Autore Topic: La coscienza di M. di Marcos Ingaldi  (Letto 3966 volte)

0 Utenti e 2 Visitatori stanno visualizzando questo topic.

gianburrasca

  • Visitatore
Re: La coscienza di M. di Marcos Ingaldi
« Risposta #15 il: Domenica 31 Agosto 2008, 01:24:41 »
Ciao gian,

dunque, andiamo con ordine.
Ovviamente non sai nulla di me. Tuttavia la costruzione semantica del periodo da te costruito lascia intendere  chel'affermazione sia generica (ma non lo è e lo sappiamo tutti e due ;) ), non rivolgendosi a me in particolare, da bravo furbo retore quale mi pare di capire tu sia. Per ciò per non alimentare polemiche davvero fuori luogo, la voglio intendere come generica.

Forse non mi sono spiegato bene. Alcune poesie vanno "tradotte", sviscerate, per comprendere il contesto da cui sono nate. Se un poeta scrive di un'acquila che vola nel cielo, può darsi che non intenda descrivere l'acquila ma che voglia esaltare la libertà attraverso l'immagine retorica che l'acquila rappresenta. Oppure ancora voglia porre un'analogia con l'avidità rapace dell'uomo. Insomma, spesso il testo di una poesia è un groviglio di parole estremamente difficile da districare. E interpretare il messaggio che il poeta vuole lanciare è essenziale per comprendre sia lui che la sua opera. Interpretarlo in modo sbagliato ci preclude la porta della comprensione glòobale del messaggio da lui lanciato e rende ogni poesia un ente a sé, senza nessun collegamento con tutte le altre.

(continua)


Scusa Marcos, avrei voluto leggere tutti i tuoi post di risposta, ma giunto a quell' "acquila" ripetuto per ben tre volte e quindi impossibile da considerare refuso, mi sono cadute le braccia, quindi non volermene se non sono riuscito ad andare avanti.

Perdonami ma amo così tanto la mia lingua (italiana) che svengo nel leggere questi strafalcioni... e mi è impossibile comunicare con chi ha solo supponenza e nessuna sostanza...











Offline Marcos D Ingaldi

Re: La coscienza di M. di Marcos Ingaldi
« Risposta #16 il: Domenica 31 Agosto 2008, 19:01:26 »
Scusa Leopardi se scrivo di getto e non correggo le mie bozze. Ma noncredevo di essere sotto esame all'accademia della crusca. Questa è la dimostrazione che tu badi nient'altro che alla forma e tralasci la sostanza. Scruti il messaggero senza porre attenzione al messaggio. O più semplicemente non sai che ribattere hehehe.

La prossima volta farò si che la mia favella non presenti nessuna pecca stilistica. Anzi no. Non ci sarà una prossima volta...
































ma va a cagher  :D
« Ultima modifica: Domenica 31 Agosto 2008, 19:06:16 da Marcos D Ingaldi »
Che tu creda di potere o non potere, hai ragione comunque.

gianburrasca

  • Visitatore
Re: La coscienza di M. di Marcos Ingaldi
« Risposta #17 il: Domenica 31 Agosto 2008, 21:04:45 »
Perchè invece di arrampicarsi sugli specchi non ammettere semplicemente di avere qualche piccola pecca linguistica ? A tutti capita di scrivere di getto e sbagliare una parola, ma la stessa per tre volte di seguito e scritta nello stesso modo...
Se invece preferisci far cadere su di me la colpa della tua "distrazione" basta saperlo.
Nessuno è esente da errori, basta avere la capacita e l'intelligenza di saperlo ammettere al momento giusto, Accademia della Crusca a parte.

Giusto quello che dici: bado alla forma, perchè è impossibile avere sostanza se si scrive aqua, socquadro ed acquila.

Per il resto, nella vita ho pochissime e ben identificate aspirazioni e quella di discutere con te non è assolutamente contemplata; per cui fattene una ragione e cerca di trovarla tu la carta igienica sufficiente ad espletare quella funzionalità corporea nella quale, invece, sembri assolutamente esperto.

E qui mi fermo perchè ritengo di averti dato già troppa confidenza.

Nicholas M

  • Visitatore
Re: La coscienza di M. di Marcos Ingaldi
« Risposta #18 il: Domenica 31 Agosto 2008, 21:31:44 »
Complimenti, Giamburrasca. Tu si che sei un Signore.......  :o :-\

Offline Marcos D Ingaldi

Re: La coscienza di M. di Marcos Ingaldi
« Risposta #19 il: Lunedì 1 Settembre 2008, 23:24:59 »
Perchè invece di arrampicarsi sugli specchi non ammettere semplicemente di avere qualche piccola pecca linguistica ? A tutti capita di scrivere di getto e sbagliare una parola, ma la stessa per tre volte di seguito e scritta nello stesso modo...
Se invece preferisci far cadere su di me la colpa della tua "distrazione" basta saperlo.
Nessuno è esente da errori, basta avere la capacita e l'intelligenza di saperlo ammettere al momento giusto, Accademia della Crusca a parte.

Giusto quello che dici: bado alla forma, perchè è impossibile avere sostanza se si scrive aqua, socquadro ed acquila.

Per il resto, nella vita ho pochissime e ben identificate aspirazioni e quella di discutere con te non è assolutamente contemplata; per cui fattene una ragione e cerca di trovarla tu la carta igienica sufficiente ad espletare quella funzionalità corporea nella quale, invece, sembri assolutamente esperto.

E qui mi fermo perchè ritengo di averti dato già troppa confidenza.

Bla bla bla... mi sembri la pubblicità della vodafone. E comunque ho colto nel segno hahaha.

PS: per completezza: l'ho ammesso di aver scritto di getto e di non aver controllato la perfezione stilistica che sua signoria si attendeva. Ma non avere paura. Ho già assunto un correttore di bozze che correggerà ogni mio post nel sito.

ODDIOOOOO!!! Ho scritto 2 volte di fila "aver". CRRETTOREEEEEEE!!!! Fai il tuo mestiere.

Mi fai sganasciare!!! HAHAHA :D :D :D :D
Che tu creda di potere o non potere, hai ragione comunque.

rafael

  • Visitatore
Re: La coscienza di M. di Marcos Ingaldi
« Risposta #20 il: Giovedì 4 Settembre 2008, 23:02:20 »
Mamma mia...Certo che se i forum devono diventare il luogo perfetto per battibecchi da Caffè Bar, siamo rovinati...Comunque Marcos, se vuoi spiegare un tuo testo inserisci delle note, ma non commentarla..Inoltre non solo non sono d'accordo sul fatto che il lettore abbia diritto a condividere solo il lato emozionale del testo, ma ritengo altresì che la sua interpretazione sia di maggiore rilevanza rispetto a quella dell'autore..E poi nonostante tutto, senza aprire un post, la poesia si capiva lo stesso..
P.S.
Ho usato termini come "altresì" affinchè anche l'Accademia della Crusca approvasse il mio stile...
Grazie CLAP CLAP
« Ultima modifica: Giovedì 4 Settembre 2008, 23:04:16 da Alessandro Serio »