Caro Pierluigi, perché arrivi all’insulto? Io non ho fatto nessuna critica e non ho dissacrato nulla, ho solo esposto il mio pensiero sulle cene di gruppo tra persone frequentanti un forum e non le ho fatte solo perché si tratta di “Vivere”, io la penso così in generale. Non mi pare di aver detto qualcosa di spregevole, anche perché non credo che in un concorso poetico ci sia qualcosa di spregevole, questi concorsi sono quanto di più significativo possa esserci perché danno la possibilità di respirare la poesia, di inalarla e, per un giorno o per qualche ora, vivere con lei dentro ai polmoni.
Il mio riferimento, come qualcuno ha giustamente colto era unicamente alle strette di mano di circostanza tra persone che sul forum si “danno addosso” e poi solo perché si vince un premio tutti a lodarsi a congratularsi e ad offrire strette di mano.
No, non ci siamo davvero, io credo che questa sia superficialità allo stato brado e supporre di essere dalla parte della ragione solo perché si era presenti è profondamente ingiusto e sbagliato, perché da un cantuccio, magari fuori dalla porta di ingresso della sala della cascina delle civette, dove si declamavano le poesie, io ero lì a guardare e condividere il momento magico in cui la poesia avvolgeva quelle trenta persone e librava nell’aria al suono di una musica che solo le anime nobili possono percepire.
Non datemi addosso solo perché canto, canto perché ho voce e chi vuole può accompagnarmi o fare il controcanto, chi non vuole può restare fuori tra i gerani delle aiuole o tener compagnia a Romeo (er gatto der colosseo).
Annamaria Milazzo, quante mani hai stretto nella tua vita senza sapere cosa stringevi? Meditaci!
Grazie per il bentornato Paolo.