Autore Topic: La scienza basta a se stessa? Il metodo scientifico è oggettivo o soggettivo?  (Letto 6274 volte)

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Offline Paolo Ursaia

  Mi ha colpito un interrogativo di Marina...e mi chiedo. La storia della scienza è uno sterminato cimitero di incrollabili convinzioni, difese fanaticamente dagli scienziati che le professavano nel corso dei secoli, fino a quando l'evidenza nuova, dopo mille battaglie, si imponeva....
   Quello che è vero ed indiscutibile oggi, non lo sarà tra un secolo. Eppure, vediamo ironici e sorridenti scienziati che, beffardamente, negano la possibilità che qualcosa vada...oltre.
  Il mio quesito è...quanto il metodo scientifico sfugge dalle convinzioni personali dello scienziato, per divenire oggettivo? Insomma...quanto la scienza tende a chiudersi nelle torri d'avorio e nega quello che non comprende, invece che cercare di comprenderlo?
Cunctando restituit

piaf23

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Re: La scienza basta a se stessa? Il metodo scientifico è oggettivo o soggettivo?
« Risposta #1 il: Venerdì 26 Dicembre 2008, 00:58:23 »
 Bella domanda...la scienza è fatta di fatti, esperienze....uomini. E questa è la componente debole. L'uomo è per natura partigiani di qualcosa, di qualcuno...e questo è un guaio. Mi ricordo di aver visto un programma televisivo su Tesla....Edison gli mise i bastoni tra le ruote, pur riconoscendone il genio, per motivi economici, e per gelosia....

Alessio J

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Re: La scienza basta a se stessa? Il metodo scientifico è oggettivo o soggettivo?
« Risposta #2 il: Venerdì 26 Dicembre 2008, 12:01:14 »
  Mi ha colpito un interrogativo di Marina...e mi chiedo. La storia della scienza è uno sterminato cimitero di incrollabili convinzioni, difese fanaticamente dagli scienziati che le professavano nel corso dei secoli, fino a quando l'evidenza nuova, dopo mille battaglie, si imponeva....
   Quello che è vero ed indiscutibile oggi, non lo sarà tra un secolo. Eppure, vediamo ironici e sorridenti scienziati che, beffardamente, negano la possibilità che qualcosa vada...oltre.
  Il mio quesito è...quanto il metodo scientifico sfugge dalle convinzioni personali dello scienziato, per divenire oggettivo? Insomma...quanto la scienza tende a chiudersi nelle torri d'avorio e nega quello che non comprende, invece che cercare di comprenderlo?

La questione della creazione dell'universo è sintomatica e può essere presa ad esempio.
E' opinione comune che le leggi che regolano la "perfezione" dei cicli e le altre infinite caratteristiche micro/macro universali scoperte e catalogate dagli studiosi siano in conflitto con quelle dogmatiche e "indecifrabili" di Dio.
E' un fatto che moltissimi scienziati si scontrino con quelli che loro chiamano i "paradossi" dell'esistenza di un Creatore.
L'obbiettività e il pregiudizio diventano gli opposti per interesse o per paura...
Poi arriva un eminente personaggio di scienza, Antonino Zichichi, che dopo una attento e personale studio a 360 gradi sulla sua materia arriva a dire che "non esiste alcuna scoperta scientifica che possa essere usata al fine di mettere in dubbio o negare l'esistenza di Dio".

Ritengo che il vero problema sia l'ampiezza di pensiero e il suo sviluppo, anteposto alla chiusura di comodo.
E non è una questione di intelligenza ma solo di interessi.  Come al solito...

Offline Paolo Ursaia

Re: La scienza basta a se stessa? Il metodo scientifico è oggettivo o soggettivo?
« Risposta #3 il: Venerdì 26 Dicembre 2008, 14:16:42 »
La questione della creazione dell'universo è sintomatica e può essere presa ad esempio.
Poi arriva un eminente personaggio di scienza, Antonino Zichichi, che dopo una attento e personale studio a 360 gradi sulla sua materia arriva a dire che "non esiste alcuna scoperta scientifica che possa essere usata al fine di mettere in dubbio o negare l'esistenza di Dio".

