Autore Topic: L'Infinito Silenzio... e il coraggio di "romperlo"  (Letto 2785 volte)

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rosalunare

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L'Infinito Silenzio... e il coraggio di "romperlo"
« il: Martedì 20 Gennaio 2009, 20:13:26 »
Ci sono argomenti "scomodi". Di quelli che scatenerebbero una bomba se innescati.... Da quando sono qui osservo, più o meno silenziosamente (ultimamente molto meno silenziosa  ;)) i mille argomenti che vengono trattati... si passa dalla religione al sesso, dall'esoterismo ai vari livelli di cultura... dall'amore al gioco.... il tutto con la massima disinvoltura. In tutto questo, tacitamente d'accordo, ci sono argomenti che non si ha il coraggio di toccare per primi. O forse, che si preferirebbe non toccare affatto.
Non mi ritengo una provocatrice... ma oggi voglio scoprire un nervo... del tutto convinta del fatto che nonostante la scomodità, più si parli di alcune cose, per quanto dolorose esse siano, e meglio è.
Ci sono spettri, come ad esempio l'abuso su bambini, che acquistano forza col silenzio.... e perdono invece potere grazie al coraggio delle parole.
Se accade così spesso che l'innocenza di un bambino venga uccisa, strappata, maledetta per sempre... è anche perché (tra i mille altri motivi), il silenzio la fa da padrone.
E quelle poche volte che si parla, difficilmente si fa qualcosa più che spolverare la superficie. Oppure ci si perde a disquisire sul fatto che chi si spinge fino a quest'orrore, poverino, è malato, o ha sofferto a sua volta.... già.... e intanto per proteggere loro, chi pensa a ricucire gli strappi nell'anima di quelle creature che hanno visto distrutto il loro mondo in pochi istanti? Fin troppo spesso tocca ai genitori farlo, soli contro il mondo.... eh sì, perché non solo non se ne parla.... spesso non si muove nemmeno un dito.
E allora, mi chiedo.... avremo il coraggio, qui, di romperlo, questo maledetto silenzio? Anche se fosse solo per parlarne assieme?

Moon

Alessio J

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Re: L'Infinito Silenzio... e il coraggio di "romperlo"
« Risposta #1 il: Martedì 20 Gennaio 2009, 20:32:47 »
Hai aperto un topic con un argomento "difficile", uno di quelli che di solito spiazzano a tal punto da non fare intervenire se non per sparare le solite cazzate da buon samaritano. Spero vivamente che tu sappia cosa stai facendo, spero davvero che tu abbia la sensibilità per portare avanti una discussione che rischia di vedere "vittime" chi ha deciso di dimenticare, di dissociare la realtà dal passato.
E spero che tu NON sappia cosa prova chi ha dovuto subire un tale abuso, me lo auguro di cuore per te. Perchè altrimenti non sò con quale spirito hai il coraggio di affrontare le sciocchezze che possono venir dette da chi non conosce un cazzo delle difficoltà umane ed emotive di chi, suo malgrado, è stato vittima inconsapevole prima e consapevole dopo.
Non è una questione di silenzio, no. E' una questione di rispetto nei confronti di chi deve dimenticare.
Certo, possiamo parlare di tutto. Tutto è lecito, se fatto con intelligenza. Ma pensa ad un bambino "adulto" che ora si ritrova a sbattere nel passato ancora una volta...facendo i conti con i suoi dubbi, le sue paure, la sua sofferenza e le sciocche argomentazioni di chi, forse, non ha la più pallida idea di cosa scrive.

Buona serata.

rosalunare

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Re: L'Infinito Silenzio... e il coraggio di "romperlo"
« Risposta #2 il: Martedì 20 Gennaio 2009, 20:42:46 »
Caro Alessio.... forse... tra coloro che trovano la voglia di parlarne, per cercare di capire e per dare la giusta forma e dimensione, ci sono proprio persone che sanno... e che proprio perché Sanno sono altamente stufe delle "cazzate da buon samaritano", come le chiami anche tu.
Ci vuole intelligenza, e su questo sono d'accordo con te. Ci vuole sensibilità.... ma credimi, ci vuole anche la voglia di non far vincere chi sul silenzio rispettoso ci costruisce il proprio boia.

