Autore Topic: A voi l'ardua sentenza...  (Letto 7160 volte)

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Offline Anfra

A voi l'ardua sentenza...
« il: Mercoledì 22 Ottobre 2008, 09:48:30 »
voglio mettere alla vostra attenzione una mia poesia che a parere di mia madre, la mia prima critica letteraria, fa proprio schifo, ma è così brutta? Voi che mi dite?  ;D


LA CULTURA
Il peso insopportabile
Della cultura
Che trafigge
Con una lancia
Le nostre cervella
E si impossessa del nostro futuro.

Le tempeste del cuore
Che si susseguono
Giorno dopo giorno
E sempre di più
Si allontana
Il ricordo
Del momento in cui si è nati,
fino a scordarlo del tutto.

Ahi, tragica l’esistenza umana
Di questo mistero
Distinto e irrisolto…
…la vita.

Lei intanto continua
A compiere il suo cammino
Che allontana i bei ricordi,
che fa passare il tempo
senza che l’uomo
lo voglia realmente.

Infinito il momento
Del nostro crudele destino,
noi non scegliamo
di nascere e vivere
e poi infine morire,
è questo limitabile limite,
questa meta non scelta,
questo scopo inscindibile,
che fa di noi
esseri umani,
a non poter essere liberi
nella libertà dell’intelligenza.
Fatti non foste per vivere come bruti, ma per seguire virtute e conoscenza

Offline Marina Como

Re: A voi l'ardua sentenza...
« Risposta #1 il: Mercoledì 22 Ottobre 2008, 18:27:43 »
 :D Scusa, volevo dare ragione a tua madre e spiegartene le ragioni, ma credo lo abbia fatto già lei.
Ma soprattutto mi stavo dimenticando di far parte della redazione!
Potresti richiederne la pubblicazione e pensare che solo alla redazione non va bene! (o solo a me)
Quindi... altri pareri, pleace...
Se voglio fare la stronza ci riesco bene.  Talmente bene che quasi quasi ci sono. O forse ci sono.  Si, deciso.

Offline Anfra

Re: A voi l'ardua sentenza...
« Risposta #2 il: Mercoledì 22 Ottobre 2008, 18:29:39 »
:D Scusa, volevo dare ragione a tua madre e spiegartene le ragioni, ma credo lo abbia fatto già lei.
Ma soprattutto mi stavo dimenticando di far parte della redazione!
Potresti richiederne la pubblicazione e pensare che solo alla redazione non va bene! (o solo a me)
Quindi... altri pareri, pleace...

no no, non ho nemmeno tentato di pubblicarla, sto vedendo se si devono effettuare modifiche
Fatti non foste per vivere come bruti, ma per seguire virtute e conoscenza

Offline Daniele Lapenna

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Re: A voi l'ardua sentenza...
« Risposta #3 il: Mercoledì 22 Ottobre 2008, 19:29:19 »
Beh a me piace!!

Di solito chi critica lo fa spesso per le frasi "crude".... eheheh  :P
ma a mio parere più ci sono parole dirette,
similitudini come quella che usi all ' inizio della lancia, più la poesia diventa completa,
e da un salotto pieno di fiori ma senza mobili diventa un salotto con pochi fiori
ma con muri colorati ed odori rumorosamente intensi!!  :D

Il mio voto?
Molto bella!... ma puoi fare anche di meglio!
un bel 7  ;D
Vivi ogni attimo come fosse l' ultimo

Offline Marina Como

Re: A voi l'ardua sentenza...
« Risposta #4 il: Mercoledì 22 Ottobre 2008, 19:41:15 »
Beh a me piace!!

Di solito chi critica lo fa spesso per le frasi "crude".... eheheh  :P
ma a mio parere più ci sono parole dirette,
similitudini come quella che usi all ' inizio della lancia, più la poesia diventa completa,
e da un salotto pieno di fiori ma senza mobili diventa un salotto con pochi fiori
ma con muri colorati ed odori rumorosamente intensi!!  :D

Il mio voto?
Molto bella!... ma puoi fare anche di meglio!
un bel 7  ;D
Diamine, dove sono le "frasi crude"? Devo esser cecata, o abituata a ben altra crudezza...
Trovi molto poetica la frase:
"Ahi, tragica l’esistenza umana"? Se si, spiegami il perchè, se no... spiegagli il perchè.
Io non  ho detto che la poesia "non mi piace", ho detto solo (mio parere) che per me non è una bella poesia. Ci sono moltissime bellissime poesie che a me non piacciono! (non rientrano nelle mie corde, non sono in accordo con il loro pensiero, ma rimangono e le riconosco per belle)
Se voglio fare la stronza ci riesco bene.  Talmente bene che quasi quasi ci sono. O forse ci sono.  Si, deciso.

