Ecco Robby, Filo, Marina dopo la sbronza di ieri sera e dopo aver portato in braccio il piccolo Giambi, in avanzato stato di... confusione, con la testa sulle spalle (ma non troppo) posso dire con molto "orgoglio" di aver ravvivato il forum, eh si! ormai si fa di tutto!
Dicevo in effetti di essere d'accordo con quanto postato da Maria Giovanna:
Se non si vogliono delle opnioni sulle proprie poesie perchè non lasciarle nel cassetto? Nessuno potrà fraintenderle, commentarle, criticarle, ne adularle senza in realtà aver compreso nemmeno una bricola del significato.
con la linea di massima di Gianfranco:
L'importante che tutto rientri nei canoni della buona educazione e del rispetto, possiamo anche dire che a noi una poesia non piace, ma con i dovuti modi. La lettura è un fatto relativo ad una interpretazione molto intima, legata ad un'infinità di fattori, e la critica che ne scaturisce, positiva o negativa che sia, resta un aspetto fortemente personalee con Nicomar:
di fondamentale importanza è non usare il dispositivo dei commenti come mezzo privato per scambiare diatribe personali. L’area commenti è solo uno strumento per dibattere la poesia, solo quella, un testo non può essere pretesto per allargare discorsi personali e non inerenti alla singola composizione.C'è stato un abuso ed io neanche sono andata a lamentarmi con la redazione, avrei potuto farlo come fanno tante e tante persone che si lagnano per un tipo di commento che ricevono e che a loro non gusta.
C'è tanto di premessa ad ogni commento che si va a scrivere, esso deve riguardare il testo e non gli altri commenti, un regolamento per altro che tutti noi abbiamo accettato. Poi ho sopportato la messa in ridicolo della mia persona con commenti sarcastici ad un mio testo e neanche allora mi sono rivolta alla redazione.
Qui si tratta di mettere in chiaro alcuni fondamentali punti, primo fra tutti il
rispetto nei confronti di chi dà una propria opinione che non è mai stata offensiva e che resta sempre e comunque un'opinione personale che si può più o meno condividere, della quale si può apertamente parlare e motivare ma mai attaccare, direi in modo ridicolo.
Quanto mi è accaduto non è certo la prima volta che succede e ne parlo qui perchè deve saltare agli occhi di tutti, deve essere più che mai evidente, soprattutto per i nuovi autori, non vi ammucchiate, non cercate approvazioni, non date per ricevere, ma aspettatevi solo sincerità da parte di chi vi legge e fate lo stesso, cercando di capire quello che commentate, non guardate i nomi, ma i testi e dite la vostra con la massima tranquillità.