Autore Topic: Davanti a Dio non c'è maschio nè femmina  (Letto 7057 volte)

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Offline AnnamariaMilazzo lightdark

Re: Davanti a Dio non c'è maschio nè femmina
« Risposta #45 il: Martedì 10 Febbraio 2009, 22:08:27 »
Io credo una cosa, però bisognerebbe aprire un altro topic:
se entrambi i conviventi si sono traditi forse il perdono sarà, diciamo, più spontaneo e condivisibile pk si è in una posizione alla pari.
Oppure ci si scoppia per bene pk almeno uno sperava che l'altro fosse onesto...ahahah...che pretese!

Ma se uno dei due ha subito il tradimento dell'altro..mha...non so...ma non vorrei trovarmici in mezzo!...ahahah...

straniera

  • Visitatore
Re: Davanti a Dio non c'è maschio nè femmina
« Risposta #46 il: Martedì 10 Febbraio 2009, 22:21:24 »
Barbara che riassume...non c'è più religione!!! ;D

Leggendo questo post, ti assicuro che l'ho letto tre volte, mi ha invaso una sensazione "strana" che è sfociata a tormentare il mio cervello...
Qua mi sorge la domanda: Visto che tradire comporta un dispendio di energie nella coppia, quante ne rimangono per il...
...PERDONO?   
Esistono margini per perdonare, ammesso che il sentimento del quale Barbara parla sia...autentico?

infatti!!!!! è sempre un dramma contenermi.... ;)
poi rischiavo di intasarti il topic!!!
inanzitutto sarebbe interessante approfondire quel "strana sensazione"...tu devi allargare i concetti!!!!!!
ora, abbiamo parlato di coppia legata da sentimento autentico. e che dal mio punto di vista questo non lascia spazio al tradimento. quindi non è forse contradditorio il fatto che tradire porti a un dispendio di energie?
PERDONO. una parola e un significato davvero importante. si dice di perdonare, ma ci si riesce veramente? o solo si mantiene il silenzio fin quando non si scoppia e quello che un giorno è stato perdonare poi diventa rinfacciare?
accade spesso non credi?
certo è piuttosto faticoso dire: non riesco a perdonare, quindi ci si investe di un'altissima dose di pazienza. ma poi anche in questo caso la sincerità viene meno.
margini...ci sono così tante sfumature in questo!!!!
credo che nel momento in cui si compie il tradimento, il fautore o fautrice del gesto in quell'istante disgrega la coppia.
ci sarebbe da parlarne per ore intere...forse sarò categorica, ma il sentimento di cui parlo io non prende in considerazione il tradimento, non può esistere all'interno di quella coppia legata in quel modo.
forse sogno? può darsi, ma lo vivo così.
vogliamo controllare e gestire un sacco di cose, nel lavoro, nei rapporti, nel sociale e ci impegnamo per questo...vuoi dire che non si riesca a controllare un impulso?
e poi scusa!!!!!!!!!!!! che impulso? il legame di cui parlo io non lascia spazio per poter nutrire altri desideri.
quindi, riassumendo...ahahahahahahaha
SENTIMENTO VERO=COPPIA
SENTIMENTO E TRADIMENTO: NO COPPIA
TRADIMENTO E PERDONO: MAH, INCOGNITA.
sono un po' dubbiosa sulla sincerità del perdono dopo un tradimento....

Offline AnnamariaMilazzo lightdark

Re: Davanti a Dio non c'è maschio nè femmina
« Risposta #47 il: Martedì 10 Febbraio 2009, 22:28:47 »
...sono sicura che le energie ne spende parecchie chi sta subendo il tradimento...sempre che se ne sia accorto...o per lo meno ne spenderà molte a cose fatte per digerire il fattaccio e prendere le forze per reagire come meglio crede!

