Allora, vediamo un po', come vedo il futuro del centrodestra? Direi abbastanza roseo, il nostro un po' meno!
Il discorso di fondo, a mio parere, è che la politica deve riappropriarsi del proprio "ideale" e cessare di essere un "mestiere", tale situazione favorita anche dagli stipendi principeschi e dalle innumerevoli facilitazioni delle quali godono i nostri parlamentari ed i vari dirigenti.
La "politica" è la scienza del governare uno Stato e gestire la Res Publica, in ogni suo aspetto, e l'ideale dovrebbe essere quello al quale fa riferimento l'elettore quando sceglie un candidato.
Per esempio se si deve gestire la finanza, per me il Professor Tremonti va benissimo, grande economista riconosciuto da tutti e quando parla di economia e si astiene dal parlare di politica (quella di oggi) gode di tutta la mia ammirazione.
Il partito che ho votato alle ultime elezioni è stato cancellato dal parlamento, io stesso confesso di averlo votato per fedeltà e non perché condividevo i programmi, almeno non tutti. I dirigenti di detto partito vanno ancora in giro a dire che la gente non li ha votati perché non ha capito il programma, a mio parere la gente ha capito benissimo, proprio per questo ha votato altrove.
La politica deve farsi interprete dei bisogni della gente, non si può andare in giro a dire che l'Italia è un paese "sicuro" e che vi è solo la percezione di insicurezza dovuta alla criminalità. Sarebbe più corretto dire che l'Italia ha un tasso di criminalità inferiore a quello di molti altri paesi industrializzati, che per molti crimini il tasso percentuale rispetto alla popolazione è inferiore rispetto a molti altri paesi occidentali, ma da qui a dire che quella degli italiani è solo una percezione di insicurazza dovuta alla martellante informazione di TV e giornali, ce ne passa!!