Autore Topic: TRA IL MORALE E L'IMMORALE  (Letto 4818 volte)

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Offline Anfra

Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
« Risposta #15 il: Martedì 7 Aprile 2009, 13:02:25 »
In effetti sono così è logico che butto giù ciò che penso, senza andare ad organizzarlo lo dovrei leggere mille volte e non  sto facendo un compito da consegnare ad un professore.

Ti sembra banale capire l'importanza della vita guardando solo un fiore? é proprio questo il punto che i filosofi cosa guardano? danno regole basandosi su cosa? Prendi Freud che dice che la sessualità parte nel piccolo già allantando al seno materno, ma è una cosa abbastanza semplice da capire, perchè siamo si uomini, ma anche animali dotati di istinto,siamo parte di una natura che ci comprende nel suo ciclo complesso, (quindi l'istinto esiste e c'è anche quando uno viene alla luce...) tutto questo è un contro senso o sono io che sono troppo logista e quindi mi sembra tutto semplice e naturale o sono loro che non hanno capito un tubo della vita, nella sua forma esistenziale, e ripeto esistenziale.

Ritornando al discorso poesia, quando si è di fronte ad una scelta il corpo ne risente in vari modi perchè il cervello lavora e porta imput alle vari parti, chi trema chi ha dolori, chi perde l'appetito chi ha voglia di rimettere, chi ha mal di testa, chi si accascia sul letto e tante altre forme di dolori in varie zone del corpo tutto dovuto ad uno stress psicofisico, o sbaglio?
ciò che ho voluto dire è legare quel momento particolare ad una sensazione estremamente forte che ti rende inconsapevole ma intanto avevo perdita di sonno e il pensiero fisso su: cosa faccio?
Ma perchè pensate di essere maestri, perchè non vi riducete a vivere semplicemente la vostra vita lasciando si il vostro segno, ma con molta più umiltà senza affondare gli altri?
« Ultima modifica: Martedì 7 Aprile 2009, 13:10:33 da Anfra »
Fatti non foste per vivere come bruti, ma per seguire virtute e conoscenza

Offline Chiara Catanese

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Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
« Risposta #16 il: Martedì 7 Aprile 2009, 13:48:46 »
Vedi... a me da fastidio che ti metti a sindacare su una cosa senza conoscerla.


Non mi sembra banale "capire l'importanza della vita guardando solo un fiore"... sai che i presocratici sono partiti nelle loro riflessioni dall'archè, ovvero dal principio, proprio osservando il mondo e cogliendo quel principio via via nell'acqua, nell'aria, nel fuoco ecc ?

Vuoi dire che tutto quanto dicono i filosofi è troppo semplice?
Beh, ma allora o hai una mente straordinariamente filosofica o al contrario banalizzi le questioni...fermandoti alla superficie. Non dico che è colpa tua. Ci sono professori che davvero fanno così e agli alunni danno quest'approccio, quindi che colpa ne hanno quei poveri ragazzi, che già non sono interessati alla speculazione? Prendono per buona la spiegazione più semplice e via. Che importa poi se si perdono l'intera portata di un pensiero/di un autore e non stanno facendo filosofia ma lezioni per giunta fatte male??

Mi citi Freud che in realtà è più da ascrivere alla psicoanalisi...e ne è il fondatore...ma vabbeh...ecco, tu fai un'osservazione che è pure legittima, però di tutto quello che Freud rappresenta vai a citare il bimbo allattato... taci su tutta la sua impalcatura teorica che è più di questa proposizione, ma è un'indagine e una spiegazione della psiche, che connette l'impulso sessuale con i comportamenti, oltre all'emergere dell'inconscio (vabbeh, detto in soldoni)
Non significa che si debba prendere per Vangelo, per carità (poi un atteggiamento simile è quanto di più lontano dalla filosofia) -non a caso sono nati indirizzi alternativi, vedi Jung- ma in ogni caso non si può non ammettere quale importanza abbia avuto ed abbia.
Se dici così, vedi, banalizzi e fai capire che non c'hai capito niente (scusa il gioco di parole)

I filosofi poi non danno regole, vorrei sapere questa dove l'hai letta.
Già questo fa capire che non ne mastichi...e scusami ma la filosofia è appunto ricerca quindi non da regole...oppure dovresti spiegarti meglio/non ho capito bene cosa vuoi dire.

