Rispetto ciò che dici, ma non lo condivido, o almeno dirò che espongo il mio punto di vista.
Andrei piano a parlare di intolleranza verso il Cattolicesimo, o almeno mi soffermerei ad analizzare le possibili cause di questa reale o presunta intolleranza.
Partendo dall'Italia,potrei dirti tranquillamente che se la Chiesa cattolica interferisse di meno nelle questioni del nostro stato si eviterebbero atteggiamenti di aperta ostilità verso tale istituzione, atteggiamenti che io stesso deploro e condanno, quando escono dal civile dibattito. Il nostro è un Paese laico, il cattolicesimo è la religione di quasi tutti, ma non di tutti, ed il Papa è un capo di stato straniero, per noi italiani. Direi che sono maggiormente discriminati queli che non si riconoscono nel pensiero cattolico, vedi gay e coppie di fatto, che a causa di una posizione da repubblica islamica, assunta dal nostro Paese non possono avere pari diritti degli altri cittadini, ma hanno pari doveri, potrei andare avanti, l'elenco è lunghissimo.
Per quanto riguarda le persecuzioni ai cattolici nello stato dell'Orissa (India nord-orientale) ti invito a leggere, se non lo hai già fatto, "SOCIETATIS IESU CONSTITUTIONES ET EPITOME INSTITUTI" "ad usum nostrorum tantum", qui troverai che la politica dei gesuiti si scontra con quella induista, provocando tensioni sociali che portano ai fatti degli ultimi tempi. Non approvo certo quello che succede nell'Orissa, sto solo tentando di darne una interpretazione.
In conclusione, chi semina vento raccoglie tempesta. Io sono per la libertà di parola, tu hai il diritto di scrivere qui come in ogni altro luogo, ma personalmente trovo questi interventi totalmente inopportuni verso chi appartiene ad istituzioni che limitano o negano i diritti a categorie di persone, detto col massimo rispetto verso di te e verso il cattolicesimo, che non reputo migliore o peggiore di altre religioni.