Autore Topic: Che ne dite della poesia metasemantica?  (Letto 10524 volte)

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Offline Benito Ciarlo

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Re: CHE NE DITE DELLA POESIA METASEMANTICA?
« Risposta #30 il: Domenica 21 Settembre 2008, 00:43:00 »
Cosa dite della budella di laga di lamerzia
che si prende la solerzia
ma non molla la patanza?


Io per me, slingato il frazio,
dico che 'sta budellazza
sulla laga è quasi strazio

e di rimbo nosge pazza
sorfa il cischio, paga dazio
se non molla la gamazza.

La solerzia se la tenga
ma diròfero ad oltranza
la conorzia cantivenga.

La patanza è un ben comune
da divider tra sgamelli
vado a letto, spengo il lume

dormo e sogno i Dardanelli!

-----------------------

Benvenuto Fabio.

Per Stefano: qui mi sta succedendo l'inverso del porcodoro che emigrò in Sudamerica: senz'accorgemene migro verso il "non sense".
mi ha sempre stupito quali giri assurdi debbano fare i fiumi per passare sotto tutti i ponti (Beppe Grillo)

Offline Benito Ciarlo

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E GNACCHE ALLA FORMICA
« Risposta #31 il: Martedì 23 Settembre 2008, 01:08:26 »
E gnacche alla formica

 

 

Io t'amo o pia cicala e un trillargento
ci spàffera nel cuor la tua canzona.
Canta cicala frìnfera nel vento:
E gnacche alla formica ammucchiarona!

 
Che vuole la formica con quell'umbe
da mòghera burbiosa? E' vero, arzìa
per tutto il giorno,e tràmiga e cucumbe
col capo chino in mogna micrargìa.

Verra' l'inverno si,verra' il mordese
verranno tante gosce aggramerine,
ma intanto il sole schìcchera gigliese
e sgnèllida tra cròndale velvine.


Canta cicala, càntera il manfrore,
il mezzogiorno zàmpiga e leona.
Canta cicala in zìlleri d'amore:
E gnacche alla formica ammucchiarona!

(FOSCO MARAINI - DA: GNOSI DELLE FANFOLE)

 
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Offline Benito Ciarlo

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Strepuzia
« Risposta #32 il: Sabato 27 Settembre 2008, 22:55:50 »
Strepuzia

Quando Strepuzia fescolò nel tarro
in ciel friscàro aulotte sopraffine
e non so dir se sbrecolò nel marro
oppur s'unghiò la rosa con le spine.

Rammento che nel rapido bicarro
ella solea, sambarcorvino il crine,
il suo bel volto pitturar col farro
ond'estinar legnesca o molto fine.

Strepuzia appare mèfica pur oggi
che s'è premuneggiata di virtù
se tu la vedi sparaffato insorgi

che discretato questa donna ha il blu.
Considerando che lidembio forgi
puoi commestarla, osando, pure tu.
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Offline Stefano Toschi

Re: CHE NE DITE DELLA POESIA METASEMANTICA?
« Risposta #33 il: Domenica 28 Settembre 2008, 15:30:33 »
Pustrezia

Pustrezia, la minore delle sfrore,
sarcoccolava langue alla finestra,
mentre dal giungue astiglio delle sore
garrugillava pingue la minestra.

E ravamente ussava adire fore,
ma prosperiva sòrsene banestra
gluando il cielo ortato di florore,
sognando tingui pargoli e bluestra.

Ora che la soltada s’è brunita
ed ogni fuffo salta birbolante,
lei varta, turba, l’àrmine passita

cossando valvi gutti tremolante,
e ad ogni brilla qualzapecorita
sospira, assorta, all’èrmito fassante.
"Ogni certezza è nel sogno" (E. Poe)

Offline Benito Ciarlo

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Re: CHE NE DITE DELLA POESIA METASEMANTICA?
« Risposta #34 il: Domenica 28 Settembre 2008, 15:54:43 »
Pustrezia e Strepuzia


Di tal sorelle bleffe e sconfernate
ci converrebbe, Toschi, proseguire
a narrar gesta, che le spatornate
offrono spunti per parecchio dire.

Io dirò della grande le fanate
e tu della seconda quell'agire
che fe' di lei regina delle fate.
(S'imbioccherà la gente nell'udire?)

Sarà la biscrittura a scollapini
che fornirà l'esatta fidizione
e come per Fruttero e Lucentini

l'insieme sarà unico e, attenzione:
non mi sorrecchia l'eco dei quattrini
a pettorare questa fonazione.
 
 ;D
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Offline Stefano Toschi

Re: CHE NE DITE DELLA POESIA METASEMANTICA?
« Risposta #35 il: Domenica 28 Settembre 2008, 22:35:43 »
Fruttero e Lucentini? O mamma mia!
La cosa mi sconquicchera parecchio
tocché porrebbe ruggere nel secchio
la fàmula gargàrula per via.

