Autore Topic: come mai?  (Letto 4587 volte)

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Offline Monster

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  • sembro un mostro?...no! potrei essere peggio però!
  • Nel sito Scrivere: Le sue poesie
come mai?
« il: Venerdì 18 Aprile 2008, 14:40:56 »
gli Autori non vogliono più incontrarsi??

vergognosa

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Re: come mai?
« Risposta #1 il: Venerdì 18 Aprile 2008, 15:38:25 »
gli Autori non vogliono più incontrarsi??
SOlo se c'è gianburrasca  ;D. sbaglio o s'è cancellato?
 :'(

Offline Marina Como

Re: come mai?
« Risposta #2 il: Venerdì 18 Aprile 2008, 17:36:51 »
SOlo se c'è gianburrasca  ;D. sbaglio o s'è cancellato?
 :'(
nonono! Pure senza! magari se da queste parti sarebbe ora di vedere che razza di mostro sei! E tu... vergognatipoeta... ora anche un tete a tete con un bambino!
Se voglio fare la stronza ci riesco bene.  Talmente bene che quasi quasi ci sono. O forse ci sono.  Si, deciso.

vergognosa

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Re: come mai?
« Risposta #3 il: Venerdì 18 Aprile 2008, 19:36:00 »
nonono! Pure senza! magari se da queste parti sarebbe ora di vedere che razza di mostro sei! E tu... vergognatipoeta... ora anche un tete a tete con un bambino!

 ??? A chi stai dicendo cosa? Oltretutto non ho capito cosa vuoi dire  :o
VupPì

alexandra

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Re: come mai?
« Risposta #4 il: Venerdì 18 Aprile 2008, 19:53:49 »
Mi permetto di interpretare, se non ho capito male... :o

Citazione
nonono! Pure senza! magari se da queste parti sarebbe ora di vedere che razza di mostro sei!

Questa frase è riferita a Monster, il mostro della situazione... ;D


Citazione
E tu... vergognatipoeta... ora anche un tete a tete con un bambino!
 
mentre qui si riferisce a te, in quanto Burrascoso Gianni è per noi un bambino... e quindi è poco edificante un incontro ravvicinato con lui... ;D
vabbè pura Ironia, la nostra Marina è maestra in questo!

Offline Marina Como

Re: come mai?
« Risposta #5 il: Venerdì 18 Aprile 2008, 21:10:41 »
  :-*  wow! finalmente c'è qualcuno che mi capisce! Grazie francesca
Se voglio fare la stronza ci riesco bene.  Talmente bene che quasi quasi ci sono. O forse ci sono.  Si, deciso.

Offline Paolo Ursaia

Re: come mai?
« Risposta #6 il: Sabato 19 Aprile 2008, 00:04:26 »
  :-*  wow! finalmente c'è qualcuno che mi capisce! Grazie francesca

...Criptica... :laugh: :laugh:
Cunctando restituit

vergognosa

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Re: come mai?
« Risposta #7 il: Sabato 19 Aprile 2008, 14:45:25 »
Non mi è chiara una cosa...

E tu... vergognatipoeta... ora anche un tete a tete con un bambino!

intendevi vergogna-di-poeta o vergognati-poeta?  ;D

Offline Marina Como

Re: come mai?
« Risposta #8 il: Sabato 19 Aprile 2008, 16:08:37 »
Non mi è chiara una cosa...

intendevi vergogna-di-poeta o vergognati-poeta?  ;D
ahahhahah! non potrei intendere che ti devi vergognare come poeta visto che hai pubblicato una sola poesia (o quanto meno questa è quella che ho letto!). La mia voleva solo essere una frase ironica ispirata dal tuo nick, per intendere appunto che una persona si dovrebbe vergognare di volere la presenza del bambino di otto anni chiamato giamburrasca come requisito per venire ad una cena!
Come vedi, solo forse maliziosa ironia, ma senza intenzione alcuna che possa in qualche modo offendere (anche perchè il bambino in questione forse ce ne ha otto per dita di anni!).
Con la speranza di essermi ben espressa, un saluto.
Se voglio fare la stronza ci riesco bene.  Talmente bene che quasi quasi ci sono. O forse ci sono.  Si, deciso.

vergognosa

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Re: come mai?
« Risposta #9 il: Sabato 19 Aprile 2008, 19:49:03 »
ahahhahah! non potrei intendere che ti devi vergognare come poeta visto che hai pubblicato una sola poesia (o quanto meno questa è quella che ho letto!). La mia voleva solo essere una frase ironica ispirata dal tuo nick, per intendere appunto che una persona si dovrebbe vergognare di volere la presenza del bambino di otto anni chiamato giamburrasca come requisito per venire ad una cena!
Come vedi, solo forse maliziosa ironia, ma senza intenzione alcuna che possa in qualche modo offendere (anche perchè il bambino in questione forse ce ne ha otto per dita di anni!).
Con la speranza di essermi ben espressa, un saluto.

