Riciclo Emozioni

[Marina Como]

Premessa:
Riciclo emozioni, come molti autori del sito hanno avuto modo di conoscere, non è una mia idea, ma di un altro autore del sito.
In pratica è un giochino per avvicinare la poesia a chi non crede possa far parte della sua vita (vedi giovani nei muretti o nelle scuole). Cosa c'entra con noi che invece la viviamo giornalmente?
Il fatto è questo giochino mi è piaciuto particolarmente perchè tira fuori associazioni insospettate ed idee a iosa senza che ce lo si aspetta, nemmeno da noi stessi.
Che aspettiamo a giocare anche noi? forse... le regole del gioco?
Eccole!
Allora: si danno due sostantivi e due colori, con i quali comporre dei versi. Naturalmente meno tempo ci si mette, più è spontaneo il gioco, meglio riescono le associazioni (sul forum potete anche barare, ma io consiglio di farlo entro 20 secondi per un migliore riuscita), provare per credere. Scommetto che ci stupiremo di noi stessi.
Comincio io?
Allora sfida in corso: le parole che i versi debbono contenere sono per cominciare: verde; bianco; ramo; stuoia.
Potrei dire... mumble mumble...
verde l'età si appisola su bianca stuoia di fiori offerti dal ramo.
Come poesia mi fà schifo  ma l'immagine non è male... comunque è la prima che mi è venuta in mente! potrei rivedere la frase... ma...
stop... provate voi!

[Zima]

di soppiatto
dal ramo alla stuoia
saltò il gatto
ci si infilò, tirò le cuoia
al bianco mentecatto
che spruzzava verderame
sulla rosa sporca di catrame



non sense, direi....  sarà contento Ben! 

[Marina Como]

   brava zima!

[Paolo Ursaia]

Di verde speranza
era ricamato
l'abito da sposa;
ma finì in bianco la notte
e con lei le seguenti
ed un nodoso bastone
nascosto sotto la stuoia
s'abbattè sulla testa
di quello sposo pigrone

 

[Marina Como]

  solo in 20 secondi? che mostro! ahahhaha!

[Anfra]

molto bravo paolo, a me queste parole non dicono proprio nulla, perchè non le cambiate?

[Paolo Ursaia]

solo in 20 secondi? che mostro! ahahhaha!

     Marina...sono la massima autorità vivente a scrivere...baggianate...

[Aeropago]

Ci provo Marina,

confesso però che sono stato 22 secondi.

E’ un ramo di glicine
su sfondo bianco niveo
lo sguardo tuo perenne
d’un verde tenace
La stuola assolata,
di nostro amor tempesta,
è crogiuolo di baci,
la vita è già in festa.

[Marina Como]

Ci provo Marina,

confesso però che sono stato 22 secondi.

E’ un ramo di glicine
su sfondo bianco niveo
lo sguardo tuo perenne
d’un verde tenace
La stuola assolata,
di nostro amor tempesta,
è crogiuolo di baci,
la vita è già in festa.

eh... (sospiro) l'occhio del maestro...
Ebbene si, è lui l'autore del giochino... ahahahhah! Però non vale...
sei stato troppo bravo, Mmm... scommetto che non ci hai dormito la notte... altro che 22 secondi... mmm. No, ti credo, lo sò che sei bravo davvero! ahahhah!

[Aeropago]

Ebbene si, confesso, l'autore del giochino sono io. Ma è un giochino che mi porto appresso da un pò di anni. In ogni caso, cara Marina, se per te la notte dura 22 secondi , allora ci ho pensato tutta la notte. Ma anche qui devo confessare che ci sono stato forse un minuto . Le parole che avevi proposto in effetti erano abbastanza ostiche ma io amo le cose difficili.
Continuamo ? Dai Marina, prosegui tu, l'idea è la mia ma non c'è il brevetto d'uso.

[Zima]

cos'è una sfida?

30 secondi netti:


baluginando bianco
il ramo d'un'idea
si stende a stuoia
sul pensiero tuo
che verde di speranza
mi colora


 

[Aeropago]

Una sfida ?! Peggio, è un gioco in cui non si vince niente se non che, forse, il gusto di provare a pescare nel proprio animo . E se poi peschi uno scarpone, poco male, puoi sempre scriverci su una poesia! 

[Benito Ciarlo]

Sec 
1  Battiti d'ala come irriverenza
2  turbano stasi antiche e durature,
3  Il verde clorofilla e la potenza
4  del bianco della neve sulle cime
5  privano il cuore delle sue paure
6  facendo scaturir con queste rime
7  il desiderio d'accettar tenzone.
8  Simile al contadino che dal ramo
9  il frutto stacca quand'è la stagione
10 e si dispera se 'l raccolto è gramo,
11 così, leggendo quanto appena scritto
12 dovrei di certo dir "disperazione,
13 ci son cascato, sono bell'e fritto!"
14 Il verso stenta quando lo s'imbriglia
15 costringendolo a farsi una ragione
16 d'usar parole imposte nella griglia.
17 Asfittico o prolisso par che muoia
18 cercando di dribblare sui concetti.
19 È lacero, tra in po' tira le cuoia:
20 la colpa è di quest'orridi precetti.
21 Teneramente adagio s'una  stuoia,
22 Per asciugarli, tutti i miei versetti
23 E chiedo venia se vi sembran smunti
24 il tempo di cottura è stato poco
25 perciò ora mi scrivo negli appunti
26 di terminare immantinente il gioco.

[Marina Como]

Sec 
1  Battiti d'ala come irriverenza
2  turbano stasi antiche e durature,
3  Il verde clorofilla e la potenza
4  del bianco della neve sulle cime
5  privano il cuore delle sue paure
6  facendo scaturir con queste rime
7  il desiderio d'accettar tenzone.
8  Simile al contadino che dal ramo
9  il frutto stacca quand'è la stagione
10 e si dispera se 'l raccolto è gramo,
11 così, leggendo quanto appena scritto
12 dovrei di certo dir "disperazione,
13 ci son cascato, sono bell'e fritto!"
14 Il verso stenta quando lo s'imbriglia
15 costringendolo a farsi una ragione
16 d'usar parole imposte nella griglia.
17 Asfittico o prolisso par che muoia
18 cercando di dribblare sui concetti.
19 È lacero, tra in po' tira le cuoia:
20 la colpa è di quest'orridi precetti.
21 Teneramente adagio s'una  stuoia,
22 Per asciugarli, tutti i miei versetti
23 E chiedo venia se vi sembran smunti
24 il tempo di cottura è stato poco
25 perciò ora mi scrivo negli appunti
26 di terminare immantinente il gioco.

ahahahh! clap clap!
Ma che dici Stefano, forse sarebbe meglio stabilire un massimo di versi? Magari quattro? Altrimenti mi sembra si perdano le associazioni logiche irrazionalmente concepite e lo stupore di quel che si scrive spontaneamente.

[Aeropago]

Dai, quattro sono pochi, siamo forse poeti ma non siamo funamboli ! Io direi massimo dieci versi. Se poi ne vengono di più e all'autore piace, nessun gli vieta di pubblicarla nel sito. Comunque lo scritto di Benito è una prova che a volte bastano 4 parole per scatenare una tempesta di emozioni. Sorriso.