Autore Topic: Vedere la poesia da un'angolo di verso  (Letto 24681 volte)

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mp47pasquino

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Re: Vedere la poesia da un angolo di verso
« Risposta #90 il: Domenica 24 Gennaio 2010, 23:19:50 »
Mi dispiace, non volevo redarguire nessuno però rileggendo il mio intervento capisco possa dare l'impressione di un tono un po' da maestrina ma questo sono, è deformazione professionale. In quanto al "correttore di bozze" non credo tu intendessi essere offensivo, forse volevi dirmi ciò che non sono cioè che non sono nè uno scrittore nè un poeta... e su questo siamo d'accordo. :angel:


Mi scuso per il tempo che è passato, da parte mia reputo questo mio fare, "pseudo poesia", ne sono convinto e oltretutto non ne faccio mistero, quando ho accennato al "correttore di bozze " non lo dicevo con spregio ne con sarcasmo, ho intuito la tua professione dal tuo dire ed anche dal modo, ho molti amici insegnanti e me ne guarderei bene dall' offendere, ho compreso subito l'errore te sono grato, la grammatica non è il mio forte, scrivo d'istinto la mia ispirazione a volte mi spinge a scrivere e forse infatuato dalle tante letture di antologie del classico che a volte mi escono opere che sembrano poesie forse anche retrò, alcuni dicono che sono abbastanza ermetico, ma in me le assonanze, le simmetrie letterali le affinità e le pseudo metafore che uso sono frutto di lunga praticanza nel fare parole crociate, sono un ammiratore di Bartezzaghi padre e figlio e di tanti altri insigni del campo...
ecco il punto avere un correttore o un supervisore non mi dispiacerebbe proprio, del resto sono stato uno degli autori di un brano del libro pbblicato nel 2007 " Ucronie del terzo millennio"  e proprio in qull'occasione mi sono fatto aiutare nell'editing da una mia amica insegnante che male c'è...
Quindi se te la senti magari ti sottopongo qualcosa di mio in privato almeno solo per un parere, ma forse basterebbe fare come hai già fatto avvisarmi quando necessita, grazie.
« Ultima modifica: Domenica 24 Gennaio 2010, 23:22:12 da Mp47pasquino »

mp47pasquino

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Re: Vedere la poesia da un'angolo di verso
« Risposta #91 il: Domenica 24 Gennaio 2010, 23:30:28 »
Propongo un'opera di Rasimaco, appena pubblicata, uso leggere in molti modi cerco di andare oltre l'apparenza e quando sento il bisogno di esternare la lettura riversandola creando una eco dove lesatto contrario inverso fa la sua interpretazione in un altro similare gioco di parole,
spero che l'autore, il quale mi ha autorizzato, non se ne dispiaccia e spero che piaccia anche a chi solo leggerà.


Nel crepuscolo del mattino


Ed io guido i miei giorni
nella cantilena delle ore
i miei pensieri investo
strappando i secondi ed
i minuti uno dietro l'altro.
Traduco l'ansia di un tramonto
in fosche tinte
in cui affonda l'anima e
mentre le ultime ombre si dilatano
guardo un chiaror lontano
incipiente.
Sarà una nuova alba
immagino
si! Forse...
forse una nuova alba
spero.

Spero
forse una nuova alba
si! Forse…
immagino
sarà una nuova alba
incipiente…
guardo un chiarore lontano
mentre le ultime ombre si dilatano
in qui affonda l’anima e
in fosche tinte
traduco l’ansia di un tramonto
i minuti uno dietro l’altro
strappando i secondi ed
i miei pensieri investo
nella cantilena delle ore
ed io guido i miei giorni.

Offline Rasimaco

Re: Vedere la poesia da un'angolo di verso
« Risposta #92 il: Domenica 24 Gennaio 2010, 23:49:29 »
niente male caro Pasquale, credo che la conserverò anche in questa forma ... mi è piaciuta e ti faccio i miei complimenti
buona serata
come l'abito non fa il monaco così lo strumento non crea musica

mp47pasquino

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Re: Vedere la poesia da un'angolo di verso
« Risposta #93 il: Sabato 30 Gennaio 2010, 08:46:11 »
Opera pubblicata ed inserita in "Amore" autore mp47pasquino,
anche qui si evidenzia la scorrevolezza del testo nei due sensi, quasi a formare una eco riflessa e il testo inverso ne esprime l'altra anima...



Ritmiche
effondono, carezzano
evanescenti gocce,
stillano polle argentee,
rifletton raggi della Luna.

