Autore Topic: La pioggia nel pineto -Gabriele D'Annunzio  (Letto 5434 volte)

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Offline Chiara Catanese

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La pioggia nel pineto -Gabriele D'Annunzio
« il: Venerdì 6 Febbraio 2009, 12:56:40 »
Taci. Su le soglie
del bosco non odo
parole che dici
umane; ma odo
parole più nuove
che parlano gocciole e foglie
lontane.
Ascolta. Piove
dalle nuvole sparse.
Piove su le tamerici
salmastre ed arse,
piove su i pini
scagliosi ed irti,
piove su i mirti
divini,
su le ginestre fulgenti
di fiori accolti,
su i ginepri folti
di coccole aulenti,
piove su i nostri volti
silvani,
piove su le nostre mani
ignude,
su i nostri vestimenti
leggieri,
su i freschi pensieri
che l'anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
t'illuse, che oggi m'illude,
o Ermione.

Odi? La pioggia cade
su la solitaria
verdura
con un crepitío che dura
e varia nell'aria
secondo le fronde
più rade, men rade.
Ascolta. Risponde
al pianto il canto
delle cicale
che il pianto australe
non impaura,
nè il ciel cinerino.
E il pino
ha un suono, e il mirto
altro suono, e il ginepro
altro ancóra, stromenti
diversi
sotto innumerevoli dita.
E immersi
noi siam nello spirto
silvestre,
d'arborea vita viventi;
e il tuo volto ebro
è molle di pioggia
come una foglia,
e le tue chiome
auliscono come
le chiare ginestre,
o creatura terrestre
che hai nome
Ermione.

Ascolta, ascolta. L'accordo
delle aeree cicale
a poco a poco
più sordo
si fa sotto il pianto
che cresce;
ma un canto vi si mesce
più roco
che di laggiù sale,
dall'umida ombra remota.
Più sordo e più fioco
s'allenta, si spegne.
Sola una nota
ancor trema, si spegne,
risorge, trema, si spegne.
Non s'ode voce del mare.
Or s'ode su tutta la fronda
crosciare
l'argentea pioggia
che monda,
il croscio che varia
secondo la fronda
più folta, men folta.
Ascolta.
La figlia dell'aria
è muta; ma la figlia
del limo lontana,
la rana,
canta nell'ombra più fonda,
chi sa dove, chi sa dove!
E piove su le tue ciglia,
Ermione.

Piove su le tue ciglia nere
sì che par tu pianga
ma di piacere; non bianca
ma quasi fatta virente,
par da scorza tu esca.
E tutta la vita è in noi fresca
aulente,
il cuor nel petto è come pesca
intatta,
tra le pàlpebre gli occhi
son come polle tra l'erbe,
i denti negli alvèoli
con come mandorle acerbe.
E andiam di fratta in fratta,
or congiunti or disciolti
(e il verde vigor rude
ci allaccia i mallèoli
c'intrica i ginocchi)
chi sa dove, chi sa dove!
E piove su i nostri vólti
silvani,
piove su le nostre mani
ignude,
su i nostri vestimenti
leggieri,
su i freschi pensieri
che l'anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
m'illuse, che oggi t'illude,
o Ermione.

E il pino
ha un suono, e il mirto
altro suono, e il ginepro
altro ancóra, stromenti
diversi
sotto innumerevoli dita.


...La fantasia da sola è sufficiente,
se l'ape è assente...

Offline Chiara Catanese

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Re: La pioggia nel pineto -Gabriele D'Annunzio
« Risposta #1 il: Venerdì 6 Febbraio 2009, 12:57:22 »
Sempre stata incantata da questa poesia. (come si può intuire dalla mia firma ;D)
E' diffiicile scegliere una poesia preferita tra la sterminata produzione che l'umanità ci ha regalato ma questa...se mi si fa questa domanda, pur amando io tante altre poesie...è la prima che mi viene in mente.
La ritengo al di là di ogni altra composizione.
La adoro per la sua musicalità.
Per la natura e la pioggia.
Per la sensualità che la pervade.
Per l'atmosfera che crea, un'atmosfera che coinvolge tutti i sensi.
Potremmo definirla una poesia sinestetica.