Ritengo che il vero problema sia l'ampiezza di pensiero e il suo sviluppo, anteposto alla chiusura di comodo.
E non è una questione di intelligenza ma solo di interessi.  Come al solito...


       Grande Alessio..hai centrato il problema. Tornando a Zichichi, cosa è successo dopo questa sua affermazione? Per alcuni è diventato un idiota....ad esempio, penso che tale sia il giudizio di Margherita Hack, atrofisica atea...per altri è diventato un idolo....Viceversa, secoli orsono, per Galileo.
  Insomma...atei, cattolici, marxisti, capitalisti, materialisti....il rischio è comune per tutti: quello di anteporre il preconcetto, la convenienza, alla realtà.
   Conseguenza? Che il metodo scientifico va a farsi benedire...anteponendo il mantenimento del noto, dello status quo alla scoperta dell'ignoto.
  Faccio un esempio nel mio campo...la medicina....E' di questi giorni una pubblicazione scientifica, un "case report" di un paziente completamente cieco che, tuttavia, percepisce perfettamene le espressioni della persona che ha di fronte....e, cosa ben strana, è in grado di muoversi perfettamente in ambienti sconosciuti evitando gli ostacoli ed usando le cose che incontra come se le vedesse.
   L'articolo parla esplicitamente di "sesto senso"....Bene, sembrerebbe un caso di notevole apertura mentale....ma se vai a leggere tra le righe, tale case report segue mesi di studio, durante i quali quello che si cercava non era il "come" potesse succedere una cosa del genere. Bensì in quale maniera il soggetto truffasse. La ricerca non era diretta a capire. Ma a demolire, partendo dall'assunto che il tutto fosse un inganno. Insomma, si dava per scontato che ogni cosa sulle facoltà umane, e parlo di fisico, non metafisico, sia già noto.
  E che razza di metodo é?? Se effettuo una ricerca seria, senza preconcetti, scoprirò ugualmente un eventuale inganno, od un errore, se c'è. Ma se parto dal presupposto che no posso trovare niente di nuovo, se non inganni....
   In questo caso, i medici , loro malgrado, hanno avuto onestà mentale per proseguire. Ma chissà quante ricerce si sono arenate sui pregiudizii....
  E questo in tutti i campi...
Cunctando restituit

Offline Mara60

Re: La scienza basta a se stessa? Il metodo scientifico è oggettivo o soggettivo?
« Risposta #4 il: Venerdì 26 Dicembre 2008, 14:31:26 »
...E' vero. Mi ha sempre affascinata la figura di Einstein...leggendo quello che è stata la sua vita, si nota che l'accusa di cui veniva fatto bersaglio era, prima che le sue teorie venissero accettate,  che tali teorie erano inverificabili, totalmente fuori dalla fisica classica...e quindi, pura invenzione. Ora sono tate sperimentate. Ed in alcuni campi, addirittura superate.
  Ma l'atteggiamento autodifensivo della scienza è spesso sempre quello. A volte sento delle teorie così astruse per spiegare fenomeni inspiegabili con le normali conoscenze...che sembrano arrampicate sugli specchi. E, di sottofondo, sempre quell'atteggiamento obliquo, come a dire..."c'è l'inganno...".
  Insomma...pur di non supporre, pur di non fare una ricerca che potrebbe dimostrare che forse c'è qualcosa di diverso da scoprire....meglio negare, negare, negare.
   E quando procede la scienza? Come dice giustamente Paolo, con una ricerca seria l'inganno viene ugualmente fuori. Ma c'è il rischio che si debba anche cambiare qualche idea...

fallin

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Re: La scienza basta a se stessa? Il metodo scientifico è oggettivo o soggettivo?
« Risposta #5 il: Venerdì 26 Dicembre 2008, 15:22:35 »
"La preoccupazione dell'uomo e del suo destino devono sempre costituire l'interesse principale di tutti gli sforzi tecnici. Non dimenticatelo mai in mezzo a tutti i vostri diagrammi ed alle vostre equazioni."
Albert Einstein.