La tua pelle...
di rugiada,
bruma...
corolla tesa in un inchino
a lambir attimi di cielo
bocca arsa ai baci persi,
ancora,
cerca fonte da cibarsi.

Velati psichedelici
tra ancheggiar
si perdono gli umori
armoniche
susseguono vivaci
le onde al fluttuar del sogno,
dei sapori,
ancora porti il segno
suo,
ribelle...
vorace lupo
al cantico di luna
il tuo uomo ora,
giace perso
ai tuoi piedi s'è riverso.

Ai tuoi piedi s'è riverso
giace perso,
il tuo uomo ora,
al cantico di luna
vorace lupo
ribelle...
suo,
ancora porti il segno
dei sapori,
le onde al fluttuar del sogno,
susseguono vivaci
armoniche
si perdono gli umori
tra ancheggiar
velati psichedelici

cerca ancora di cibarsi
ancora,
bocca arsa ai baci persi
a lambir attimi di cielo
corolla tesa in un inchino
bruma...
di rugiada,
la tua pelle...

rifletton raggi della luna
stillano polle argentee,
evanescenti gocce,
effondono, carezzano,
ritmiche...

Offline Rasimaco

Re: Vedere la poesia da un'angolo di verso
« Risposta #94 il: Sabato 30 Gennaio 2010, 22:57:44 »
infatti ... niente male!
come l'abito non fa il monaco così lo strumento non crea musica

mp47pasquino

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Re: Vedere la poesia da un'angolo di verso
« Risposta #95 il: Giovedì 16 Settembre 2010, 22:06:03 »
Titolo "Connotazioni"
Pubblicata il 15/09/2010

Opera di Loreta Salvatore, leggendola ho rilevato che è perfettamente reversibile, ed essere sincero sono stato impressionato benevolmente da queste due anime...Per cui la ritengo degna di essere inserita e contemplata nel “Verso Riverso di mp47pasquino.
Un grazie all'autrice che ha dato il consenso a trattarla e inserirla qui.


Sfogliando i giorni
giorni trascorsi interpreto: 
senso parole oggettualità
icone desuete e contesti,
legami e correlazioni
marginali connotazioni.

Traccio melmose impronte
a margini ricalchi di vita
come orlo smontato
d'un consumato passato: 
rievocazioni incompiute
inquinate verità,
linguaggi codici 
alterata gestualità.

Denotando avviene
vacillando evocare:
sottili sincronismi,
sentieri dialogici
luoghi interrotti

mistificato 
cielo, e materia.

cielo, e materia.
mistificato 

luoghi interrotti
sentieri dialogici
sottili sincronismi,
vacillando evocare:
Denotando avviene

alterata gestualità.
linguaggi codici 
inquinate verità,
rievocazioni incompiute
d'un consumato passato: 
come orlo smontato
a margini ricalchi di vita
Traccio melmose impronte


marginali connotazioni.
legami e correlazioni
icone desuete e contesti,
senso parole oggettualità
giorni trascorsi interpreto: 
Sfogliando i giorni.




Loreta Salvatore
15/09/2010










« Ultima modifica: Giovedì 16 Settembre 2010, 22:08:53 da mp47pasquino »

loreta

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Re: Vedere la poesia da un angolo di verso
« Risposta #96 il: Venerdì 17 Settembre 2010, 12:20:48 »
Complimenti per questa sperimentazione di manipolazione del testo del nostro geniale Pasquino.
Un'operazione creativa che ci consente di vedere come sia possibile trasformare un'opera leggendola da diversi punti di vista e trasponendola in una nuova forma ( in questo caso grafica).Il risultato è un messaggio che rafforza l'idea base da cui ha ha avuto origine il testo.L'idea di un tempo nel quale la realtà, conflitto e dualismo, Cielo e Materia, ci pone la sua essenza conflittuale, un disorientamento che riusciamo a leggere a margine, connotazioni, interpretazioni suscettibili di significato. Sono felice perché la poesia è condividere percorsi, comunicare per mettere in comune sperimentazioni, idee innovative e valori sottesi alla poesia stessa.Grazie ancora a te, poeta delle sperimentazioni,e saluti a tutti... ;D ;)
Loreta

mp47pasquino

  • Visitatore
Re: Vedere la poesia da un'angolo di verso
« Risposta #97 il: Sabato 6 Novembre 2010, 17:35:39 »
Opera di Loreta Salvatore, indegnamente rielaborata da me, ma  non per sminuirla, giammai mi permetterei questo, ma riveduta in chiave di posture e diverso modo di esporre che può anche essere solo egoisticamente soggettivo personale , ma che secondo me sposa divinamente senza stonare e per  certi versi dona quella semplice diversità che l'opera stessa merita di essere  e di avere.

