Autore Topic: Che ne dite della poesia metasemantica?  (Letto 10444 volte)

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Offline Benito Ciarlo

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Rotolo Tasso & soci: La Stepuzia furiosa
« Risposta #45 il: Venerdì 3 Ottobre 2008, 20:56:34 »
Pustrezia al palandràghero si volta
E per la selva tutta lo sbarretta
Menandolo com'òbise in gagliolta
O come bassofuppia senza fretta.
(Ella s'accorge tardi che quei due
Che s'eran messi a bulicchiar sue gesta
Son diventati tre per cui nel Grue
Vorrebb'ella annegarsi per far festa.
Il terzo, Gianrabrusca, è sbrigativo
Cronacheggia  in quartine e resta vivo).

Nel mentre si solfeggia la pensata
anco Strepuzia s'addùcchia la stroppa
E cogitando d'essere sciambata
Si vuol svellar le ottave dalla groppa
(Per cui mi priega di cambiar rigistro
E dirlo immanti e nenti pure a Toschi.
In quanto a sceglier io non mi rimistro
E tuttavia potisso alla granchesca:
"Non ottonario ma terzin dantesca"?)

In un momento d'inusata pace
Le sorelline  cantan quasi in coro
Una canzone antica che non tace

Di dare il willecomen con decoro
A chi s'aggriega piaranfiò, sagace.
Per cui 'i porgo un cofano d'alloro

Per frallicchiare l'ultimo arrivato
In questo calderon metasemantico,
E a Gianrabrusca dico: benalzato!
mi ha sempre stupito quali giri assurdi debbano fare i fiumi per passare sotto tutti i ponti (Beppe Grillo)

Offline Stefano Toschi

Re: Che ne dite della poesia metasemantica?
« Risposta #46 il: Venerdì 3 Ottobre 2008, 22:46:20 »
A Giamburrasca  il benalzato accordo,
come a chi unirsi d’ogni dove voglia,
però gli raccomando il buon accordo

col metro stabilito, qualsivoglia!
Sebbene mi piacesse l’ottavina
non cambio certamente controvoglia:

per me va bene pure la terzina!
 ::)
"Ogni certezza è nel sogno" (E. Poe)

gianburrasca

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Re: Che ne dite della poesia metasemantica?
« Risposta #47 il: Sabato 4 Ottobre 2008, 09:00:30 »
Perbacco, e pur perdindirindindina
vuoi veder che nell’ansia d’esser priego
ho sbalucchiato il verso di stentina?

Se devo esser sincero me ne frego
per me ottava, terzia, oppur quartina
mi scaccolano il grumo di sottego

però se a voi sollazza la prudina
potrei mettere in rima anche un quadriego
in modo da colmare la satrina

non so ditemi voi cosa v’aggranda
sa la quadronda, il sergo oppure il tango
o vi interessa anche la mutanda


 ;D

Offline Benito Ciarlo

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Re: Che ne dite della poesia metasemantica?
« Risposta #48 il: Sabato 4 Ottobre 2008, 12:12:15 »
La tua mutanda, Gianni, è primastriccia
al punto che dovresti infestocarla,
per cui tienila pure e, band'a briccia

torniamo all'arnoffar di cui si parla:
certo la regolanta è una pasticcia
che spacquera la vita come tarla

perciò tangheggia pure se t'aggrada
o pur quadronda rapido o legnardo
ma fa soltanto che non si disgrada

dalla metasematica, che il cardo
della metrica possiedi a profusione.
Quell'atavar di pargolo beffardo

Ti pinge come prudipo marpione
non ti scordar però che son testardo
per questo non dimentico il copione:

Di due sorelle scrètule e sciacquone
lo nostro dir l'historia è sproducente
dunque rimoccoliamo e all'occasione:

all'opra original poniam la mente!
« Ultima modifica: Sabato 4 Ottobre 2008, 12:15:57 da Benito Ciarlo »
mi ha sempre stupito quali giri assurdi debbano fare i fiumi per passare sotto tutti i ponti (Beppe Grillo)

Offline Stefano Toschi

Re: Che ne dite della poesia metasemantica?
« Risposta #49 il: Sabato 4 Ottobre 2008, 21:19:28 »
Tra strinchere e sorpori di mutanda
ho perso il filocoro della storia,
per quanto sfacchi e spicchioli l’organda

rimballo pannoloni e mertadoria.
Perciò chiedo, che fu delle sorelle
all’atto trasso dell’ancontratoria?