Hanno capito poco della vita nella sua forma esistenziale? Esistenzialismo?
O vuoi dire nell'accezione scientifica? (che l'uomo è anche istinto)
Beh, e chi pensi che l'abbia capito e quando?
Sai che la medicina si è sviluppata a partire dalla filosofia? Ogni cosa è nata dalla filosofia dato che essa è pensiero e ricerca.

E il pino
ha un suono, e il mirto
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diversi
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...La fantasia da sola è sufficiente,
se l'ape è assente...

Offline Chiara Catanese

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Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
« Risposta #17 il: Martedì 7 Aprile 2009, 13:54:34 »
P.S.= Non c'entra consegnare il compito al professore, neanch'io faccio così, semplicemente se vuoi esprimerti, deve essere tua cura farlo chiaramente in modo che chi ti legge possa capirti.
Tra l'altro il linguaggio scritto è diverso da quello parlato appunto perchè permette maggiore riflessione e approfondimento...se scrivi qui come se parlassi al volo ti perdi un'importante occasione anche di mettere ordine fra le tue idee e di migliorare la scrittura.
Oriana Fallaci scrive: "Il linguaggio parlato è per sua natura sciatto e impreciso. Non dà tempo di riflettere, di usar le parole con eleganza e raziocinio, induce a giudizi avventati e non fa compagnia perché richiede la presenza di altri. Il linguaggio scritto, al contrario, dà tempo di riflettere e di scegliere le parole. Facilita l'esercizio della logica, costringe a giudizi ponderati, e fa compagnia perché lo si esercita in solitudine. Specialmente quando si scrive, la solitudine è una gran compagnia."

Aggiungo...ho visto più volte che ad un'osservazione che ti hanno fatto hai risposto addossando tutte le "colpe" all'interlocutore. Ma sapersi mettere in discussione è un bene e a volte (spesso) è utile.

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vajmax

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Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
« Risposta #18 il: Martedì 7 Aprile 2009, 14:32:08 »
Quando si tende la mano si deve sapere che si può essere fraintesi e non capiti. Quando si tende la mano non devono interessare i risultati, ma solo che è stato importante offrire un aiuto. Importante per me. Accettarlo e comprenderlo è facoltà tua, e non è sotto la mia responsabilità. Stai serena.

Alessio J

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Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
« Risposta #19 il: Martedì 7 Aprile 2009, 14:38:57 »
...AMEN

Il Signore sia lodato. Sempre sia lodato  :D
« Ultima modifica: Martedì 7 Aprile 2009, 14:50:16 da Alessio J »

Offline Anfra

Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
« Risposta #20 il: Martedì 7 Aprile 2009, 18:12:22 »
innanzi tutto ringrazio Alessio e capisco bene il suo amen, A chiara vorrei dire ma secondo te io non so che Freud è il padre della psicoanalisi? é logico e anche stupido pensare che io debba mettere tutto il mio bagaglio culturale alla mercè di tutti, per quanto riguarda il fatto del discorso scritto ripeto non ho il tempo, non sono una pensionata che sta li ore e ore al pc a scrivere due parole, come mi viene butto, è più semplice per me e per gli legge, non sto facendo un romanzo o un libro cui devo prestare attenzione se ho utilizzato o no il giusto verbo, sto solo rispondendo ad una richiesta.

Dicevo che i filosofi danno regole teoriche ed è assolutamente falso che filosofia e scienza vadano a braccetto, la ricerca nasce dalla matematica legata all' ecologia e non certo dalla filosofia....
Per esistenzialismo intendo il termine di uomo nel suo concetto fisico, mentale e psichico quando si capisce che è tutto li in un itersecazione dei tre concetti allora s'è capito tutto, ma fin quando ci fermeremo a studiarne solo uno senza conoscere l'altro della vita se ne conosce solo una parte ristretta.

A Vajmax volevo solo dire che penso che tu debba conoscermi meglio e forse imparerai tanto da me... non il contrario

Con questo chiudo il post.

