Autore Topic: religione e satira  (Letto 78822 volte)

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Grenouille

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Re: religione e satira
« Risposta #375 il: Giovedì 25 Settembre 2008, 11:19:05 »
"Docetista" mi piace!!  :D
Deriva dal greco "dòke", quindi apparenza.

ATTENZIONE, ATTENZIONE!! A Stefano, Paolo, La Grenouille (sesso non dichiarato, così si mette al riparo da eventuali discriminazioni  ;D ).
A proposito di apparenza vi volevo proporre un paio di pezzi del 1800, domani sera, perché devo andarli a cercare, dove vi è una "apparente" verità o controverità sul personaggio Gesù. Io penso che la religione si sia arbitrariamente appropriata per propri fini del personaggio, per me sapere se era umano oppure no è determinante. La religione si è appropriata anche del termine greco katholikòs, cioè universale, mentre di universale ci potrebbe essere solo la figura di Gesù, se le mie teorie romanzate fossero giuste, un uomo (o essere non umano) non una religione può chiamarsi di importanza universale. Proprio dalle leggende o Vangeli si può evincere una verità, tanto nascosta quanto palese per chi la vuole cercare. Giusto il discorso del credente che non ha bisogno di prove scientifiche per credere nelle reliquie, giusto il discorso di un pazzo ( io  ::) ) che prende la religione, la spoglia della sacralità e tenta di ricercare cosa veramente avvenne nella storia. Mi va bene che ora l'inquisizione ha già chiuso ed a messo in mobilità (non permanente) i dipendenti, altrimenti sai che falò!  :D  :D  :D
A proposito, hanno chiesto scusa per tutti i morti dell'inquisizione o ci devono ancora pensare sopra?  ???

P.S. Prima delle reliquie, quando sto male,  mi affido alle mie erbe , quando non funzioneranno più mi affiderò ai medici, poi alla reliquia che consiste in alcuni lunghi capelli biondi lasciati sul cuscino del mio letto da una delle mie migliori prede  ;D Mica si chiamera feticismo questo?  ???


non vedo l'ora di leggerli.....e commentarli!!! ;D ;)


Offline Phersu

Re: religione e satira
« Risposta #376 il: Giovedì 25 Settembre 2008, 13:02:51 »
Allinizio era un universo vergine, dal quale nacque una intelligenza che si trasformò in "verbo". Fin qui più o meno tutte le religione e le saghe mitologiche concordano. Successivamente detto "verbo" o suono aggregò la materia ed ancora la tiene unita con le sue varie vibrazioni, almeno questo è quanto affermano i pitagorici. Da tempi antichissimi si parla di questi esseri di "luce" che furono i nostri padri creatori.
Vorrei sganciarmi dal discorso strettamente teologico legato a religioni specifiche ed iniziare una nuova "teologia" (parola di Dio) che tenga presente l'essere o gli esseri che sono su di un altro piano spirituale rispetto al nostro.
Questi "esseri" od "angeli", come sono spesso chiamati, hanno lasciato una porta perennemente aperta per comunicare con loro, (stefano, tieniti stretto alla sedia altrimenti rischi di ribaltarti  ;D ), una sorta di canale dello spirito per comunicare basato sul "phi" o meglio conosciuto come "Sezione Aurea".
Questa misura armonica è presante dal Tempio di Luxor alle cattedrali gotiche, attraversando la storia dell'uomo quasi in ogni civiltà, misura che richiama alla perfezione della natura (forse il vero Dio) ed alla ricerca della divina armonia da parte dell'uomo.
Il Partenone di Atene venne costruito in onore della verginità della dea Atena, "parthenos" in greco significa vergine, anche in questo luogo trionfano armonia e proporzione, l'estetica è in secondo piano. Il tutto che si trasforma in sequenza matematica partendo dal suono, e qui furono ancora una volta maestri i pitagorici.
Non vorrei fare il classico serpente che si morde la coda, ma se prendiamo questo pezzo come una realtà romanzata, allora perché nessuno, neanche con le più sofisticate tecnologie, riesce a riprodurre esattamente la Sindone?