Si trulsero vergasse tapparelle
o corsero grugliendo cappavia?
Secondo l’accosar delle bretelle

occorrerebbe una resumeria!
 ??? ;D
"Ogni certezza è nel sogno" (E. Poe)

Offline Zima

Re: Che ne dite della poesia metasemantica?
« Risposta #50 il: Domenica 5 Ottobre 2008, 01:47:56 »
c'è pure il bricconcello col ditino
alzato che mi sbuchera la testa
e allora ciaettandolo m'inchino

toc toc busanco, è frassola la festa?
fate delle du sore un resumino
che forse se c'ho voglia m'accodezza
"proverò a spaccare
meridiane di silenzio,
come ghiaccio
sui mattoni della piazza
e sotto i nostri piedi"
r.d.

Offline Benito Ciarlo

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Re: Che ne dite della poesia metasemantica?
« Risposta #51 il: Domenica 5 Ottobre 2008, 02:28:35 »

occorrerebbe una resumeria!
 ??? ;D

Per resumeriar mi son dovuto
rilegger gli sprelecchi d'altri giorni
e come un uovodrillo ho rigoduto:

Strepuzia vagolò per lande e borni
e a Walter il ranocchio è risaputo
die' lo smacchetto e ricevette corni.

Walter s'arrupicò difatti il fiallo
della sorella di sua salvatrice:
anche Pustrezia cadde nel ghindallo.

e fu pestranga e doppia meretrice
ché incorniciò per prima la sorella
e dopo Walterino a cui s'addice

portare cornucopia alle cervella.
Dell'etere signore il Cavaliere
che giudicò Pustrezia gnifosella
 
la merticò per prattice finziere
rubandole la scomba e l'umenatto
dimentico di tatto e di maniere!

Pustrezia allor si mosse com'un ratto:
da tarda pudicizia fu travolta
che fè le calzvercule all'asfalto.

Peggio Strepuzia ch'ora si rivolta
e perde il cogitazio nella luna!
La poveretta è diventata stolta

e se vogliamo abbiamo la fortuna
di scriver le prutombie e la rivolta
di due fanciulle, mica solo d'una!


c'è pure il bricconcello col ditino
alzato che mi sbuchera la testa
e allora ciaettandolo m'inchino

toc toc busanco, è frassola la festa?
fate delle du sore un resumino
che forse se c'ho voglia m'accodezza

Ti servo il resumino con l'olive
e aspetto se davvero t'accodezzi.
Non far che poi ci lasci con le pive
nel sacco che di solito birrezzi!



mi ha sempre stupito quali giri assurdi debbano fare i fiumi per passare sotto tutti i ponti (Beppe Grillo)

Offline Zima

Re: Che ne dite della poesia metasemantica?
« Risposta #52 il: Domenica 5 Ottobre 2008, 23:06:53 »
se le sorti capetti benemeglio
di Pustrezia e la sorellina sua
so che s'incontrarono in boscheglio

e Strepuzia ch'in cor la rabbiabua
c'aveva, lo strascino fece gheglio
alla Pustrezia meretrice sgua

Arrivò l'ex giringello soglione
e d'innanzi si ritrovò la scena
del burgabuglio mazzarotettone

Lance di fuoco dall'occhi Strena
sputò dritte al rospetto puttarone
e ancor tirava i ricci alla balena




e ora il contributo mio l'ho dato
sto ferma per un poco fino quando
un nuovo input mi verrà sparato...  :P

 :-*

"proverò a spaccare
meridiane di silenzio,
come ghiaccio
sui mattoni della piazza
e sotto i nostri piedi"
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Offline Benito Ciarlo

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Re: Che ne dite della poesia metasemantica?
« Risposta #53 il: Lunedì 6 Ottobre 2008, 01:14:45 »
...
Lance di fuoco dall'occhi Strena
sputò dritte al rospetto puttarone
e ancor tirava i ricci alla balena


Strena, dicesti in chat, è di Strepuzia
la diminuzio che s'usò in franghiglia:
or noi dobbiamo fare trafficcuzia

per dar la diminuzio in falsachiglia
pure a Pustrezia povera figlietta...
ella di cogitazio a Toschi è figlia

a lui propongo allor: ti va ben Zetta?
Però, vi pare giusto allungar brodo
con perditempoadimandarcosette?

Certo che no, che non è questo il modo
però sapete? è quasi l'una e dieci
e il centroceribrino io più non odo

perciò vo' a letto e dico arrivececi!




