Autore Topic: Sonetto H2O (di Stefano Toschi)  (Letto 1657 volte)

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Offline Benito Ciarlo

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Sonetto H2O (di Stefano Toschi)
« il: Venerdì 26 Settembre 2008, 22:08:29 »
Trovare chi rinunci consapevolmente alla rima e trovi nell'armonia dei versi liberi una metrica comunque soddisfacente è abbastanza raro.
Imbattersi oggi in chi alla rima e alla metrica non rinuncia - non potrebbe perché ce l'ha nel DNA - è raro.
Avere la fortuna di conoscere chi, alla rima e alla metrica, non sacrifica il significato, benché "costretto" dal Notar Jacopo da Lentini a dir tutto in quattordici versi che "suonino" come tasti d'un clavicembalo ben temperato, beh... è rarissimo.


Queste erano le mie convinzioni prima di entrare qui.

In pochi giorni ho scoperto almeno due 'sonettisti sopraffini', uno è Stefano Toschi, l'altra è Filodiseta, delle cui poesie dirò un'altra volta. E chissà quanti altri ne scoprirò domani...

La produzione di Stefano è impressionante:
una accurata lettura (e rilettura) meritano i suoi sonetti a sfondo evangelico che trovo stupendi per rigore di narrazione e perfezione metrica e che non voglio commentare perché ogni parola in più sarebbe superflua.

Posso commentare e invitare chi vuole a farlo, invece, il suo Sonetto H2O nel quale il nostro dà prova della solita maestria e la unisce a un'ironia che lascia l'amaro in bocca e il sorriso sulle labbra.

(http://stefanotoschi.scrivere.info/index.php?poesia=33122)

Un sonetto spiritoso per rimpiangere l'innocenza delle origini di cui le Ninfe (metafora della Natura incontaminata) e il pensiero bambino sono gli archetipi. Come un fulmine ( e non per la brevità a cui il sonetto costringe) irrompe la Ragione che tutto comprende, meno che le ragioni del cuore, e relega nell'oblio la magia del sapersi meravigliare delle piccole cose.
E quell'accenno terminale alla vera 'cultura' non può che evocare e travalicare 'ISHMAEL' di Daniel Quinn la cui lettura consiglierei a tutti.

Alla prossima




mi ha sempre stupito quali giri assurdi debbano fare i fiumi per passare sotto tutti i ponti (Beppe Grillo)

Offline Stefano Toschi

Re: Sonetto H2O (di Stefano Toschi)
« Risposta #1 il: Sabato 27 Settembre 2008, 12:37:05 »
Grazie Benito. Troppo buono!  :)

La tua interpretazione è perfetta e la chiave di lettura è proprio il finale sarcastico che esprime il rimpianto per il tempo del sogno quando la natura era ancora animata ed ammantata di un fascino misterioso, terribile e gioioso, prima che il tempo della “razionalità” la riducesse ad una semplice risorsa da sfruttare metodicamente e le acque cristalline (questo era il tema della poesia, perché si tratta di una poesia a tema) diventassero un “arido” composto chimico: H2O (magari con qualche inopportuna aggiunta!).

P.S. Il libro di Daniel Quinn non l’ho letto. Purtroppo ho visto che è fuori catalogo.  :-\
Cercherò di procurarmelo comunque.  ;)
"Ogni certezza è nel sogno" (E. Poe)

Nikita

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Re: Sonetto H2O (di Stefano Toschi)
« Risposta #2 il: Sabato 27 Settembre 2008, 20:08:11 »
Non posso commentare l'abilità di Stefano, dal momento che non capisco un tubo di metrica & co. :angel: Vabbè, lo faccio lo stesso: Stefano è un grande. Non ho mai visto nessuno scrivere sonetti tanto belli (sì vabbè, a parte i Maestri ;) ) e, personalmente, non capisco proprio quale mente possa riuscire a scrivere così. Io sono negata, colpa mia. Comunque, chi ci sa fare ci sa fare. Evvai Stefano. Se io ho 160 anni, tu ne hai almeno 16000. ;D
Un abbraccio.
Nicole

p.s. Lo cercherò pure io il libro. ;D

Offline Francesco Pozzato

Re: Sonetto H2O (di Stefano Toschi)
« Risposta #3 il: Sabato 27 Settembre 2008, 22:00:48 »
hey hey hey qualcuno mi ha obliato!!!!
scusate se mi intrometto ma qui lo scudiero dei classici sono io (con modestia e senza rancore ovviamente!!!)
mi si accusa l'essere troppo classicista e poi qnd si apre una discussione sul classicismo io neanke vengo menzionato uffa...
ovviamente scherzo!!!!
grande stefano!!!
Francesco, scudiero dei classici

Offline Benito Ciarlo

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Re: Sonetto H2O (di Stefano Toschi)
« Risposta #4 il: Sabato 27 Settembre 2008, 22:43:47 »
hey hey hey qualcuno mi ha obliato!!!!
scusate se mi intrometto ma qui lo scudiero dei classici sono io (con modestia e senza rancore ovviamente!!!)
mi si accusa l'essere troppo classicista e poi qnd si apre una discussione sul classicismo io neanke vengo menzionato uffa...
ovviamente scherzo!!!!
grande stefano!!!