...chi tradisce le energie le spende "per altro"...e non credo per farsi un esame di coscienza!
« Ultima modifica: Martedì 10 Febbraio 2009, 22:30:24 da Annamaria Milazzo »

Alessio J

  • Visitatore
Re: Davanti a Dio non c'è maschio nè femmina
« Risposta #48 il: Martedì 10 Febbraio 2009, 22:41:34 »
infatti!!!!! è sempre un dramma contenermi.... ;)
poi rischiavo di intasarti il topic!!!
inanzitutto sarebbe interessante approfondire quel "strana sensazione"...tu devi allargare i concetti!!!!!!
ora, abbiamo parlato di coppia legata da sentimento autentico. e che dal mio punto di vista questo non lascia spazio al tradimento. quindi non è forse contradditorio il fatto che tradire porti a un dispendio di energie?
PERDONO. una parola e un significato davvero importante. si dice di perdonare, ma ci si riesce veramente? o solo si mantiene il silenzio fin quando non si scoppia e quello che un giorno è stato perdonare poi diventa rinfacciare?
accade spesso non credi?
certo è piuttosto faticoso dire: non riesco a perdonare, quindi ci si investe di un'altissima dose di pazienza. ma poi anche in questo caso la sincerità viene meno.
margini...ci sono così tante sfumature in questo!!!!
credo che nel momento in cui si compie il tradimento, il fautore o fautrice del gesto in quell'istante disgrega la coppia.
ci sarebbe da parlarne per ore intere...forse sarò categorica, ma il sentimento di cui parlo io non prende in considerazione il tradimento, non può esistere all'interno di quella coppia legata in quel modo.
forse sogno? può darsi, ma lo vivo così.
vogliamo controllare e gestire un sacco di cose, nel lavoro, nei rapporti, nel sociale e ci impegnamo per questo...vuoi dire che non si riesca a controllare un impulso?
e poi scusa!!!!!!!!!!!! che impulso? il legame di cui parlo io non lascia spazio per poter nutrire altri desideri.
quindi, riassumendo...ahahahahahahaha
SENTIMENTO VERO=COPPIA
SENTIMENTO E TRADIMENTO: NO COPPIA
TRADIMENTO E PERDONO: MAH, INCOGNITA.
sono un po' dubbiosa sulla sincerità del perdono dopo un tradimento....

" e vissero felici e contenti"

L'eterno mito dell'Amore, l'illusione che l'amore risolverà tutti i problemi della vita e ci darà una meritata ed immediata felicità...
Il mito è sublime, la realtà troppo spesso feroce.
Ma mi piace credere che sia possibile quello che scrivi, quello al quale credi. Ed è quello al quale ambisco, senza mezze misure!!!   ;)

C'è anche da dire che se un rapporto fallisce non vuol dire che siamo incompetenti  o limitati e neppure non innamorati.
Potremmo non essere "preparati" ad affrontare le difficoltà o aver mal riposto la nostra fiducia.
O forse abbiamo avuto aspettative non realistiche...e nonostante tutto il nostro impegno ( e del nostro partner) ci troviamo costretti a sciogliere il legame.
Certo, prima di tradire in teoria dovremmo "liberarci" dal vincolo per non svilire un rapporto nato con tutti i buoni proponimenti del caso.

Alessio J

  • Visitatore
Re: Davanti a Dio non c'è maschio nè femmina
« Risposta #49 il: Martedì 10 Febbraio 2009, 22:43:04 »


...chi tradisce le energie le spende "per altro"...e non credo per farsi un esame di coscienza!

concordo

Offline AnnamariaMilazzo lightdark

Re: Davanti a Dio non c'è maschio nè femmina
« Risposta #50 il: Martedì 10 Febbraio 2009, 22:51:59 »
" e vissero felici e contenti"

L'eterno mito dell'Amore, l'illusione che l'amore risolverà tutti i problemi della vita e ci darà una meritata ed immediata felicità...
Il mito è sublime, la realtà troppo spesso feroce.
Ma mi piace credere che sia possibile quello che scrivi, quello al quale credi. Ed è quello al quale ambisco, senza mezze misure!!!   ;)

C'è anche da dire che se un rapporto fallisce non vuol dire che siamo incompetenti  o limitati e neppure non innamorati.
Potremmo non essere "preparati" ad affrontare le difficoltà o aver mal riposto la nostra fiducia.
O forse abbiamo avuto aspettative non realistiche...e nonostante tutto il nostro impegno ( e del nostro partner) ci troviamo costretti a sciogliere il legame.
Certo, prima di tradire in teoria dovremmo "liberarci" dal vincolo per non svilire un rapporto nato con tutti i buoni proponimenti del caso.

e certo, è giusto pure questo.

ma poi, coppia o non coppia, amandosi o non, certo, chi tradisce passa quasi sempre dalla parte del torto ma...bisogna pur vedere pk sta tradendo!
mettiamo il caso di una donna o anche un uomo, che subisce angherie dal proprio partner, male parole, cattiverie, o un comportamento prepotente e offensivo...bhe, allora, fa bene o male a tradire?

