Autore Topic: Piume arruffate - Gioanna  (Letto 4048 volte)

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Offline Zima

Piume arruffate - Gioanna
« il: Martedì 21 Ottobre 2008, 12:15:11 »
Qualche giorno fa un’autrice propose un suo testo alla nostra attenzione sul forum… esso parlava del rapporto tra madre e figli, del ruolo del genitore nell’educazione del proprio bambino. Leggendo questa poesia, mi è sembrato come di poter continuare lo stesso discorso, per un bimbo ormai grande e pronto a volare.
È per questo motivo che la posto qui…





Piume arruffate

Si scuotono le piume arruffate
Sul davanzale di casa.
Fremono gli occhi all’impazienza.
E’ tempo di andare dietro al vento,
è ora di lasciare la mano sicura,
conosci la strada.
Ti ho cullato nel sonno dell’innocenza,
consumando speranze.
Il giorno ti porta lontano
Sotto la pioggia dei tuoi anni lucenti.
La gioia annebbia le paure nascoste
E la sera aspetterò ancora,
trepidante, sull’uscio di casa.






Non voglio paragonare questo testo a quello di Anfra precedentemente trattato, ma farle notare come il sentimento scaturisca forte dalle immagini che Gioanna ha proposto, come il ruolo genitoriale, seppure non esplicitato, si intenda a perfezione e forse addirittura più forte, grazie alla potenza evocativa delle parole utilizzate.
Nel testo si alternano più volte i soggetti, sebbene il punto di vista sia sempre quello della madre, e il sentimento imperante quello dell’amore… non quello dell’autrice nei confronti del proprio figlio, ma quello che, attraverso le sue parole e il suo sentire, diventa globale e valido per qualunque genitore.

la poesia è un inno alla libertà, all’amore, alla crescita individuale. È piena di gioia per questo volo nuovo… si avverte l’ansia dell’attimo in cui, finestre aperte, il proprio figlio aprirà le sue ali per affrontare il mondo, l’impazienza del “piccolo” e allo stesso tempo la tenerezza che sempre riempie lo sguardo di una madre.
“Piume arruffate” come il piumaggio ancora giovane del proprio pulcino, “davanzale di casa” a sottolineare appartenenza.
Allo stesso tempo voglia di libertà in “fremono gli occhi all’impazienza”, quella voglia che ogni figlio, in un determinato istante della sua vita sente impellente, attimo improrogabile, per quanto difficile… lasciare la mano sicura rappresenta un passaggio dal nido ai rami di ogni albero nuovo e pieno di insidie, ma ognuno di noi ha già scritta una strada e la conosce, anche se non l’ha mai vista.

« Ultima modifica: Martedì 21 Ottobre 2008, 12:21:03 da Zima »
"proverò a spaccare
meridiane di silenzio,
come ghiaccio
sui mattoni della piazza
e sotto i nostri piedi"
r.d.

Offline Zima

Re: Piume arruffate - Gioanna
« Risposta #1 il: Martedì 21 Ottobre 2008, 12:16:16 »
Solo due versi si impregnano di nostalgici ricordi:

Ti ho cullato nel sonno dell’innocenza,
consumando speranze.


E riportano una vena di malinconia –dolcissima- per poi ricondurci sulle orme del vento, quando le ansie e le paure –plausibili- si nascondono tra la gioia.
In questo senso vorrei far notare l’utilizzo del termine “annebbiare” riferito alla gioia.
È strano, a pensarci bene, poiché di solito è una cosa triste ad annebbiare una gioia e non il contrario… volendo allora scavare nell’intimità di queste due sole parole, sperando di non essere inopportuna, potrei credere che sia forse la nostalgia a macchiare, sotto sotto, la felicità di aver portato a termine il proprio compito di guida, la malinconia che porta in seno ogni conclusione di un ciclo, la tristezza di dover aprire la mano stretta… e che forse una sorta di training autogeno, di auto convincimento, cerchi una gioia “razionale” lì dove il cuore un po’ si adombra…

Gli ultimi versi, infatti, coltivano la dolce illusione del ritorno.
Ma un figlio, che ormai adulto si affaccia alla vita autonoma, ha sempre bisogno del calore dei propri genitori e della loro guida…

Bellissima e commovente questa poesia, i miei complimenti e il ben venuto a questa nuova (o forse solo per me) autrice!  :)


« Ultima modifica: Martedì 21 Ottobre 2008, 12:21:53 da Zima »
"proverò a spaccare
meridiane di silenzio,
come ghiaccio
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e sotto i nostri piedi"
r.d.