Altro che Margherita Hack.

Offline AnnamariaMilazzo lightdark

Re: La scienza basta a se stessa? Il metodo scientifico è oggettivo o soggettivo?
« Risposta #6 il: Venerdì 26 Dicembre 2008, 16:01:05 »
wow
x file...na na na na na naaa...
tutto vero  quello che dite...tutto vero!
La negatività maggiore che l'uomo si porta dentro radicata nell'anima è la cocciutaggine!
Ma perché non essere più elastici nel pensiero e fossilizzarsi su quello che si vuol credere o su quello che fa comodo credere?

Lo stesso discorso vale per gli "extraterrestri"!...tanto per allargarmi...
Perché continuare a credere che "loro" non possano esistere?
Vorrebbe un po' dire che Dio ha creato solo noi? e cioè, sia stato così limitato da dare vita al solo "genere umano" ... tra l'altro così disumano?

Non posso crederci!

a voi la parola...

Offline Paolo Ursaia

Re: La scienza basta a se stessa? Il metodo scientifico è oggettivo o soggettivo?
« Risposta #7 il: Venerdì 26 Dicembre 2008, 16:14:01 »
"La preoccupazione dell'uomo e del suo destino devono sempre costituire l'interesse principale di tutti gli sforzi tecnici. Non dimenticatelo mai in mezzo a tutti i vostri diagrammi ed alle vostre equazioni."
Albert Einstein.

Altro che Margherita Hack.


       Grande Fallin...e grande Einstein!
Cunctando restituit

Offline Paolo Ursaia

Re: La scienza basta a se stessa? Il metodo scientifico è oggettivo o soggettivo?
« Risposta #8 il: Venerdì 26 Dicembre 2008, 16:31:06 »
Lo stesso discorso vale per gli "extraterrestri"!...tanto per allargarmi...
Perché continuare a credere che "loro" non possano esistere?
Vorrebbe un po' dire che Dio ha creato solo noi? e cioè, sia stato così limitato da dare vita al solo "genere umano" ... tra l'altro così disumano?

   Discorso complesso....su cui ho una certa cultura...
  In primis...non è del tutto esatto che non ci credano...In genere, la stragrande maggioranza degli scienziati ti dice che sì, è probabile che ci siano...ma, date le distanze, non possono arrivare a noi...Sottile distinguo....che parte sempre dal solito problemino...perchè supporre che non esistano sistemi diversi e più veloci di quelli attualmente in nostro possesso per viaggiare?
  Dal punto di vista teorico, sono decenni che si suppone esistano particelle che viaggiano più velocemente della luce...ed è dell'estate di qualche anno orsono che tali particelle sono state fsicamente identificate al CERN di Ginevra...e questo manda in pensione buona parte della fisica quantistica, ed Einstein stesso...
  Ma a parte questo...l'altrove da cui provengono potrebbe essere anche dimensionale (dimensione parallela), o temporale....follia? Pensiamo a 200 anni orsono...come vi avrebbero guardato se avreste affermato che si poteva
mettere piede sulla luna...e che le immagini si potevano mandare a distanza...e accennando 50 anni orsono alla cottura dei cibi...agitando le loro molecole?
  In effetti, per spiegare alcuni fenomeni di fisica sub atomica, notizia di un paio di mesi orsono, gli scienziati sono stati costretti ad ammettere che la stessa particella....possa essere CONTEMPORANEAMENTE PRESENTE
IN DUE PUNTI DIVERSI DELLO SPAZIO...lascio a voi le conseguenze di questo fatto...
  Ma il problema del COVER UP è fondamentalmente uno....cosa comporterebbe, secondo voi, ammettere che sì, ci sono...e magari sono in mezzo a noi...?  Mi fermo...se interessa, ne parliamo...ma è un argomento enorme, investendo antropologia, filosofia, religione.etc etc...
« Ultima modifica: Venerdì 26 Dicembre 2008, 16:35:17 da Paolo Ursaia »
Cunctando restituit

