Autore Topic: Utilizzo un lessico "pesante"?  (Letto 9259 volte)

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Nikita

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Re: Utilizzo un lessico "pesante"?
« Risposta #30 il: Venerdì 3 Ottobre 2008, 13:54:12 »
Poi mi spiegate di che giochini parlate... :angel:
Ahahahahahah.

Cooooooooooooooomunque, Gian carissimo! Ho già fatto il mea culpa riguardo agli aggettivi, ma non riesco a farne a meno. Ci ho provato, lo giuro, ma i miei fallimenti sono ben visibili. ;D
Perchè non provate a farmi un esempio di componimento magro di aggettivi? Mi fareste un gran piacere. Ad esempio, la poesia che hai indicato Gian, come dovrei modificarla?
AAA cercasi aiuto per disinfestazione da aggettivi inutili. ;D
Grazie.

Un bacione. :-*
Nicole

filodiseta

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Re: Utilizzo un lessico "pesante"?
« Risposta #31 il: Venerdì 3 Ottobre 2008, 14:02:13 »
Poi mi spiegate di che giochini parlate... :angel:



Perchè non provate a farmi un esempio di componimento magro di aggettivi? Mi fareste un gran piacere.



Certo che il mio precedente esempio non è magro: è esente. O è esente la tua attenzione a me? ;D



ahahahhahah, non preoccuparti è mal comune, ultimamente  :(

gianburrasca

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Re: Utilizzo un lessico "pesante"?
« Risposta #32 il: Venerdì 3 Ottobre 2008, 14:11:01 »

Certo che il mio precedente esempio non è magro: è esente. O è esente la tua attenzione a me? ;D



ahahahhahah, non preoccuparti è mal comune, ultimamente  :(

Filo, Nicole si riferiva ad un esempio fatto su un suo testo (cosa che farò nel pomeriggio).
Adesso si mangia!!!

 

Nikita

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Re: Utilizzo un lessico "pesante"?
« Risposta #33 il: Venerdì 3 Ottobre 2008, 14:15:26 »
Filo l'ho letto il tuo componimento, però, come ha giustamente detto Gianbu, chiedevo di privare una delle mie degli aggettivi. Scusa, non sono stata chiara. ;D

Un sorriso.
Nicole

p.s.grazie Gianbu. :-*

filodiseta

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Re: Utilizzo un lessico "pesante"?
« Risposta #34 il: Venerdì 3 Ottobre 2008, 14:18:22 »

 
Perchè non provate a farmi un esempio di componimento magro di aggettivi?


 :police:sì Giamby, avevo sbagliato a quotare. Nicole chiedeva due cose: prima un esempio in generale, poi a te l'esempio di come smagrire la sua composizione: così ho capito  :-*

Offline AnnamariaMilazzo lightdark

Re: Utilizzo un lessico "pesante"?
« Risposta #35 il: Venerdì 3 Ottobre 2008, 14:29:55 »
Ombre s'nfrangono
fra steli pallidi
sulla pelle  d'una collina
cinta dalla luna

Anime s'inseguono
tra scie dorate
di lucciole del cielo
ad affrescare la vita

E le dita del poeta
scorrono
mormorando alla notte
la melodia d'un cuore





scusami nicole ma mi scappava...di farlo!
certo è scarna ma molto più bella ed efficace!

filodiseta

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Re: Utilizzo un lessico "pesante"?
« Risposta #36 il: Venerdì 3 Ottobre 2008, 14:55:11 »
. Scusa, non sono stata chiara. ;D

Un sorriso.
Nicole


Ops Nichi, ho scritto prima di leggerti.


Meno morbida di Annamaria, ti presento la mia "drastica" rivisitazione :-[



Ombre infrangono a steli 
la pelle di collina
cinta dalla luna

anime s'inseguono
tra scie di lucciole in cielo
affrescano la vita
e le dita al poeta scorrono
la notte mormorando le
melodie di un cuore







 :-*saluti per il pomeriggio: si va a casa di M&Ch

mp47pasquino

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Re: Utilizzo un lessico "pesante"?
« Risposta #37 il: Venerdì 3 Ottobre 2008, 17:09:28 »
Visto che la stiamo massacrando in nome della poesia io getto i suoi semi qualità "Nicole" spero facciano buoni frutti...

Melodiosico cuore,
La notte sussurri
Di un poeta dalle dita che scorrono
Affrescando vita.
Strie di lucciole in cielo
In un susseguir di anime.

Oh luna cingesti
Un’ombra infranta da steli
Su pelle di collina.