Offline Anfra

Re: Piume arruffate - Gioanna
« Risposta #2 il: Mercoledì 22 Ottobre 2008, 09:19:58 »
Qualche giorno fa un’autrice propose un suo testo alla nostra attenzione sul forum… esso parlava del rapporto tra madre e figli, del ruolo del genitore nell’educazione del proprio bambino. Leggendo questa poesia, mi è sembrato come di poter continuare lo stesso discorso, per un bimbo ormai grande e pronto a volare.
È per questo motivo che la posto qui…



Ciao Zima vorrei risponderti, a me questa poesia non dice proprio un bel niente, come fai a capire che quelle piume arruffate si riferiscano ad un pulcino che diventa adulto e non alla madre che ancor lo protegge sotto le sue ali e che non vuole lasciarlo andare? Ciò che io voglio nella poesia e lo metto di proposito sono cose che non solo i letterati le debbano capire dante non ha scritto la divina commedia nè il latino nè in dialetto ma in italiano inventato da lui per rendere tutti partecipi del suo grandioso viaggio, spero che ti comprendi...

Una lacrima scende
sul volto di un bambino,
riga il volto chiaro;
un cuore di cristallo
s'infrange,
l'aria si fa pesante
il dolore la soffoca
a fatica respira.

Ogni sua lacrima
è un ago nel cuore
di una donna.

Il solo pensiero
di affliggerlo
per proteggerlo
è una castrazione,
l'unico suo pensiero
l'unico suo compito
è quello di insegnargli
ad essere figlio. 
« Ultima modifica: Mercoledì 22 Ottobre 2008, 09:22:35 da Anfra »
Fatti non foste per vivere come bruti, ma per seguire virtute e conoscenza

Offline Zima

Re: Piume arruffate - Gioanna
« Risposta #3 il: Mercoledì 22 Ottobre 2008, 19:49:05 »

Ciao Zima vorrei risponderti, a me questa poesia non dice proprio un bel niente, come fai a capire che quelle piume arruffate si riferiscano ad un pulcino che diventa adulto e non alla madre che ancor lo protegge sotto le sue ali e che non vuole lasciarlo andare? Ciò che io voglio nella poesia e lo metto di proposito sono cose che non solo i letterati le debbano capire dante non ha scritto la divina commedia nè il latino nè in dialetto ma in italiano inventato da lui per rendere tutti partecipi del suo grandioso viaggio, spero che ti comprendi...


ovviamente il gusto è soggettivo, cara Anfra, così come l'interpretazione.
una poesia va respirata e sentita, ma non sempre quello che ci ispira è proprio quello che l'autore ci voleva comunicare... il bello di una poesia, a mio parere, sta proprio nella molteplicità di sentimenti che da essa possono scaturire, diversi da persona a persona, ma anche da momento a momento, a seconda dello stato d'animo.

quindi, il significato esatto potrebbe darcelo solo l'autrice, io mi limito a raccontare quello che in me ha scaturito!
tuttavia non credo proprio di avere sbagliato, la metafora è chiarissima:

hai mai visto un pulcino pronto a spiccare il volo dal suo nido? forse non è vero che, in un fremito di impazienza, sbatte le ali? e il piumaggio di un piccolo non è forse arruffato e lanoso?

non ci vuole un letterato per capire questa poesia -che non è certo di Dante- ma ognuno riesce a farla propria.
ti assicuro comunque, dopo aver letto la divina commedia, che Dante non parla proprio semplice semplice, ma fa uso di metafore e allegorie molto sottili, le stesse che conferiscono importanza ed estrema bellezza all'opera.
io trovo un po' di arroganza nelle tue parole e -consentimi di dirtelo- la  poesia che hai postato in basso non si discosta molto da una lista, ma di questo si è ampiamente parlato nel topic aperto da te sullo stesso testo in questa sezione.

sarebbe bello avere qualche altro parere in merito alla poesia proposta e, perchè no, la partecipazione dell'autrice.

saluti a tutti!
"proverò a spaccare
meridiane di silenzio,
come ghiaccio
sui mattoni della piazza
e sotto i nostri piedi"
r.d.