Anfra
Fatti non foste per vivere come bruti, ma per seguire virtute e conoscenza

vajmax

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Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
« Risposta #21 il: Martedì 7 Aprile 2009, 18:37:43 »
Ho aprezzato molto il commento ponderato, acuto e niente affatto irridente di Alessio J il quale è riuscito, in una breve e appassionata espressione tonta, a racchiudere tutto ciò che lui è e non è. Si è ciò che si sa, ma si è anche ciò che si ignora, soprattutto quando lo si ignora contenti di star bene così. Per il resto ammetto che ho molto da imparare, io sono solo un contadino e l'essere abituato a dialogare con gli animali selvatici non aiuta, anche se sembra che i pettirossi mi capiscano meglio di quanto non faccia la maggior parte delle persone. È raro incontrare individui che si esprimono maldestramente come fa Anfra, in una sequela continua di errori gravi di grammatica e di sintassi, al punto che mi riesce difficile credere sia andata a scuola, dopo le prime cinque classi elementari. Sono davvero colpito dallo scarso livello scolastico che si incontra, a volte, nella scuola di oggi, ma pur sapendo che la cultura, nozionistica e frammentata, poco aiuta a capire la vita, non posso non notare il modo nel quale Anfra ha diviso la natura umana, non considerandone la parte essenziale, centrale e spirituale, regno delle intenzioni. Questo ignorare l'ha condotta a sbagliare persino il titolo della poesia (si fa per dire)...

vajmax

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Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
« Risposta #22 il: Martedì 7 Aprile 2009, 20:25:39 »
Anfra si è concessa di sbagliare nello scrivere la sua firma, perché Dante scrisse "virtute", e non virtude. Sospetto addirittura che Anfra sia scritto sbagliato e che il suo vero nome sia "Infra"...  ;D

Alessio J

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Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
« Risposta #23 il: Martedì 7 Aprile 2009, 21:55:29 »
Gentilissimo Signore dell'Amen, dal nick che la dice lunga sull'esperienza culturale sfoggiata nei pochi ma interessanti post in questo forum (Vajmax), voglio condividere con Lei un detto che ha molto a che fare con l'argomento intrattenuto dalla Signora Anfra ( tra il morale e l'immorale ) e con la Sua stessa ammissione dell'essere contadino. Mio nonno, agricoltore ruspante e fattore di una grande azienda agricola, ogni volta che voleva dare una lezione di morale ai suoi subalterni, colleghi o amici, osava menzionare questo detto toscano del quale voglio renderLa partecipe:  "quando voglio parlare con un bischero me lo prendo in mano".

Certo di avere altre Sue preziosissime delucidazioni sulla Sua immensa cultura e sui suoi discorsi filosofici con i pettirossi sul come è venuta all'esistenza la terra, Le invio i miei più cordiali saluti

Alessio J
« Ultima modifica: Martedì 7 Aprile 2009, 22:06:19 da Alessio J »

Offline Chiara Catanese

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Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
« Risposta #24 il: Martedì 7 Aprile 2009, 22:07:35 »
Che dire, Anfra... Francamente mi chiedo cosa ci stai a fare su un forum se
1) Non ti interessa farti capire dato che scrivi malamente (per usare un cordiale eufemismo)
2) Non ti interessa il confronto e prendi ogni cosa che ti dicono come un attacco personale e un affronto alla tua immensa erudizione...che ci hai mostrato ;D

Che tu sia qui per illuminarci tutti, come del resto fai intravedere neanche tanto velatamente in conclusione del tuo post? ???

Ma contenta tu...!! Come diceva Vajmax io c'ho provato!

Spero un giorno guarderai la luna e non il dito

CiaoCiao!

E il pino
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goccia

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Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
« Risposta #25 il: Martedì 7 Aprile 2009, 23:07:03 »
..Anfra..tu confondi lo scientismo con la scienza..il pensiero ingabbiato con la filosofia..
Vanno sì a braccetto, come dici tu..dall'una scaturisce l'altra..sono entrambe passione per il sapere, e senza una delle due non potrebbe stare in piedi l'altra.
Aristotele fra tutti dovrebbe renere bene l'idea.
Sono entrambe scienze..ed è anche un po' impreciso citar la scienza senza accompagnarla con un'altra parola..scienza pedagogica, scienza antropologica, scienza matematica, scienza filosofica..
Lo sono tutte, perchè tutte hanno in grembo i principi della teoria e della pratica e quindi del pensare e dell'agire..
Non è davvero stupido osservare un fiore per comprendere (per quanto ci è dato saperlo) la vita..non siamo poi così dissimili da esso.
Veniamo da un seme, siamo stati "coltivati" in un grembo, subiamo le intemperie della vita e così via..
Detto questo, mi dispiace vedere come tu ancora una volta non riesca ad accettare i pareri altrui..se non mi sbaglio avevi scritto in un post che eri cambiata..e quindi?
Con ciò, non ti sto criticando, ti sto semplicemente invitando a fare una discussione serena con gli altri autori del sito.
Buona serata

vajmax

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Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
« Risposta #26 il: Mercoledì 8 Aprile 2009, 07:36:26 »
Caro Alessio, io non ho fatto morale, ma ho spiegato cos'è la morale. Mi saluti suo nonno, al quale lei sarà tanto affezionato dal momento che la teneva così spesso in palmo di mano.  ;D ;D ;D

