Autore Topic: Poesie a tema  (Letto 4544 volte)

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gianburrasca

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Re: Poesie a tema
« Risposta #15 il: Domenica 8 Giugno 2008, 17:48:24 »
Io non provo alcuna avversione per la lettera “G” e non solo per influenze personali, ma anche e soprattutto perché con “G” iniziano alcune delle parole che preferisco: Genio, Giullare, Grandiloquente, Gustoso, Grossolano… ma anche Gelosia, Galateo,Galanteria,Grazia…
Ma non divaghiamo…
 Si parlava di commenti. Della serie: ogni tanto ritornano, c’è sempre qualcuno che tira in ballo i commenti e qualcun altro che risponde, io faccio parte dei secondi. E, visto che il gioco consiste nel ripetere, senza mai stancarsi, sempre le stesse cose, anche io non voglio esimermi dal partecipare al giochino.
Allora aggiungo la lettera G alle lettere già inserite da rediviva Stellaerratica.

G nessuno commenta più perché il livello “poetico” è talmente mediocre che anche i redattori di commenti melensi si sono rotti le balle. Io ho letto pochissime poesie degne di citazione. Inizialmente ho provato a lasciare critiche che mettessero in evidenza le lacune, a mio avviso, riscontrate. Il risultato è stato così sconfortante che ho deciso che da quel momento avrei commentato solo poesie che valeva la pena commentare. 
Quindi, a chi lamenta una scarsezza di commenti ai testi (tutti e non solo quelli a tema) consiglio di leggere attentamente ciò che viene proposto ogni giorno; c’è in giro tanta di quella banalità da rimanere sconfortati. Ho sempre invitato gli autori a riflettere prima di pubblicare, perché un testo che sembra eccezionale, fra due giorni, ad una rilettura più attenta, potrebbe assumere connotati profondamente diversi. Invece no, tutti lì a gareggiare sulla pubblicazione di oscenità e chissenefrega se la qualità è sottozero, continuiamo a gongolarci perché ci sono 75 poesie al giorno, e qualcuno aspira al primato di più prolifico del mese. 
Allora fatemi e fatevi un piacere, prima di lamentatevi della mancanza di commenti, abbiate il coraggio di ammettere che  la maggior parte di questi testi non meriterebbe nemmeno di essere letto, figuriamoci essere commentati.

P.S. Tanto per concludere come ho iniziato: con una divagazione, vorrei fare i complimenti ad una autrice della quale ho avuto modo di apprezzare la crescita poetica nel corso degli ultimi mesi, devo dire che ho letto sue opere anche in altri luoghi e la maturità che viene fuori lì, da alcuni suoi testi mi ha lasciato davvero sorpreso anche se un po’ mi aspettavo una cosa del genere.
Il suo è un esempio di come con tenacia, passione, umiltà, studio della forma e dei contenuti, in poco tempo si possa arrivare a costruire una propria personalità poetica senza troppi fronzoli, senza tante parole, con una poesia scarna, ma pregna di significato.
Brava Francesca Coppola, quanto prima ripeterò questo concetto altrove.
Forse, non è giusto fare qui una critica a lavori letti altrove, ma il fatto che le tue opere in questo sito possano passare inosservate ai più, è segno di come la mediocrità possa offuscare quel poco di buono che si riesce a leggere di tanto in tanto.




alexandra

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Re: Poesie a tema
« Risposta #16 il: Lunedì 9 Giugno 2008, 13:41:08 »
Citazione
P.S. Tanto per concludere come ho iniziato: con una divagazione, vorrei fare i complimenti ad una autrice della quale ho avuto modo di apprezzare la crescita poetica nel corso degli ultimi mesi, devo dire che ho letto sue opere anche in altri luoghi e la maturità che viene fuori lì, da alcuni suoi testi mi ha lasciato davvero sorpreso anche se un po’ mi aspettavo una cosa del genere.
Il suo è un esempio di come con tenacia, passione, umiltà, studio della forma e dei contenuti, in poco tempo si possa arrivare a costruire una propria personalità poetica senza troppi fronzoli, senza tante parole, con una poesia scarna, ma pregna di significato.
Brava Francesca Coppola, quanto prima ripeterò questo concetto altrove.
Forse, non è giusto fare qui una critica a lavori letti altrove, ma il fatto che le tue opere in questo sito possano passare inosservate ai più, è segno di come la mediocrità possa offuscare quel poco di buono che si riesce a leggere di tanto in tanto.


