Prologola solitudine doleva, lo sposo
dov'era? lasciata sola di lunedì
suoleva dondolarsi lentamente.
Scacciava desideri, lei, sin dove
li sapea domare.
la sposa dalle libidini saffiche
domandò sovente dove le sue dame
lasciassero sete discinte, le scoprì
distrattamente. la signora denudando
lingerie scadenti domandò lecitamente
scusa, dame -le sue- dormienti.
le spirali di latte salirono dal letto,
soffuse di luce setosa...
La sposa desiderava la sosta
di letto sicuro, di libidine. Soltanto
dopo, la siesta digerita, la sensibilità donata
la Sposa diventata la signora decretò le schiave
due letterine senza danza:
le sue domestiche, le star del lusso
sarebbero diventate le sue donazioni libiche
svestite delle loro sete, depredate
loscamente scambiate di letto.
Signora, donami la settima dama, le sua dote.