Ma tralasciando le polemiche, nelle quali ho deciso di non entrare, perchè ogni mia parola non farebbe altro che gettare benzina sul fuoco, vista l'impossibilità di comunicare in maniera civile, ritorno al punto focale del topic rispondendo a Nicole.
Cara Nicole ogni osservazione è pertinente sia che concordi con il mio punto di vista sia che se ne discosti.
Intanto ti faccio osservare che nel mio pistolotto sulla necessità di distinguere la poesia dalla prosa non ho parlato di lunghezza del verso.
Ho, semmai parlato di lunghezza totale del testo, ma nemmeno questo. La poesia, come dici tu, non è data dalla lunghezza del verso o dal fatto che si vada a capo prima o dopo, infatti io contesto proprio questo. Un testo può essere poesia anche se scritto su un’unica linea. Mi è capitato di leggere dei racconti in cui interi capitoli erano pura poesia, non per questo l’autore li avrebbe inseriti in una collana poetica.
Per quanto riguarda la tua domanda posso risponderti con un esempio (abbastanza sciocco) che forse vale più di cento parole.
I°
“E si forarono gli occhi mentre il sole moriva. “
Sto descrivendo una situazione in cui due persone (un lui ed una lei) si trovano ad affrontare una situazione particolare. Uno sguardo intensissimo, tanto da forare gli occhi di entrambi. Nessuno dei due dice una parola, gli occhi parlano per loro. Sullo sfondo un tramonto che fa da palcoscenico.
Prima di proseguire, chi mi sa dire se questo tra i due è un abbandono o un innamoramento?
Difficile vero? Beh! io dico che dipende dal vostro stato d’animo.
II°
“Fu nello stesso istante che si scambiarono un’ occhiata fugace, ma profonda. I loro occhi sembravano scavarsi fin nelle viscere e compenetrare i pensieri più reconditi. Alle loro spalle, dietro la collina appena ondulata, il sole trascolorava rendendo l’aria più frizzante.Era il tramonto, ma loro non se ne accorsero.”
Stessa situazione della precedente, anche qui regna l’alea di incertezza sulla situazione dei due protagonisti.
Anche qui non si è in grado di stabilire con sicurezza quale situazione i due stiano affrontando.
C’è, però, una sostanziale differenza tra i due testi; il primo ricorre ad immagini evocative, il lettore può immaginare un tramonto sul mare, in montagna, in campagna, può creare da sé la scenografia ed immaginare i due protagonisti nell’atteggiamento che più è consono al suo stato d’animo in quel momento e dunque essere protagonista attivo della storia.
Nel secondo è già tutto predisposto, preordinato non si deve far altro che leggere e capire. L’attività “cerebrale” del lettore è notevolmente ridotta.
Quali dei due è più valido?
Se uno sia poesia e l’altro prosa lascio a voi deciderlo.