:D ma io parlavo di Gianburrasca e non del bambino Giamburrasca...
;)
La precisazione era sul come regolarmi :D se mi devo vergognare tanto o anche di più ;)
(è ovvio che si scherza)
Comunque ho pubblicato due poesie vergognose, non una sola. :D
Te ne Sconsiglio la lettura...
 ;D

gianburrasca

  • Visitatore
Re: come mai?
« Risposta #10 il: Sabato 19 Aprile 2008, 21:45:24 »
gli Autori non vogliono più incontrarsi??



(Chissà da dove è uscita l'idea che mi fossi cancellato, magari un giorno...)

Dunque caro monster, ho cercato di capire a cosa ti riferissi relativamente al discorso sulla volontà di incontrarsi, poi Marina, con l'ultimo post mi ha chiarito l'arcano: trattasi di cena.

Non perderò questa occasione per esprimere il mio punto di vista che certamente risulterà indigesto (scusate il riferimento alle gozzoviglie) a molti di voi, ma questi argomenti sono per me un invito a nozze (anche se nella fattispecie odio questa istituzione fin da quando avevo due anni).

Le rimpatriate fra individui che condividono degli interessi virtuali  e come unico punto di riferimento qualche chiacchierata tenuta sul forum o magari via telefono, ritengo sia la cosa più inutile nonché patetica che si possa concepire.
Tutti intorno ad una tavola imbandita a riflettere sulle personalità che gli stanno di fronte, a disquisire mentalmente ed introspettivamente sulla ridondanza delle pancette altrui o sulle adiposità cellulitiche di chi aveva immaginato essere una venere sorgente dalla spuma del mare ed invece scopre essere una cozza sgusciata dal banco del pesce surgelato di periferia.
E tutti meschinamente a negare che l'aspetto fisico sia, in quel momento,  la discriminante dei nostri pensieri.
Poi si incomincia a parlare, di poesia, del sito, dei suoi partecipanti, si argomentano le teorie sul relativismo esistenziale, sulle varie dottrine filosofiche e sul loro condizionamento nelle espressioni poetiche attraverso i secoli. Non mancheranno scontri dialettici con gli immancabili fautori del positivismo neo-kantiano che  vedranno assurgere a prese di posizioni, talvolta nette altre sfumate, i vari partecipanti al consesso.
Poi, complice qualche bottiglia di vino della casa,  tutti a cantare “o bella ciao” o “quel mazzolin di fiori” salvo che qualcuno previdentemente non abbia al seguito chitarra e spartiti; nel qual caso si opterà per il repertorio di Ramazzotti o della Mannoia  (sicuramente meglio che le canzoni partigiane o valligiane).
A fine cena una passeggiata, (non si esclude che qualcuno più verde negli anni ci provi con la bionda di turno che quasi sempre declina l’invito), e poi tutti a ridere sulla la patetica macchietta che l’improvvisatore di turno spaccia per barzelletta.  L’indomani si fa il bis, ci si conosce meglio e quando si ritorna  a casa e ci si rincontra sul forum ci si sente più uniti, più vicini per il semplice fatto di aver condiviso un tavolo e quattro cavolate.

(continua)

gianburrasca

  • Visitatore
Re: come mai?
« Risposta #11 il: Sabato 19 Aprile 2008, 21:46:16 »
Lo so, mi direte che questo significa socializzare. Avanzerete teorie sulla necessità di relazionarsi fra individui della stessa specie e di come  la tavola sia un mezzo di espressione come un altro e farete notare come con queste mie argomentazioni io dimostri tutta la mia asocialità. 
Sono d’accordo,  se non fosse per il fatto che, per me, la conoscenza reciproca fra individui è uno dei misteri più affascinanti dell’universo intero. E’ la difficoltà nella comunicazione che rende la conoscenza un’arte. Il convivio è la conseguenza e non il mezzo perché si consumi la conoscenza. Io mangio con te perché so chi sei e voglio condividere l’aspetto principale dell’esistenza: il nutrimento.
E’ quando ti stimo come individuo, e dunque sono contento di averti vicino quando espleto la funzione necessaria del nutrimento, che mi piace condividere con te il pane ed il vino, quasi come in una comunione spirituale che ci unisce e ci rende identici in questo atto che (unico nel suo genere) rende gli uomini assimilabili  sotto tutte le latitudini senza differenza di ceto, di razza, lingua o religione.

Il resto sono solo ostentazioni affettate e senza senso di becere messinscene da osterie di quart’ordine, ma se vi piace così…

Offline Paolo Ursaia

Re: come mai?
« Risposta #12 il: Domenica 20 Aprile 2008, 14:31:34 »
Lo so, mi direte che questo significa socializzare. Avanzerete teorie sulla necessità di relazionarsi fra individui della stessa specie e di come  la tavola sia un mezzo di espressione come un altro e farete notare come con queste mie argomentazioni io dimostri tutta la mia asocialità. 
Sono d’accordo,  se non fosse per il fatto che, per me, la conoscenza reciproca fra individui è uno dei misteri più affascinanti dell’universo intero. E’ la difficoltà nella comunicazione che rende la conoscenza un’arte. Il convivio è la conseguenza e non il mezzo perché si consumi la conoscenza. Io mangio con te perché so chi sei e voglio condividere l’aspetto principale dell’esistenza: il nutrimento.
E’ quando ti stimo come individuo, e dunque sono contento di averti vicino quando espleto la funzione necessaria del nutrimento, che mi piace condividere con te il pane ed il vino, quasi come in una comunione spirituale che ci unisce e ci rende identici in questo atto che (unico nel suo genere) rende gli uomini assimilabili  sotto tutte le latitudini senza differenza di ceto, di razza, lingua o religione.