Offline Stefano Toschi

Re: La scienza basta a se stessa? Il metodo scientifico è oggettivo o soggettivo?
« Risposta #9 il: Venerdì 26 Dicembre 2008, 19:04:49 »
Paolo, che bel quesito impegnativo!
Il metodo scientifico si basa sulla verifica sperimentale. In pratica una teoria scientifica è un modello, possibilmente matematico, in grado di descrivere la realtà (quindi anche di prevederla). I risultati di una teoria scientifica devono superare la prova della verifica sperimentale, una tale verifica non è mai conclusa definitivamente. La teoria può essere ritenuta valida solo relativamente al campo dei fenomeni per cui è stata verificata.
Così, ad esempio, la fisica newtoniana, valida nel campo dell’esperienza comune, si è rivelata inadeguata per lo studio dei fenomeni elettromagnetici ed è stata sostituita dalla teoria della relatività, la quale ha superato la verifica sperimentale: le sue previsioni si sono rivelate esatte nel “macrocosmo”. Ma nel campo dello studio dell’atomo e delle particelle subatomiche la rivoluzione delle teorie fisiche è stata ancora più sconcertante: la fisica quantistica ha dovuto rinunciare al determinismo nella descrizione e nella previsione dei fenomeni di cui si occupa a favore della probabilità.
Di fronte al crollo di un tale caposaldo scientifico, persino una mente geniale ed aperta come Einstein ebbe un moto di rifiuto: “Dio non gioca a dadi!”. La tendenza al dogmatismo è tanto connaturata all’uomo quanto lo è la curiosità ed il desiderio di conoscere cose nuove.
Il principio di indeterminazione di Heisenberg imputa l’impossibilità del determinismo alla necessità di eseguire misure, alla necessità, cioè, di un’interazione tra il fenomeno da conoscere ed il soggetto conoscente, così la realtà in sé potrebbe anche comportarsi deterministicamente, ma niente si può dire in proposito; di sicuro però non si può dire che la conoscenza non sia, in un certo senso, soggettiva.

Allora il metodo scientifico è oggettivo o soggettivo? Io direi che è “sperimentale”: le sue conclusioni devono essere verificate dall’esperienza.
E l’esperienza è oggettiva o soggettiva? Ma questo è un problema filosofico! Ecco perché la scienza non può bastare a sé stessa: ci deve essere dietro una visione del mondo.
Secondo me l’esperienza è eminentemente soggettiva, eppure, perché sia possibile la scienza, un principio unificatore deve esserci.
Ma qui il discorso si farebbe assai complesso… per cui la pianto!
 ;D
"Ogni certezza è nel sogno" (E. Poe)

Offline Phersu

Re: La scienza basta a se stessa? Il metodo scientifico è oggettivo o soggettivo?
« Risposta #10 il: Venerdì 26 Dicembre 2008, 19:46:45 »
Caro Paolo,
questo è un argomento da leccarsi i baffi, per me. Mi limiterò nella mia risposta, perché non vorrei che questo argomento di discussione fosse chiuso per causa mia. Se lo avessi aperto io non me ne fregherebbe di meno, ma visto che lo hai aperto tu, la cosa mi dispiacerebbe.
Molti uomini di scienza dicono che i loro principi sono incrollabili finché non si dimostra il contrario. Sono sempre loro stessi ad andare "oltre", a cercare nell'oscurità. Quelli arroccati nelle loro torri di avorio, molte volte, difendono interessi economici, ne ho le prove. Non tutti gli scienziati sono uguali, molti sono anche filosofi, o anche alchimisti, sempre alla ricerca della coniugazione tra spirito e materia.
Credo che in tutti gli argomenti bisogna cercare di scoprire ogni faccia del poliedro della verità, come ad esempio sul caso Amero, vero Paolo?  ;)

Offline Paolo Ursaia

Re: La scienza basta a se stessa? Il metodo scientifico è oggettivo o soggettivo?
« Risposta #11 il: Venerdì 26 Dicembre 2008, 21:15:37 »
Caro Phersu....parla pure con tranquillità...l'amero? Una delle più grosse bufale: sia nel caso si tratti di un'idea vera....sia nel caso  si tratti di una balla...Usa,Canada e Messico con una moneta sola....già è difficile per Usa e Canada...
 