Offline Phersu

Re: religione e satira
« Risposta #377 il: Giovedì 25 Settembre 2008, 13:24:46 »
BASILIDE - Eretico del secondo secolo, il quale si manipolò un sistema a suo modo, mescolando insieme le massime di Pitagora e di Simone, i dommi dei Cristiani e le credenze degli Ebrei. Egli pretendeva che il mondo era stato creato dagli angeli. Dio (Abracax), diceva egli, produsse l'Intelligenza la quale generò il Verbo che poi mise in luce la Prudenza. La Prudenza a sua volta ebbe due figlie, la Potenza e la Sapienza, le quali generarono le Virtù, i principi dell'arie e gli angeli. Questi essendo di trecentosessantacinque ordini, crearono trecentosessantacinque cieli. Gli angeli dell'ultimo cielo crearono il mondo sublunare e se ne divisero l'Impero. Quello, a cui erano toccati in sorte gli Ebrei, trovandosi molto potente, operò per loro grandi prodigi. Ma siccome egli voleva soggiogare altre nazioni, suscitò querele e guerre, ed il Male fece grandi progressi. Dio, o l'Essere superiore, commosso dalle miserie di quaggiù, inviò Gesù suo primogenito, ovvero la prima Intelligenza creata, per salvare il mondo. Egli prese la sembianza di un uomo, operò i miracoli che si narrano, e nel tempo della passione diede la sua figura a Simeone il Cireneo che fu crocifisso per lui, nel mentre che sotto le sembianza di Simeone egli se la rideva degli Ebrei: dopo del che risalì ai cieli senza essere stato precisamente conosciuto." Basilide, unitamente a questo empio e strano sistema, insegnava pure la metempsicosi, e attribuiva agli uomini due anime per ispiegare i combattimenti che succedono senza posa fra le passioni e la ragione. Egli era espertissimo, dicesi, nella cabala degli Ebrei, e a lui era dovuta l'invenzione del possente talismano Abracadabra, di cui parlammo, e il cui uso fu per lungo tempo sommamente sparso. Egli scrisse un vangelo apocrifo e profezie che pubblicò sotto i nomi di Barcabas e di Barcoph. Egli stabiliva la dimora di Dio nel Sole e venerava in modo straordinario le trecentosessantacinque rivoluzioni di questo astro intorno alla terra.

Tratto da: "dizionario infernale" Fratelli Melita editori, quasi integralmente tradotto da "Dictionnaire infernal" Collin de Plancy, Parigi 1844

Grenouille

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Re: religione e satira
« Risposta #378 il: Giovedì 25 Settembre 2008, 14:21:24 »
Allinizio era un universo vergine, dal quale nacque una intelligenza che si trasformò in "verbo". Fin qui più o meno tutte le religione e le saghe mitologiche concordano. Successivamente detto "verbo" o suono aggregò la materia ed ancora la tiene unita con le sue varie vibrazioni, almeno questo è quanto affermano i pitagorici. Da tempi antichissimi si parla di questi esseri di "luce" che furono i nostri padri creatori.
Vorrei sganciarmi dal discorso strettamente teologico legato a religioni specifiche ed iniziare una nuova "teologia" (parola di Dio) che tenga presente l'essere o gli esseri che sono su di un altro piano spirituale rispetto al nostro.
Questi "esseri" od "angeli", come sono spesso chiamati, hanno lasciato una porta perennemente aperta per comunicare con loro, (stefano, tieniti stretto alla sedia altrimenti rischi di ribaltarti  ;D ), una sorta di canale dello spirito per comunicare basato sul "phi" o meglio conosciuto come "Sezione Aurea".
Questa misura armonica è presante dal Tempio di Luxor alle cattedrali gotiche, attraversando la storia dell'uomo quasi in ogni civiltà, misura che richiama alla perfezione della natura (forse il vero Dio) ed alla ricerca della divina armonia da parte dell'uomo.
Il Partenone di Atene venne costruito in onore della verginità della dea Atena, "parthenos" in greco significa vergine, anche in questo luogo trionfano armonia e proporzione, l'estetica è in secondo piano. Il tutto che si trasforma in sequenza matematica partendo dal suono, e qui furono ancora una volta maestri i pitagorici.
Non vorrei fare il classico serpente che si morde la coda, ma se prendiamo questo pezzo come una realtà romanzata, allora perché nessuno, neanche con le più sofisticate tecnologie, riesce a riprodurre esattamente la Sindone?

