Autore Topic: Sulle poesie respinte  (Letto 9030 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Offline Benedetta Cavazza Miciamalvina

Sulle poesie respinte
« il: Venerdì 15 Agosto 2008, 10:39:39 »
Preciso che scrivo non 'ufficialmente', il mio non è un chiarimento formale sull'atteggiamento della redazione ma una riflessione umana da condividere con voi poichè comprendo che vivo la realtà del sito non freddamente ma con un coinvolgimento profondo.Vorrei dirvi che leggendo i vostri testi(tutti) ciascuno di noi tiene presente che non sono semplicemente parole ma sangue del cuore, per questo a volte li 'conserviamo' nell'anima alcune ore.. a volte quando esco di casa ,dopo la prima lettura le ripenso, le vivo nello spirito, ci rifletto assaporandone ogni sfumatura.. e questo non lo faccio solo io. Se decidiamo che qualcuno non è adatta non lo facciamo con 'disprezzo' del vissuto che c'è dietro, o delle motivazioni profonde che l'hanno ispirato ma proprio perchè crediamo ad un autore, alle sue possibilità di crescita. Scrivere è una continua evoluzione e non tutti siamo allo stesso punto di maturazione artistica, per questo non applichiamo un criterio fisso alla valutazione dei testi.Comprendo che a volte possiate sentirvi trattati ingiustamente ma sappiate che nel leggere noi siamo a conoscenza di aspetti che a voi non sono noti e che incidono sulle decisioni..alcune molto significative. Noi non siamo 'professionisti' dell'arte delle poesia ma un gruppo di persone che esprimono la loro vita pubblicamente perchè questo arricchisce le giornate scambievolmente dunque anche le situazioni personali nel decidere una convalida hanno per noi un senso sebbene manteniamo sempre un certo numero di criteri oggettivi per poter imparare a generare un autentico testo.Spesso nelle mail che riceviamo c'è proprio espressa questa sofferenza:perchè la mia no? Forse non perchè non è abbastanza bella ma probabilmente perchè crediamo in te,sappiamo che puoi 'elevare' canti più belli, più comprensibili.Vorrei che non viveste la non convalida non come una 'bocciatura' di ciò che vi preme in petto..ma come un segno di stima per l'anima luminosa che vi appartiene e che vogliamo conoscere e far conoscere. Perchè è per questo che esiste 'Scrivere'. Benedetta CavazzaMiciamalvina
« Ultima modifica: Venerdì 15 Agosto 2008, 11:03:38 da Marina Como »