ma anche in seguito, mi pare voglia significare tutt'altro.
Direi che l'intervento della Moretti avrebbe avuto giusta collocazione in quella parte del forum dove tempo fa si disquisiva di poesie nel senso tecnico della parola. Qui mi è sembrato un cincinino fuori posto. Esattamente come voleva intendere Zima.




« Ultima modifica: Domenica 19 Aprile 2009, 20:32:23 da Vega »

Offline Phersu

Re: NON SCRIVERE CIò CHE GLI ALTRI VOGLIONO SENTIRSI DIRE
« Risposta #25 il: Domenica 19 Aprile 2009, 21:25:15 »
Meno male che c'è il Prof. Vega, che ci regala perle di saggezza!!  ;D Per caso, sono perle nere? Attenzione a non confonderle con gli escrementi di capra!  ;D Un saluto.

Offline Fontamara

Re: NON SCRIVERE CIò CHE GLI ALTRI VOGLIONO SENTIRSI DIRE
« Risposta #26 il: Domenica 19 Aprile 2009, 21:34:56 »
Meno male che c'è il Prof. Vega, che ci regala perle di saggezza!!  ;D Per caso, sono perle nere? Attenzione a non confonderle con gli escrementi di capra!  ;D Un saluto.


Perle? Non ne vedo! Solo un briciolo di buon senso qua e là (ma non sempre).
Professore? Come hai fatto a saperlo? Chi ha fatto la spia?  >:(




Che casino che faccio con questi messaggi  :-[
« Ultima modifica: Domenica 19 Aprile 2009, 21:38:43 da Fontamara »

Gian Piero

  • Visitatore
Re: NON SCRIVERE CIò CHE GLI ALTRI VOGLIONO SENTIRSI DIRE
« Risposta #27 il: Lunedì 20 Aprile 2009, 15:41:21 »
vorrei capire perchè è stata eliminata quell bellissima FOTO erotica dalla mia poesia??? come spiego che la poesia è dedicata ad un ragazzo??? ???

intendo dire proprio qst nel mio forum... confrontiamoci ma non ritengo giusto eliminare senza chiedere...

Offline Webmaster

Re: NON SCRIVERE CIò CHE GLI ALTRI VOGLIONO SENTIRSI DIRE
« Risposta #28 il: Lunedì 20 Aprile 2009, 18:37:41 »
vorrei capire perchè è stata eliminata quell bellissima FOTO erotica dalla mia poesia??? come spiego che la poesia è dedicata ad un ragazzo??? ???

intendo dire proprio qst nel mio forum... confrontiamoci ma non ritengo giusto eliminare senza chiedere...
Prima di tutto non credo che questo sia il tuo forum. Al massimo è il forum degli autori del sito, ma di sicuro non è il "tuo" forum.

Per l'immagine, altra precisazione: perché mostrava due uomini (ovviamente nudi) impegnati in effusioni erotiche fra di loro. Questo è un sito visibile a tutti, non possiamo pubblicare foto di effusioni erotiche, né fra uomini, né fra donne, né fra uomini e donne. Questo non è uno di quei siti con accesso riservato ai maggiorenni.

Ora, che c'entra questo con il tema del topic? Per fare domande alla redazione c'è la mail di redazione.

Offline Salvatore Ambrosino

Re: NON SCRIVERE CIò CHE GLI ALTRI VOGLIONO SENTIRSI DIRE
« Risposta #29 il: Lunedì 20 Aprile 2009, 22:21:56 »
Edotte parole
con maestria
e dolcezza
lusingano i nostri pensieri
scivolati
senza malizia
su fogli di carta muta

non per vanto

ma,
per dar voce
con lemmi
talvolta smorzati
a ciò che s'in tana
nel cuore

Poetando.


QUESTA DEVE ESSERE LA POESIA.
ognuno ha la sua