Ma una caruffa sorgemi oravia:
giacché tacca rollòfera all’orecchio,
io mi domando quale proferecchio
tra Toschi-Ciarlo e Ciarlo-Toschi sia?  ;D

Comunque a ben vedere me ne affragno
e mi arrotello a scriver di Pustrezia
dall’animo sì spiro e tipidagno.

A te, però, Benito, la faghezia
di cominciare il narratorio magno
tarrando di Strepuzia la sollezia.  ;)
« Ultima modifica: Domenica 28 Settembre 2008, 22:37:25 da Stefano Toschi »
"Ogni certezza è nel sogno" (E. Poe)

Offline Marina Como

Re: CHE NE DITE DELLA POESIA METASEMANTICA?
« Risposta #36 il: Domenica 28 Settembre 2008, 23:26:51 »
 :D mi farete morire... bravissimi... vi lascio... sono pure senza parole... tutto dire...
Se voglio fare la stronza ci riesco bene.  Talmente bene che quasi quasi ci sono. O forse ci sono.  Si, deciso.

Offline Benito Ciarlo

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Re: CHE NE DITE DELLA POESIA METASEMANTICA?
« Risposta #37 il: Domenica 28 Settembre 2008, 23:32:53 »

A te, però, Benito, la faghezia
di cominciare il narratorio magno
tarrando di Strepuzia la sollezia.  ;)


Ciarloschi sa di russo, Toscarlo di spagnolo
Stefito sembra stitico e Benfano diarroico;
allora non ci resta, mettendoci del dolo
ch'anagrammarci il nome per renderlo più eroico.

Il tuo, 'Tasso Che Tonfi' diventa anagrammato
e già va ben, che il Tasso ognuno sa chi era.
Il mio, 'Bilanci Rotolo', è un uomo rassegnato
a guadagnar pochissimo con questa trillallera.

Per cui Rotolo Tasso?... Non 'bilanci che tonfi'!
sennò si penserebbe subito ad Alitalia
a cordate d'Alpini e a' portafogli sgonfi

dei figli ultraspremuti dell'Italia...
Il nuovo autore narrerà dei trionfi
delle sorelle che tenemmo a balia.

e, caudando:

Domani per lavoro andrò in Toscana
e resterò lontan per qualche dì
ma la mia assenza sai non sarà vana

ch'appena torno mi riporto qui
e manco a dirlo poi da buona lana
Strepuzia verrà meco lipperlì.


 
« Ultima modifica: Domenica 28 Settembre 2008, 23:58:10 da Benito Ciarlo »
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Offline Stefano Toschi

Re: CHE NE DITE DELLA POESIA METASEMANTICA?
« Risposta #38 il: Martedì 30 Settembre 2008, 12:06:32 »
Allora nell’attesa del ritorno
della metà del buon Rotolo Tasso,
al rotolar del tasso in alto e in basso
alquanto indifferente, me ne storno,

e al fin che non rimanga disadorno
e tristemente vuoto ‘sto Parnasso
con questi versi faccio un po’ di chiasso
e per passare il tempo suono il corno.

Metasemanticando, poi... Narocco!
Attenti a non fallare nel nonsense,
tacchè mi grada sfare arcibalocco

piuttosto che pittare strazze e pense,
dunque arcibaloccando salutocco
e aspetto nicche e nacche la riprense.
 :)
"Ogni certezza è nel sogno" (E. Poe)

Offline Benito Ciarlo

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ROTOLO TASSO: LA STREPUZIA FURIOSA
« Risposta #39 il: Mercoledì 1 Ottobre 2008, 23:47:26 »
Era costei, quell'ellera scevarda,
Figlia di Starca, signora di Vercano
A cui pur dianzi sua feffera fallarda
Per strano caso uscita era di mano.
Com'al  bel Walter ella alzò lo sguardo
Lo ricordò, gracchiante nel pantano,
In concerto butirrico e nervoso
Rosposembiante quasi caccoloso:

Il princerospocretulo allorquando
Il bacio di Strepuzia procacciossi
Danzò di ghièffa in taffa sproloquiando
E in bel saccodimerdido mutossi.
Ed ostellando qua o pur viaggiando
Punkabbestiando veruli e fin ossi
Pafflingo se n'andò da mane a sera
A spataffiar d'Omero la dentiera.

In quella s'imbattè ne la sorella
Che di Strepuzia avea vago sembiante
Pustrezia  detta, ed altrettanto bella,
Che vagaberellava tra le piante.
Walter squanfisse ne la carbonella
Della passione e s'arrupì l'amante.
Pustrezia, svergolante, non comprese
E gli donò la brotula e il giarrese.

(1. continua?)







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Offline Stefano Toschi

Re: ROTOLO TASSO: LA STREPUZIA FURIOSA.
« Risposta #40 il: Giovedì 2 Ottobre 2008, 12:12:50 »
Ma quando s’allamparono l’avanze,
La donzelletta, tipidella e strua,
Ritrosa se n’arzitte dalle tranze
Fugandone l’ambrazzi e l’arrapua,
E sgalluzzando tiffera all’erbanze
Svanette lesta dalle viste sua.
Si spriffera il bel Walter del rimballo
Resta pensoso, poi parte sequallo.