Il fatto che un argomento sia "difficile" non vuol dire che non possa essere trattato con la sensibilità e l'intelligenza che tu auspichi.

Offline Phersu

Re: L'Infinito Silenzio... e il coraggio di "romperlo"
« Risposta #3 il: Martedì 20 Gennaio 2009, 20:46:26 »
A me a cosa che fa più impressione è quando sento parlare allegre comitive di soli uomini che raccontano le loro "prodezze" con tanto di foto, nella loro ultima vacanza in Brasile.
Oh, aprite gli occhi e le orecchie, il 90% delle compagnie di soli uomini che si avventurano in quel paese, ci va per far turismo sessuale con bambine e questo è un dato risaputo. Li senti parlare al bar e mostrano le foto di 12enni che hanno soddisfatto i loro "piaceri", accompagnate a destinazione dai genitori stessi. Il tragico è che pure ragazzi giovani vanno là a procacciarsi bambine, spesse vole ragazze 20enni sono rifiutate dai turisti perché troppo vecchie. Questo alla luce del sole e dei grossi guadagni di agenzie turistiche senza scrupoli, che chiudono un occhio, anzi tutti e due, sulla questione. Potrei sostituire al nome del Brasile un qualsiasi paese di quello che noi chiamiamo terzo mondo, al quale doniamo con immensa ipocrisia quattro soldi, poi ce li riprendiamo grazie a quella organizzazione che andrebbe meglio capita in modo da abolirla, che è il F.M.I., costringendo, anzi invitando, le popolazioni di quei paesi a venderci i loro bambini.
Niente ipocrisie, se questo succede è anche colpa nostra, ogni volta che accendiamo la luce in casa nostra, dietro c'è una piccola guerra, gente che soffre, che vende a cacciatori di sesso le proprie creatura. I pedofili, che pur sono un problema e verso i quali io mi dichiaro decisamente favorevole alla pena di morte, in quanto irrecuperabili alla società, sono solo un aspetto che assume in percentuale cifre irrilevanti rispetto alla cifra percentuale dei turisti sessuali o delle violenze commesse dentro le mura di casa. Non parlo del problema dei preti pedofili perché non vorrei si pensasse ad una provocazione.

Alessio J

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Re: L'Infinito Silenzio... e il coraggio di "romperlo"
« Risposta #4 il: Martedì 20 Gennaio 2009, 20:49:05 »
Caro Alessio.... forse... tra coloro che trovano la voglia di parlarne, per cercare di capire e per dare la giusta forma e dimensione, ci sono proprio persone che sanno... e che proprio perché Sanno sono altamente stufe delle "cazzate da buon samaritano", come le chiami anche tu.
Ci vuole intelligenza, e su questo sono d'accordo con te. Ci vuole sensibilità.... ma credimi, ci vuole anche la voglia di non far vincere chi sul silenzio rispettoso ci costruisce il proprio boia.

Il fatto che un argomento sia "difficile" non vuol dire che non possa essere trattato con la sensibilità e l'intelligenza che tu auspichi.


Se credi che il parlarne in questo forum possa servire alla causa ( ma quale? ) fai pure, ma mi chiedo: sei una psicologa o una psicanalista? sei in grado di ....fare che cosa?...in nome della "voce" che vuoi dare a questa mostruosità?
Fai attenzione, rischi di fare male a qualcuno. Tu e chi interviene.

Detto questo, chiudo.