E cmq rimane il fatto a bomba; che se tradisci non ami più e anche se nella coppia non sono sempre rose e viole, pk ci sono pure scazzi quotidiani...da qui a tradire l'Amore e il compagno di vita ce ne vuole!
« Ultima modifica: Martedì 10 Febbraio 2009, 22:55:47 da Annamaria Milazzo »

straniera

  • Visitatore
Re: Davanti a Dio non c'è maschio nè femmina
« Risposta #51 il: Martedì 10 Febbraio 2009, 22:56:17 »


C'è anche da dire che se un rapporto fallisce non vuol dire che siamo incompetenti  o limitati e neppure non innamorati.
Potremmo non essere "preparati" ad affrontare le difficoltà o aver mal riposto la nostra fiducia.
O forse abbiamo avuto aspettative non realistiche...e nonostante tutto il nostro impegno ( e del nostro partner) ci troviamo costretti a sciogliere il legame.
Certo, prima di tradire in teoria dovremmo "liberarci" dal vincolo per non svilire un rapporto nato con tutti i buoni proponimenti del caso.


pienamente d'accordo

Offline AnnamariaMilazzo lightdark

Re: Davanti a Dio non c'è maschio nè femmina
« Risposta #52 il: Martedì 10 Febbraio 2009, 23:00:51 »
ahahhahahhha
mi state facendo sudare a starvi dietro...
mi si sono anchilosati gli occhiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii  ;D  ;D  ;D

ops...mi pizzica la testa...guardate un po' se mi sta spuntando qualcosa?

ps: paranoia da tradimento  ;D



...ssssssssssssss...ho visto in giro la fata, adesso arriva con la sua bacchetta magica e aggiusta tutto...
« Ultima modifica: Martedì 10 Febbraio 2009, 23:04:19 da Annamaria Milazzo »

Alessio J

  • Visitatore
Re: Davanti a Dio non c'è maschio nè femmina
« Risposta #53 il: Martedì 10 Febbraio 2009, 23:46:52 »
allora forse le persone si dicono innamorate e felici, quando in realtà la coppia è solo la soddisfazione di un bisogno, il nascondiglio di una paura: rimanere soli, perchè non per tutti è poi così semplice stare con se stessi.


Questo passaggio mi mette i brividi da quanto lo sento "vero" e non voglio commentarlo di proposito data l'implicita
forza che scaturisce dal suo "interno".

Offline AnnamariaMilazzo lightdark

Re: Davanti a Dio non c'è maschio nè femmina
« Risposta #54 il: Mercoledì 11 Febbraio 2009, 01:38:42 »
Questo passaggio mi mette i brividi da quanto lo sento "vero" e non voglio commentarlo di proposito data l'implicita
forza che scaturisce dal suo "interno".

""probabilmente non possedevano tutta questa sincerità...allora forse le persone si dicono innamorate e felici, quando in realtà la coppia è solo la soddisfazione di un bisogno, il nascondiglio di una paura: rimanere soli, perchè non per tutti è poi così semplice stare con se stessi.""

Io invece che faccio parte del gruppo "guastatori" voglio riprendere la frase di bb circa 10 cm prima (48 lettere e 3 puntini) e puntualizzare che infatti sicuramente non erano consapevoli, e non tanto sinceri, che essere innamorati e felici e quindi Amare, non comporta il semplice bisogno di colmare la propria solitudine e coprire o far sfanire alcune paure...quindi a quel punto sarebbe meglio rimanere soli che compromettere falsamente un'altra persona rischiando che prima o poi la coppia scoppi perché si trattava di semplici bisogni da soddisfare...quindi una forma di opportunismo-egoismo.
Sono daccordo sul fatto che Amare già implica donare a qualcun altro e quindi è necessaria la presenza fisica di questo qualcuno...ma si può amare senza incastrare nell'illusine reciproca.
E in fin dei conti le coppie funzionano al cento per cento quando amano entrambi a pari merito...e pari godimento del sentimento.

...questa è solo la mia opinione...