Ah! finalmente uno che ci capisce qualcosa... ahahah ;D
grazie Giambi ;) ma sei troppo buono, non merito tanto, anche se mi riconosco un cambiamento... :-*


Tornando al discorso "commenti", beh si è vero ogni tanto qualcuno li mette al centro della discussione, poi nei migliori casi si scatena un'accesa polemica, dopodichè cade nel dimenticatoio... finchè qualcuno non lo rifarà notare e così via...
un ciclo stancante se non porta cambiamenti...



Offline Stellaerratica

Re: Poesie a tema
« Risposta #17 il: Lunedì 9 Giugno 2008, 19:34:46 »
Io non provo alcuna avversione per la lettera “G” e non solo per influenze personali, ma anche e soprattutto perché con “G” iniziano alcune delle parole che preferisco: Genio, Giullare, Grandiloquente, Gustoso, Grossolano… ma anche Gelosia, Galateo,Galanteria,Grazia…

Pensa tu, io la nutro nonostante il mio cognome (come avevo già dichiarato in passato, Giannini). Ma d'altronde le delusioni d'amore possono arrivare nel più profondo.
G come Gioia, Gianduia, Gita, Goliardia, ma soprattutto
Giallo Giustizia Genuinità.

Sulla mediocrità di cui parli, in parte posso condividere ma non in toto. Secondo me ci sono autori che sono interessanti e non mediocri ed altri che in potenza lo sono ma che avrebbero magari bisogno di qualche suggerimento.
Ci sono autori stilisticamente belli da leggere ma vuoti di contenuto, altri che al contrario sono stilisticamente migliorabili ma contenutisticamente pregni. Altri che sono completi ed altri che sono totalmente vuoti.
Ma di questo si può discutere all'infinito perché è una questione di punti di vista personali.

Elisa
Il peggior crimine è conoscere la verità e non far nulla.
(Carlo Parlanti - www.carloparlanti.it)

Offline Grandesempre Giorgio

Re: Poesie a tema
« Risposta #18 il: Martedì 10 Giugno 2008, 01:06:11 »
Io propongo di non pubblicare le poesie che vengono a getto, ma di scriverne altre e poi altre ancora senza pubblicarle, così si ha una scelta più ampia e tra le tante se ne sceglie una sola, quella che si reputa migliore!! ho letto in un topic che si parla di Giacomo Leopardi, lui quando scriveva le poesia non ci metteva un istante per poi fare la corsa a pubblicarle sul sito, per sua fortuna a quei tempi non c'era ancora internet e quindi poteva tranquillamente scriverle e rileggerle mille volte per aggiustarle e riscriverle, senza tanta fretta, perchè è la lentezza il segreto della felicità!!!!
Giorgio.
Non smettere mai di cercare ciò che ami, finirai per amare ciò che trovi!

Offline Stellaerratica

Re: Poesie a tema
« Risposta #19 il: Martedì 10 Giugno 2008, 01:09:20 »
Io propongo di non pubblicare le poesie che vengono a getto, ma di scriverne altre e poi altre ancora senza pubblicarle, così si ha una scelta più ampia e tra le tante se ne sceglie una sola, quella che si reputa migliore!! ho letto in un topic che si parla di Giacomo Leopardi, lui quando scriveva le poesia non ci metteva un istante per poi fare la corsa a pubblicarle sul sito, per sua fortuna a quei tempi non c'era ancora internet e quindi poteva tranquillamente scriverle e rileggerle mille volte per aggiustarle e riscriverle, senza tanta fretta, perchè è la lentezza il segreto della felicità!!!!
Giorgio.
Non concordo affatto. Certo, una rilettura o una riflessione maggiore può aiutare a migliorare, ma non sono del tutto d'accordo che bisogna rimaneggiarle sempre tutte: perderebbero della spontaneità che a volte caratterizzano proprio quella poesia.
Ma tendo ad essere troppo impulsiva  avolte.
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(Carlo Parlanti - www.carloparlanti.it)

Offline Grandesempre Giorgio

Re: Poesie a tema
« Risposta #20 il: Martedì 10 Giugno 2008, 01:25:05 »
Io credo che le migliori poesie siano il frutto di un elaborata analisi, se hai studiato i grandi poeti italiani sai come alcune poesie sono state scritte e riscritte a distanza di anni, ritornando al Leopardi pensa alla sua poesia "La ginestra", e allora capirai anche quando dico è la lentezza il segreto della felicità!!!
Giorgio.
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Offline Grandesempre Giorgio