Offline Daniele Lapenna

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Re: A voi l'ardua sentenza...
« Risposta #5 il: Mercoledì 22 Ottobre 2008, 20:01:18 »
Diamine, dove sono le "frasi crude"? Devo esser cecata, o abituata a ben altra crudezza...
Trovi molto poetica la frase:
"Ahi, tragica l’esistenza umana"? Se si, spiegami il perchè, se no... spiegagli il perchè.
Io non  ho detto che la poesia "non mi piace", ho detto solo (mio parere) che per me non è una bella poesia. Ci sono moltissime bellissime poesie che a me non piacciono! (non rientrano nelle mie corde, non sono in accordo con il loro pensiero, ma rimangono e le riconosco per belle)



ehm... io non son  andato contro il tuo giudizio...  ???
ho letto la poesia e dato un mio parere... Che centra?  ???

la frase che forse molti (e non io) a mio parere trovano cruda può essere
"....Che trafigge
Con una lancia
Le nostre cervella ..."

Le poesie con parole forti nel sito ci sono ma molte volte non vengono
capite del loro senso, ma è ovvio perchè un poeta non può saper
cosa l' altro ha in testa!! ehehehe  ;D

......meglio delle solite poesie sull' amore è..  ::)
Vivi ogni attimo come fosse l' ultimo

Offline Stellaerratica

Re: A voi l'ardua sentenza...
« Risposta #6 il: Mercoledì 22 Ottobre 2008, 20:10:50 »
LA CULTURA
Il peso insopportabile
Della cultura
Che trafigge
Con una lancia
Le nostre cervella
E si impossessa del nostro futuro.

Quel "che" è un po' sospeso, arriva dal nulla, non ha uno sbocco: mi manca un passaggio.
Tra l'altro: perché tutti i versi iniziano per maiuscolo? Ha un qualche significato particolare?
Mi turba il modo di spezzare i versi


Le tempeste del cuore
Che si susseguono
Giorno dopo giorno
E sempre di più
Si allontana
Il ricordo
Del momento in cui si è nati,
fino a scordarlo del tutto.

Che c'entra con la cultura?  ???

Ahi, tragica l’esistenza umana
Di questo mistero
Distinto e irrisolto…
…la vita.

Lei intanto continua
A compiere il suo cammino
Che allontana i bei ricordi,
che fa passare il tempo
senza che l’uomo
lo voglia realmente.

Ehm, qui l'inizio dei versi è minuscolo...

Infinito il momento
Del nostro crudele destino,
noi non scegliamo
di nascere e vivere
e poi infine morire,
è questo limitabile limite,
questa meta non scelta,
questo scopo inscindibile,
che fa di noi
esseri umani,
a non poter essere liberi
nella libertà dell’intelligenza.

[/quote]

Ehm, anche qui i versi sono minuscoli. Posso essere sincera? Lo stacco tra la cultura, il nostro nascere e cambiare dimenticandoci di noi, etc., i vari passaggi mi sembrano un po' forzati.
E forse -per quanto condivisibile- il filo del discorso mi sa più di riflessione che di senso poetico. Non vorrei sembrar dura e parlar di banalità, ma non credo si possa nemmeno parlare di originalità.
(limitabile limite è un po' troppo ripetitivo)

Unica nota di piacere è la cultura che come una lancia trafigge le cervella. Questo passaggio mi piace sì.
Il peggior crimine è conoscere la verità e non far nulla.
(Carlo Parlanti - www.carloparlanti.it)

Offline Benito Ciarlo

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Re: A voi l'ardua sentenza...
« Risposta #7 il: Mercoledì 22 Ottobre 2008, 22:59:01 »
voglio mettere alla vostra attenzione una mia poesia che a parere di mia madre, la mia prima critica letteraria, fa proprio schifo, ma è così brutta? Voi che mi dite?  ;D
Dico soltanto che le poesie, anche le più ermetiche, non possono prescindere dall'unitarietà del discorso e dal significato; mi spiego.
Se nell'incipit fa capolino una tesi, sembra logico attendersi che il corpo della poesia la sviluppi o la contrasti fino ai versi conclusivi nei quali si sviluppano, di solito le considerazioni dell'autore sul tema affrontato. Qui si enuncia l'insopportabilità della cultura (quale cultura?) e si prosegue con una riflessione leopardiana sul nascere piangendo, passando per l'ineluttabilità del destino di solito tragico per giungere alla negazione della libertà determinata, credo di capire, proprio dalla presenza del destino che impedisce all'omo di sviluppare autonomamente e liberamente le proprie aspirazioni. Il tutto è appesantito da versi che tali non sono e da figure retoriche che, appena abbozzate si immiseriscono nella prosaicità e nelle ripetizioni di aggettivi roboanti. L'enunciato non viene sviluppato e non si giunge a una conclusione coerente. Mi spiace dirlo ma il testo non sta in piedi. Il corpo non c'azzecca con la testa.
Eppure, come non hanno mancato di segnalare i precedenti commentatori, nel testo c'è del buono. Non solo, alcuni degli argomenti sfiorati, trattati singolarmente fuori contesto potrebbero diventare buone poesie.

