Un'ipotesi che prende piede
NEL SECOLO SCORSO LA RIMA ERA UNA DROGA?
(da IL CORRIERE DELLO SPAZIO del 7 ottobre 3008)
Che caso strano, anch’io l’avevo letta
questa notizia apparsa sul corriere
di primo acchito non gli ho dato retta
perché sembravano storie da barbiere
infatti domandai chi mai potesse
della poesia così in basso cadere
mettendo accanto tre righe sconnesse
incollarle con rima ed assonanza
di modo che ciascuno s’accorgesse
che della strofa avean padronanza
uno dei cinque, forse il più negletto
era pur dedito alla latitanza
e agiva con un fare da furbetto
ero meravigliato a questo punto
ed anche sconcertato sì lo ammetto
perché da quel giornale ormai consunto
sortiva un trafiletto assai curioso
pensate si parlava di un presunto
vate della poesia pericoloso
un certo Dante ch’io ben mi ricordi
che fece un viaggio alquanto scandaloso
dopo una notte fitta di bagordi
facendosi circuir da Farinata
ebbe tatuato proprio sopra l’ano
“lasciate ogni speranza ad ogni entrata”
Purtroppo non ho il pezzo sottomano
e non so dir cos’altro si facesse
in quel periodo antidiluviano.