Alessio J

  • Visitatore
Re: Davanti a Dio non c'è maschio nè femmina
« Risposta #55 il: Mercoledì 11 Febbraio 2009, 09:52:37 »
Pensavo a quello scritto fino a qua e a come tradire e perdonare siano due esperienze che lasciano un segno indelebile nella loro cruda realtà. Abbiamo due entità ancora legate
in un rapporto, nei nuovi ruoli di traditore e di tradito. Mi viene da scrivere che possono soccorrersi solo se il traditore non attenua la crudeltà del tradimento, che lo riconsca senza sminuire il gesto o ammorbidirlo con delle spiegazioni inutili e fuori luogo.
Questo atteggiamento consente all'altro di trovare da se la spiegazione, e così di passare dalla beata innocenza della fiducia originaria, dove mai neanche lontanamente si profilava il "male"( o forse lo si era messo in preventivo.....), a quella coscienza adulta, la quale sa che il bene e il male sono inanellati, il piacere si intreccia con il dolore, la maledizione con la benedizione, la luce del giorno con il buio della notte, perchè tutte le cose sono incatenate, intrecciate, innamorate e insieme tradite, senza una visibile distinzione, perchè l'abisso dell'anima, vuole che così si ami il mondo. E qua qualcuno potrebbe dissentire... :D
C'è poi una serie di affermazion che ho letto questa notte su un libro in inglese ( The right lie ) che mi hanno fatto sobbalzare, "scaldare" e che voglio condividere con voi:

"Un matrimonio di successo è il prodotto tanto di menzogne quanto dell'amore. Anche se si complementano bene, i due partners sono due persone diverse e le loro emozioni e atteggiamenti non possono sempre coincidere. Se entrambi sono totalmente sinceri, possono saltare fuori verità offensive o inopportune, che rovinerebbero il delicato bilancio di dare e avere, cosi essenziale fra coniugi. Bugie costruttive, cortesi e competenti possono proteggere entrambi e impedire che si feriscano a vicenda. Saper mentire è importante per un buon matrimonio."

Non so cosa dire... :o

Offline AnnamariaMilazzo lightdark

Re: Davanti a Dio non c'è maschio nè femmina
« Risposta #56 il: Mercoledì 11 Febbraio 2009, 10:04:27 »
"Un matrimonio di successo è il prodotto tanto di menzogne quanto dell'amore. Anche se si complementano bene, i due partners sono due persone diverse e le loro emozioni e atteggiamenti non possono sempre coincidere. Se entrambi sono totalmente sinceri, possono saltare fuori verità offensive o inopportune, che rovinerebbero il delicato bilancio di dare e avere, cosi essenziale fra coniugi. Bugie costruttive, cortesi e competenti possono proteggere entrambi e impedire che si feriscano a vicenda. Saper mentire è importante per un buon matrimonio."

Sinceramente mi lascia un pohinino interdetta  :o
ma rileggendola forse...dipende!

La prima parte è ok così come posso accettare anche le bugie a fin di bene!
Forse l'autore intendeva che a volte bisogna, con espedienti, far capire a chi ti vive a fianco cos'è che non va?!?...infatti parla di bugie..costruttive...anche se io personalmente non amo i sotterfugi e applico spesso il dialogo pulito e diretto, onde evitare fraintendimenti inutili...e cioè se 'na cosa te la devo di', so' diretta...ecco, detta schiettamente!
Penso che il dialogo sia alla base di ogni buon rapporto perché soltanto parlando(ne), si viene a soluzioni per ogni problema...i silenzi lasciamoli per altre situazioni!

ciao!
« Ultima modifica: Mercoledì 11 Febbraio 2009, 10:12:17 da Annamaria Milazzo »

cipreacalend

  • Visitatore
Re: Davanti a Dio non c'è maschio nè femmina
« Risposta #57 il: Mercoledì 11 Febbraio 2009, 11:15:16 »
Pensavo a quello scritto fino a qua e a come tradire e perdonare siano due esperienze che lasciano un segno indelebile nella loro cruda realtà. Abbiamo due entità ancora legate
in un rapporto, nei nuovi ruoli di traditore e di tradito. Mi viene da scrivere che possono soccorrersi solo se il traditore non attenua la crudeltà del tradimento, che lo riconsca senza sminuire il gesto o ammorbidirlo con delle spiegazioni inutili e fuori luogo.
Questo atteggiamento consente all'altro di trovare da se la spiegazione, e così di passare dalla beata innocenza della fiducia originaria, dove mai neanche lontanamente si profilava il "male"( o forse lo si era messo in preventivo.....), a quella coscienza adulta, la quale sa che il bene e il male sono inanellati, il piacere si intreccia con il dolore, la maledizione con la benedizione, la luce del giorno con il buio della notte,
perchè tutte le cose sono incatenate, intrecciate, innamorate e insieme tradite, senza una visibile distinzione, perchè l'abisso dell'anima, vuole che così si ami il mondo. E qua qualcuno potrebbe dissentire... :D
C'è poi una serie di affermazion che ho letto questa notte su un libro in inglese ( The right lie ) che mi hanno fatto sobbalzare, "scaldare" e che voglio condividere con voi:

