Autore Topic: TRA IL MORALE E L'IMMORALE  (Letto 4792 volte)

0 Utenti e 4 Visitatori stanno visualizzando questo topic.

Offline Anfra

TRA IL MORALE E L'IMMORALE
« il: Giovedì 19 Marzo 2009, 16:06:52 »
Nel cuore due fuochi
si incendiano
nella mente pensieri
si confondono
alla ricerca di risposte
prive di esistenza
vaga l'animo:
il corpo freme, pulsa,
in gran segreto
trema, si scompone,
cerca l'emozione
la coglie, vi soffre e gode;
le mani impudiche
tra i capelli
si annodano,
gli occhi fermi
ad osservare il vuoto,
domande pervengono
insistenti


è il momento di scegliere...
Fatti non foste per vivere come bruti, ma per seguire virtute e conoscenza

Nikita

  • Visitatore
Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
« Risposta #1 il: Giovedì 19 Marzo 2009, 16:22:43 »
A me, me piasce. ;D

Il ritmo spezzato calza a pennello, secondo me.
Inoltre, questi versi

il corpo freme, pulsa,
in gran segreto
trema, si scompone,
cerca l'emozione
la coglie, vi soffre e gode;
le mani impudiche
tra i capelli
si annodano


mi son piaciuti davvero molto.
Good job. ;)

Nicole

p.s. non ho capito il titolo. :'( sniff sob sigh

Offline Anfra

Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
« Risposta #2 il: Venerdì 20 Marzo 2009, 09:24:17 »
A me, me piasce. ;D

Il ritmo spezzato calza a pennello, secondo me.
Inoltre, questi versi

il corpo freme, pulsa,
in gran segreto
trema, si scompone,
cerca l'emozione
la coglie, vi soffre e gode;
le mani impudiche
tra i capelli
si annodano


mi son piaciuti davvero molto.
Good job. ;)

Nicole

p.s. non ho capito il titolo. :'( sniff sob sigh

ti ringrazio, è un pensiero che s'accavalla tra il morale cioè le regole che ogniuono di noi s'impone, e l'immorale il trasgredire, andare oltre i limiti, la poesia si riferisce a questo. Grazie ancora
Fatti non foste per vivere come bruti, ma per seguire virtute e conoscenza

goccia

  • Visitatore
Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
« Risposta #3 il: Lunedì 23 Marzo 2009, 19:55:45 »
Nel cuore due fuochi
si incendiano
nella mente pensieri
si confondono
alla ricerca di risposte
prive di esistenza
vaga l'animo:
il corpo freme, pulsa,
in gran segreto
trema, si scompone,
cerca l'emozione
la coglie, vi soffre e gode;
le mani impudiche
tra i capelli
si annodano,
gli occhi fermi
ad osservare il vuoto,
domande pervengono
insistenti


è il momento di scegliere...


Non male, il bipolarismo non mi è mai dispiaciuto..sarà forse che è così semplice da ribaltare..
Abbastanza ben strutturata.
Comunque, l'ultima parte..quelle domande che pervengono inesistenti..le hai introdotte semplicemente per rimarcare il significato della poesia?
Detto questo ci sarebbe da filosofeggiare su ciò che è morale ed immorale, scadendo nel relativismo spiccilo e non mi pare il caso.
Ciao

Offline Anfra

Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
« Risposta #4 il: Martedì 24 Marzo 2009, 09:13:30 »
Non male, il bipolarismo non mi è mai dispiaciuto..sarà forse che è così semplice da ribaltare..
Abbastanza ben strutturata.
Comunque, l'ultima parte..quelle domande che pervengono inesistenti..le hai introdotte semplicemente per rimarcare il significato della poesia?
Detto questo ci sarebbe da filosofeggiare su ciò che è morale ed immorale, scadendo nel relativismo spiccilo e non mi pare il caso.
Ciao

Ti ringrazio, ed avere da te un commento positivo... sai è strano... non so se non hai letto bene ma dico domande insistenti non inestitenti per ribattere il concetto del pensiero tormentato...
un caro saluro
Fatti non foste per vivere come bruti, ma per seguire virtute e conoscenza

goccia

  • Visitatore
Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
« Risposta #5 il: Giovedì 2 Aprile 2009, 13:08:30 »
..beh Anfra..io dico ciò che penso..e questa mi è piaciuta.
Un caro saluto anche a te  :)

