la donna è nata con il potere di procreare. e già questo di per sè dà un sacco di risposte, comunque rimane pur sempre una questione di scelte.
che cosa rende davvero affermata una donna?
la carriera? tanto poi dice che le manca la realizzazione nella famiglia
la famiglia? tanto poi si lamenta dicendo che non si realizza nel sociale.
ora il punto focale credo sia uno e cioè decidere una volta per tutte cosa si vuole.
non si può cambiare la società ed è certo che un'azienda che dovesse sopperire a mancanze per maternità andrebbe incontro a notevoli disagi, ma questo dipende da come è strutturato il mondo del lavoro, un'altro tipo di discorso.
tornando alla donna...io sono donna, la mia realizzazione? qualcosa che segni il mio proseguo, la mia traccia in questa vita. può darmelo qualcosa di materiale ed effimero come la carriera? non credo, quel genere di materiale poi passa, si dimentica, e viene sostituito.
quindi credo che la realizzazione primaria stia proprio nel procreare ed essere il perno e il nucleo di una famiglia.
ora, per quale motivo si vuole a tutti i costi avere una carriera o una socialità al pari degli uomini?
perchè non lasciare all'uomo il suo ruolo? solo per dimostrargli che si è migliori di lui?
beh, recentemente ho visto qualcosa che mi ha rabbrividito e commosso al tempo stesso...una donna dà tutto e per tutto per la sua carriera e per dimostrare che ha pieno diritto di ricoprire ruoli "maschili", indaffarata in tutto ciò trascura la sua famiglia.
a quel punto il padre diventa il punto di riferimento del figlio, effettivamente lui lo cresce, lui lo va a prendere a scuola, lui segue i suoi allenamenti di calcio, lui la sera studia e poi gioca con lui.
eppure quando quest'uomo e questa donna si separano il figlio viene affidato a lei.....e questo lascia me a pensare...
quindi sarà forse il caso di riflettere seriamente su cosa significa sentirsi affermati e realizzati?
buona serata a tutti