Alessio J

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Re: L'Infinito Silenzio... e il coraggio di "romperlo"
« Risposta #5 il: Martedì 20 Gennaio 2009, 20:52:58 »
A me a cosa che fa più impressione è quando sento parlare allegre comitive di soli uomini che raccontano le loro "prodezze" con tanto di foto, nella loro ultima vacanza in Brasile.
Oh, aprite gli occhi e le orecchie, il 90% delle compagnie di soli uomini che si avventurano in quel paese, ci va per far turismo sessuale con bambine e questo è un dato risaputo. Li senti parlare al bar e mostrano le foto di 12enni che hanno soddisfatto i loro "piaceri", accompagnate a destinazione dai genitori stessi. Il tragico è che pure ragazzi giovani vanno là a procacciarsi bambine, spesse vole ragazze 20enni sono rifiutate dai turisti perché troppo vecchie. Questo alla luce del sole e dei grossi guadagni di agenzie turistiche senza scrupoli, che chiudono un occhio, anzi tutti e due, sulla questione. Potrei sostituire al nome del Brasile un qualsiasi paese di quello che noi chiamiamo terzo mondo, al quale doniamo con immensa ipocrisia quattro soldi, poi ce li riprendiamo grazie a quella organizzazione che andrebbe meglio capita in modo da abolirla, che è il F.M.I., costringendo, anzi invitando, le popolazioni di quei paesi a venderci i loro bambini.
Niente ipocrisie, se questo succede è anche colpa nostra, ogni volta che accendiamo la luce in casa nostra, dietro c'è una piccola guerra, gente che soffre, che vende a cacciatori di sesso le proprie creatura. I pedofili, che pur sono un problema e verso i quali io mi dichiaro decisamente favorevole alla pena di morte, in quanto irrecuperabili alla società, sono solo un aspetto che assume in percentuale cifre irrilevanti rispetto alla cifra percentuale dei turisti sessuali o delle violenze commesse dentro le mura di casa. Non parlo del problema dei preti pedofili perché non vorrei si pensasse ad una provocazione.


...vedi cosa intendevo dire, Rosalunare? Le solite stronzate di chi "non sa" un cazzo.  Scusami Phersu, non ce l'ho con te. Davvero.
« Ultima modifica: Martedì 20 Gennaio 2009, 20:54:58 da Alessio J »

Offline Phersu

Re: L'Infinito Silenzio... e il coraggio di "romperlo"
« Risposta #6 il: Martedì 20 Gennaio 2009, 21:01:32 »
Approfitto dell'intervento di Alessio per raccontare una mia personale esperienza. Anni fa iniziò a lavorare con me un ragazzo quasi ventenne, persona gioviale con la quale mi trovavo benissimo, passavamo momenti veramente indimenticabili: baldoria, birra a fiumi, musica e così via. Se non ché ogni tanto questo ragazzo si rabbuiava, così, apparentemente senza motivo, una volta lo colsi con le guance rigate dalle lacrime. Io gli chiedevo cosa avesse, ma lui mi chiedeva di lasciar perdere. Durante una crisi avvenuta dopo una delle nostre solite sbornie, io insistetti più del solito nel farlo parlare: la sua reazione mi spaventò, inizio ad urlarmi ed a piangere, di un pianto isterico che non avevo mai visto. Impiegai ore per calmarlo e mi fece promettere solennemente che non gli avrei più chiesto del problema. Così fu, da parte mia.
Qualche tempo dopo mi consegnò una poesia e mi disse solo: "leggila".
Arrivato a metà, fui io quello che iniziai a piangere, si parlava del dolore, di quel mostro dentro alla pancia che con forti colpi tentava di uscire, quella pancia che sembrava scoppiare. Vi risparmio il resto, lui lo chiamava "il diavolo" ma era l'uomo che lo aveva stuprato.
Un giorno il mio amico mi scrisse una lettera, mi disse che non riusciva a parlarne, ma che se lo avessi aiutato, pian piano, sarebbe riuscito a superare la cosa. Ancora dura la nostra amicizia, a piccoli passi si tenta di far uscie "il diavolo" per poi a dimenticarlo, è una strada dura, un mostro ha impiegato pochi minuti ad infliggere ferite che occorrerà una vita per cancellare.

rosalunare

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Re: L'Infinito Silenzio... e il coraggio di "romperlo"
« Risposta #7 il: Martedì 20 Gennaio 2009, 21:04:45 »
Se credi che il parlarne in questo forum possa servire alla causa ( ma quale? ) fai pure, ma mi chiedo: sei una psicologa o una psicanalista? sei in grado di ....fare che cosa?...in nome della "voce" che vuoi dare a questa mostruosità?
Fai attenzione, rischi di fare male a qualcuno. Tu e chi interviene.

