Inorridisco alla sola parola "privato" o tanto più "commento privato" in un sito di poesia. Una volta ne ricevevo a iosa (da una persona che sai). Quei commenti che sarebbero serviti a tutti, per trasmettere un punto di vista interessante e originale di leggere poesia, in me suscitarono la reazione di scoraggiare l'autore non dando più risposta ai suoi messaggi privati.
Per me, il privato nel Forum, va usato solo per le faccende personali , tutto il resto va messo al servizio di tutti.
Nel tuo caso potrei chiudere un occhio, visto che:
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e mi fa felice che tu diffonda i miei insegnamenti
filodiseta
Gentile prof.ssa Filodiseta,
che ella possa inorridire alla parola “privato” o “commento privato” posso comprenderlo dato che inorridisco anche io ed esattamente per i suoi stessi motivi. Fatto sta che in alcune situazioni, come per esempio quando la richiesta è fatta in maniera troppo discreta e cortese per dire di no, una risposta diventa impossibile da negare, pur esprimendo al richiedente la propria perplessità nel fornire un commento che esula dallo scopo e dai fini dello stesso: quello che la maggior parte di persone possa usufruirne.
Ella sa benissimo, per averne più volte discusso insieme, il mio pensiero sui commenti/critiche e come (prenda come esempio questo topic) ogni volta che accenno a questo pensiero sollevo il vespaio di coloro che predicano l’umiltà e la (falsa)modestia e poi anche senza toccare direttamente un loro capolavoro diventano irascibili e mettono da parte quella modestia tanto sbandierata. Almeno datemene atto; io sono coerente. Sono immodesto e non faccio nulla per mascherarlo.
Forse è anche la paura di mettersi in gioco che spinge le persone, in generale, a chiedersi pareri in privato o magari la certezza di ricevere un parere spassionato che in pubblico finirebbe pere essere inficiato dai rapporti di amicizia.
Il guaio è che io utilizzo un discorso diretto (forse troppo) ed utilizzo un linguaggio che non conosce mezzi termini, ma il succo è che in questo sito c’è troppo buonismo (perché mi rifiuto di credere che la gente non riesca a distinguere la buona poesia dal surrogato). Il guaio, in questa situazione, è che chi può cerca di attrezzarsi diversamente.
Ecco perché a volte esco fuori con questo tipo di “sparate” nei miei post.
La saluto distintamente suo
Burrasca Gianni