Autore Topic: Una storia tutta al Femminile...  (Letto 2433 volte)

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Alessio J

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Re: Una storia tutta al Femminile...
« Risposta #15 il: Giovedì 19 Marzo 2009, 19:20:44 »
Allora...per due motivi mi trovo "costretto" a dare un pizzico di ragione a Mirella e alla sua (ipo)tesi.

1) Le qualità della Donna non le scopriamo oggi, con due battute nel forum o con l'immane quantità di materiale proposto a favore dalla causa. La Donna è stata il pernio della storia, nel bene o nel male, e continua a dimostrare il suo valore grazie alla maggiore disponibilità nel vedere le situazioni a 360 gradi usando tutti i suoi innumerevoli sensi.
A proposito di questo, alcune ricerche di Mirella dicono anche che la femminilità è stata acclamata da alcuni capi storici quando non riuscivano a decidere su questioni fondamentai del popolo. Venivano cosi formati dei comititati al femminile i quali, non solo dispensavano consigli, ma ordinavano soluzioni per tutto il periodo della crisi. Poi, con estrema eleganza e saggezza, rimettevano il mandato allo sciamano il quale onorava con preghiere pubbliche il discernimento e la lungimiranza delle donne.
2) Vorrei tanto riavere il mio corpicino da uomo, con tutte le estremità al giusto posto. Mi trovo alquanto nello stretto in 60 cm di carne "gnomica".


Avrei un ulteriore "dubbio" sull'argomento...
Perchè mai il cosidetto potere è quasi sempre stato in mano all'uomo? Se la donna ha più...di tutto...cosa l'ha resa "dominata" dal maschio? E' solo un fattore di fisico, di forza? O cos'altro?


Bacioni

cipreacalend

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Re: Una storia tutta al Femminile...
« Risposta #16 il: Giovedì 19 Marzo 2009, 19:50:52 »
Avrei un ulteriore "dubbio" sull'argomento...
Perchè mai il cosidetto potere è quasi sempre stato in mano all'uomo? Se la donna ha più...di tutto...cosa l'ha resa "dominata" dal maschio? E' solo un fattore di fisico, di forza? O cos'altro?
Bacioni

I motivi sono gli stessi per cui civiltà intere sono state cancellate nella storia, pensiamo agli Atzechi, ai Maya, agli Amerindi, grandi popoli, con culture di gran lunga più raffinate, ma con mezzi meno potenti dei loro invasori, sicuramente più rozzi, ma con armi micidiali. Certo, questa è una risposta, mi rendo conto, sbrigativa, ci sono studi appositi sull'argomento. Altrettanto vero, che il potere femminile è basato non sulla forza fisica, ma su quella psichica, sensibile ed è altrettanto vero che in una condizione di schiavitù o comunque in un ruolo subalterno, se non di sottomissione è impossibile ribaltare determinate condizioni.
E poi, una grande arma è stata la soppressione di tutte le culture orali, delle tradizioni, degli usi, dei costumi, delle conoscenze legate alla natura, di cui le donne erano depositarie. Una volta le anziane di una tribù avevano il compito di formare le giovani, di tramandare l'esperienza, adesso le anziane sono relegate in luoghi dove non c'è nessun rispetto e dignità per la loro vita, per il loro apporto alla società o alla famiglia. Quante donne, oggi hanno la consapevolezza di loro stesse e quante sono ancora convinte di non valere molto... Potrei continuare per ore a sviscerare questo argomento, però mi piacerebbe che fosse qualcun altro a voler esprimere il suo parere. Credo nello scambio reciproco, perché con uno scambio costruttivo si cresce... si cambia, si trasforma noi stessi e il mondo... sono un'idealista? si... :D

Offline AnnamariaMilazzo lightdark

Re: Una storia tutta al Femminile...
« Risposta #17 il: Venerdì 20 Marzo 2009, 02:14:43 »
http://lapelle.makerweb.it/?cat=19

http://www.immacolatariccio.it/docdonne.htm

...donnauomodonnauomodonnauomo...

se ne potrebbe parlare all'infinito ma se il discorso parte dalle differenze come potrà giungere ad un livellamento?
Io sono donna, tu sei uomo...ok?...non ci sono alternative...siamo due e in due si cresce meglio,
perché 2 è già un insieme,
perché 2 sono le cellule che danno la vita,
perché 2 elevato a potenza si moltiplica,
perché perché perché...non c'è un perché...si cerca sempre un miglioramento e così per ogni cosa...utopia? speranza? ideali?...ma se non l'avessimo partiremmo con il piede sbagliato!

buona lettura...

assenzio

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Re: Una storia tutta al Femminile...
« Risposta #18 il: Venerdì 20 Marzo 2009, 08:23:01 »
Qui tornerò a leggere con calma, mi pare tutto molto interessante.