Offline Marina Como

Re: Piume arruffate - Gioanna
« Risposta #4 il: Mercoledì 22 Ottobre 2008, 20:10:24 »
Ciao Zima vorrei risponderti, a me questa poesia non dice proprio un bel niente, come fai a capire che quelle piume arruffate si riferiscano ad un pulcino che diventa adulto e non alla madre che ancor lo protegge sotto le sue ali e che non vuole lasciarlo andare?
;D perchè se le piume hanno occhi che lasciano la casa...
 te la immagini la madre sul davanzale di casa... thò... mi cadono le piume, debbo proprio decidermi ad andare dal parrucchiere... fammici pulire prima che arrivi il babbo... anzi, no! Credo che quasi quasi mi butto di sotto e spicco il volo così il maritino ci rimane lui a cullare il bimbo...  A parte gli scherzi...
Pur tuttavia, proprio quelle piume, che tu hai giustamente indicato potrebbero anche appartenere ad una chioccia, richiamano appunto l'antonomasia della protezione materna, la chioccia appunto. Brava l'autrice che pur utilizzando il banale pulcino come metafora, non è mai scaduta nella scontatezza neanche delle immagini. Da notare che il pulcino lo abbiamo messo noi pensando alla chioccia, in verità un passerotto o rondinotto potrebbero senz'altro volare, come auspica l'autrice, non un pulcino... ma il lettore "sente" la "chioccia" e quindi addirittura vede e parla di pulcini!
Anche a me è piaciuto moltissimo il verso sulla "gioia" che riflette l'amore e la soddisfazione del lavoro svolto, ma a me richiama anche l'empatia tra la madre contenta per il figlio, ed il figlio adombrato per il distacco della madre.
Se voglio fare la stronza ci riesco bene.  Talmente bene che quasi quasi ci sono. O forse ci sono.  Si, deciso.

goccia

  • Visitatore
Re: Piume arruffate - Gioanna
« Risposta #5 il: Mercoledì 22 Ottobre 2008, 21:19:43 »
..leggo con piacere la poesia che Zima ha riportato..profondamente bella e comprensibile, anche se qualcuno dice di no..ma siamo in un sito libero dove la soggettività spulcia la sua corona..
E da qui continuo..

Anfra..come si fa a capire?
Beh, non è complicato..
Basta leggere ed infilarsi nelle parole..com'è giusto che sia..com'è normale che sia..
Io comprendo che non tutti ne abbiano la voglia e leggano le poesie con una certa litania da favola ma..a questo punto..non credo che il giudizio sia così opportuno..se poi lo fosse, vedo di scusarmi senza farlo realmente..
Io ieri ho letto la tua..non mi ha dato nulla..ma non perchè brutta o cose simili (non sono una critica letteraria e non posso quindi permettermi di dire determinate cose) ma perchè arida nel suo significato: non basta sviluppare un qualche amore, mescolarlo ad un qualche dolore, aggiungere le parole mamma e figlio per fare di una poesia una Poesia..
Ed aggiungo che non è logico pensare che tutto ciò che si legge va compreso nella sua pienezza..basta il senso dato dal Sentire..se questo tace o il difetto sta nel lettore oppure nello scrittore..
Spero che tu abbia capito ma soprattutto spero che tu non ti sia offesa..non sono qui per questo..

Offline Marina Como

Re: Piume arruffate - Gioanna
« Risposta #6 il: Mercoledì 22 Ottobre 2008, 21:57:44 »
"La gioia annebbia le paure nascoste"
Se nell'interpretazione data questa gioia sia di aver compiuto il proprio dovere di madre, non ricorda forse
"l'unico suo compito
è quello di insegnargli
ad essere figlio"

anche a te?

se per estensione in quell' "essere figlio" vediamo essere uomo, non trovi siano simili i sentimenti? Ognuno secondo il suo linguaggio e stile, naturalmente.
Se voglio fare la stronza ci riesco bene.  Talmente bene che quasi quasi ci sono. O forse ci sono.  Si, deciso.