Re: Poesie a tema
« Risposta #21 il: Martedì 10 Giugno 2008, 01:32:23 »
In questo topic si parlava di poesia a tema, beh io credo che molte poesie a tema sono scritte di getto e per questo la qualità è diversa da una poesia più elaborata, però è normale che bisogna avere le qualità per scrivere una bella poesia e saperla elaborare, di certo se uno tali qualità non le tiene può metterci anche diversi anni non riuscirebbe a scrivere mai una poesia. Impariamo di più a leggere le poesie degli altri autori e meno a pubblicare di getto qualsiasi pensiero ci attraversa la mente,così impareremo anche a confrontarci con gli altri per sentirci meno poeti e più scrittori dilettanti in cerca di amici con la stessa passione!!! 
Giorgio.
Non smettere mai di cercare ciò che ami, finirai per amare ciò che trovi!

Atreju

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Re: Poesie a tema
« Risposta #22 il: Martedì 10 Giugno 2008, 13:59:59 »
Io credo che scrivendo pesie belle o meno belle, si partecipa comunque ad un importante lavoro sulla lingua sui concetti sulle metafore utilizzate, un lavoro di cui non ci rendiamo conto ma che incide sul linguaggio di tutti, sia di chi apprezza che di chi disprezza, è un lavoro di stile e di forma che fornisce un minimo ma importante contibuto, e che rende la poesia, che è di noi tutti, un magma di fucina incandescente e polimorfo, attuale.

Offline Daniela Ferraro

Re: Poesie a tema
« Risposta #23 il: Giovedì 12 Giugno 2008, 18:32:31 »
In questo topic si parlava di poesia a tema, beh io credo che molte poesie a tema sono scritte di getto e per questo la qualità è diversa da una poesia più elaborata, però è normale che bisogna avere le qualità per scrivere una bella poesia e saperla elaborare

Non sono mica tanto d'accordo.
Scusate, Alda Merini scrive di getto, e ritiene anche che chi capisce le poesie che scrive non è un poeta ma un perdigiorno.
Ci sono poesie di Emily Dickinson che se le scrivessi io oggi mi sentirei dire "oddio quanto è banale".
Concordo sulla forma, concordo sulla grammatica (certi strafalcioni li ho letti pure io e mi hanno fatto accapponare la pelle); ma sui contenuti come si fa a stabilire cosa è semplice, cosa è banale (a meno che non sia "sole-cuore-amore"), cosa è ridicolo, cosa è scontato ecc ecc???
La qualità non è mica data dalla scrittura di getto o dalla scrittura elaborata.
Qua ripeto il concetto espresso sullo svisceramento delle poesie quando le si commenta. Sono contraria a questa "pratica", ma anche a lavorare su una poesia per giorni, settimane, mesi... cercando sinonimi, cambiando versi, cambiando verbi ecc...
Talvolta io scrivo di getto, può capitare che mi vengano fuori delle cretinate mostruose, su cui poi lavoro (non che poi diventino capolavori)... e può capitare che non riesca proprio a modificare una sola virgola. Amen, se piace bene, altrimenti pazienza.
L'ispirazione è sempre la stessa, il tema sempre ricorrente, a volte mi sembra pure di scrivere sempre le stesse cose e usare persino le stesse parole (cosa che probabilmente faccio).
Ma a 'sto punto chi lo stabilisce cos'è banale, cos'è semplice, cos'è ridicolo?!
Ho letto poesie di poeti eccellenti che francamente mi son sembrate banalissime. Così come mi son sembrati semplici scarabocchi gli schizzi di Picasso.
Sara mica una questione di nome?
Certo, mi direte, per farti un nome devi scrivere come si deve. Ma se persino Bukowski ha scritto, tra i capolavori, cose discutibili, noi che facciamo? Stiamo qui a stabilire cosa è banale e cosa non lo è (a meno che non sia proprio talmente evidente e sconcertante)? Se si deve o meno scrivere di getto? Se si deve o meno usare la metafora?

Posa sui miei capelli
la mano; pesante è il mio capo,
ciò che era la mia giovinezza,
mi hai rubato.


Quanti di voi leggendola qua direbbero: "carina, niente di che però" ?
Io ad esempio.
Eppure l'ha scritta Hermann Hesse.

alexandra

  • Visitatore
Re: Poesie a tema
« Risposta #24 il: Giovedì 12 Giugno 2008, 21:47:48 »
Citazione
Posa sui miei capelli
la mano; pesante è il mio capo,
ciò che era la mia giovinezza,
mi hai rubato.