Intanto un passaggio per un saluto a Mirella, che con me è stata oltremodo gentile


:-*



Alessio J

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Re: Una storia tutta al Femminile...
« Risposta #19 il: Venerdì 20 Marzo 2009, 18:37:13 »
Perchè mai il cosidetto potere è quasi sempre stato in mano all'uomo?
Perchè alla Donna non serve che le venga riconosciuta la propria supremazia... contrariamente all'uomo che si gongola nelle sue alte cariche... nei riconoscimenti e nella visibilità...
 
Una Donna è consapevole di valere , di essere protagonista... e sa gestire il suo potere lasciando tranquillamente credere all'uomo di essere LUI al comando.
 
La prima vera rivoluzione nella storia dell'umanità è stata  la rivoluzione agricola.
Il passaggio dalla vita nomade alla stanzialità ha rappresentato uno di quei salti che hanno radicalmente modifcato la vita e lo sviluppo dell'intelligenza umana.
Mentre gli uomini andavano a caccia... le donne osservando la natura e accudendo i figli hanno scoperto la possibilità di coltivare e allevare...
 
La natura è fatta di elementi complementari, come lo sono uomo e donna... anche fisicamente...
anche nei comportamenti.
E quando attraverso il tacito rispetto ognuno si sente valorizzato nei suoi " compiti "  non esiste prevaricazione... o senso di inferiorità.
 
E' un discorso bello e affascinante soprattutto oggigiorno che si creano ruoli ibridi e mescolanze.
Io credo che ognuno debba fare quello che crede e quello che si sente...
è la sua vita e gli spetta di diritto viversela come meglio vuole.
Ma se penso a quell'innegabile equilibrio che governa le cose, non posso fare a meno di pensare alla famiglia " mulino bianco "...
non perchè si debba essere tutti così...certo che no !
Ma nella formula della famiglia intesa come padre- madre- figli...
io ritrovo la dimensione naturale di quell'equilibrio che io cerco e di cui mi sento parte, dove il senso dell'esistenza si carica di valore  e di affetti che a me paiono irrinunciabili.
 
Trovo questo argomento molto interessante e lo è ancora di più perchè il problema non è essere una donna in carriera o  una casalinga full time...
un uomo tutto d'un pezzo o un mammo...
 
Il problema è essere quello che si vuole cercando di accorciare la distanza tra ciò che si desidera e ciò che si riesce ad essere trovando nelle proprie scelte la dimensione di un vivere che si riempie di senso e che porta felicità e benessere interiore.

E tra le righe, quanto potremmo allargare!!!

                                                      :-*
« Ultima modifica: Venerdì 20 Marzo 2009, 18:38:46 da Alessio J »

Offline AnnamariaMilazzo lightdark

Re: Una storia tutta al Femminile...
« Risposta #20 il: Venerdì 20 Marzo 2009, 19:55:56 »
Molto bello, Ale e...GRAZIE  ;)!

Offline Stefano Toschi

Re: Una storia tutta al Femminile...
« Risposta #21 il: Venerdì 20 Marzo 2009, 22:57:09 »
Matriarcato! Argomento interessantissimo.  ::)
Non so se ci sia mai stata davvero un’epoca in cui sia stato prevalente, né se sia mai corrisposto a quel Eden che alcuni ipotizzano.
Probabilmente un buon numero di civiltà basate sull’agricoltura, in epoca preistorica, si sono fondate su strutture matriarcali e gli antropologi e gli etnologi ne ritrovano tracce anche nelle civiltà patriarcali storiche.
Ma esistono anche tracce viventi di “matriarcato”.