..o mamma....e ora come lo spiego questo a quei miscredenti dei miei amici?  :D

Grenouille

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Re: religione e satira
« Risposta #379 il: Giovedì 25 Settembre 2008, 14:24:55 »
Phersu carissimo, sei un portento. Se ancora non ce l'hai ti consiglio di iscriverti alla facoltà di filosofia per prendere la laurea. Anzi, controlla nella cassetta della posta, probabilmente ti è arrivata in automatico da una qualche università che è quotidianamente collegata con questo sito.  ;D  ;D  ;D  (dai, sto scherzando!!!  ;))

incredibile Phersu..... :D

Offline Stefano Toschi

Re: religione e satira
« Risposta #380 il: Giovedì 25 Settembre 2008, 17:58:39 »
Naturalmente sia la teoria di Basilide che la tua, Phersu, rientrano nel campo delle forme mitiche, direbbe Bultmann, le quali per avere un senso per l’esistenza concreta degli uomini di oggi dovrebbero essere tradotte in affermazioni di tipo esistenziale cioè: questo è il senso della mia vita, del mio essere qui, del mio gioire e del mio soffrire, delle mie scelte.
Ma un senso può scaturire, in fondo, anche senza prendere pienamente coscienza del loro significato esistenziale per azione delle immagini archetipiche che nel mito (ed eventualmente nel rito) sono contenute.
Poi ci potrebbe essere la traduzione in una morale, in un comportamento da tenere, in comandamenti da compiere; anche per questa via potrebbero incidere sull’esistenza degli uomini.
Nella misura invece in cui pretendessero di dire come è nato ( e non perché, ovvero quale nel sia il senso) l’universo, la vita, l’uomo, allora sarebbero solo delle pseudoscienze in contraddizione con la scienza ufficiale che di questo si occupa e farebbero solo sorridere chiunque abbia superato la fase culturale che possiamo definire “mitica”.
La sola differenza è che la tua teoria potrebbe apparire più credibile rispetto a quella di Basilide, e potrebbe pretendere di trovare degli agganci con le più recenti teorie scientifiche, per esempio con la teoria delle stringhe:
“La teoria delle stringhe, talvolta definita teoria delle corde, è una teoria della fisica che ipotizza che la materia, l'energia e in alcuni casi lo spazio e il tempo siano in realtà la manifestazione di entità fisiche sottostanti, chiamate appunto stringhe o brane, a seconda del numero di dimensioni in cui si sviluppano…”
“Applicando le idee della meccanica quantistica all'azione di Polyakov — procedura nota come quantizzazione — si può dedurre che ogni stringa può vibrare in molti modi diversi, e che ogni stato di vibrazione rappresenta un tipo diverso di particella. La massa di cui è dotata la particella e i vari modi in cui può interagire, sono determinati dai modi in cui la stringa vibra — essenzialmente, dalla nota che la stringa vibrando produce. La scala delle note, ad ognuna delle quali corrisponde una particella, è denominata "spettro energetico" della teoria”.

da http://it.wikipedia.org/wiki/Teoria_delle_stringhe  ;D
"Ogni certezza è nel sogno" (E. Poe)

Offline Phersu

Re: religione e satira
« Risposta #381 il: Giovedì 25 Settembre 2008, 18:56:27 »
Phersu carissimo, sei un portento. Se ancora non ce l'hai ti consiglio di iscriverti alla facoltà di filosofia per prendere la laurea. Anzi, controlla nella cassetta della posta, probabilmente ti è arrivata in automatico da una qualche università che è quotidianamente collegata con questo sito.  ;D  ;D  ;D  (dai, sto scherzando!!!  ;))

incredibile Phersu..... :D
Volevo iscrivermi alla facoltà di lettere e filosofia, con la specializzazione in lettere contemporanee, 690 euro solo di iscrizione!  :( Troppo per le mie finanze!!  :'(

