Autore Topic: M'illumino d'immenso  (Letto 1242 volte)

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Offline Fuori

M'illumino d'immenso
« il: Sabato 10 Gennaio 2009, 17:28:57 »
Salve a tutti, è il primo post che scrivo, sicuramente quì in mezzo ci sono molti cultori della materia, io sono semplicemente un simpatizzante.
La domanda è su Ungaretti: un po' di tempo fa giocando con le parole mi sono riletto la poesia in modo diverso
Mattina
M'illumino
D'immenso

Potrebbe aver voluto giocare anche con le parole ed essere intesa Mattina come la piccola matta che in un dialogo con sé stessa dice :
-MI? -Lu! -Mi, no! :...di mme 'nso!
quindi
 -Io? -Lui! -Io no! :...di me non so!
Ossia
L'ego: Sono io?
e l'alterego afferma: lui sei tu!
a questo punto l'ego di nuovo: Io non sono te.
con la conclusione: di me stessa non so nulla.

Magari qualcuno conosce espressioni dialettali che avrebbe potuto utilizzare Ungaretti.
Se pensate che io sia semplicente da rinchiudere ditelo pure non mi offendo  ;D .
Ciao a tutti, buona scrittura e grazie dell'attenzione!
e l'Angelo Gli portò il cuore di piombo e l'uccello morto.
"Hai scelto bene" gli disse Dio, "poichè nel mio giardino del Paradiso questo uccellino canterà in eterno, e nella mia città d'oro il Principe Felice mi loderà".

Oscar Wilde "Il principe Felice"

Alessio J

  • Visitatore
Re: M'illumino d'immenso
« Risposta #1 il: Sabato 10 Gennaio 2009, 19:40:38 »
Salve a tutti, è il primo post che scrivo, sicuramente quì in mezzo ci sono molti cultori della materia, io sono semplicemente un simpatizzante.
La domanda è su Ungaretti: un po' di tempo fa giocando con le parole mi sono riletto la poesia in modo diverso
Mattina
M'illumino
D'immenso

Potrebbe aver voluto giocare anche con le parole ed essere intesa Mattina come la piccola matta che in un dialogo con sé stessa dice :
-MI? -Lu! -Mi, no! :...di mme 'nso!
quindi
 -Io? -Lui! -Io no! :...di me non so!
Ossia
L'ego: Sono io?
e l'alterego afferma: lui sei tu!
a questo punto l'ego di nuovo: Io non sono te.
con la conclusione: di me stessa non so nulla.

Magari qualcuno conosce espressioni dialettali che avrebbe potuto utilizzare Ungaretti.
Se pensate che io sia semplicente da rinchiudere ditelo pure non mi offendo  ;D .
Ciao a tutti, buona scrittura e grazie dell'attenzione!

Se Ungaretti arrivasse a pensare a "tanto" non lo so..... :o  ;D
ma di certo la tua intuizione mi sta simpaticissima!!!

Non sei "fuori" ...del tutto!!! ;D

Un caro saluto!

Offline AnnamariaMilazzo lightdark

Re: M'illumino d'immenso
« Risposta #2 il: Sabato 10 Gennaio 2009, 23:09:48 »
Se pensate che io sia semplicente da rinchiudere ditelo pure non mi offendo 
 

...assolutamente no, non sei fuori, sei più dentro di tutti noi messi insieme, anzi ti dico che sei riuscita, come non pochi, a vedere al di là della parola in se per se (e qui quel poverino di Ungaretti si starà girando nella tomba...che poi tra l'altro è il mio poeta preferito), aberrandone magari ciò che voleva dire.
Hai semplicente scisso le parole cercandone delle altre dentro...carino!


Ti dedico questa poesia:


TAPPETO

Ogni colore si espande e si adagia
negli altri colori

Per essere più solo se lo guardi



...così non ti sentirai più Fuori degli altri!...o forse un po' di spicco!

ciao e...benvenuta!



Offline Fuori

Re: M'illumino d'immenso
« Risposta #3 il: Domenica 11 Gennaio 2009, 03:38:34 »
Ho scoperto che la poesia Mattina si chiamava in principio Cielo e mare, il che escluderebbe la mia tesi.
Però mi piace immaginare che per pura casualità si fosse accorto anche lui del gioco di parole e avesse voluto cambiarle titolo per questo motivo, e ironicamente inserire la "piccola matta" nella raccolta che si chiama appunto l'Allegria.
Non lo sapremo mai "agli avi l'ardua sentenza".

La poesia Tappeto è bellissima, grazie per avermela fatta conoscere, il gioco dei colori che si invadono gli spazi tra loro materializza il senso di un gioco infinito e tutto in tre righe...era veramente un genio!
e l'Angelo Gli portò il cuore di piombo e l'uccello morto.
"Hai scelto bene" gli disse Dio, "poichè nel mio giardino del Paradiso questo uccellino canterà in eterno, e nella mia città d'oro il Principe Felice mi loderà".

Oscar Wilde "Il principe Felice"