Una volta ho visto un documentario sul popolo dei Mosuo.
Si tratta di una piccola minoranza etnica che vive in Cina, sulle montagne intorno al lago Lugu, ai confini con il Tibet.
Naturalmente hanno subito forti influenze dalle popolazioni con cui sono venuti a contatto, per cui non si tratta di una vera e propria civiltà matriarcale, i contatti con l’esterno sono tenuti dai maschi, il capo del villaggio è un uomo ed alla primitiva religione tradizionale si è sovrapposto il buddismo.
Ma la struttura familiare e quella dei rapporti interpersonali è davvero sorprendente ed è utile conoscere usanze così diverse dalle nostre, anche per relativizzare alcune nostre convinzioni che ci fanno ritenere naturali certe forme sociali che invece sono soltanto sovrastrutture culturali fortemente radicate.
Le famiglie dei Mosuo sono matrilineari e composte solo da consanguinei: il capofamiglia è la donna più anziana che vive insieme alle sorelle, alle figlie, alle nipoti, ma anche ai fratelli, ai figli e ai nipoti.
La proprietà della terra e del bestiame appartiene alla famiglia e non viene mai divisa, tutti i membri della famiglia se ne prendono cura.
Ogni donna Mosuo adulta ha un partner, il partner vive nella propria famiglia di origine e fa visita alla sua donna solo di notte, arriva alla sera e se ne va al mattino. Questi rapporti sentimentali sono abbastanza stabili, ma possono essere troncati in qualsiasi momento da uno dei due partner.
I figli vengono allevati nella famiglia della madre, il padre non vi ha alcun ruolo, al suo posto vi sono i maschi della casa materna.

Certamente quella dei Mosuo è una civiltà di tipo arcaico, ma la loro organizzazione sociale, così diversa da quelle che si sono sviluppate nel resto del mondo, ci fa capire come la rottura del monolitismo patriarcale (nel quale pure la donna ha sempre avuto un ruolo riconosciuto ed importante, ci mancherebbe! Ma decisamente subordinato) che domina il mondo da diverse migliaia di anni comporti molto più che una più o meno significativa emancipazione femminile.
Comporta, probabilmente, una rivoluzione dei rapporti sociali costituiti molto maggiore di quanto non si sia mai verificato negli ultimi millenni.
E’ questo che forse si sta verificando nell’Occidente “industrializzato e consumistico” (un Occidente in espansione: dalla Cina al Sudamerica) e che lo sta distanziando sempre più dalle civiltà ancora basate sulla “tradizione”?
"Ogni certezza è nel sogno" (E. Poe)

cipreacalend

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Re: Una storia tutta al Femminile...
« Risposta #22 il: Sabato 21 Marzo 2009, 13:16:13 »
Certamente quella dei Mosuo è una civiltà di tipo arcaico, ma la loro organizzazione sociale, così diversa da quelle che si sono sviluppate nel resto del mondo, ci fa capire come la rottura del monolitismo patriarcale (nel quale pure la donna ha sempre avuto un ruolo riconosciuto ed importante, ci mancherebbe! Ma decisamente subordinato) che domina il mondo da diverse migliaia di anni comporti molto più che una più o meno significativa emancipazione femminile.
Comporta, probabilmente, una rivoluzione dei rapporti sociali costituiti molto maggiore di quanto non si sia mai verificato negli ultimi millenni.
E’ questo che forse si sta verificando nell’Occidente “industrializzato e consumistico” (un Occidente in espansione: dalla Cina al Sudamerica) e che lo sta distanziando sempre più dalle civiltà ancora basate sulla “tradizione”?


Ti ringrazio, Stefano, per il contributo interessante... Il mio intento, con questo topic, è proprio quello di capire se è davvero possibile ricreare rapporti sociali alternativi a quelli vigenti, dove i ruoli non sono più basati sulla forza, sul potere, ma sulla cooperazione, sulla competenza, su un equilibrio alternativo a un sistema monolitico e obsoleto, che crea ancora discriminazioni tra individui di classi sociali, di culture e tradizioni differenti, tra uomini e donne, tra scelte sessuali, tra religioni eccetera.
Mi piacerebbe costruire un mondo nuovo basato sul rispetto di ognuno, sull'accoglienza delle diversità, considerandole un valore e non qualcosa da combattere.
Ma perché ciò accada occorre capire, informare e non accettare di ripercorrere sempre le stesse strade o non ci sarà evoluzione...