Comunque grazie del complimento!!  ;D Invito a cena?  ;D  :D  ;D                       

Offline Phersu

Re: religione e satira
« Risposta #382 il: Giovedì 25 Settembre 2008, 19:07:58 »
Sai Stefano, a volte mi domando: quanto è progredita la nostra scienza ufficiale?  ???
Mi spiego, se Dante nella Commedia vede negli occhi di Beatrice un sistema solare con nove (!!!) pianeti, se i sumeri ed altri popoli nei più disparati angli della Terra, davano al pianeta Venere il numero otto (contavano tutti dalla periferia del Sistema Solare, andando verso il Sole!!), se sui veda si parla in maniera allegorica di atomi, se si cita una misura di tempo che è il nanosecondo, allora come cacchio facevano a sapere 'ste cose? Ti cito reperti archeologici e manoscritti, non le fantasie di Phersu quando inala i fumi che si sprigionano dal caminetto dopo avervi gettato le erbe (è reato?). Come cacchio è possibile che nel museo di Bagdad vi fosse un manufatto che assomigliava in maniera impressionante ad una pila? Infatti si diceva  che ad un gesto del sacerdote o del re i mitici giardini pensili di Babilonia si illuminassero.  ;D
Sai cosa penso? Che bisogna guardare scienza e fantascienza con la più grande apertura mentale.  ;D
Secondo me la vera scienza è quella che in passato a saputo esprimersi trovando un equilibrio tra scienza e spirito. Se fino a pochi anni fa era eresia parlare di equilibrio psico-fisico, di autocura del nostro corpo, ora anche la medicina inizia ad accettare queste idee, vero Paolo?
Allora che valore diamo alla nostra scienza, o meglio, con che occhi la dobbiamo guardare?
Una ideuzza io l'avrei...  :D  :D  :D

Offline Phersu

Re: religione e satira
« Risposta #383 il: Giovedì 25 Settembre 2008, 19:14:03 »
..vi è passato sotto il naso, ma di primaria importanza è il Dio Abraxas.  ;D
Per ulteriori informazioni vi consiglio il romanzo di Hermann Hesse "Demian". Tale autore ha scritto uno dei più bei trattati sull'amicizia che siano apparsi nella letteratura mondiale di tutti i tempi, più bello del "de amicitia" di Cicerone, il mio romanzo preferito "Narciso e Boccadoro".  :)

Offline Stefano Toschi

Re: religione e satira
« Risposta #384 il: Giovedì 25 Settembre 2008, 22:17:21 »
Beh, tutto sommato anche la fisica delle particelle somiglia un po’ ad una mitologia…
Ed in fondo è affascinante ragionare in termini “mitici”.
Ispirandomi alle vibrazioni delle stringhe ho scritto questa cosmogonia “religiosa” per i nostri tempi.
Forse non è originalissima ( è un po’ vedantica), che ne dite?


Tutto quello che conosciamo, che cade sotto i nostri sensi, di cui possiamo avere esperienza, in qualsiasi condizione, con qualsiasi mezzo, non è che una larghissima gamma di vibrazioni, “note” si potrebbe dire assumendo la similitudine del suono.
Vibrazioni di cosa, mi si chiederà? Non possiamo dire esattamente di cosa (perché non è una cosa), infatti siamo in grado di conoscere solo l’effetto delle vibrazioni non il “mezzo” nel quale si propagano, almeno al livello usuale di coscienza. Potremmo chiamarle vibrazioni di esistenza.
Da dove vengono queste vibrazioni? Come si sono originate?
Il Principio di tutto che naturalmente è immobile, sempre uguale a se stesso, né esistente, né non esistente, pronuncia eternamente, cioè al di fuori dello spazio e del tempo, il suo verbo, la prima parola, la sillaba primordiale, comunque la vogliamo chiamare, l’inizio della vibrazione.
Questa per sua stessa virtù si differenzia dando esistenza a tutto ciò che è esistente.
Ad un certo grado del suo differenziarsi la vibrazione è abbastanza vicina al livello di vibrazione che costituisce la nostra coscienza ed appare alla nostra percezione: è il Big Bang, l’inizio dello spazio-tempo, il quale come ogni grado di vibrazione, cioè di manifestazione, ha in sé le sue regole, il suo inizio e la sua fine, i sui limiti, perché senza di essi non vi è vibrazione. La vibrazione è infatti oscillazione tra due polarità: inizio e fine, alto e basso, positivo e negativo.
I livelli di vibrazione seguenti costituiscono tutto il nostro universo, fino ad uscirne oltre le nostre possibilità di percezione.