« Ultima modifica: Lunedì 6 Ottobre 2008, 01:18:34 da Benito Ciarlo »
mi ha sempre stupito quali giri assurdi debbano fare i fiumi per passare sotto tutti i ponti (Beppe Grillo)

filodiseta

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Re: Che ne dite della poesia metasemantica?
« Risposta #54 il: Lunedì 6 Ottobre 2008, 11:52:12 »
ottave concatenate: ABABABCC, CDCDCDEE, EFEFEFGG






Et entro sbuffa giusto di sorpotto
m’accòdulo che pare di conquasso
c’incippo tra quadriglia e lo strambotto
e voglio strafigàre come un asso
Mi trombelletto allor sullo sprofòtto
e sverno palinfùgola nel nesso
di sbinariare il pàral Lele Pìpedo
in fronze franze pàttule diccìpedo   


Mi metto in lustro ad assulente sùpedo
con cave otta cenate in Appennino
quello Tosco Emiliano dove fàlcedo
che batte in dotto l’èrtica metrino
il tèrzolo dantesco che solfèngedo
con beffo di stra gùrrolo aquilino
Mettendo all’asta sapida donzella
che all’asta lei siscòte e si ribella   


E gonghi e mammi e pisoli sfavella
tornino presto a squàttere nel lembo
brùguli il grappo staggio alla rapella
s’arrumbi sta svattùcola nel grembo
Acciò s’intuorni prègula fondella
ed il pitonchio svetti dal codembo
Se tutto par così facilettando
vorrei sostarvi appròvolar poetando   








filodiseta ;D
« Ultima modifica: Lunedì 6 Ottobre 2008, 11:55:53 da Filodiseta »

Offline Stefano Toschi

Re: Che ne dite della poesia metasemantica?
« Risposta #55 il: Lunedì 6 Ottobre 2008, 12:45:26 »
INTERMEZZO

L’ esemplo filosetico solcando
pretusterei tornare al metro vecchio:
l’ottava narrativa arcimuffando
essere più contòna allo strapecchio.
Ometterei, tacchè, il concatenando
quisque mètero par popularecchio,
quantunque stimabondo assaimemente
per sto poema quassero astringente.

Dunque ripeperando l’archia strosia,
ed accumando certo i soprannomi,
Strepuzia detta Strena, la furiosa,
attorcicchiava potti e cammadomi
atrugnando la sora lagrumosa
e pure il ranocchietto cacciastomi.
Cor qui rinbattuzare il narramento
e il ranco seguitar pien di portento.

Nel suo furore Strena sulla luna
smarritò il lume stran dell’intelletto
e, senza senno, giù serpicaguna
accavasasse bistore in bulletto.
Come se posse radargire guna
per cervellare nacchere al folletto?
Di ciò si canterà, chi ne rimasse
nelle strofanti lasse ca sequasse.
« Ultima modifica: Lunedì 6 Ottobre 2008, 12:47:37 da Stefano Toschi »
"Ogni certezza è nel sogno" (E. Poe)

filodiseta

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Re: Che ne dite della poesia metasemantica?
« Risposta #56 il: Lunedì 6 Ottobre 2008, 13:17:17 »



Non protuccare dello mio ‘ntro mezzo
A far la speningella con altezzo
M’annovio al canto della (MIA) ripetenza
Sto poco a defilar la compresenza




 ;D

Offline Benito Ciarlo

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Re: Che ne dite della poesia metasemantica?
« Risposta #57 il: Lunedì 6 Ottobre 2008, 17:39:53 »


Non protuccare dello mio ‘ntro mezzo
A far la speningella con altezzo
M’annovio al canto della (MIA) ripetenza
Sto poco a defilar la compresenza




 ;D


Garmitti e Proculine or si riapproda
al chippo che fu al Tasso concediale
che Filo con gamienza ci amarcròda.
Per proseguir: il ben dell'orpidiale
Strepuzia sparrimò sotto la coda
del suo ippocompagno ambaridale
che con volento calcio lo sprittò
fin sulla luna ed oltre all'Oltrepo!

Ora come sgongiata d'ogni crilla
ella si move tra ferruche e cardi
e non si rende summa, miserilla,
ch'il ticchìte s'ampucchia e fa ritardi:
Non sparimecchia più, la gelosilla,
alla ria Zetta li recenti spiardi
né si rattoppa gli uomini ch'amò
e par rincombollita anziché no.

Filo allo passo prima, s'era accorta
ch'all'asta ella siscòte e si ribella
ed è proprio così che si comporta
e conzequenzia appar persona fella.
Strepuizia, infatti sperfica la porta
e fugge e sogna e succhia la paella
scambiartula per bischirlata torta.
La sua pulchrezia subito si svana
tosto rispucchia com'una befana.

