Autore Topic: Perdonate l'ignoranza  (Letto 821 volte)

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RmtCtrl

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Perdonate l'ignoranza
« il: Lunedì 13 Ottobre 2008, 16:44:38 »
Quest'oggi mi è venuta un'ispirazione strana e mi sono messo a scrivere...
ho composto un testo che non definirei proprio poesia,
ma appunto, non sò neanch'io come definirla.
Mi sono interrotto nella scrittura proprio per questo motivo e quindi vi riporto il testo fin la dove sono arrivato
sperando che qualcuno sappia aiutarmi a decifrare questo piccolo enigma.

Questa fila che si innalza la dove è più alto il castello
guarda quanti contendeti che si sfidano a duello
che come suole contorte disegnano il loro cammino
con note distorte composte al mattino
guarda quello guarda là con il grosso mantello
che robusto non si piega neanche ad un coltello
taciturno e colossale si batte per migliorare
con quel braccio sempre pronto a sferrare
gli altri si prostrano davanti al suo fervore
e addolorati abbandonano il loro onore
corrono feroci in una lotta senza scampo
dimostrando di essere degli uomini di stampo
però sottovalutando il temibile nemico
che uccidendo si fece strada eroico
sempre più alta si issò sua bandiera
e ben presto fù sera...


Grazie in anticipo per la vostra attenzione e l'aiuto che mi potrete dare.
Betti Michael.

mp47pasquino

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Re: Perdonate l'ignoranza
« Risposta #1 il: Lunedì 13 Ottobre 2008, 17:31:30 »
Ho letto da qualche parte che scrivendo da sinistra verso destra in un susseguirsi cadenzato senza terminare il rigo incolonnando le parole, non necessariamente versi con rime baciate o in qualsovoglia altra forma, questa si differenzia dal racconto o prosa, l'importante è, quello che si scrive  abbia un filo logico su cui far pensare, che smuova la curiosità e faccia andare oltre la semplice lettura...
Poi se proprio non vuoi mettere in imbarazzo nessuno, e non hai intrapreso la via per far della polemica e non hai altri fini potrei consigliarti di leggere le varie e molteplici spiegazioni che ci sono in giro, oltre che a ripassare quelle basi grammaticali che elementariamente stabiliscono i crismi e la metrica.


Da parte mia ti ho risposto rasentando anche l'incultura, ma penso che così come ti ho risposto in parte ho rispettato, quanta attenzione la lettura implicava dandoti il minimo indispensabile, ma ho risposto!

Come te d'altronde, chiunque impieghi parte del suo tempo in un hobby come questo e ha un po' di amor proprio penso sia lecito che si domandi " Ma io effettivamente sto' scrivendo poesia?"  Da parte mia non mi so' rispondere anche le mie a volte le chiamano pensieri oppure introspezioni oppure l'autore ha così voluto intendere che...

Non so che età tu abbia ma credo che un po' di ragionata riflessione e guardarti intorno in questo sito tu la dovresti fare, un sano confronto mentale, molti qui come del resto io sono e siamo dilettanti allo sbaraglio.
Se poi ti vuoi mettere in gioco avrai letto le varie possibilità di confrontarti nel forum dove la tua domanda sicuramente sarebbe più appropriata, entrando e confrontandoti all'interno delle sezioni e non aprire direttamente tu un topic, in questo modo non so quanti ti risponderanno.
Ti lascio e spero che quanto ho scritto non sia fonte di polemica, ciao andrò a leggere qualche tua opera se ce ne sono qui.   
« Ultima modifica: Lunedì 13 Ottobre 2008, 17:42:11 da Mp47pasquino »

Offline Benito Ciarlo

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  • Nel sito Scrivere: Le sue poesie
Re: Perdonate l'ignoranza
« Risposta #2 il: Lunedì 13 Ottobre 2008, 20:50:00 »
Quest'oggi mi è venuta un'ispirazione strana e mi sono messo a scrivere...
ho composto un testo che non definirei proprio poesia,
ma appunto, non sò neanch'io come definirla.
Mi sono interrotto nella scrittura proprio per questo motivo e quindi vi riporto il testo fin la dove sono arrivato
sperando che qualcuno sappia aiutarmi a decifrare questo piccolo enigma.