Una comunione assoluta con la natura.
Non smette mai di meravigliare e di svelare nuovi lati ad ogni lettura. Per questo, ed altro di più, al liceo, mentre la professoressa la spiegava, un cuore è nato dalla mia matita sulla pagina del libro che ospitava questi versi ;D
Ricordo che una mia compagna ha identificato in "angoscia" il sentimento che le suscitava...
Cosa che mi ha molto sorpresa: io ci vedo il contrario, una trascendente sensazione di libertà.

So che alcuni ritengono il linguaggio di D'Annunzio in genere troppo aulico e pesante...voi cosa ne pensate di questa poesia?

E il pino
ha un suono, e il mirto
altro suono, e il ginepro
altro ancóra, stromenti
diversi
sotto innumerevoli dita.


...La fantasia da sola è sufficiente,
se l'ape è assente...

cipreacalend

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Re: La pioggia nel pineto -Gabriele D'Annunzio
« Risposta #2 il: Venerdì 6 Febbraio 2009, 16:21:16 »
Anch'io ho sempre amato questa stupenda poesia, per la sua musicalità, che non è solo dei versi, della struttura... parlo della perfetta compenetrazione, della metamorfosi che avviene nell'ascolto della natura, è come se, aperti totalmente i sensi all'amore, si possono udire quei suoni che sono propri degli alberi, dei fiori, della pioggia, ognuno col suo colore, con la sua sfumatura perfetta. Gli alberi divengono strumenti musicali, perfettamente accordati al sentire del bosco e a quello dei due innamorati. E' un trionfo dei sensi, e non solo quelli esterni, ma soprattutto quelli interni, che muovono, come in una grande orchestra, musica che è propria dell'anima...

Offline Anfra

Re: La pioggia nel pineto -Gabriele D'Annunzio
« Risposta #3 il: Lunedì 9 Febbraio 2009, 13:33:32 »
Mi trovo d'accordo su ciò che hai detto, credo che sia tra le poesie più belle, la leggo e la rileggo molto spesso e putroppo tralasciando anche altri autori, ma per come sono amante della natura, lui è riuscito a mettere l'amore per una donna con l'amore per la natura e farle diventare una cosa sola, la donna diventa gemma uscente, nascente, bellissima... .
Fatti non foste per vivere come bruti, ma per seguire virtute e conoscenza

Offline Amara

Re: La pioggia nel pineto -Gabriele D'Annunzio
« Risposta #4 il: Mercoledì 1 Aprile 2009, 14:11:05 »
ciao chiara..
mi spiace aver visto soltanto ora questo topic..
ho sempre amato questo canto.. pur non amandone particolarmente l'autore..
trovo sia una vera sinfonia che ho sempre sentito nell'intimo..
una sorta d'angoscia la trasmette.. quella pacata di ognuno di noi.. nella consapevolezza di quanto la vita sia effimera.. e quanto transitorio questo nostro contatto carnale con la natura..

ma è un'angoscia dolce.. che accresce la passione con cui assaporiamo la vita.. e qui.. la passione.. raggiunge davvero un intimo culmine.. che decisamente mi appartiene..

grazie di avermi dato modo di rileggerla e riamarla...
« Ultima modifica: Mercoledì 1 Aprile 2009, 14:13:33 da Amara »
Il dubbio è uno dei nomi dell'intelligenza
(J. L. Borges)

Offline Silvia Po

Re: La pioggia nel pineto -Gabriele D'Annunzio
« Risposta #5 il: Sabato 4 Aprile 2009, 17:50:39 »
 <<la favola bella che ieri m'illuse, che oggi t'illude>>