Detto questo, chiudo.


Parlarne serve ad aprire gli occhi. L'esempio raccontato da Phersu è significativo.... parlarne impedisce al mostro di soffocare chi lo porta dentro... Serve a uccidere l'ipocrisia di chi preferisce non sapere. Se si parlasse di più di certe "guerre" quotidiane, ci sarebbero meno persone che combattono da sole.
Parlarne serve anche a capire che non si è Soli. E scusa se è poco.

Offline Phersu

Re: L'Infinito Silenzio... e il coraggio di "romperlo"
« Risposta #8 il: Martedì 20 Gennaio 2009, 21:05:19 »
Tranquillo Alessio, ci sono arrivato al tuo discorso, ho capito benissimo.
Un saluto ed una forte stretta di mano.

Alessio J

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Re: L'Infinito Silenzio... e il coraggio di "romperlo"
« Risposta #9 il: Martedì 20 Gennaio 2009, 21:14:57 »
Parlarne serve ad aprire gli occhi. L'esempio raccontato da Phersu è significativo.... parlarne impedisce al mostro di soffocare chi lo porta dentro... Serve a uccidere l'ipocrisia di chi preferisce non sapere. Se si parlasse di più di certe "guerre" quotidiane, ci sarebbero meno persone che combattono da sole.
Parlarne serve anche a capire che non si è Soli. E scusa se è poco.
Con tutto il rispetto per tutti, se avessi qualcosa da "raccontare" su questo argomento ne parlerei con chi eventualmente potrebbe darmi un aiuto vero e non solo una pacca sulla spalla.
E se sai di cosa stai parlando, si è SEMPRE e PER SEMPRE soli.

Saluti

rosalunare

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Re: L'Infinito Silenzio... e il coraggio di "romperlo"
« Risposta #10 il: Martedì 20 Gennaio 2009, 21:20:39 »
Con tutto il rispetto per tutti, se avessi qualcosa da "raccontare" su questo argomento ne parlerei con chi eventualmente potrebbe darmi un aiuto vero e non solo una pacca sulla spalla.
E se sai di cosa stai parlando, si è SEMPRE e PER SEMPRE soli.

Saluti

Non credo che parlare di un problema voglia dire raccontare eventuali esperienze... aprire gli occhi su quelle che sono piaghe striscianti non significa puntare il dito o fare eventualmente outing.
Significa semplicemente guardare oltre il sipario dell'apparenza.
Se per paura di fare passi falsi nessuno muove un dito e nessuno apre bocca, allora abbiamo perso in partenza.