Nikita

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Re: Utilizzo un lessico "pesante"?
« Risposta #38 il: Venerdì 3 Ottobre 2008, 18:23:17 »
ACCIDERBOLINA :o

Questo sì che è massacrare, altro che. ;D A parte gli scherzi, grazie.

Allora, andiam con ordine.
Anna, carissima, figurati! Fai pure e stai tranquilla, chè l'ho chiesto io. ;)
Ehm, sono d'accordo che troppi aggettivi stroppiano, ma perchè essere tanto drastici? Sono così carini gli aggettivini, porelli, me li hai eliminati quasi tutti.

Filo, idem come sopra. ;D Anzi, se prima ne era sopravvissuto qualcuno, tu hai dato il colpo di grazia. ;D

Non prendetela male, ma continuo ad essere pro aggettivi. Le vostre rivisitazioni sono più efficaci e scarne, certo, ma forse troppo scarne (scusate, ma è questione di gusto personale). Sarà un mio limite, sarà la testardaggine ;D . Trovo che la composizione priva di aggettivi risuti meno melodiosa, più "fredda". Forse, semplicemente, non è mia. Tra qualche tempo, probabilmente, cambierò idea e modo di scrivere (è successo già tante volte), ma forse non sono ancora pronta. Che vi devo dire? ;D

Perdono. :-[

Nonno! Eccome se han fatto buoni frutti! ;) Mi piace molto la tua versione, nonostante ciò che ho scritto sopra. Un bacione.

Grazie mille, ancora. :-*
Nicole

p.s.mancava il testo scorrevole! come mi divertooooooooooooo ;D

filodiseta

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Re: Utilizzo un lessico "pesante"?
« Risposta #39 il: Venerdì 3 Ottobre 2008, 18:42:17 »


Cara, è dall'alta moda che nasce il prêt-à-porter. Da essa si attinge, non necessariamente occorre cambiarsi completamente ;)

Riguardo l'armoniosità della poesia, se ci tieni tanto, prova a scrivere in metrica: quella sì che dà calore e musica, non gli aggettivi.


Eccomesempre: vedi tu ;D


ciao

Offline AnnamariaMilazzo lightdark

Re: Utilizzo un lessico "pesante"?
« Risposta #40 il: Venerdì 3 Ottobre 2008, 19:07:43 »
bene
siamo giunti ad una conclusione...allora!
e cmq da un lessico pesante siamo finiti agli aggettivi inutili o ipiù precisamente di troppo!
buffo però questo dilagare negli argomenti limitrofi!
bhe, anche quando si parla a voce si comincia da un capo e si inisce a tutt'altra chose!

per me concludo ici!!!

mp47pasquino

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Re: Utilizzo un lessico "pesante"?
« Risposta #41 il: Venerdì 3 Ottobre 2008, 19:55:45 »
Io non lessicherò lessicando evitando lessicherò lessicatamente tanto che di lessi co dei libri sono pieni.
Ma mi aggettiverò aggettivando aggettivi e aggettivazioni tali che aggettiveranno influenzando aggettivi...
in quarantena poiché influenzati.
Sono nuovo di quì forse qualcuno pensa che invado troppo, forse sono un'altro punto di vista, mi fa' piacere sapere e coprire che ci sono persone colte e intelligenti, questo fare, questo velo di apparente protezione che a volte si sente verso alcuni, mi porta a pensare di buono con la conseguente preoccupazione però che un filo di evanescenza nei consigli, visto lo spessore di chi propone, sia quello di addivenire lievemente, piacevolmente elegantemente ma fievolmente con una certa pacatezza non a imporre o dare impressione di farlo, ma di piacevolissimevolmente portare per mano chi merita l'elevazione, senza per altro nell'incuranza o addirittura ignorare l'altra parte che  usa così personali metodi empirici narrando poesia.
Mi sia consentito di salutarvi tutti con un prepotente esplodente abbraccio amichevole, di me posso dire tutta l'ignoranza possibile ho già detto di essere plurilaureato in scienze confuse, in letteratura astrale, in lingue morte, in tontologia applicata, in genetica sincopata, oltre a preisedere come affiliato al gruppo Club dello "Struffello" in Firenze dove miei esimi amici e colleghi risiedono.
Il mio è uno scherzo non voglio prendere in giro nessuno anzi vorrei sminuire le tenzioni, amici e colleghi attivatevi iniziando a tendere mano, hanno detto che c'è un laboratorio e altre forme di amalgama letterario perché non scherzare sulla grammatica e lavorare scherzando senza dare l'impressione di stare in cattedra attirando e attivando ammirazione e seguaci... L'atelier con i sarti adatti spesso fa' sfilate e riceve alti consensi, addirittura crea e impone mode.
P.S. non prendetemi troppo alla leggera alcune cose dette rispondono a verità, perdonatemi gli aggettivi, ciao             

Nikita

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Re: Utilizzo un lessico "pesante"?
« Risposta #42 il: Venerdì 3 Ottobre 2008, 20:25:16 »

Cara, è dall'alta moda che nasce il prêt-à-porter. Da essa si attinge, non necessariamente occorre cambiarsi completamente ;)

Riguardo l'armoniosità della poesia, se ci tieni tanto, prova a scrivere in metrica: quella sì che dà calore e musica, non gli aggettivi.


