a me hanno detto che ho scritto prosa e non poesia ditemi vi sembra prosa?
LUNGI DAL PASSATO
ORMAI TRASCORSO,
LUNGI DAL FUTURO
TROPPO INCERTO
E NON SOGNARE PER LUI;
VIVI NEL VIVERE PRESENTE
NEI GIORNI, NEI MINUTI, NEGLI ISTANTI
DELLA TUA VITA.
Voglia di andarsene
Sentii
un giorno per caso
un uomo dire cose
a me quasi incomprensibili,
ma che dentro
facevano rumore,
come il fuoco
offusca i miei occhi
bruciava l’ardore e l’amore
che nutro per la mia terra.
Ascoltai silente
ciò che ebbe da dire:
"è bello andarsene per ritornare",
e pensai a quelle parole
e vi ripensai
del senso loro;
mi portarono a viaggiare
in lungo ed in largo
con il pensiero,
dove mi chiesi
incostante tali domande:
fuggire, per conoscere il bene
e poi ritornare al male?
Mi portarono a chiedermi
i forse ed i perché
di simili discorsi.
Ma poi...
la voglia di scappare
comunque
invade il cuore mio
oppresso.
Noto intorno a me
questo sud emarginato
che lotta con la fame
di giovani svogliati
dalla vita e dalle cose,
contro una società
fin troppo spenta.
Incombe nei pensieri
il susseguirsi dei giorni,
osservo
quella stella luminescente
illuminare il colle delle prime luci
Di un alba lontana,
scomparendo infine
dietro un blu infinito
fatto della notte più fonda.
Si svegliano
gli amici delle stelle
traboccanti le vene
di droga o di alcool
che girovagano per nuovi sentieri
in continua ricerca della felicità
ed è forse l'unica speranza?
E ancora il desiderio di fuggire
ritorna in me
pressante
per sottrarmi a quest'occhi
che muti osservano
un mondo immutato.
Vi è in me forte
il rumore della musica antica
che ritorna dalla Greçia lontana,
il battito della terra rossa
di una cultura contadina,
il suono delle cicale al sole
il mare azzurro
e gli uccelli
che cantano beati e liberi
sono radicati in me
come l'ulivo nei sassi.
Di questo calore e di questa pace
io andrò sempre cercando
come l'erba del mio giardino
e le gazze che mi svegliano al mattino,
casa mia…
è una dolce melodia… .
Non posso cambiare
il suono delle mura vuote
il silenzio innocente
di giochi infanti
nella prigione dei miei ricordi.
Non ho voglia di andare via
vorrei trovare la forza di lottare,
la cerco in ogni punto
la trovo e poi la perdo,
mi incito nella mia solitudine,
mi nascondo dietro le parole
di uno scritto
di un disegno mal fatto,
ma cerco di trovare
il coraggio di non scappare.
In questo mio urlo
mi dimeno e sbatto
i piedi sull'asfalto,
come una pizzicata
e forse dentro me
sento i tamburelli suonare
liberandomi dal mio male.