vajmax

  • Visitatore
Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
« Risposta #6 il: Lunedì 6 Aprile 2009, 11:01:32 »
Si dovrebbe dire: La morale, perché il morale indica soltanto lo stato d'animo, anche se, occorre dire, le due realtà sono interdipendenti e non a caso hanno lo stesso nome.
Occorre sempre definire ciò che s'intende per "morale", prima di accostare dicotomie allo scopo di chiarire i ruoli di entrambe le opposte e complementari polarità analizzate, come è questo il caso, nell'analisi effettuata tra la morale e l'immoralità che le si oppone.
La morale è, per me e per la concezione metafisica e universale data al termine, costituita dall'intrusione illegittima del sentimentalismo individuale, delle persone o dei popoli, nei principi universali dell'esistenza. Significa che i principi sui quali si costruisce la manifestazione della realtà non dovrebbero avere relazioni con i punti di vista, limitati e umani, delle visioni, particolari e convenienti della vita, che hanno i diversi popoli alle diverse latitudini del pianeta. Se questi principi definiscono gerarchie di valori, dipendenti dal loro grado di prossimità al Centro dal quale scaturisce la vita, non è dato all'uomo indicare la qualità di questa gerachia in funzione dei propri particolari sentimenti, colore della pelle, colore della autovettura parcheggiata fuori dal colore della villa, altezza della chiesa, colore delle pupille, conto in banca, abilità nel mettere rime in fila tra loro. Se tutto si muove incessantemente ciò è dovuto al principio universale che obbliga questo tutto al movimento e che, essendo un principio legiferante e causa del movimento, al movimento non partecipa non potendosi muovere a propria volta, pena la morte del tutto. Se l'uomo attribuisse una particolare valenza a questo muoversi, stabilendo, per esempio, che solo i bianchi possono muoversi in libertà e senza costrizioni, allora questo principio si corromperebbe trasformandosi in principio "morale" stabilito dalla maggioranza di una comunità degradata spiritualmente. Ciò che è moralmente accettabile e addirittura desiderabile per un popolo può essere infamante per un altro popolo. Non è quindi la morale che caratterizza con certezza la qualità di un principio, ma la sua purezza nell'aderenza alla legge naturale e incorrotta stabilita dai principi universali dell'esistenza. Principi che quando definiscono un alto e un basso non mettono il colore della pelle, su quella scala, ma solo l'amare e l'odiare.
« Ultima modifica: Lunedì 6 Aprile 2009, 11:03:52 da Vajmax »

vajmax

  • Visitatore
Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
« Risposta #7 il: Lunedì 6 Aprile 2009, 11:48:28 »
"Bipolarismo" non è il corretto modo di chiamare un principio universale che si esprime attraverso il contrasto di due aspetti, che si oppongono tra loro per trasformarsi in una complementarità su un piano più elevato di osservazione, al fine di compendiarsi nell'unificazione in uno stesso principio dal quale la divisione è sorta. Tutta la manifestazione della realtà relativa è modulata dagli opposti che danzano cercando l'unità, e questa coreografia non è semplice  e "facile da ribaltare". Essa contiene il tutto sia nel semplice di ogni sua parte, che nel molteplice dell'insieme, e segue leggi universali che dovrebbero far tremare le ginocchia a coloro che presumono di averle capite senza nemmeno aver idea di cosa si tratti in realtà. La supposizione non è la visione del vero, ed è il più grande ostacolo alla comprensione delle leggi universali sulle quali l'universo procede nella sua ricerca di perfezione.
Sistole e diastole, espirazione e inspirazione, buio e luce, sopra e sotto, dentro e fuori, alto e basso, silenzio e suono, destra e sinistra del camminare che cerca sempre diverso e nuovo equilibrio per essere... sono le pulsazioni e il respiro vitale che si esprime in una totalità che, per essere tale, deve contenere tutte le possibilità che devono avere una opposizione. È così che la vita procede e chi vede come "estrema semplicità" tutto questo non potrà mai capire la complessità di una regola così libera da comprendere se stessa insieme alla propria eccezione, allo scopo di rappresentare la Libertà non relativa dalla quale il tutto deriva e verso la quale il tutto va.
« Ultima modifica: Lunedì 6 Aprile 2009, 12:00:55 da Vajmax »

