In quella piccola culla
vuota e calda
Non ci siamo sentiti soli...
Piccolo istante che lento, lento
si faceva gustare
nel silenzio
dolce
nel caos,
dai mille sapori insipidi
nella fretta del da farsi sempre.
Era una cappella d'ospedale
piena del calore di amore
c'era Gesù.
«Per esprimere la spiritualità di un bellissimo momento vissuto ho usato tecniche presenti nel libro dei Salmi. La strofa centrale ha il suo fulcro in "dolce"; i versi si leggono, poi salendo e scendendo e quindi a "nel silenzio" corrisponde "nel caos", per tutta la strofa. La Prima e la terza si leggono in parallelo, i primi due versi, i secondi versi fino a "non ci siamo sentiti soli" e "c'erà Gesù". Da uno stato "dolce" si arriva a Gesù che dona la dolcezza.
è un modo 'nuovo eppure antico di poetare
vogliamo provarci ?
sembra facile ma non lo è
quando torno ci provo...
e voi ..se il pomeriggio vi ispira??