Offline Paolo Ursaia

Re: Piume arruffate - Gioanna
« Risposta #7 il: Mercoledì 22 Ottobre 2008, 22:50:45 »
  Il conflitto...se così vogliamo chiamarlo... ;) è apparentemente insanabile.
 Ma solo apparente...nell'ambito della poesia coesistono gli stili...che vanno da una chiarezza paragonabile alla lista della spesa...fino ad un ermetismo così chiuso da sembrare un rompicapo. Se escludiamo gli estremi, la lista della spesa ed il giochino enigmistico, penso tutto sia apprezzabile come "poesia". La definizione di poesia più semplice, infatti, la intende come l'arte di trasmettere un messaggio usando tanto il significato semantico delle parole, quanto il suono ed il ritmo imposto alle frasi. Poi, amo insistere sull'attività demiurgica della creazione poetica, che la eleva ben oltre, quando è vera poesia, rispetto alla semplice somma delle parole usate.
  Questo è il punto...l'effetto che otterremo con la nostra lirica finisce con l'essere indipendente da quello che noi desideravamo, poichè si scontra con la percezione individuale.
  Insomma, la poesia non è un dettato, uguale per tutti.
 E, dato che è stato citato Dante...mi sembra che proprio il sommo poeta sia maestro nel considerare la poesia come attività demiurgica. I suoi Canti hanno un senso letterale, spesso non immediato...un senso traslato...un senso simbolico...e secondo molti anche un senso puramente iniziatico.
  Non è certo una lista della spesa...anche perchè se fosse stata così chiara la Divina Commedia...non credo che l'amico se la sarebbe passata tanto bene.
 
Cunctando restituit

Offline Paolo Ursaia

Re: Piume arruffate - Gioanna
« Risposta #8 il: Mercoledì 22 Ottobre 2008, 23:04:18 »
 Per terminare il filo del mio (noioso) discorso...Ognuno di noi è libero di scrivere come vuole, così come la Redazione è libera di inserire o meno i nostri scritti nel sito, in base al suo insindacabile giudizio...non siamo in casa nostra...ergo...
  Quello che però sarebbe bello notare in ogni autore (...e, devo dire, in genere si nota...), è l'evoluzione del proprio modo di scrivere. La trasformazione, il movimento, sono sintomi di vita, di evoluzione. Se ritengo il mio scritto perfettissimo, correttissimo, immodificabile, intoccabile...beh...tutto si complica. Cara Anfra, per dirlo fuori di metafora, sei entrata nel sito...hai proposto le tue poesie...come è capitato, come capita ad ognuno di noi, qualcuna ti è stata rimandata indietro. Non come offesa personale, ma con un'opinione motivata.
 E' successo ad ognuno di noi. Ed ognuno di noi ci è rimasto male. Come te.
 Ma, a questo punto...hai aperto un topic, poi scomparso e sostituito con uno più...discorsivo, nel quale, sostanzialmente volevi comunicare che tali poesie, che tu consideri tra le tue migliori, e, se ben ricordo, per una della quale hai addirittura ricevuto un premio...dicevo tali (o tale) poesia ti è stata respinta...ma come, se un critico mi ha detto che...etc etc.
  Insomma, sembra che ti sia stato fatto un affronto. E, visto il tono con cui scrivi, sembra che tale sensazione permanga.
 
Cunctando restituit

Offline Paolo Ursaia

Re: Piume arruffate - Gioanna
« Risposta #9 il: Mercoledì 22 Ottobre 2008, 23:09:55 »
 Avrai notato che ho commentato in maniera favorevole una tua lirica...quindi, non ho niente contro il tuo modo di scrivere, e non vedo come potrei...tuttavia, temo che il tuo atteggiamento possa portarti ad irrigidirti...ed a fermare la tua evoluzione. Non si è qui per far vedere chi scrive meglio. Non è una gara. E' un divertimento....certo, deve essere un divertimento di qualità...e qui entra in gioco la Redazione...E' uno scambio. Leggendo tante, tante poesie...mi sono reso conto che il mio modo di scrivere ne è risultato molto cambiato. Anche da quelle che, magari, non rientrano nel mio gusto.
  Quindi, sorridi e divertiti. E non prenderti troppo sul serio.
  Con stima, ti saluto
Cunctando restituit

Offline Anfra

Re: Piume arruffate - Gioanna
« Risposta #10 il: Giovedì 23 Ottobre 2008, 10:09:51 »
"La gioia annebbia le paure nascoste"
Se nell'interpretazione data questa gioia sia di aver compiuto il proprio dovere di madre, non ricorda forse
"l'unico suo compito
è quello di insegnargli
ad essere figlio"

anche a te?

se per estensione in quell' "essere figlio" vediamo essere uomo, non trovi siano simili i sentimenti? Ognuno secondo il suo linguaggio e stile, naturalmente.

No, perchè in quell'essere figlio, tu nasci direttamente uomo/donna, o nasci prima bambino, poi diventi uomo o donna, in quell'essere figlio, vi è l'educazione che la padre impartisce al bambino per farlo diventare un uomo, non che è già un uomo.
Io intendo che devo da madre impartire al mio bambino dei dolori, ma che non posso non darglieli perche deve imparare ad essere prima un figlio poi un uomo.

