Dunque, ti voglio far dono d'una mia umilissima considerazione. Nel capitolo venticinquesimo del "De coniuratione Catilinae" (è l'esempio più bello di cui abbia coscienza), Sallustio traccia uno dei più ammirevoli ritratti di tutti i tempi: quello di Sempronia. In appena 11 righe, valorizzando ogni singolo aggettivo (e non ne sono tanti), egli dice più di quello che si potrebbe credere: Sempronia, nefanda, crudele, infida, nonostante le scelleratezze compiute, ha moltissimi amici, continua a godere di grande stima presso tutti gli altri aristocratici. Questo, in soldoni, è quello che Sallustio scrive. Ma il lettore attento, si sofferma un attimo a pensare: "Chi resterebbe amico d'una persona che ha ucciso, rubato, senza pudore e dignità?" (Soprattutto in una società conservativa come quella Romana, in una società, cioè, della colpa e della vergogna!) Allora il lettore conclude che per Sallustio tutti gli aristocratici erano della stessa tempra: per loro un atteggiamento e una condotta riprovevole come quella di Sempronia erano divenuti NORMA! E così, con una tecnica che personalmente mi commuove, Sallustio lascia intendere il suo astio per i costumi corrotti di tutta la nobiltà, senza dirlo direttamente! Lo suggerisce! E per me un discorso suggerito è più interessante, senza dubbio, di un discorso prolisso, che dà l'idea, non la fa nascere nella mente del lettore! E un concetto è più sentito quando nasce sponteneo, quando si ha l'impressione che venga direttamente dal cuore di chi legge! Il lettore vi si affeziona maggiormente, perchè ha come l'impressione che sia una sua creatura, che l'abbia partorito direttamente! E finchè un'opera avrà questo "successo", sarà VIVA! PS. Un altro esempio ch'or mi sovviene è il ritratto di Pia de' Tolomei! Un personaggio che resta alla memoria nonostante occupi circa due terzine d'un'opera immensa! Meglio di Lucia Mondella di cui ci manca sapere solo quando andava al bagno! (Perdonatemi filo-manzoniani di tutto il mondo, ma preferisco il Manzoni delle tragedie!) Con affetto! E brava!