Non amo molto le ricorrenze, così come non amo le medaglie, i "contentini", specie se poi vengono strumentalizzate. Amo però ricordare, e con rammarico e delusione, che nonostante siano passati parecchi anni, da quando ero una adolescente, non si sono fatte grandi conquiste in questo Bel Paese, per quanto riguarda le cosiddette pari opportunità. E del resto non mi stupisce visto il degrado socio politico e culturale dell'Italia. E non parliamo poi dell'influsso del cattolicesimo che ancora detta legge su ogni questione che riguarda la diversità, l'etica, la morale che non sia quella propria e quindi come stupirsi e non indignarsi. Anch'io nei miei ambiti, sono rispettata come persona e come donna, ma questa purtroppo non è la regola e forse, se in una occasione come questa, invece che distruggere alberi di mimose, facessimo davvero qualcosa per le donne che vengono ancora picchiate, stuprate, che ricevono molestie sessuali sul lavoro, che non vengono assunte in aziende se non con contratti a tempo, spesso trimestrali o semestrali, in modo da essere licenziate se decidono di avere un figlio, eccetera eccetera... Beh, se una commemorazione come questa servisse a portare soluzioni, leggi adeguate, rispetto, allora sarei per considerare questo giorno uno di battaglia, altrimenti, scusate, neanche io ci tengo a fiori e sorrisi...