Fatti non foste per vivere come bruti, ma per seguire virtute e conoscenza

Offline Anfra

Re: Piume arruffate - Gioanna
« Risposta #11 il: Giovedì 23 Ottobre 2008, 10:15:26 »
Avrai notato che ho commentato in maniera favorevole una tua lirica...quindi, non ho niente contro il tuo modo di scrivere, e non vedo come potrei...tuttavia, temo che il tuo atteggiamento possa portarti ad irrigidirti...ed a fermare la tua evoluzione. Non si è qui per far vedere chi scrive meglio. Non è una gara. E' un divertimento....certo, deve essere un divertimento di qualità...e qui entra in gioco la Redazione...E' uno scambio. Leggendo tante, tante poesie...mi sono reso conto che il mio modo di scrivere ne è risultato molto cambiato. Anche da quelle che, magari, non rientrano nel mio gusto.
  Quindi, sorridi e divertiti. E non prenderti troppo sul serio.


Scusami avevo letto solo l'ultima parte del tuo commento, come avrai potuto notare sono d'accodo con te infatti alcune miei poesie sono state respinte ne ho capito il motivo e ci sto lavorando, non è il caso di questa prima di pubblicarla ho voluto e credo sia neccessario la modifica di tale, il sentimento che in me permane è quello del dispiacere perchè spesso non capisco la motivazione, che non è molto chiara, del tipo non rispetta le linee guida, non è poesia nella seconda parte,ecc... solo questo. Credo che le poesie siano come dei figli a tutti dispiace se non viene scelta perchè fa parte di noi, è dentro di noi
  Con stima, ti saluto

No paolo, per me poesia non è un divertimento divertimento è qualkos'altro per me poesia è sentimento, insegnamento, messaggio che l'autore vuole tralasciare, mi hai commentato più di una poesia e te ne ringrazio so di certo che non è una gra ho scelto questo sito l'ho valutato e mi sono inscritta proprio perchè desidero diventare un vero poeta. So di scrivere più in prosa che in poesia ma non ne capisco se è un difetto o se è un punto di forza, alcuni mi dicono continua altri mi dicono cambia leggermente facendo diventare più musicale quasi canzone altri ancora mi dicono cambia totalmente io sono molto migliorata negli ultimi tre anni ho aggiunto parole nove nel mo dizionario, la mia poesia sembrava di 5 elementare ma il mio scopo è quello di sempre scriver per tralasciare un messaggio forte e chiaro per far scaturire una riflessione nel lettore e forse cambiarlo leggermente.
« Ultima modifica: Giovedì 23 Ottobre 2008, 10:35:37 da Anfra »
Fatti non foste per vivere come bruti, ma per seguire virtute e conoscenza

Nikita

  • Visitatore
Re: Piume arruffate - Gioanna
« Risposta #12 il: Giovedì 23 Ottobre 2008, 16:29:35 »
:angel: Intervengo per due motivi.
Punto primo. Lungi da me il desiderio di scatenare una polemica, ma ho notato che questo topic si è leggermente -come dire?- discostato dal suo intento originale. Carissima Anfra, non ho nulla contro di te nè contro il tuo scrivere, ma non trovi che sia poco carino piombare qui e spostare -di nuovo- l'attenzione sulla tua poetica? Mi pare che fosse già stato aperto un altro topic in proposito. ;)
Punto secondo. Mi rivolgo nuovamente a te, cara Anfra. Ho letto che scrivere per te non è divertimento, ma desiderio di trasmettere un messaggio che inneschi un cambiamento nel profondo del lettore. Ti chiedo scusa, non sono di certo la persona più indicata per muovere una simile "critica" (in senso affettuoso, naturalmente :) ), ma penso che tu parta con il piede sbagliato. Ricollegandomi al meraviglioso post del WM (che non cito, chè non ne sono capace), chi legge non vuole che tu lo spinga a "cambiare". Vuole soltanto emozionarsi. Se il tuo intento è quello di lanciare messaggi a destra e a manca, mi dispiace, ma credo che questo non sia il luogo adatto.
Scrivere è un'emozione così intensa -tanto per chi scrive quanto per chi legge-che limitarla ad un "insegnamento" mi pare davvero un peccato. Inoltre, penso che qui nessuno abbia il diritto di insegnare (anche se sono già stata rimproverata per questo ;D ): siamo qui per divertirci e per condividere noi stessi, non per dimostrare d'aver le carte in regola per diventare poeti provetti (o, ancora peggio, per dimostrare d'esserlo già). ::)
Con questo, cara Anfra, non voglio assolutamente offenderti -si tratta del mio pensiero, del tutto soggettivo e opinabile-. Spero di non essere stata fraintesa. ;)