Il titolo è "Senza meta" da poco pubblicata.

Oltre quei confini
muoiono parole,
in quell'esangue colore della sera,
ed è
monologo, auto narrazione
in lenta anamnesi
che va...
il filo
dei miei illusi teoremi.

Cedono
al fosco d'un grigiore
senza meta,
mi ritrovo nocchiero
complice
d'una tempesta ch'è sedata,
tra...
debordante rumorio
d'un guizzo
di strapiene reti.

Inebetiti gli sprazzi
monosillabi accidentali,
di tracimate favole
sul ligneo attracco
di una forse smarrita rotta.

Smarrito è l'orizzonte
tra sperduti gabbiani ciechi
nello sforare un azzurro che non c'è...

non cè
quel vento che amai
in questo squallido scorcio
d'un caduco mare d'autunno.
« Ultima modifica: Sabato 6 Novembre 2010, 17:39:13 da mp47pasquino »

mp47pasquino

  • Visitatore
Re: Vedere la poesia da un'angolo di verso
« Risposta #98 il: Lunedì 8 Novembre 2010, 00:08:54 »
Questa è una mia pubblicata qualche giorno fa titolo " Se tu m'amassi ", a volte mi sorprendo nella rivisitazione di opere, lo scoprire variegate sfaccettature e varie forme di realtà che si nascondono tra le righe....



Si fossi 'n tomo
tra le righe parlerei del giusto
l'essenza d'un sentire con il fiato.

S'io fossi 'n omo
co gl'occhi direi che t'amo
essere mio simile compagno del creato.

S'io potessi
ti darei tutto di quello di bisogno

donerei la gioia d'esser buono.

S'io t'amassi
d'un amore sviscerato, donna,
del profumo ne farei essenza, la mia vita.

Si tu m'amassi
colmeresti vuoti intorno al cuore
ti sarei foco nelle vene 

ma io son solo
intorno fosso d'una folla, al mio castello,
ed il ponte levatoio mi rimane issato.

%%%%%%%%%%%%

ed il ponte levatoio mi rimane issato
intorno fosso d'una folla, al mio castello,
ma io son solo

ti sarei foco nelle vene
colmeresti vuoti intorno al cuore
Si tu m'amassi

del profumo ne farei essenza, la mia vita
d'un amore sviscerato, donna
Se io t'amassi

donerei la gioia d'esser buono
ti donerei tutto quello di bisogno

S'io potessi

essere mio simile compagno del creato
co gl'occhi direi che t'amo
S'io fossi 'n omo

l'essenza d'un sentire con il fiato
tra le righe parlerei del giusto

Si fossi 'n tomo.
   

 Forse è solo mia impressione, ma solo riversandola e usando le stesse parole fioriscono nuove visioni di lettura affascinanti.
« Ultima modifica: Lunedì 8 Novembre 2010, 06:31:48 da mp47pasquino »

loreta

  • Visitatore
Re: Vedere la poesia da un angolo di verso
« Risposta #99 il: Lunedì 8 Novembre 2010, 00:17:22 »
Un grazie al nostro Pasquino per aver utilizzato il mio testo per una manipolazione molto apprezzata.In primo luogo modifica la struttura alterando la posizione di alcuni termini chiave della poesia.Il risultato è un rallentamento del ritmo dei versi ed una struttura sintattica più logica ed ordinata.Il messaggio viene valorizzato nel suo significato: un andare senza alcuna meta fissa, vivendo nella memoria e nell'assenza temporanea, interiorizzando le suggestioni che giungono dal paesaggio.Sono percezioni del disincanto e di un momento della vita nel quale si analizzano le proprie incoerenze.

Offline Calogero Pettineo

Re: Vedere la poesia da un'angolo di verso
« Risposta #100 il: Lunedì 8 Novembre 2010, 16:16:24 »
La casa dei sogni
cavalca razziando il tempo
sorvegliando il tramonto
dissipando sogni
consumando pagine
all'apparenza crudeli
ignorando palpiti
cibandosi di fiori estinti.