Ad esempio, tanto per discuterne ancora:

CULTURA
Il peso di questa cultura
trafigge  le nostre cervella
e ci ruba il futuro.

IL PRIMO RESPIRO
Nessuno conserva di suo
il ricordo del primo respiro.
Se solo potesse, potrebbe capire
il senso di ogni esistenza:
nasciamo piangendo.


VITA
Mistero irrisolto, la vita,
continua diversa per ogni persona
fluisce più o meno veloce
e perde innocenza e ricordi
(chi potrebbe, del resto,
scandire i suoi passi
o pretendere soste?)
Subiamo la vita e la morte
arresi al destino, o, talvolta
proviamo a distinguer nel fato
i tratti decisi da noi.

« Ultima modifica: Mercoledì 22 Ottobre 2008, 23:01:23 da Benito Ciarlo »
mi ha sempre stupito quali giri assurdi debbano fare i fiumi per passare sotto tutti i ponti (Beppe Grillo)

Offline Anfra

Re: A voi l'ardua sentenza...
« Risposta #8 il: Mercoledì 22 Ottobre 2008, 23:39:57 »
LA CULTURA
Il peso insopportabile
Della cultura
Che trafigge
Con una lancia
Le nostre cervella
E si impossessa del nostro futuro.

Quel "che" è un po' sospeso, arriva dal nulla, non ha uno sbocco: mi manca un passaggio.
Tra l'altro: perché tutti i versi iniziano per maiuscolo? Ha un qualche significato particolare?
Mi turba il modo di spezzare i versi


Le tempeste del cuore
Che si susseguono
Giorno dopo giorno
E sempre di più
Si allontana
Il ricordo
Del momento in cui si è nati,
fino a scordarlo del tutto.

Che c'entra con la cultura?  ???

Ahi, tragica l’esistenza umana
Di questo mistero
Distinto e irrisolto…
…la vita.

Lei intanto continua
A compiere il suo cammino
Che allontana i bei ricordi,
che fa passare il tempo
senza che l’uomo
lo voglia realmente.

Ehm, qui l'inizio dei versi è minuscolo...

Infinito il momento
Del nostro crudele destino,
noi non scegliamo
di nascere e vivere
e poi infine morire,
è questo limitabile limite,
questa meta non scelta,
questo scopo inscindibile,
che fa di noi
esseri umani,
a non poter essere liberi
nella libertà dell’intelligenza.



Ehm, anche qui i versi sono minuscoli. Posso essere sincera? Lo stacco tra la cultura, il nostro nascere e cambiare dimenticandoci di noi, etc., i vari passaggi mi sembrano un po' forzati.
E forse -per quanto condivisibile- il filo del discorso mi sa più di riflessione che di senso poetico. Non vorrei sembrar dura e parlar di banalità, ma non credo si possa nemmeno parlare di originalità.
(limitabile limite è un po' troppo ripetitivo)

Unica nota di piacere è la cultura che come una lancia trafigge le cervella. Questo passaggio mi piace sì.


Ti spiego brevemente per il minuscolo ed il maiuscolo ad inizio frase è un qualkosa che scatta in automatico in word quando fai invio, se invece ci metti una virgola all'invio c'è il minuscolo andava tolto all'inizio ma non me ne sono acorta, quind ora dovrei manualmente cambiare tutte le capolettere. infine la culturo c'entra con il nostro vivere più si è intelligenti più spesso si cade in errore perdendo le cose più semplici e più umili della vita.
Fatti non foste per vivere come bruti, ma per seguire virtute e conoscenza

Offline Stellaerratica

Re: A voi l'ardua sentenza...
« Risposta #9 il: Giovedì 23 Ottobre 2008, 09:09:49 »
Ti spiego brevemente per il minuscolo ed il maiuscolo ad inizio frase è un qualkosa che scatta in automatico in word quando fai invio, se invece ci metti una virgola all'invio c'è il minuscolo andava tolto all'inizio ma non me ne sono acorta, quind ora dovrei manualmente cambiare tutte le capolettere. infine la culturo c'entra con il nostro vivere più si è intelligenti più spesso si cade in errore perdendo le cose più semplici e più umili della vita.
Ok, per la disattenzione su maiuscole ecc.m, però non condivido la risposta sulla cultura: intendevo dire che c'è uno stacco enorme tra i vari passaggi e senza un connettore logico  ;D (l'ho scritto meglio nell'ultima parte del commento).
Non concordo assolutamente sull'intelligenza: siamo tutti intelligenti (su livelli diversi, ci sono tipi diversi di intelligenza) e non dipende da essa il cadere in errore... anzi, mi verrebbe da dire che più si è intelligenti, meno si dovrebbe cadere in errore ;D
Sta alla sensibilità personale. A mio avviso, ovviamente  :laugh:
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(Carlo Parlanti - www.carloparlanti.it)

