Quanti commenti mi fate trovare, grazie!!
Non capisco bene però cosa è successo, sinceramente non mi è sembrato che nessuno intervenuto in questo topic abbia usato toni arroganti o saccenti.
Nessuno qui dovrebbe fare da professore (ma non mi sembra qualcuno l'abbia fatto), se poi qualcuno vuole giocare a questo ruolo...beh fatti suoi!
Io penso sia bellissimo confrontarsi e questa discussione mi sembra lo stia provando.
Ognuno ha la propria concezione poetica e sarò banale ma nessuno può dire "questa è giusta l'altra è sbagliata!"
Per quanto mi riguarda io non mi do un'etichetta, ho un modo di procedere che certo maturerà con il tempo, come lo sta facendo adesso, e anche grazie alle parole di ognuno di voi.
Ascoltarvi è importante per confrontare il modo in cui ognuno scrive ed intende la poesia, e per rendermi conto di come viene recepito quello che scrivo.
Assenzio, non so a cosa alludi e mi dispiace se ci sono problemi ma se tu vorrai continuare ad intervenire io ti ascolterò con moltissimo piacere, come faccio e farò con tutti coloro che perseguono il confronto in modo costruttivo!
Non per forza mettersi in gioco qui significa dover cambiare idea (con la testa dura che mi ritrovo poi
-non troppo, dai, sono sempre disposta a tornare sui miei passi se mi si dimostra e mi rendo conto che è giusto farlo), nel caso specifico o in generale, ma già confrontarsi (insisto!) e poter assumere altri punti di vista è importantissimo, anzi essenziale. Siamo qui per questo! Le idee che confrontiamo si sedimentano in noi e poco a poco, con il tempo, concorreranno -in modo spontaneo- a formare il nostro stile poetico... Ho registrato nella mia mente ogni cosa che avete detto e lo farò con ognuna che direte e state sicuri che già mi è utile, a prescindere se modificherò o no la poesia! (e -adesso non sparatemi
-penso proprio che mi terrò quella prima versione, ma semplicemente perchè è mia!) Voi -nessuno escluso-siete già utili per la mia crescita, non -meramente- per una poesia specifica! E quanto avete scritto lo terrò presente per il futuro, entra a far parte del mio bagaglio culturale, poetico e di sensibilità, questo è crescita! E spero che per ognuno di noi ogni dibattito possa essere un'occasione di crescita.
Non instillata dal professore all'alunno ma colta vicendevolmente dal confronto reciproco.
Sulla questione linguaggio "povero"/linguaggio ricercato: si potrebbe aprire una discussione infinita. Secondo me il tutto sta in come vengono usate le parole, che siano "povere" o ricercate.
Facendo i dovuti distinguo con noi che stiamo qua -per farvi capire quello che dico- ad esempio Emily Dickinson utilizza un linguaggio da tutti definito semplice e che strizza l'occhio alla prosa.