La casa dei sogni
affascina l'animo
ristora ghirlande di spine
sorprendendo sorrisi
cercando sguardi
abbandonati nella pioggia
dall'ultimo autunno
tra righe sbiadite

verso inverso

tra righe sbiadite
dall'ultimo autunno
abbandonati nella pioggia
cercando sguardi
sorprendendo sorrisi
ristora ghirlande di spine
affascina l'animo
la casa dei sogni

cibandosi di fiori estinti
ignorando palpiti
all'apparenza crudeli
consumando pagine
dissipando sogni
sorvegliando il tramonto
cavalca razziando il tempo
la casa dei sogni

mp47pasquino

  • Visitatore
Re: Vedere la poesia da un'angolo di verso
« Risposta #101 il: Domenica 28 Novembre 2010, 07:54:12 »
Ciao Calogero,
scusami se non sono intervenuto prima, ho un po di noie personali...
ti faccio i complimenti, ma non per il semplice fatto di aver riversato la tua opera, ma per la riversabilità e la fluidità dell'opera stessa.
Anche nel tuo caso si può dire di aver centrato un buon risultato, grazie.

Offline Calogero Pettineo

Re: Vedere la poesia da un'angolo di verso
« Risposta #102 il: Domenica 28 Novembre 2010, 15:28:45 »
Ciao Calogero,
scusami se non sono intervenuto prima, ho un po di noie personali...
ti faccio i complimenti, ma non per il semplice fatto di aver riversato la tua opera, ma per la riversabilità e la fluidità dell'opera stessa.
Anche nel tuo caso si può dire di aver centrato un buon risultato, grazie.

Non crearti nessun problema e non aver nessun obbligo Pasquino, ci sino cose molto più importanti.    Grazie comunque per il tuo post. 

mp47pasquino

  • Visitatore
Re: Vedere la poesia da un'angolo di verso
« Risposta #103 il: Domenica 19 Dicembre 2010, 10:15:26 »
Come mio solito posto alcune opere che mi colpiscono e che ritengo siano meritevoli ed adatte da riversare...credo che l'Autore Rasimaco sia favorevole a dare assenso come già in passato è stato fatto sulle sue...

L'opera ha per titolo "Nullaosta al pensiero" pubblicata in esclusiva nel sito.


E fantasma io sarò ...
realtà che avrebbe dovuto essere
incubo finito che salta,
anche se ragione e cuore
in un misto di lunghi silenzi 
e gelide nebbie,
ansietà indurita ai bordi del volere
...io sarò.

Ed in questo sfondo di azzurri
fermentano i pensieri, 
volati
senza rincorsa,
ad imperlare una fronte 
dove ancora esiste il sogno,
scuotendo malanni e grandezze.

Nulla potrà fermarli ...

§§§Verso riverso §§§

Nulla potrà fermarli ...

scuotendo malanni e grandezze.
dove ancora esiste il sogno,
ad imperlare una fronte 
senza rincorsa,
volati
fermentano i pensieri, 
Ed in questo sfondo di azzurri

...io sarò.
ansietà indurita ai bordi del volere
e gelide nebbie,
in un misto di lunghi silenzi 
anche se ragione e cuore
incubo finito che salta,
realtà che avrebbe dovuto essere
E fantasma io sarò ...

mp47pasquino

  • Visitatore
Re: Vedere la poesia da un'angolo di verso
« Risposta #104 il: Domenica 19 Dicembre 2010, 11:09:35 »
Anche questa presenta un minimo di riversabilità che io ritengo dia anche una interpretazione leggermente diversa dall'originale che non stona, ma che da uno spunto in più all'interpretazione dell'opera.

Opera di mp47pasquino pubblicata su scrivere Titolo " Di Lui si fece espianto"

Di una culla
non restò che paglia
in quella mangiatoia rimasta sola
passata la festa di quel bello
rimasero soli il bue e l'asinello.

Le travi e le volute
di legno grezzo e nude
tutto restò
giacque
ancora più umile la stalla.

In Lui quel bimbo crebbe
per glorificarsi al mondo
dispensando un nuovo amore
lenire dell'umano quel dolore
dare un senso alla vita e alleviare il poverello
di lui si fece espianto e sabba
le sue gesta e la dottrina il suo calvario
della croce si mortificò additandolo a barabba.

§§§ Verso riverso §§§

della croce si mortificò additandolo a barabba.
le sue gesta e la dottrina il suo calvario
di lui si fece espianto e sabba
dare un senso alla vita e alleviare il poverello
lenire dell'umano quel dolore
dispensando un nuovo amore
per glorificarsi al mondo
In Lui quel bimbo crebbe

ancora più umile la stalla.
Giacque
tutto restò
di legno grezzo e nude
Le travi e le volute

rimasero soli il bue e l'asinello.
passata la festa di quel bello
in quella mangiatoia rimasta sola
non restò che paglia
Di una culla