Offline Anfra

Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
« Risposta #8 il: Lunedì 6 Aprile 2009, 15:45:55 »
Scusa la domanda ma hai letto solo il titolo del post o anche la poesia???
Fatti non foste per vivere come bruti, ma per seguire virtute e conoscenza

vajmax

  • Visitatore
Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
« Risposta #9 il: Lunedì 6 Aprile 2009, 19:18:44 »
Se ti poni il problema di dover scegliere tra la moralità e l'immoralità, allora dovresti prima prestare attenzione alla possibilità di essere educata, nelle relazioni col prossimo: è obbligo che sta dalla parte del garbo che io ho avuto con te. Avresti dovuto mostrare da cosa hai dedotto che non ho letto la tua poesia, e di seguito farmi notare le incongruenze del mio dire rispetto al tuo. Cavartela con una domanda che irride indica solo che sai bene da che parte stare, e che la scelta tra i due poli l'hai già fatta. La conseguenza è che la tua poesia è soltanto una falsificazione d'intenti.
« Ultima modifica: Lunedì 6 Aprile 2009, 19:32:19 da Vajmax »

Offline Anfra

Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
« Risposta #10 il: Martedì 7 Aprile 2009, 08:32:51 »
Se ti poni il problema di dover scegliere tra la moralità e l'immoralità, allora dovresti prima prestare attenzione alla possibilità di essere educata, nelle relazioni col prossimo: è obbligo che sta dalla parte del garbo che io ho avuto con te. Avresti dovuto mostrare da cosa hai dedotto che non ho letto la tua poesia, e di seguito farmi notare le incongruenze del mio dire rispetto al tuo. Cavartela con una domanda che irride indica solo che sai bene da che parte stare, e che la scelta tra i due poli l'hai già fatta. La conseguenza è che la tua poesia è soltanto una falsificazione d'intenti.

Parli bene, molto bene, complimenti... ma nella poesia descrivo un momento.. il momento della scelta, e il dubbio la confusione... cosa fare, ecco perchè ti chiedevo se l'hai letta, perchè da quello che mi ha detto prima hai dato il tuo signifato di moralità e immoralit,à senza però dire cosa pensavi della poesia in se.
Certo che ho già scelto visto che la poesia si riferisce al 19 marzo e se non sbaglio siamo al 7 aprile.. quindi..., deducevo che te non hai capito nulla della poesia ma ti eri fermato solo al titolo.
Fatti non foste per vivere come bruti, ma per seguire virtute e conoscenza

vajmax

  • Visitatore
Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
« Risposta #11 il: Martedì 7 Aprile 2009, 10:12:02 »
Quindi, secondo te, una scelta tra il bene e il male la si effettua sempre in una settimana? Io ti ho fatto un regalo speciale, ti ho detto cos'è la morale e quali sono le imperfezioni sentimentalistiche che la distinguono e non ne fanno un porto sicuro. Te l'ho detto perché ho visto dalla tua poesia che non te lo sei mai chiesta. Tu intendi per morale le prescrizioni religiose e bigotte, e per immorale il vivere liberi da costrizioni. Non è e non deve essere così. A te interessa che ti si dica: Ma che brava poetessa!... e nulla ti frega di ciò che scrivi, pensando che gli altri siano tutti stupidi, e disattenti al senso che sta dietro l'imbroglio che il tuo ego intesse, tronfio di sé. Auguri, allora.

Offline Anfra

Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
« Risposta #12 il: Martedì 7 Aprile 2009, 11:12:12 »
Bene bravo.. hai capito chi sono!!!! ahahaha  ;D ;D ;D :P :P :P ;) ;) ;) ;)

Per me il morale sono tutte le regole, le costrizioni, i falsi moralismi dettati dalle religioni e dalla stessa società, tutto ciò che è società, la gerarchia, è tutto morale, mentre tutto ciò che è al di fuori di regole è immorale, essendo io cristiana, ma anche logista e amante delle scienze, mi trovo spesso a far fronte a delle scelte, a delle domande che non mi porrei nel momento in cui fossi o solo cristiana o solo studente in scienze, ma visto che sto nel bel mezzo mi tocca sciegliere e spesso mi sento come quelli del limbo di Dante che non scelgono, perchè loro non scelgono mai, io scelgo un pò l'uno un po l'altro, quasi per fare tutti contenti.
Non considero gli altri stupidi, nemmeno mi pongo la domanda, siamo tutti figli della stessa madre e dello stesso padre e tutti nasciamo e moriamo nello stesso modo, tutti diventiamo osse e polvere, quindi perchè dovrei dire se uno è più o meno stupido di me, credo che ogniuno ha a suo modo un valore intrinseco, perchè è uomo e come tale va rispettato, l'intelligenza c'è chi ha avuto la possibilità di coltivarla, chi no, quindi non mi faccio maestra di nessuno, nemmeno di me stessa.