"Un matrimonio di successo è il prodotto tanto di menzogne quanto dell'amore. Anche se si complementano bene, i due partners sono due persone diverse e le loro emozioni e atteggiamenti non possono sempre coincidere. Se entrambi sono totalmente sinceri, possono saltare fuori verità offensive o inopportune, che rovinerebbero il delicato bilancio di dare e avere, cosi essenziale fra coniugi. Bugie costruttive, cortesi e competenti possono proteggere entrambi e impedire che si feriscano a vicenda. Saper mentire è importante per un buon matrimonio."

Non so cosa dire... :o

Non ho letto il libro, che cita Ale, però... credo possa riferirsi al fatto che in un rapporto di coppia, non sia possibile "dire tutto", ci sono parti di noi, piccoli segreti, che non necessitano di venire alla luce. Ognuno di noi ha spazi dentro, di buio e luce e a volte non riusciamo nemmeno noi ad andarci dentro, in completa sincerità, perché ci fanno paura, perché cerchiamo di costruire un'immagine di noi sempre positiva, giustificativa di noi stessi e questo è una benedizione, perché sappiamo essere spietati con noi stessi e giudici, più di quanto non lo siano gli altri. Io credo che sia possibile, avere questi spazi, anzi, lo reputo necessario. Saper mentire, a fin di bene, è qualcosa su cui tutti possiamo concordare. Ma, a fin di bene... significa davvero, che lo si fa per l'altro, per non vederlo soffrire inutilmente... credo ci sia una grande differenza...



Offline AnnamariaMilazzo lightdark

Re: Davanti a Dio non c'è maschio nè femmina
« Risposta #58 il: Mercoledì 11 Febbraio 2009, 11:21:10 »
Volevo aggiungere a proposito di quanto detto da Ale:

...a quella coscienza adulta, la quale sa che il bene e il male sono inanellati, il piacere si intreccia con il dolore, la maledizione con la benedizione, la luce del giorno con il buio della notte, perchè tutte le cose sono incatenate, intrecciate, innamorate e insieme tradite...

e dico che questo passaggio, agli occhi miei, è molto significativo e giusto!
Nulla esisterebbe senza il suo contrario, proprio pk uno valorizza l'altro, uno sminuisce l'altro, uno compensa l'altro...è lì il gioco; nel bilanciarsi degli opposti!
Proveremmo gioia se non sapessimo cos'è il dolore?
Sapremmo se il miele è dolcissimo non conoscendo l'amaro?
Vivremmo l'Amore continuando a esistere nel disamore?
E qui...sapremmo mai la differenza tra avere fiducia nell'altro e poi esserne traditi?
Penso che nel tema affrontato sia questo il punto dolente; la fiducia riposta nell'altro è crollata, quell'essere unici e indissolubili dei veri amanti ci ha spaccato in due, lasciandoci in bilico, persi, come se ci mancasse una gamba, mezzo cuore, un occhio, mezza bocca...e così, come potremmo vivere?
Non si può vivere a metà...pk l'uomo è fatto per Amare.
« Ultima modifica: Mercoledì 11 Febbraio 2009, 11:25:31 da Annamaria Milazzo »

Offline Monster

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Re: Davanti a Dio non c'è maschio nè femmina
« Risposta #59 il: Lunedì 28 Settembre 2009, 14:11:24 »
assolutamente d'accordo con Annamaria...ma il dilemma è .....
...da che parte stare?
Se il bene implica il male e viceversa, dobbiamo pensare che tutte e due sono necessari?..
....allora chi sta dalla parte del male non fa altro che collaborare alla definizione del bene (nonchè alla sua misura), altrettanto dicasi del bene....allora perchè osannare chi fa del bene e condannare chi fa del male?..se sono le facce opposte della stessa medaglia e necessarie l'un l'altro?..
a voi l'ardua sentenza...