Beh! ma erano anche altri -tempi-, nel senso la stessa Dickinson scriveva cose con una spontaneità tale da essere sorprendente.
Oggi per me, non si può fare questo tipo di discorso, in quanto di cose se ne leggono e scontato e banale e quello che ognuno scriverebbe con le stesse identiche parole o quasi.
Certo è chiaro questo non lo puoi dire tu con certezza nè tantomeno io, ma il mondo è bello perchè vario, ognuno ha un proprio parere.

Quello di cui si discute è la sincerità nei commenti, che manca proprio.


Ora se uno ha ragione a pensare quello che pensa o ha torto, qui non si vuole divagare, ma credo che sia sacrosanto esprimere un proprio parere, senza offendere, ma con la massima onestà.
 
Ed invece qui accade di tutto, ma non questo...


Offline Daniela Ferraro

Re: Poesie a tema
« Risposta #25 il: Venerdì 13 Giugno 2008, 02:44:55 »
Oggi per me, non si può fare questo tipo di discorso, in quanto di cose se ne leggono e scontato e banale e quello che ognuno scriverebbe con le stesse identiche parole o quasi.

Su questo siamo perfettamente d'accordo.

"Quanto sei bella
sembri una stella"

Credo sia oggettivamente banale. Non penso ci sia da discutere.
Ma è banale la forma. Io spesso leggo accuse di banalità anche nei confronti dei contenuti. Ma a 'sto punto dobbiamo star lì a sindacare sulle ragioni per cui uno scrive, su cosa lo ispira di più...
Persino nei più grandi c'è sempre qualcosa di ricorrente...
Che facciamo? Leggendo Ungaretti pensiamo "du' palle questo scrive solo di guerra"?

E' un po' come quando uno scrive un romanzo o fa un film. Tutto è già stato scritto e raccontato. L'originalità sta nella forma, e credo sia su quella che i commenti devono concentrarsi.

Citazione
Quello di cui si discute è la sincerità nei commenti, che manca proprio.

Ora se uno ha ragione a pensare quello che pensa o ha torto, qui non si vuole divagare, ma credo che sia sacrosanto esprimere un proprio parere, senza offendere, ma con la massima onestà.
 
Ed invece qui accade di tutto, ma non questo...

Qui sfondi una porta aperta :) mi son fatta prendere la mano e con la storia della scrittura di getto o della scrittura elaborata sono andata un po' off. Ma sui commenti siamo sulla stessa lunghezza d'onda.



Offline Grandesempre Giorgio

Re: Poesie a tema
« Risposta #26 il: Venerdì 13 Giugno 2008, 13:15:37 »

Che facciamo? Leggendo Ungaretti pensiamo "du' palle questo scrive solo di guerra"?



Scusami ma tu devi capire una cosa, quando scriveva le poesie Ungaretti il quadro storico era quello della guerra mondiale, di cosa avrebbe dovuto scrivere nelle sue poesia della rivoluzione francese?
Il problema è che io leggo le poesie di Ungaretti conoscendo il suo pensiero, so che se scrive:
"Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie"
capisco benissimo che sta parlando dei soldati durante la guerra!!!
L'analisi dei grandi autori si fonda anke sull'analisi del quadro storico che avevano intorno, è normale che la poesia di 100 anni fa può sembrare banale, ma 100 anni fa a saper scrivere e leggere erano sicuramente la metà della metà delle persone che lo sanno fare oggi, devi considerare anke questo!!!
Poi se leggo le tue poesie io nn conosco il tuo pensiero ideologico e soprattutto nn so in che contesto vivi, quindi nel momento in cui leggo la tua poesia l'adatto alla mia personalità e l'interpretazione soggettiva che le posso dare è sicuramente lontana anni luce da quello che realmente volevi dire!! la banalità è soggettiva ma come dice Fracensca sono i commenti ad essere troppo banali e soprattutto falsi, questo succede perchè la gente pur di ottenere qualche lettura e commento in più alle sue pseudo-poesie farebbe di tutto anche prostituirsi nei commenti!!!!
Giorgio.
« Ultima modifica: Venerdì 13 Giugno 2008, 13:19:11 da Grandesempre »
Non smettere mai di cercare ciò che ami, finirai per amare ciò che trovi!