Ripeto credo che tu non abbia capito la poesia che si riferisce ad un solo istante e non sapere che fare, essere sospesi nel vuoto e provare paura, quella paura che ti accompagna sino al momento della scelta, che dopo che scegli tutto ti è più chiaro e forse ti penti, forse no, ma ormai hai scelto la strada e tornare indietro non si può.

Non mi definisco uno letterata anche perchè credo che chi parla come parli tu, dovrebbe essere un pò più umile, e scusami non voglio offenderti o offendere il tuo dotto, ma penso che non hai capito tu nulla e scusami se lo penso, butti giudizi senza chiederti chi c'è dietro che ti parla e perchè ti ha posto questa domanda.

Fatti non foste per vivere come bruti, ma per seguire virtute e conoscenza

Offline Anfra

Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
« Risposta #13 il: Martedì 7 Aprile 2009, 11:13:13 »
Dire parole difficili ti cambia la vita? Dare spiegazioni filosofiche il tuo animo ne gode?
Penso di no, non pensare che non sappia parlare come fai te o che non sappia definire bene dei concetti, perchè se parlassi delle mie materie ti troveresti in serie difficoltà, ma per tua fortuna ho frequentato corsi di psicologia umana e ho studiato dei filosofi, perdono tutta la vita a dire delle vere stronzate del tipo: il gioco è un attività ludica, ma attenzione ludico cosa significa? ma guarda caso significa proprio gioco, allora mi perdo nella mia logica dicendo, ma queste persone non potevano stare meglio ad osservare un fiore e scoprire in quel fiore la vita e il suo significato? Invece di perder tempo a dare definizioni sceme come questa e milioni di altre?
Ma purtroppo penso che forse l'intelligenza media del tempo non arrivava oltre i loro occhi... perchè oggi credo almeno spero definizioni di questo rango non se ne danno più, anche un bambino di prima elemantare oggi ti da definizioni più concrete e sensate.
Scusami per lo sfogo ma come vedi credo che conosco bene la moralità dall'immoralità che poi era un semplice gioco di parole che in poesia è assolutamente permesso.

Un Caro saluto.
Fatti non foste per vivere come bruti, ma per seguire virtute e conoscenza

Offline Chiara Catanese

  • Autore
  • *
  • Post: 46
  • Sesso: Femmina
  • Conosci te stesso * Forestiera della vita
  • Nel sito Scrivere: Le sue poesie
Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
« Risposta #14 il: Martedì 7 Aprile 2009, 12:52:26 »
Butto l'occhio sulla discussione...in particolare sul tuo ultimo post...e mi dispiace sinceramente che tu non abbia evidentemente avuto professori in grado di introdurti alla bellezza, alla meraviglia, all'importanza della filosofia, Anfra.
E di farti capire che scienza e filosofia non sono agli antipodi, come sembri credere.
E che avessi avuto modo di comprenderla e amarla un po' , avresti un aiuto in più per mettere ordine fra i tuoi pensieri e anche, sai, mirabili strumenti per orientarti nel terreno su cui ora ti dibatti, ovvero il tema di immorale/morale che ti è tanto caro...
E sapresti vedere l'universale e il meraviglioso nelle piccole cose e non la banalità...

Ma non vorrei andare OT...men che meno voglio attaccarti, spero mi capirai...ma francamente -posso dirlo?- mi da un po' fastidio leggere certe...come dire...cose limitative della realtà , profondamente distorte (o dovrei usare le tue parole e dire "stronzate"? ;D del resto se sono stronzate le cose che dicono i grandi pensatori...immagina cosa siano le nostre...è una provocazione!! ;D)

La poesia l'ho letta. Mi piace il tema, c'è una buona intuizione dietro.
Nel complesso la trovo molto carina. Sinceramente non mi piace molto in particolare l'immagine del corpo in quanto a forza espressiva, originalità delle immagini non è esemplare...Non è poi molto immediata, ma magari si tratta del tuo stile...Mi piace l'attacco e la chiusa.

Io mi sentirei di darti un consiglio: fai più attenzione quando scrivi. Leggendo i tuoi post, ci sono molti errori di ortografia e non c'è agilità e cristallina coerenza nel filare del discorso...come se buttassi giù quello che ti viene in mente senza organizzarlo e fare attenzione... Secondo me dovresti fare più attenzione e curare la costruzione del periodo.

Just my two cents ;)

E il pino
ha un suono, e il mirto
altro suono, e il ginepro
altro ancóra, stromenti
diversi
sotto innumerevoli dita.


...La fantasia da sola è sufficiente,
se l'ape è assente...