Nel folto bosco ner giva Pustrezia
E sobbalzava lazza ad ogni tocco
Di ramo o frasca sulla pelle crezia,
Il Walter seguitor temendo cocco,
Ma vièppiu nella selva s’addentrezia
Si sente più sicura e visto un trocco
A riposar si asside tutta ansante
Pensando il seguitore esser distante.

Nel mentre ch’ella quasi s’assopiglia,
di colpo l’assobbalza un frugogliere
ed aguzzando gli occhi alle cespiglia
le appare zampicchiante un cavaliere.
Non tarda a riscontrar tosto stupiglia
In ello il suo invaghito spasimiere:
Silvio dell’Italletere signore
Di cui per pudortà storniva amore.

(2. Continua?)
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Offline Benito Ciarlo

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Re: ROTOLO TASSO: LA STREPUZIA FURIOSA
« Risposta #41 il: Giovedì 2 Ottobre 2008, 19:29:42 »
E intanto che Pustrezia è congarciuta
tra l'un che la sclaventa e l'altro pure,
Strepuzia colta dalla scoraggiuta
or siede a prodigar al cor sue cure.
Sorella sì, maleficarda e irsuta
non sbiscia cavaglier nell'avventure:
Silvio dell'Italletere era pur quello
a cui Strepuzia consacrò il cervello!

"Ah! ria sporfigna vita introminabile!"
Ella sperificò sbrullando massi
e la montagna diventò frassabile:
il fango riversò su piazze e bassi;
quasi che la pazzia foss'adimabile
dal letto l'èrvio fiume fece scassi
e la pianeta che non è impermeabile 
s'ammollicchiò a tal punto che li pesci
scillavan tra radici e spatafesci!

Strepuzia armossi d'ardigliàn lucente
e 'l suo ippoenergissimo spronò:
mariò le vette dell'amor sfuggente,
e il sillomètro affratta fracassò:
con durlircana gli assestò 'n fendente
che l'epiceciorosso frantumò.
M'è tempo ormai di finissar la testa
e di Pustrezia seguitar le gesta.

(3. continua ?)





« Ultima modifica: Giovedì 2 Ottobre 2008, 19:42:24 da Benito Ciarlo »
mi ha sempre stupito quali giri assurdi debbano fare i fiumi per passare sotto tutti i ponti (Beppe Grillo)

Offline Marina Como

Re: Che ne dite della poesia metasemantica?
« Risposta #42 il: Giovedì 2 Ottobre 2008, 22:49:51 »
 :D clap clap clap... luponi, nocchile, mariti tozzi!!! gelitati frescuranti!
clap clap clap... luci spente... shhhh...
presentommi teatraum effects
Se voglio fare la stronza ci riesco bene.  Talmente bene che quasi quasi ci sono. O forse ci sono.  Si, deciso.

Offline Stefano Toschi

Re: ROTOLO TASSO: LA STREPUZIA FURIOSA.
« Risposta #43 il: Venerdì 3 Ottobre 2008, 12:46:28 »
Al cavaliere grapulo venente
Piangendo si confessa la pulzella
Del suo timor pel Walter inseguente,
Ed eccolo che sbuca in chetichella,
Lo sguardo con il Silvio tancrociente,
Cagnescheggiando greppano martella,
O… che silenzio cedula sul bosco
Nell’attendenza del pugnazzo fosco!

Poi sganasson s’atturcheno nell’aria
E colpi di sternazzi e di zepponi,
Corruzze, ghiozze, potti e taffinaria,
Tanto da risonarne gli orpelloni.
Pustrezia, profittando dell’armaria,
Guizza sen fugge a traffi e gazzelloni,
E fuor la selva corre sgambarella
Finchè rincontra infine la sorella.

(4. continua)
"Ogni certezza è nel sogno" (E. Poe)

gianburrasca

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Re: Che ne dite della poesia metasemantica?
« Risposta #44 il: Venerdì 3 Ottobre 2008, 13:16:46 »
Questa che s’era un tozzolo artufata,
la sorella guardò con garrulanza
s’inzò, si dette poscia un’arronfata,
e come nulla fosse s’arrotanza

Che niente s’arrufasse in quel contesto
è bene rimarcarlo con sollucco
benché il torvello fosse assai funesto,
nessuno richamatte il mammalucco

Or bene che s’illazzeri  credete?
Nemmeno per idea, a lei non sacque;
l’astuta donna dopo l’artufete
pette, marcò, si intulse e poi sgarlacque

La povera Pustrezia in queste lonce
non galvalette un misero scontuglio
si fece un fencio dietro le sue stonce
e rimanette, stolta, senza struglio.



(5.continua)
« Ultima modifica: Venerdì 3 Ottobre 2008, 13:24:29 da Gianburrasca »