Ma ritorniamo al tema iniziale.
Necessita precisare una cosa: su questo sito siamo tutti “amatori” della poesia, nel senso che non credo che tra di noi ci sia un poeta di professione (se mai ci può essere la professione di poeta), dunque la maggior parte delle nostre poesie, dal punto di vista tecnico, da quello strutturale, ritmico e contenutistico possono essere tranquillamente buttate nel cesso.
Se invece guardiamo l’aspetto emotivo, quella spinta passionale che provoca l’istinto alla scrittura, allora è chiaro che ognuna di essa rappresenta un capolavoro (come dire: ogni scarrafone è bell a mamma soja).
Generalmente tutti noi abbiamo bisogno di consigli, non per diventare Poeti, quanto per migliorare la comunicatività mediante questo mezzo non usuale rappresentato dalla poesia.
Dunque nessuna meraviglia se non leggiamo più commenti ai testi, perché è venuta meno una delle regole fondamentali della comunicazione: parlare di un argomento interessante.
Quando la discussione si omologa ed i contenuti diventano banale o al contrario troppo difficili ecco che l’interesse per la conversazione (comunicazione) scema.
Non si possono continuare a leggere (e trovare interessanti) testi stereotipati che utilizzano sempre le stesse leve emotive. La genialità, lo stupore creato nel lettore, consiste nell’utilizzo di canali di comunicazione vecchi di secoli, ma rinnovati nello stile, nel metodo, nel linguaggio che però deve rimanere semplice ed accessibile; non posso dover utilizzare il vocabolario per decifrare un testo che sembra uscito dalla settimana enigmistica.
E poi ancora mi meraviglio quando, come è accaduto, lascio due righe (inconsuetamente neutre) per capire il senso di alcuni versi e mi si risponde (privatamente, perché questo è il concetto di forum di alcune persone): “se nn hai nulla da scrivere,come mai lo fai solo per qualcosa che non capisci o che secondo te non va “; come se esprimere dubbi o sottolineare aspetti non condivisi di un testo fosse cercare di far polemica. Se pensate questo allora non pubblicate i vostri preziosi testi.
Che altro dire, che ognuno cuocia nel suo brodo, per quanto mi riguarda da oggi in poi non chiederò nulla sui testi; mi limiterò ad agire come ho fatto finora e a commentare (anche causticamente) quando sarà il caso.
See you later.