(to be continued...) ;D
« Ultima modifica: Giovedì 23 Ottobre 2008, 16:52:28 da Nicole Biffi »

Nikita

  • Visitatore
Re: Piume arruffate - Gioanna
« Risposta #13 il: Giovedì 23 Ottobre 2008, 16:30:16 »
Non mi sono espressa sin ad ora, perchè -sinceramente- la poesia in questione non mi ha convinto. Gusto personale. :) Nonostante questo, non posso negare che -pur essendo estranea all'argomento- qualche emozione me l'ha trasmessa.

Si scuotono le piume arruffate
Sul davanzale di casa.
Fremono gli occhi all’impazienza.
E’ tempo di andare dietro al vento,
è ora di lasciare la mano sicura,
conosci la strada.


Questa prima parte l'ho apprezzata molto. :) Il pulcino (o il rondinino, il passerottino...insomma, il giovane volatile ;D ) è impaziente, desidera ardentemente spiccare il volo e provare a tenere le redini della sua vita. Tutto ciò che doveva sapere l'ha appreso dalla madre premurosa, quindi sa già quale strada percorrere.

La gioia annebbia le paure nascoste
E la sera aspetterò ancora,
trepidante, sull’uscio di casa.


La chiusa non mi convince al cento per cento, anche se non saprei spiegarne la ragione. Forse è quel primo verso che mi stona. Dal momento che l'autrice (autrice, giusto?) ha utilizzato in larga misura le pause, penso che avrei messo un bel punto, separando così il primo dagli ultimi due versi. :)

Ti ho cullato nel sonno dell’innocenza,
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Il giorno ti porta lontano
Sotto la pioggia dei tuoi anni lucenti.


La parte centrale, invece, non mi piace molto. Probabilmente è un problema mio, ma non mi ha trasmesso nulla. ::)

Ad ogni modo, tutto è soggettivo e questa è indubbiamente una bella poesia. Complimenti all'autrice. ;)

Un bacio.

Nicole :-*

Offline Paolo Ursaia

Re: Piume arruffate - Gioanna
« Risposta #14 il: Giovedì 23 Ottobre 2008, 17:24:54 »
No paolo, per me poesia non è un divertimento divertimento è qualkos'altro per me poesia è sentimento, insegnamento, messaggio che l'autore vuole tralasciare, mi hai commentato più di una poesia e te ne ringrazio so di certo che non è una gra ho scelto questo sito l'ho valutato e mi sono inscritta proprio perchè desidero diventare un vero poeta. So di scrivere più in prosa che in poesia ma non ne capisco se è un difetto o se è un punto di forza, alcuni mi dicono continua altri mi dicono cambia leggermente facendo diventare più musicale quasi canzone altri ancora mi dicono cambia totalmente io sono molto migliorata negli ultimi tre anni ho aggiunto parole nove nel mo dizionario, la mia poesia sembrava di 5 elementare ma il mio scopo è quello di sempre scriver per tralasciare un messaggio forte e chiaro per far scaturire una riflessione nel lettore e forse cambiarlo leggermente.

        Cara Anfra..intendiamoci. Il termine divertimento che intendo io  non è il decerebrato ridere e scherzare vuotamente...è il "ludere" latino, legato ad imparare, scambiare...e crescere. Le tue poesie sono ben scritte...la cosa che, probabilmente, lascia perplessi è, nell'ambito della stessa lirica l'improvvisa caduta di tensione che a volte si verifica. Da momenti realmente lirici, belli, musicali, si passa a...un linguaggio forse un pò troppo piano...senza magia. Sono ARCISICURO che la tua evoluzione ti porterà ad un maggiore equilibrio, ed a scrivere veri capolavori. La stoffa c'è. Per quanto riguarda critiche e commenti...leggili tutti, ascoltali tutti...e prendine per oro colato nessuno. Interpretali, secondo sensibilità ed intelligenza. Nessuno sbaglia mai integralmente, così come mai nessuno ha integralmente ragione. La mia preoccupazione nasce quando ho l'impressione che tu prenda tutto con troppa ansia...non è necessario, non serve a migliorare. Per quello mi permetto di dire non prenderti troppo sul serio...altrimenti, invece che qualcosa di bello, diviene uno stress, un lavoro.
  Con stima, ti saluto
Cunctando restituit