Io la trovo triste. E poi quasi mi infastidisce il dominio narrante sulla figura femminile. La dimensione esterna dipende da un'ottica sola, quella del soggetto lirico. Mi soffoca quasi.
Pareri  :angel:
Siamo fatti di libri e di amici- Daniel Pennac

Offline Grazia Longo

Re: La pioggia nel pineto -Gabriele D'Annunzio
« Risposta #6 il: Domenica 15 Novembre 2009, 18:45:17 »
Solo ora mi accorgo di questo topic, ma tant'è, meglio tardi che mai! Desidero innanzitutto complimentarmi per questo accogliente "salotto culturale"! E poi... Credo che La pioggia nel pineto esprima in versi, più di ogni altra poesia, somma musicalità unificante di sensazioni, emozioni e sentimenti, con un' acutezza dei sensi che penetra e assorbe dalla prima all'ultima sillaba, e diventa fusione totale e totalizzante, canto sublime dell'anima così intenso da riuscire, in ultimo, a lasciarmi l'odore della pioggia nelle narici ...
A me da una sensazione di armonia estrema, di libertà fusionale con una natura che vive, parla e si modifica, "di essere una parte in sintonia armoniosa con un tutto in divenire..."
Grazie dello spazio concessomi! A presto! :)
 
Non c'è bellezza se non ci sono occhi che guardano.
Non c'è amore senza libertà.
Non c'è incontro senza rispetto per la diversità.
Non c'è felicità senza coraggio.
Non c'è niente di scontato in una vita che meriti di essere vissuta...
E la vita è un'avventura meravigliosa ...

Offline Marina Como

Re: La pioggia nel pineto -Gabriele D'Annunzio
« Risposta #7 il: Mercoledì 18 Novembre 2009, 22:09:19 »
  :)  grazie a te per aver condiviso le tue impressioni!

 ;D A parte tutte le bellezze della poesia che condivido, condivido anche la sensazione di Silvia: quando mi identifico con l'autore, concordo... ma se provo a mettermi nei panni di una lei... insomma... mi sà che direi: sì, sì, la pioggia... il pineto... ma... che ce stai a provà? A illuso! Ma a chi illudi?!? Ma che te pensi? Che basta 'nasse a fà legà da du' rami pe'nfrattasse co' me? "E leveme stà coscia dalla panza!" (dice... chi lo diceva? Un noto cantantautore romano!). Ma... ragazzi, non dimentichiamo che siamo qualche secolo avanti, la donna era già tanto  se le davano la libera uscita fino al bosco! Ma una cosa che non mi piace proprio, invece, sono le troppe ripetizioni per riscavare lo stesso concetto.
Se voglio fare la stronza ci riesco bene.  Talmente bene che quasi quasi ci sono. O forse ci sono.  Si, deciso.

Offline Garrius

Re: La pioggia nel pineto -Gabriele D'Annunzio
« Risposta #8 il: Lunedì 19 Luglio 2010, 17:58:50 »
Più sordo e più fioco
s'allenta, si spegne.
Sola una nota
ancor trema, si spegne,
risorge, trema, si spegne.
Non s'ode voce del mare.
Or s'ode su tutta la fronda
crosciare
l'argentea pioggia
che monda,
il croscio che varia
secondo la fronda
più folta, men folta


 ;D ;D ;D bella bellissima fantastica!

Offline Alboraletti Enrica

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  • tra un fiore colto e l'altro donato,,,,,,,,,,,,,,,
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Re: La pioggia nel pineto -Gabriele D'Annunzio
« Risposta #9 il: Lunedì 16 Agosto 2010, 01:06:41 »
,,,,superbamente bella,la imparai in terza elementare e da allora fa parte dei miei attimi di serenità.E' come....recitarla è come entrare far parte della poesia,,,e li in quel momento piove ti piove addosso.E' vera,,,,