Vedi Cristina, parliamo due lingue diverse, ora provo a spiegarmi, se mi incarto dimmelo che ci riprovo.
Non va presa in considerazione la singola pasticca o altra droga o vizio o quello che vuoi tu, il discorso è che pur lavorando sodo non raggiungerai mai quelle percezioni extrasensoriali che certi "stati dell'essere" ti danno. Ci si può arrivare anche con le più svariate droghe, nell'ottocento si bruciavano il cervello con l'assenzio, ma ci si può arrivare anche con profonde meditazioni, ogni cosa che provochi alterazioni dello spazio-tempo con tutto ciò che ne consegue. Se non mi son spiegato sono a disposizione.
Sì, mi sono accorta anche io che parliamo due lingue diverse ( io l'ostrogoto sicuramente
) e ti ringrazio per la disponibilità a spiegarti...
Quando io parlo di lavorare, come ho già detto prima, è anche e soprattutto su sè stessi...e non solo di lavoro in senso lato. Perciò le meditazioni o quant'altro fanno parte del bagaglio che si dovrebbe preparare per raggiungere certi stati creativi...