Offline RaggiodiSole

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Re: L'Infinito Silenzio... e il coraggio di "romperlo"
« Risposta #11 il: Mercoledì 21 Gennaio 2009, 02:38:45 »
E' notte fonda e non volevo mettermi a scrivere adesso , ma il leggere questa pagina toglie il sonno definitivamente . Rosa ha perfettamente ragione , non possiamo far finta che non esistano queste realtà , e  ho capito -- benissimo -- con che spirito Phersu ha parlato dell'argomento fin dalla prima risposta .
Lo spirito era assolutamente in sintonia con quello che è lo scopo di questo topic aperto da Rosa .
Alessio, io ho profondo rispetto per te , sento che sei una gran persona , sensibile e ricettiva ,e sono consapevole del fatto che sono argomenti ... dire scottanti è un eufenismo !!! Ma con tutti i pericoli che ciò comporta trattare un argomento di questa portata , se servisse a far aprire gli occhi ad una sola persona , o se una sola persona che ha subito si sentisse capita , supportata , non si sentisse più così sola a portare questa zavorra immensa , se una scintilla di luce riuscisse a passare in quel pozzo nero in cui sta immerso , allora sarà pur sempre una vittoria , anche se qualche cavolata , qualche sdruciolone può darsi che avvenga . Fatta questa premessa , ho letto che i pareri convergono in una parola terribile : rimozione . Tutti pensano che basta rimuovere in fondo all'Anima l'accaduto per riuscire a vivere un pò alla meglio la vita che ancora ci rimane davanti . Eh cari signori .... Nulla di più sbagliato .
Avete presente l'esplosione alla centrale Russa di Cernobyl ?
Beh ... rende perfettamente l'idea , potete credetemi tranquillamente sulla parola . La colata di acciaio e cemento che hanno fatto al cuore della centrale , non risolve il problema , xchè il problema viene da dentro se stessa . Degragrazioni a catena minano il cuore della centrale , scretolando pian piano la crosta e ogni tanto , quando il dolore è troppo , quando siamo in un momento in cui determinati fattori minano la nostra forza razionale , allora viene fuori più o meno manifestatamente , tutta le potenza distruttiva di quello che ci è successo .
Signori miei , non serve  a nulla rimuovere , perchè non affrontando mai la causa del gesto che noi vediamo , non facciamo nulla , se non cercare di sopravvivere .
Vogliamo tenerci tutto dentro perchè non sappiamo come fare per buttare via da dentro di noi quelle lamette di rasoio che ci sta affettando l'Anima  e il cuore , il mostro che risiede dentro di noi .
E così , povere Anime , molte volte ci diamo all'alcolismo , alla droga , a tutto ciò che ci fa dimenticare anche solo per un microsecondo tutto quello che ci hanno fatto.
.... continua .....

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Re: L'Infinito Silenzio... e il coraggio di "romperlo"
« Risposta #12 il: Mercoledì 21 Gennaio 2009, 02:50:38 »

Questo tipo di violenza è terribile perchè mina alle fondamenta lo sviluppo della nostra personalità , irrimediabilmente . E se abbiamo la fortuna che i mostri che ci stanno distruggendo siano scoperti , anche se ormai il danno è fatto , per lo meno interrompe il ripetersi del fatto , se ancora sussiste , ci può venir dato un aiuto psicologico , magari , o almeno il rifugiarsi in un abbraccio che ti da Amore , e non la morte, se colui o colei che vengono a conoscenza di ciò che accade o è accaduto , ha la forza di combattere insieme a te e a non far finta di nulla , invece , perchè non tutti sono in grado di sopportare e /o supportare una situazione del genere , perchè molte volte per debolezza fa comodo far finta che tanto " giocano " . Eh si , cari increduli signori lettori che sicuramente dirranno : a me non può succedere una cosa del genere , non a me , non hai miei figli , nipoti , sorelle , fratelli . E invece può succedere molto più facilmente di quanto si possa immaginare , a famiglie ritenute normalissime tra i vari componenti , magari è l'amico carissimo di famiglia , il nonno , il padre , il cugino , il fratello.
Perchè questo tipo di violenza si nasconde benissimo tra queste figure , sono serpi velenose in seno alla famiglia , appunto