Il resto sono solo ostentazioni affettate e senza senso di becere messinscene da osterie di quart’ordine, ma se vi piace così…



   Gianbu...non si può dire che il tuo di pensiero sia criptico...!! ;D ;D
  Personalmente, pur senza arrivare alla tua...nettezza, sono vicino alla tua posizione. Non a caso passo per essere un solitario...intendiamoci, quando sto in compagnia, soprattutto se me la sono scelta, mi diverto, e risulto divertente...La discriminante è la selezione che faccio...meglio, mi piacerebbe fare, della compagnia che incontro. Ma anche questo è un campo dove c'è chi la vuole cotta , e chi cruda. La libertà è una bella cosa proprio per questo. Nessuno può costringere noi ad essere "compagnoni" nè gli altri ad essere "misantropi"...parlo, ovviamente, per eccessi.
Cunctando restituit

Offline Marina Como

Re: come mai?
« Risposta #13 il: Domenica 20 Aprile 2008, 18:58:36 »
Lo so, mi direte che questo significa socializzare. Avanzerete teorie sulla necessità di relazionarsi fra individui della stessa specie e di come  la tavola sia un mezzo di espressione come un altro e farete notare come con queste mie argomentazioni io dimostri tutta la mia asocialità. 
Sono d’accordo,  se non fosse per il fatto che, per me, la conoscenza reciproca fra individui è uno dei misteri più affascinanti dell’universo intero. E’ la difficoltà nella comunicazione che rende la conoscenza un’arte. Il convivio è la conseguenza e non il mezzo perché si consumi la conoscenza. Io mangio con te perché so chi sei e voglio condividere l’aspetto principale dell’esistenza: il nutrimento.
E’ quando ti stimo come individuo, e dunque sono contento di averti vicino quando espleto la funzione necessaria del nutrimento, che mi piace condividere con te il pane ed il vino, quasi come in una comunione spirituale che ci unisce e ci rende identici in questo atto che (unico nel suo genere) rende gli uomini assimilabili  sotto tutte le latitudini senza differenza di ceto, di razza, lingua o religione.

Il resto sono solo ostentazioni affettate e senza senso di becere messinscene da osterie di quart’ordine, ma se vi piace così…
Che bello il tuo intervento! Mi riporta ai bei tempi andati, quando mangiare insieme era sinonimo di confidenza (vedi il modo di dire "non ci ho mai mangiato insieme" per indicare una conoscenza non intima). Tuttavia non lo condivido.
Nella misera vita del trantran quotidiano, l'unico spazio in cui ci fermiamo sembra essere rimasto quello dei bisogni indispensabili (tra cui il mangiare). Ne consegue (vedi cene di lavoro, ecc...) che dire "una cena" equivale a quel che una volta era un "prendiamo un caffè" od un invito "all'ora del tè". Questo il mio pensiero.
Riguardo il vedere le facce da "pesce" non mi tange: da quando in quà mi interessa l'esteriorità? Semplicemente un modo per scambiare due chiacchiere ed avere l'opportunità di conoscere persone certamente sensibili, e non è poco!
Se voglio fare la stronza ci riesco bene.  Talmente bene che quasi quasi ci sono. O forse ci sono.  Si, deciso.

vergognosa

  • Visitatore
Re: come mai?
« Risposta #14 il: Domenica 20 Aprile 2008, 19:04:21 »
Che bello il tuo intervento! Mi riporta ai bei tempi andati, quando mangiare insieme era sinonimo di confidenza (vedi il modo di dire "non ci ho mai mangiato insieme" per indicare una conoscenza non intima). Tuttavia non lo condivido.
Nella misera vita del trantran quotidiano, l'unico spazio in cui ci fermiamo sembra essere rimasto quello dei bisogni indispensabili (tra cui il mangiare). Ne consegue (vedi cene di lavoro, ecc...) che dire "una cena" equivale a quel che una volta era un "prendiamo un caffè" od un invito "all'ora del tè". Questo il mio pensiero.
Riguardo il vedere le facce da "pesce" non mi tange: da quando in quà mi interessa l'esteriorità? Semplicemente un modo per scambiare due chiacchiere ed avere l'opportunità di conoscere persone certamente sensibili, e non è poco!

Quoto in toto e rilancio sull'ultima parte dell'intervento: l'esteriorità quanto dev'essere importante? Se questo è un sito di poesie in cui ci si può confrontare e crescere e magari -perché no?- diventare amici, allora non conta. Se invece fosse un sito di incontri -Dio ce ne scampi e liberi- allora ça va sans dire che l'esteriorità fa il suo. Ma non si aspetterebbe una cena collettiva per stabilirlo, probabilmente...