Piacere. Ho letto una sola tua poesia, era in latino (ahimè). Cercherò le altre.
Saluti
benito
mi ha sempre stupito quali giri assurdi debbano fare i fiumi per passare sotto tutti i ponti (Beppe Grillo)

Offline Stefano Toschi

Re: Sonetto H2O (di Stefano Toschi)
« Risposta #5 il: Domenica 28 Settembre 2008, 11:53:40 »
hey hey hey qualcuno mi ha obliato!!!!
scusate se mi intrometto ma qui lo scudiero dei classici sono io (con modestia e senza rancore ovviamente!!!)
mi si accusa l'essere troppo classicista e poi qnd si apre una discussione sul classicismo io neanke vengo menzionato uffa...
ovviamente scherzo!!!!
grande stefano!!!

Non vorrei fare troppo il serioso, :-\ :angel:
però mi piace precisare che il fatto di usare sonetti e altra forme metriche chiuse non significa necessariamente inclinare verso il classicismo.
Personalmente penserei che le mie poesie siano assolutamente anticlassiche per lingua, per temi e per impostazione generale.
Se per classicismo, nella poesia italiana, si intende il riferimento al modello del Petrarca, nel mio caso si potrebbe forse parlare di ispirazione “preclassica”.

Nel sonetto commentato da Benito, che per comodità riporto qui sotto, le quartine hanno un aspetto classicheggiante, questo era richiesto dall’argomento ed ha la finalità di riprodurre l’atmosfera magica di una scena mitologica, nella quale l’incresparsi dell’acqua di un laghetto, accompagnato dal gorgoglio delle cascatelle che lo alimentano, nel folto di un bosco, si intreccia con l’apparizione danzante delle ninfe acquatiche.
Nelle terzine, invece, il tono si abbassa rapidamente e progressivamente, fino all’immagine, tra il buffo e il goffo, ma certamente non aulica, dell’antico incantamento  della natura rinchiuso in cantina e della sarcastica proclamazione del trionfo della cultura razionalista.

SONETTO H2O

Filtra tra fitte foglie a illuminare
di sole un raggio alcune cascatelle,
che increspan d’un laghetto l’acque chiare
ove parmi veder, leggiadre e belle,

ninfe, sfiorando l’onde, ora, danzare.
Dolci movenze di figure snelle
tra il gaio scintillar miro specchiare:
riflesso delle mitiche sorelle.

Sogno lontan d’umanità bambina
cullata dalla magica natura
prima che una ragione sopraffina,

orgoglio dell’umanità matura,
chiudesse la magia nella cantina
per far trionfare, infin, vera cultura.

"Ogni certezza è nel sogno" (E. Poe)

Offline Marina Como

Re: Sonetto H2O (di Stefano Toschi)
« Risposta #6 il: Domenica 28 Settembre 2008, 23:09:08 »
Un piccolo consiglio perchè io me ne sono fissata: la lettura anche di Oliviero Angelo Fuina, il quale ti dona la metrica racchiusa nella musica come in sottofondo, senza tu te ne accorga, nei suoi versi si racchiude la precisione metrica con una naturalezza rara, soffusa nel linguaggio fluente ed immagini originali d'atmosfera.
Un esempio di riservatezza dei sentimenti che bussano con timidezza alla porta di Oliviero, per spiegarmi meglio vi propongo una sua poesia:
Ti stringi fra le braccia nei timori (amore)

Quelle notti che manca una carezza,
un sorriso da offrire a piene mani,
nei fremiti nostalgici di pelle
da riparare a luna indifferente

è silenzio d’immobili lancette
di sangue che si ferma nell’angoscia
domande che rimbalzano nel vuoto
di un cielo sotto pelle che fa notte.

Sei sola tra la folla di pensieri
e mille frasi senza convinzione,
ti stringi fra le braccia nei timori
tacendoti un’aurora a riscaldare.

Ed è così che il mio sguardo ti copre
scivolando su schiena in nuda mostra,
sei vicina la distanza di un cuore
che ancora teme un’altra sofferenza.

È indiscreto il mio osservarti di spalle
- ma è solo che non voglio far rumore -
avrai forza che nasce dal silenzio
nel travaglio di un giorno che ti aspetta.


 
Se voglio fare la stronza ci riesco bene.  Talmente bene che quasi quasi ci sono. O forse ci sono.  Si, deciso.

filodiseta

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Re: Sonetto H2O (di Stefano Toschi)
« Risposta #7 il: Martedì 30 Settembre 2008, 10:10:48 »

In pochi giorni ho scoperto almeno due 'sonettisti sopraffini', uno è Stefano Toschi, l'altra è Filodiseta, delle cui poesie dirò un'altra volta. E chissà quanti altri ne scoprirò domani...



Oh Ben, solo adesso leggo che mi hai nominata evidenziandomi in grassetto e definendomi "sonettista sopraffina". Ti ringrazio di cuore. Ho scritto diversi sonetti in passato, che sono appartenuti ad un periodo molto costruttivo per l'apprendimento del "mestiere" di poeta. Certo che rivedendoli oggi, mi vergogno un po' :-[, ma se vorrai, basta che tu me lo chieda, che tirerò fuori i migliori e te li farò leggere.

Grazie ancora per la considerazione :-*



filodiseta