Lacera, claudicasta e senza tana
ella s'invenemisce al campo turco:
dei cavalier sconosce la morrana
nè più distingue l'orrido dal burco.
La guisa è tal da darle di puttana
non fosse ch'il suo vis'è senza l'urco!
Come s'asside sipruffunce un nano
con ciuffo a guisa di fitogobanano.

"I son Brunetto!" ei dice mollettuccio,
"e fo la guerra a chi cad'ammalato.
dunque rendimi summa: qual inciuccio
ti fè cessar ogn'opra?" "Ho delirato"
Il sottometro restica l'astuccio
e cava una spadazzaquasiaratro
e con li fari schimidi d'un luccio
mira Strepuzia ch'altro non vo' fare.
Ella, distratta, lo manda a defecare.

(continua)



Stilo concluse:
"M’annovio al canto della (MIA) ripetenza
Sto poco a defilar la compresenza!"

ed io le ribadisco:
" la ripetenza non annovia niente
(però! t'incazzarigli e mica poco)
bitera se ti piace che la gente
capisce e ingloba chi sa star al gioco."







 
« Ultima modifica: Lunedì 6 Ottobre 2008, 17:44:25 da Benito Ciarlo »
mi ha sempre stupito quali giri assurdi debbano fare i fiumi per passare sotto tutti i ponti (Beppe Grillo)

Offline Stefano Toschi

Re: Che ne dite della poesia metasemantica?
« Risposta #58 il: Martedì 7 Ottobre 2008, 11:51:25 »
Transiamo, quinci, dal turchesco campo
e dalle gesta stulze di Strepuzia
al verdigo tomazio d'entrapampo
donde l'arsico cucco fa maruzia.
Pustrezia lampanata senza sciampo
gosticherebbe astare  con astuzia,
cocchè ribente scocca i lampatori
acchè sopissimente lor ardori.

Si avvoca Walter, Silvio il cavaliere,
et arrovellan d'ire sulla luna
per cogimare il senno vagoliere
orfito da Strepuzia scarrimuna.
Quindi acciuffito orsì l'ippovoliere
si traccan quale lasco noga runa
in groppa al falullifero destriero
accaccavasse fulgido cimiero.

Nel mentre che ciaccavano gli eroi
al qual l'onore avventuroso adisse,
l'ippovolante, l'alti dei ispiroi,
e all'uno e all'altro sememente tisse
con l'una e l'altra zampa posteroi
un calcincul  che ambambi li proisse
ad orbitar lassù come saette
tanchè riscasser'on lunar moquette.
"Ogni certezza è nel sogno" (E. Poe)

gianburrasca

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Re: Che ne dite della poesia metasemantica?
« Risposta #59 il: Martedì 7 Ottobre 2008, 15:47:21 »
Caro Benito e caro Stefano, quando vi ho visto pubblicare qui ed altrove, mi sono soffermato su ogni vostro verso cercando di studiare ogni strofa ed approfondire le mie conoscenze per scrivere in rima. Vi riconosco una capacità che a me sicuramente manca perciò ogni vostro sonetto ed ogni vostra pubblicazione era passata alla lente d'ingrandimento perche fosse uno spunto per eventuali mie  "cimentazioni" nello scrivere in rima.
Devo dire che, però, da quando vi siete dedicati alle "lonfate", non è che ci siano spunti di ulteriore analisi, anzi, trovo queste vostre esibizioni abbastanza ordinarie. Vi scongiuro non prendetelo come un affronto, io vi ammiro molto ed ho per questa vostra capacità di scrivere in rima il massimo rispetto ed ammirazione, per questo sono stato spinto scrivere questo commento.
Credo che chiunque, me compreso, dotato di una certa propensione verso la sonorità e le metrica, sia capace di comporre dei versi con rime "inventate", questo però non implica necessariamente una padronanza delle cognizioni stilistiche, cosa in sui voi eccellete.
Per cui la mia modesta preghiera è rivolta a che voi lasciate da parte lo stile della "Lonfata" che va bene per due o tre post e ritrorniate a farvi apprezzare per le composizioni che ho avuto modo di leggere in una fase antecedente.
Ripeto, vi ammiro troppo per permettermi di farvi un appunto, vorrei solo riuscire a studiare i vostri versi come ho fatto all'inizio quando scrivevate versi in rima.

Con profonda ammirazione