Caro Stefano...il discorso è molto complesso....in ogni caso, la distanza tra mondo ideale e pratica....è enorme.

  Nei prossimi giorni sarò parecchio lontano..continuate voi....è una bella chiacchierata
Cunctando restituit

Offline Phersu

Re: La scienza basta a se stessa? Il metodo scientifico è oggettivo o soggettivo?
« Risposta #12 il: Venerdì 26 Dicembre 2008, 21:21:47 »
Caro Phersu....parla pure con tranquillità...l'amero? Una delle più grosse bufale: sia nel caso si tratti di un'idea vera....sia nel caso  si tratti di una balla...Usa,Canada e Messico con una moneta sola....già è difficile per Usa e Canada...
 
Caro Stefano...il discorso è molto complesso....in ogni caso, la distanza tra mondo ideale e pratica....è enorme.

  Nei prossimi giorni sarò parecchio lontano..continuate voi....è una bella chiacchierata

Bufala l'Amero? Non penso... ma andrei fuori tema.

Offline Phersu

Re: La scienza basta a se stessa? Il metodo scientifico è oggettivo o soggettivo?
« Risposta #13 il: Venerdì 26 Dicembre 2008, 21:27:59 »
Beh, per farti un esempio di scienza "interessata", potrei citarti la bufala (questa si) del virus H5N1, conosciuto come "influenza aviria": molti scienziati ci hanno marciato, facendo spendere ai governi milioni di euro in vaccini perfettamente inutili, nascondendoci che tale influenza è si pericolosa, anzi pericolosissima, ma non a breve, in quanto l'amico virus ha bisogno di un certo tempo e di particolari caratteristiche per mutare, che non spiego visto che parlo già con un medico. Poi ci sono stati scienziati ch hanno gettato acqua sul fuoco della paventata pandemia, quindi come vedi anche il mondo scientifico è tutt'altro che uniforme al suo interno.

Offline Daniele Lapenna

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Re: La scienza basta a se stessa? Il metodo scientifico è oggettivo o soggettivo?
« Risposta #14 il: Venerdì 26 Dicembre 2008, 23:44:33 »
  Mi ha colpito un interrogativo di Marina...e mi chiedo. La storia della scienza è uno sterminato cimitero di incrollabili convinzioni, difese fanaticamente dagli scienziati che le professavano nel corso dei secoli, fino a quando l'evidenza nuova, dopo mille battaglie, si imponeva....
   Quello che è vero ed indiscutibile oggi, non lo sarà tra un secolo. Eppure, vediamo ironici e sorridenti scienziati che, beffardamente, negano la possibilità che qualcosa vada...oltre.
  Il mio quesito è...quanto il metodo scientifico sfugge dalle convinzioni personali dello scienziato, per divenire oggettivo? Insomma...quanto la scienza tende a chiudersi nelle torri d'avorio e nega quello che non comprende, invece che cercare di comprenderlo?

Leggendo su vari giornali e siti, si capisce come gli scienziati oggi abbiamo capito come loro stessi sono partecipi
agli avvenimenti che accadono negli esperimenti.
Visto che tu Paolo te ne intendi, e io quando sento "archeologia" e "astronomia" mi inchino subito  :D
perchè amo queste materie, nella meccanica quantistica colui che assiste al fenomeno ne diventa partecipe
e quindi è oggetto stesso di ciò che avviene nello spazio, o a livello microscopico.
Prima c'erano scienziati convinti ( ad esempio a sostener tesi che non crollassero ) ma oggi ce ne sono così tanti,
e la mentalità  è tanto diversa che nessuna ipotesi è non plausibile.
Per citare una notizia gli scienziati hanno ipotizzato che la Terra possa essere al centro di una "bolla"
e quindi aver all' esterno l'universo e altro spazio; questa ipotesi discende dall' impossibilità
da loro di attribuire l'espansione dell' universo solo alla materia oscura ed energia oscura.

Scienziati di larghe vedute finalmente!!  ;D
Vivi ogni attimo come fosse l' ultimo