Offline Stellaerratica

Re: Poesie a tema
« Risposta #27 il: Venerdì 13 Giugno 2008, 14:13:08 »
Concordo con Carla e Francesca, solo in parte con Giorgio.
Distinguiamo quali commenti sono banali. Quelli ripetitivi in stile molto bravo/a, bella, piaciuta, emozionante lo sono perché non dicono nulla, solo che ad un determinato autore il tal componimento è piaciuto.
Il commento più articolato prende più tempo e se vogliamo commentare tanti autori, beh ovviamente non possiamo perdere tempo. Inoltre, all'inizio diciamo tutti "ma non sono capace, per me contano solo le emozioni". Bene, le cose sono due: o tu che leggi i miei commenti li ignori perché io non ho intenzione di seguire il tuo pensiero, o mi dai una mano (se te lo richiedo) ad imparare a scrivere commenti qualitativamente meno banali e ripetitivi. Obiezione: eh ma non ho tempo. Bene, così come ricordarsi che perché si scrive con é e non con è ha bisogno di attenzione e le prime volte perdi qualche secondo per ricordarlo, allo stesso modo all'inizio si perde un po' di tempo a prestare più attenzione a come commentare.
Ma anche lì: chi decide realmente quali commenti vanno bene o no? Io sono laprima a dire che li vorrei un po' più articolati e più "a tutto tondo" ma non li posso pretendere.
Inoltre, trovo che un po' di varietà stia anche bene: i miei purtroppo sono più strutturali che emozionali e sarebbe sinceramente il caso che qualcuno mi aiutasse a scriverli in maniera meno dura e più facilmente digeribile. Allo stesso modo, sono belli quelli che leggono l'emozionalità del componimento. Trovo tuttavia azzardato andare a commentare l'anima del(la) poet(ess)a, se non sappiamo se una poesia rispecchia il suo vivere o se è un comporre moti di sensibilità rivolti all'esterno.
C'è chi è più emozionale e chi più tecnico, chi riesce a fondere le cose, chi ha bisogno di un aiuto. Se lo vuole, ok. Se non lo vuole, zitti e si accetta.
Per quello che riguarda i commenti, più che falsi forse sono ipocriti. Ma anche lì, non c'è la certezza reale che sia così...
Il peggior crimine è conoscere la verità e non far nulla.
(Carlo Parlanti - www.carloparlanti.it)

Offline Zima

Re: Poesie a tema
« Risposta #28 il: Venerdì 13 Giugno 2008, 14:19:48 »
permettetemi di dissentire sul concetto di banalità.

non è possibile giudicare o stabilire un sentimento come "banale".
 l'amore, l'odio, la guerra, la povertà e i sentimenti che da essi ne derivano non possono essere banali, sono bensì assoluti!
è vero che ognuno di noi ha dei particolari temi come filo conduttore del proprio moto interiore e, quindi, del proprio scrivere, ma questo non ne determina la banalità.
 così come dei grandi poeti si studia il contesto storico e biografico per estrapolarne, insieme alla lettura dei testi, il significato e il filo conduttore della loro opera, allo stesso modo noi stessi siamo figli di una determinata epoca, ancora non conclusa, che segna il nostro modo di pensare.
leggendo con continuità uno qualunque degli autori di questo sito, e facendolo con la dovuta attenzione, si può stabilire qual è il moto che lo induce a scrivere. se ne traccia quindi un profilo, si scava nel suo subconscio e lo si conosce, lo si apprezza, se ne segue l'evoluzione.

banale quindi non è un concetto, ma la pura esposizione.
non essere banali, vuol dire semplicemente dire una cosa con parole differenti da quelle che chiunque altro userebbe.

se per esprimere la precarietà dei soldati in trincea, ungaretti ha scritto
"si sta come d'autunno sugli alberi le foglie" bhe, è stato geniale!
se lo ripetessimo noi oggi, saremmo banali, poichè l'immagine è ormai usurata!
"proverò a spaccare
meridiane di silenzio,
come ghiaccio
sui mattoni della piazza
e sotto i nostri piedi"
r.d.

gianburrasca

  • Visitatore
Re: Poesie a tema
« Risposta #29 il: Sabato 14 Giugno 2008, 11:04:37 »

...

Posa sui miei capelli
la mano; pesante è il mio capo,
ciò che era la mia giovinezza,
mi hai rubato.


Quanti di voi leggendola qua direbbero: "carina, niente di che però" ?
Io ad esempio.
Eppure l'ha scritta Hermann Hesse.






Posa sui miei capelli
la mano; pesante è il mio capo,
ciò che era la mia giovinezza,
mi hai rubato.



Tocca i miei capelli
la mia testa è vuota
hai rubato la mia giovinezza



Be' ecco la differenza tra poesia e banalità.
Se Hesse scrivesse di getto non lo so, ma se i risultati sono questi, allora chiunque scriva così può permettersi di essere spontaneo.