Eccomesempre: vedi tu ;D


ciao

Infatti attingerò, attingerò. ;D Son sincera quando dico d'esser felice di imparare nuove cose. Dico soltanto che bisogna dare tempo al tempo. ;) Io vi ringrazio infinitamente per aver espresso i vostri pareri e per avermi prestato attenzione, non capita spesso (perlomeno, non a me) di trovare gente aperta al dialogo, come lo siete tutti voi. Indi per cui, vi mando un bacione schioccoso (ahahahahah, un altro aggettivo! ;D ).

Filo! La metrica è stata la mia culla, ma l'ho abbandonata: ho bisogno di più spazio. ::)

Anna, sul serio: qui si passa da Roma a Toma in uno starnuto, ma in fondo è proprio questo il bello, no? Penso che sia davvero un'arte il trovare connessioni di ogni sorta, dopotutto è il pane degli scribacchini come noi. :angel:

Nonno, non ho capito nulla. Mi son persa. ;D Com'era? Aggettivare aggettivi aggettivando... ??? Oh mamma!

Un bacione, un altro. :-*

Nicole

Offline AnnamariaMilazzo lightdark

Re: Utilizzo un lessico "pesante"?
« Risposta #43 il: Venerdì 3 Ottobre 2008, 21:42:52 »
ciccia
sai bene che ti ho portato io qui
salvandoti dalle mani immonde di quell'essere spregevole che regnava sull'altro sito
sai bene che per me tu sei un'altra figlia e ti seguo volentieri
sai bene che con me puoi giocare quanto vuoi
sai bene che mi piace condividere momenti con persone simpatiche come "il nonno" (per me un po' di meno)
e sai che anch'io voglio crescere!
si, ancora e ancora
quindi per cui poscia
andiamo a continuare!

Offline Stefano Toschi

Re: Utilizzo un lessico "pesante"?
« Risposta #44 il: Venerdì 3 Ottobre 2008, 23:25:02 »
Il discorso sugli aggettivi è interessante e merita una riflessione. Non credo che gli aggettivi non abbiano diritto di cittadinanza, diciamo così, nella poesia. Certo la scelta di limitare al massimo il loro uso può essere una scelta stilistica, tendente all’essenzialità. D’altra parte pensare che un testo diventi poetico infarcendolo di aggettivi stupefacenti, mielosi, altisonanti ecc. è sicuramente un’idea sbagliata.
Ma in linea generale io direi che gli aggettivi ci vogliono nella giusta misura, e questa misura la dà solo lo stile personale e l’effetto che si vuole ottenere.
Due esempi.

Ungaretti: Soldati

Si sta
come d’autunno
sugli alberi
le foglie

Non ci sono aggettivi, certo l’effetto non sarebbe stato lo stesso se avesse scritto:

Si sta
come d’autunno inoltrato
sugli alberi stanchi
le foglie ingiallite

Pascoli: Lavandare (1a terzina)

Nel campo mezzo grigio e mezzo nero
resta un aratro senza buoi che pare
dimenticato, tra il vapor leggero.

Qui ci sono parecchi aggettivi. Anche in questo caso l’effetto ( a parte che si perde la struttura metrica) sarebbe stato ben diverso se per amore di essenzialità avesse eliminato tutti gli aggettivi “superflui”:

Nel campo
resta un aratro senza buoi che pare
dimenticato nella nebbia.

Anche se questo testo è in metrica, non è questa la questione; avrei potuto prendere un testo in versi liberi (adesso avevo fretta) ed avrei ottenuto lo stesso “svuotamento”, non di significato, ma di “poeticità”.
Insomma mi sembra che l’uso che si fa degli aggettivi è una delle cose che determina la “forma” della poesia più ancora che il significato. E siccome non c’è poesia senza una forma poetica, e la forma è una componente essenziale dello stile di ciascuno, credo che dovremmo riflettere sull’uso che facciamo degli aggettivi nelle nostre poesie e sul tipo di effetto che ne otteniamo.
"Ogni certezza è nel sogno" (E. Poe)