Ho letto, ho cercato di capire e forse sono giunto a una spiegazione plausibile: hai intrecciato metafore per descrivere questo sito. Ti esalta la sfida tra poeti e forse le tue letture ti hanno portato a identificare in uno di essi un nuovo Ajace Telamonio che si batte con tutte le sue forze per il trionfo della poesia. Questa peana, che tale sarebbe se fosse stata scritta con maggior cura, magari avrebbe voluto essere la celebrazione delle gesta "dei cavalieri e delle amazzoni del verso" e l'esaltazione dell'eroe di cui sei diventato il fan.

Bla bla bla ... farneticazioni, suppongo.

Quanto alla grammatica e all'ortografia - già richiamate nel commento che precede il mio - almeno quelle, consiglierei di non trascurarle.
Facciamo lo sforzo di rileggere ciò che mettiamo on line, se non altro per rispetto verso i nostri stessi scritti.
Lo so che un "sò" e un "fù" con l'accento non sono la morte di nessuno, che "condendeti" è una svista, però sarebbe stato più bello correggerli prima di postare, o subito dopo, leggendo l'anteprima, che ne dici?

Ti sembro pedante?
Sì sono pedante e insisto: bisogna aver rispetto sempre per chi utilizza parte del suo tempo libero per leggere le nostre cose.
Se bambini delle elementari o delle medie leggessero - come è del tutto possibile - quel che scriviamo, potrebbero ripetere i nostri errori che non giudicano più tali, avendoli letti in un sito dove di poesia e solo di poesia si scrive (il marchio di garanzia non tradirebbe mai il consumatore, non è così?).

Ciao

mi ha sempre stupito quali giri assurdi debbano fare i fiumi per passare sotto tutti i ponti (Beppe Grillo)

gianburrasca

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Re: Perdonate l'ignoranza
« Risposta #3 il: Lunedì 13 Ottobre 2008, 23:26:17 »
Dunque, tralasciando l’aspetto più squisitamente grammaticale ed interpretativo, nel quale si sono ben cimentati i miei predecessori (nel senso di post) mi accingerei ad affrontare l’aspetto tecnico (che peraltro è stato già accennato anche da Pasquino).
Ho avuto modo di leggere le tue due poesie pubblicate sul sito. Anche lì utilizzi le rime per esprimerti. Vorrei ricordare a chi si fosse momentaneamente distratto che poetare in rima non vuol dire semplicemente trovare delle parole che terminino nella stessa desinenza e cercare di farle combaciare alla meno peggio. Scrivere in rima vuol dire conoscere almeno le basi della metrica, significa avere orecchio per la sonorità e riuscire a distinguere, senza contare le sillabe, un decasillabo da un endecasillabo o da un senario doppio. Ma anche non avendo queste basi si potrebbe ovviare cercando, con un po’ di studio, di colmare le lacune e capire così che due parole terminanti in “ono” come "perdòno" e "cònsono" di cui una piana e l'altra sdrucciola hanno suoni diversi e dunque di difficile accoppiamento.
Ancora, rima ed assonanza sono due cose diverse e, se si ha la pretesa di fare il verso al “Vate”, almeno lo si faccia con cognizione.
Dalla parte del nostro Michael potremmo addurre come attenuante la sua età, ma dato che leggo sul profilo 19 anni, anche questa giustificazione va a farsi benedire .
Morale: quando ti viene in mente qualcosa di questo genere, prima di pubblicare, rileggi qualche altra volta cerca di verificare se hai fatto il massimo e pensa sempre che ci sono persone che ti dedicano del tempo ( e lo fanno volentieri) e tu non devi essere approssimativo nei loro confronti.



« Ultima modifica: Lunedì 13 Ottobre 2008, 23:35:30 da Gianburrasca »

RmtCtrl

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Re: Perdonate l'ignoranza
« Risposta #4 il: Martedì 14 Ottobre 2008, 13:48:49 »
Avete perfettamente ragione, mi scuso con voi e chi altri abbiano letto tale scempio grammaticale che, pur tardi, mi appresto a sistemare.
Per quanto riguarda il resto, non intendevo rivolgermi in alcun modo a questo sito, erano parole uscite dalla mia testa senza alcuna motivazione esterna...
Per il fatto della metrica, non sono un ragazzo che a scuola si è cimentato sui libri e un pò me ne pento, ma nella scrittura ho trovato un rifugio caldo dove esprimermi anche se mi rammarica non conoscerne tutte le regole.

Saluti, Betti Michael.

EDIT: purtroppo non si può più modificare il post quindi dovrò lasciar così com'è.