Offline Anfra

Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
« Risposta #27 il: Mercoledì 8 Aprile 2009, 08:43:17 »
Ho aprezzato molto il commento ponderato, acuto e niente affatto irridente di Alessio J il quale è riuscito, in una breve e appassionata espressione tonta, a racchiudere tutto ciò che lui è e non è. Si è ciò che si sa, ma si è anche ciò che si ignora, soprattutto quando lo si ignora contenti di star bene così. Per il resto ammetto che ho molto da imparare, io sono solo un contadino e l'essere abituato a dialogare con gli animali selvatici non aiuta, anche se sembra che i pettirossi mi capiscano meglio di quanto non faccia la maggior parte delle persone. È raro incontrare individui che si esprimono maldestramente come fa Anfra, in una sequela continua di errori gravi di grammatica e di sintassi, al punto che mi riesce difficile credere sia andata a scuola, dopo le prime cinque classi elementari. Sono davvero colpito dallo scarso livello scolastico che si incontra, a volte, nella scuola di oggi, ma pur sapendo che la cultura, nozionistica e frammentata, poco aiuta a capire la vita, non posso non notare il modo nel quale Anfra ha diviso la natura umana, non considerandone la parte essenziale, centrale e spirituale, regno delle intenzioni. Questo ignorare l'ha condotta a sbagliare persino il titolo della poesia (si fa per dire)...
Giusto per dirti che studio in una delle facoltà più difficili dell'università del grande salento mio caro dottore io so tutto...
Fatti non foste per vivere come bruti, ma per seguire virtute e conoscenza

Offline Anfra

Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
« Risposta #28 il: Mercoledì 8 Aprile 2009, 08:45:17 »
Anfra si è concessa di sbagliare nello scrivere la sua firma, perché Dante scrisse "virtute", e non virtude. Sospetto addirittura che Anfra sia scritto sbagliato e che il suo vero nome sia "Infra"...  ;D

In effetti avevo il dubbio ma ho fatto un copia incolla da internet quindi la colpa non è mia...
Fatti non foste per vivere come bruti, ma per seguire virtute e conoscenza

Offline Anfra

Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
« Risposta #29 il: Mercoledì 8 Aprile 2009, 08:54:08 »
..Anfra..tu confondi lo scientismo con la scienza..il pensiero ingabbiato con la filosofia..
Vanno sì a braccetto, come dici tu..dall'una scaturisce l'altra..sono entrambe passione per il sapere, e senza una delle due non potrebbe stare in piedi l'altra.
Aristotele fra tutti dovrebbe renere bene l'idea.
Sono entrambe scienze..ed è anche un po' impreciso citar la scienza senza accompagnarla con un'altra parola..scienza pedagogica, scienza antropologica, scienza matematica, scienza filosofica..
Lo sono tutte, perchè tutte hanno in grembo i principi della teoria e della pratica e quindi del pensare e dell'agire..
Non è davvero stupido osservare un fiore per comprendere (per quanto ci è dato saperlo) la vita..non siamo poi così dissimili da esso.
Veniamo da un seme, siamo stati "coltivati" in un grembo, subiamo le intemperie della vita e così via..
Detto questo, mi dispiace vedere come tu ancora una volta non riesca ad accettare i pareri altrui..se non mi sbaglio avevi scritto in un post che eri cambiata..e quindi?
Con ciò, non ti sto criticando, ti sto semplicemente invitando a fare una discussione serena con gli altri autori del sito.
Buona serata

Rispondo ad una tua frase io non detto che la filosofia non è scienza, ma non mi venire a dire che la scienza nasce dalla filosofia ma è il contrario... tutto qua.
Io non dico di non apprezzare i pareri degli altri, ma non mi sembra giusto che si fanno maestri di cosa? cosa vogliono insegnarmi perchè usano parole e immagini che sinceramente non mi interessano, io so bene cos'è il morale e l'immorale e lo vedo da questo punto di vista perchè io debbo accettare gli altri e gli altri non accettano me? per il mio vedere delle cose che mi sembra anche più ampio del loro...

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