Continua...
"Ogni certezza è nel sogno" (E. Poe)

Offline Stefano Toschi

Re: religione e satira
« Risposta #385 il: Giovedì 25 Settembre 2008, 22:18:05 »
Possiamo adesso asserire che il “mezzo” della vibrazione è il Principio stesso, e che ogni vibrazione non è, in fondo, che una modalità del Principio.
Ecco allora che se la vibrazione cessasse ritornerebbe il puro Principio: immobile, nè esistente, né non esistente; il quale Principio, d’altra parte, mai ha smesso di essere tale, perché, come si è detto, è immutabile.
Ma poiché lo spazio ed il tempo sono solo una modalità particolare, nel Principio tutte frequenze di vibrazione coesistono contemporaneamente, ognuno di noi quindi poichè ha il fondamento del suo essere in quanto vibrazione particolare nel Principio è tutte le modalità di vibrazione contemporaneamente.
La nostra coscienza limitata ne coglie solo una parte, ma affinando la sua qualità vibrazionale può allargarsi. Cessando la vibrazione torna ad essere il puro principio, per induzione possiamo dire “pura coscienza illimitata”.
In cosa consiste questo affinamento che porta, al limite, alla cessazione della vibrazione stessa?
Nel riassorbimento progressivo della dualità, ovvero delle polarità che sono tutt’uno con la modalità vibratoria.
E’ questa, in fondo, la via che a diversi livelli seguono le tecniche sessuali dei Tantra, l’unificazione dei soffi dell’Hatha Yoga, la concentrazione della mente su un solo punto nella meditazione che acquieta il moto incessante dei pensieri.
"Ogni certezza è nel sogno" (E. Poe)

Offline Stefano Toschi

Re: religione e satira
« Risposta #386 il: Giovedì 25 Settembre 2008, 22:22:52 »
..vi è passato sotto il naso, ma di primaria importanza è il Dio Abraxas.  ;D

Abraxas (da cui abracadabra) lo lascio trattare a te e al prossimo sviluppo delle tue avvincenti teorie...
Sono proprio curioso di vedere dove andrai a parare... ;D
"Ogni certezza è nel sogno" (E. Poe)

Grenouille

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Re: religione e satira
« Risposta #387 il: Giovedì 25 Settembre 2008, 22:38:01 »
Ragazzi...Stefano, Phersu...siete fantastici!!!  fate a gara a chi ce l'ha più lungo...il senso filosofico ;D  ;D

è interessantissimo leggere le vostre teorie, chissà se ne capisco qualcosa...bòh... ???

Offline Phersu

Re: religione e satira
« Risposta #388 il: Giovedì 25 Settembre 2008, 22:44:16 »
Abraxas (da cui abracadabra) lo lascio trattare a te e al prossimo sviluppo delle tue avvincenti teorie...
Sono proprio curioso di vedere dove andrai a parare... ;D
Tanto che lo scrivevo "abracadabra" mi ribaltavo dal ridere  :D, l'ho inserito così almeno abbiamo un'idea della "etimologia"  ::) di questo termine.
La cosa importante era Basilide, Santo che si venera anche oggi pur sapendo che era un eretico, ma ti dirò di più, scrisse una esegesi dei Vangeli.
Abraxas è il fondamento stesso del tuo precedente intervento, il pilastro portante, sono i due opposti che perennemente si combattono sia dentro di noi che nell'universo profondo, come le due svastiche: una genera e l'altra distrugge, una è il simbolo della nascita l'altra è il simbolo della morte, mi sono spiegato o mi sono incartato come a volte mi capita?  :-\

Offline Phersu

Re: religione e satira
« Risposta #389 il: Giovedì 25 Settembre 2008, 22:45:42 »
Ragazzi...Stefano, Phersu...siete fantastici!!!  fate a gara a chi ce l'ha più lungo...il senso filosofico ;D  ;D

è interessantissimo leggere le vostre teorie, chissà se ne capisco qualcosa...bòh... ???

...il bello è che a volte mi perdo anche io in ciò che scrivo...  :P