Qualche anno fà qualcuno scrisse:
"abbiamo schermi che segnano il fiato:
men che bisbigli di particelle
di raggi in arrivo dalle Galassie;
apparati che registrano pensieri quando
increspano come la luce nell'aria
più tersa del mattino: apparecchi
che registrano il gemito di animelle
ardenti sulle tombe la notte;
ma non abbiamo congegni che annuncino
almeno un tic udibile
della tua presenza, uno fra tanti
che ti colga a caso, o per errore almeno:
Tu sempre oltre, a spostarti
mano a mano che si sposta
il confine: oltre,
per gioco, lasciandoci perfino credere
alla tua assenza! Non una
meridiana che segni
l'ora esatta del tuo apparire
e sparire; o barometro
a indovinare il tempo giusto:
qualcuno che dica appena
di una tua mossa: ecco,
era prevista! Profeta non è
uno che annuncia il futuro,
è colui che in pena denuncia
il presente: non altro,
non altro puoi dire, o Scienza,
"finché il sole risplenderà..."
mi sembrava interessante proporla, a questo punto