Offline Anfra

Re: A voi l'ardua sentenza...
« Risposta #10 il: Giovedì 23 Ottobre 2008, 09:57:03 »
Ok, per la disattenzione su maiuscole ecc.m, però non condivido la risposta sulla cultura: intendevo dire che c'è uno stacco enorme tra i vari passaggi e senza un connettore logico  ;D (l'ho scritto meglio nell'ultima parte del commento).
Non concordo assolutamente sull'intelligenza: siamo tutti intelligenti (su livelli diversi, ci sono tipi diversi di intelligenza) e non dipende da essa il cadere in errore... anzi, mi verrebbe da dire che più si è intelligenti, meno si dovrebbe cadere in errore ;D
Sta alla sensibilità personale. A mio avviso, ovviamente  :laugh:


Putroppo conosco persone intelligentissime, ma si credono chi sa chi, ne conosco altre che hanno anche due lauree e molta esperienza e sono più umili di me, è logico che tutti abbiamo l'intelligenza c'è chi la usa di più chi la usa di meno, ma tutti la possediamo, ciò che volevo nella poesia mettere in risalto che è inutile essere acculturatissimi se poi si lasciano trapelare le cose basi della vita, quali l'amore l'amicizia i sentmenti ingenere si finisce per essere antipatici, aridi ecc..., so che òa poesia ha bisogno di essere rivista altrimenti non l''avrei postata ma da qui a non capirla proprio ce ne vuole.
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Offline Stellaerratica

Re: A voi l'ardua sentenza...
« Risposta #11 il: Giovedì 23 Ottobre 2008, 10:23:14 »
Scusami Anfra, ma da qui a dire che non l'ho capita, ce ne corre.
Ho commentato il lato prettamente stilistico, non ho detto che non l'ho capita. Ho detto che per come è messa, anche se l'idea è buona, manca di connettori logici.
Non mi mettere parole sulla tastiera che non ho digitato  ;D
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(Carlo Parlanti - www.carloparlanti.it)

Offline Anfra

Re: A voi l'ardua sentenza...
« Risposta #12 il: Giovedì 23 Ottobre 2008, 17:37:47 »
Scusami Anfra, ma da qui a dire che non l'ho capita, ce ne corre.
Ho commentato il lato prettamente stilistico, non ho detto che non l'ho capita. Ho detto che per come è messa, anche se l'idea è buona, manca di connettori logici.
Non mi mettere parole sulla tastiera che non ho digitato  ;D

Non posso dire niente che viene subito preso a male, se manca di connettori logici che significa, che in parte non segue un filo logico e chindi manca di senso e quindi per me che non l'hai capita perchè il senso c'è e te l'ho spiegato. Ciao.
Fatti non foste per vivere come bruti, ma per seguire virtute e conoscenza

Offline Amara

Re: A voi l'ardua sentenza...
« Risposta #13 il: Giovedì 23 Ottobre 2008, 18:24:52 »
vedi Anfra.... io credo che se tu ti poni a giudizio...
poi i giudizi tu li debba accettare...

altrimenti.. compiaciti da sola per quel che fai... e basta...

vorrei solo dire.. che non mi piace un attacco alla cultura.. in tempi in cui scarseggia assai...
ritengo che quella non prettamente nozionistica necessiti eccome nella vita..
ed anche un po.... di nozione non guasta...

io la penso così: +cultura= +consapevolezza = +libertà..

tutto qui....
Il dubbio è uno dei nomi dell'intelligenza
(J. L. Borges)

Offline Stellaerratica

Re: A voi l'ardua sentenza...
« Risposta #14 il: Giovedì 23 Ottobre 2008, 19:26:23 »
Non posso dire niente che viene subito preso a male, se manca di connettori logici che significa, che in parte non segue un filo logico e chindi manca di senso e quindi per me che non l'hai capita perchè il senso c'è e te l'ho spiegato. Ciao.

vabbè, come preferisci credere.
non sono stata l'unica a sostenere (e motivare) certe affermazioni.
se pensavi che ti si dicesse "ma no, non fa schifo, è bellissima", beh mi sa che non è andata come speravi. c'è stata l'onestà di dirti cosa non funziona e cosa invece è apprezzabile.
se non va bene la sincerità, non porre a giudizio una cosa, come dice amara.
con questo tolgo il disturbo e mi scuso se non ho reso giusto onore ai tuoi versi.
senza sarcasmo, sinceramente
elisa
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