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Re: L'Infinito Silenzio... e il coraggio di "romperlo"
« Risposta #13 il: Mercoledì 21 Gennaio 2009, 03:23:42 »
...... E sono talmente tanto bravi  e bastardi da farti sentire in colpa , come se ciò che succede sia per colpa tua , sia per colpa tua se allungano le mani o molto peggio ancora . E ti minacciano di dirlo ai tuoi genitori che ti toglierebbero l'amore  perchè hai fatto una cosa che non dovevi fare , ti metterebbero in orfanotrofio , minimo . E così , ti trovi ad arrancare nel dolore quotidiano , tu , piccolo Angelo , sola contro quel demone , sola ad affrontare tutte le devastanti conseguenze di tale sconsiderato gesto .
Il " bello " viene al momento del passaggio alla pubertà all'adolescenza . Avete la pur minima idea di cosa vuol dire confrontarsi con un rappresentante del demone che ti ha portato via la luce dagli occhi ?
Beh , se tutto va bene non impazzisci , magari ti dai a qualche sostanza che ti porta sollievo , come detto prima , magari ti fidanzi e cerchi di non  pensare quando sei a letto con il tuo uomo o la tua donna , convivi, magari hai figli... magari .... rimuovere , la parola d'ordine , rimuovere , ricacciare giù , negli inferi della tua Anima quel dolore che non ti abbandona MAI.
E , per chi ha assaporato la gioia di diventare genitori , sa quanto è forte quella gioia , ma sapete quanto tenace , profonda , la forza del demone ? E' talmente tanta che riesce  a sciuparti pure quel momento in cui incontri lo sguardo di Luce purissima di tuo figlio/a , piccolo/a cellula del Divino . E lo/a guardi e senti montare tutto il disgusto e la rabbia e ti riprometti e giuri che - mai - e poi MAI lui/ lei subirà ciò che hai subito tu .
E ti incavoli a vita , perchè anche quell'istante che doveva essere di gioia perfetta , eccotelo scappare di nuovo davanti agli occhi !! Eh si .... perchè si sa , più siamo assaliti dall'emozione e il demone prende il sopravvento !!!!! E così , quel ricordo sarà per sempre anche quello , contaminato .
Perfetto ...
Si dice che in tutte le cose c'è il buono e allora troviamocelo.
Cosa c'è di "buono " in tutto questo ? Che i figli di persone a cui è stata fatta violenza , sono molto più protetti degli altri , in quel senso , in genere. Perchè , vista la tua " bella " esperienza , hai occhi che vedono anche cose che ..... non ci sono !!!! Se tuo suocero , tuo padre , l'amico di famiglia giocano con il sangue del tuo stesso sangue , spacchi il capello in 2 per essere sicura che in ogni gesto ci sia l'innocenza e non la malizia , non ti fidi di nulla e di nessuno , non puoi permetterti di sbagliare perchè TU SAI e non avresti scusanti , oltre che il dolore per il ripetersi , e allora davvero sarebbe la morte .
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Offline RaggiodiSole

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Re: L'Infinito Silenzio... e il coraggio di "romperlo"
« Risposta #14 il: Mercoledì 21 Gennaio 2009, 03:49:04 »
..... Tornando a monte , cmq , la salvezza viene dall'elaborare quel demone , buttarlo fuori da dove si è insediato , conoscerlo , capire , purtroppo si , arrivare a capire come mai quella persona è arrivata a tanto . Io ho capito che chi lo fa è un essere debole che schiacciato dalla figura femminile , si prende una sorta di rivincita . Nel caso dei maschi che struprano le bambine può essere così , ma c'è anche il maschio ( perdonatemi ma non sono capace di chiamarlo - uomo - ) che violenta il bambino .
Il portare il bambino a vedere la causa che ha provocato quel terribile gesto , aiuterà a buttare fuori quel demone che si è impadronito della sua Anima , della sua Vita .
Purtroppo chi è colpito da una cosa così devastante , lo sviluppo psitico del soggetto praticamente si ferma li , praticamente avviene la morte, l'arresto della crescita , per difesa , per autodifesa . E allora , da piccoli se possibile o da grandi se non possiamo fare di meglio, dobbiamo tendere la mano a quella piccola creatura che è dentro il corpo di chi ha subito e prendendolo tra le braccia confortarlo e accompagnarlo , supportarlo nella crescita fino a che si ha la ricongiunzione totale del soggetto . Allora possiamo dire veramente di avercela fatta , anche se rimane la cicatrice , ovvio , ma quando senti che ne puoi parlare quasi tranquillamente , come di un incidente di percorso , e quando pensi a chi te lo ha procurato e senti pena per lui .
..........
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