Autore Topic: Nuntio vobis, gaudium magnum: mi sono rotto...  (Letto 6895 volte)

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Offline Paolo Ursaia

Re: Nuntio vobis, gaudium magnum: mi sono rotto...
« Risposta #30 il: Domenica 6 Aprile 2008, 18:05:04 »



Prima di postare ho letto l'intervento di Ursaia…
Paolo tu sei troppo giovane per capire i meccanismi di un forum, chiedi a chi ne sa più di te e scoprirai che ho scritto ben più di tre poesie e 79 post ;)… e poi dove sta scritto che io cerco di imporre? Ho solo invitato a non scrivere solo quei quattro versi che rimangono fini a sé stessi se non supportati da una ulteriore presenza sul forum tale da permettere la loro evoluzione con la conoscenza di pareri diversi sul proprio modo di scrivere.

(troppo difficile come concetto?)
 ;D


     Caro Gianburrasca...in primis, ti ringrazio per avermi detto che sono troppo giovane per capire... ;D ;D a 46 anni non mi capita più di frequente. Per fortuna, però, ci sei tu che puoi illuminarmi. Cercherò di non perdere una sillaba delle tue preziose parole. Sono solo dispiaciuto di non saper chi tu sia in realtà. Continuo umilmente a ritenere che le motivazioni per cui si scrive possono essere diverse da quell che hai tu (troppo difficile come concetto?).
  Comunque, se rileggi le mie parole, scoprirai che sono d'accordo con te. Ma, evidentemente, questo di concetto era troppo difficile da capire. Caro amico, non è trattando da cretino il prossimo che incoraggerai alcuna forma di discussione....
   Con stima, ti saluto


[/quote]
Cunctando restituit

Offline Paolo Ursaia

Re: Nuntio vobis, gaudium magnum: mi sono rotto...
« Risposta #31 il: Domenica 6 Aprile 2008, 18:15:15 »
Ovviamente questo metodo sarebbe utile solo per coloro che  compongono poesie al di fuori dei soliti schemi e non per quei nauseanti testi infarciti di amore-dolore-luna-sole-stelle-anima-onde-mari conditi da decine di attributi (pseudo-originali-ricercati) che non servono a nulla se non a rendere mellifluamente  pomposo un testo che comunque resta vacuo ed insignificante.
Leggo sulla home page e tutti i testi (o quasi tutti) sono affetti da questo virus: la necessità di utilizzare più aggettivi che sostantivi e verbi messi assieme.
Bisogna cercare di uscire dagli schemi, bisognerebbe capire che trasmettere emozioni non vuol dire necessariamente scrivere sciatterie,. L’ovvio, lo scontato, l’originale basato sulla ricerca dell’aggettivo ad effetto è solo puerile e lascia il tempo che trova.
Prima capiamo questi concetti basilari, prima potremo parlare di poesia senza correre il rischio di enunciare bestemmie.


caro giamburrasca,
tu puoi credere ciò che vuoi e dire quasi tutto ciò che vuoi, ma definire "sciatterie" e "bestemmie" le poesie che usano aggettivi ad effetto è decisamente ridicolo e antipoetico.  ah gia'....solo tu sei un vero poeta e solo tu sei in grado di stabilire cosa sia poesia e cosa non lo sia.
mi rimetto alla tua classe e vena poetica, sperando bene di non urtare la tua sensibilissima mente analitico/critica.
in attesa di leggere i tuoi meravigliosi capolavori da guinnes dei primati e dai quali imparare l'arte dello scrivere, mi diletto nella lettura di "comunissimi poeti, sciatti, banali nel loro poetare quali Manzoni, Foscolo, Leopardi e gli altri autori che scrivono su questo sito.

Almeno loro posso leggerli....

con simpatia, saluti
Ale J


          Caro Alessio...ogni tanto nasce un profeta della poesia; cosa ci vuoi fare. Gente come te, me, Rasimaco, MIchaelsanther, Ambrosino Salvatore, Nunzio Buono, Misia....e potrei fare tanti altri nomi, commettiamo il gravissimo reato di scrivere in tutta modestia e senza pretese, non avendo altra motivazione che il piacere della comunicazione. Partecipiamo ahimè poco alle attività del forum...e quando lo facciamo, ce ne guardiamo bene dal trattare da cretino gli altri. Quando partecipiamo alle discussioni, lo facciamo rispettando gli altri, senza cercare subito di stabilire che noi siamo in gamba, e gli altri, polvere. Speriamo che ci tollerino ancora... ;D ;D
Cunctando restituit

alessio j

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Re: Nuntio vobis, gaudium magnum: mi sono rotto...
« Risposta #32 il: Domenica 6 Aprile 2008, 18:40:45 »
caro Paolo,
come vedi chi cerca di farsi notare trova ogni occasione e modo per riuscire nell'intento.

anche scrivendo poesie culturalmente povere e banali... ;D  parlare d'amore e di sentimenti, non va' piu' di moda, e' da "poeti insignificanti".

sai che c'e', paolo? che sono felicissimo di appartenere alla categoria dei sottopoeti,
quelli che vengono definiti autori che scrivono testi nauseanti.

tanto i geni ci sono gia', a quanto leggo...

saluti.

gianburrasca

  • Visitatore
Re: Nuntio vobis, gaudium magnum: mi sono rotto...
« Risposta #33 il: Domenica 6 Aprile 2008, 18:41:18 »


Prima di postare ho letto l'intervento di Ursaia…
Paolo tu sei troppo giovane per capire i meccanismi di un forum, chiedi a chi ne sa più di te e scoprirai che ho scritto ben più di tre poesie e 79 post ;)… e poi dove sta scritto che io cerco di imporre? Ho solo invitato a non scrivere solo quei quattro versi che rimangono fini a sé stessi se non supportati da una ulteriore presenza sul forum tale da permettere la loro evoluzione con la conoscenza di pareri diversi sul proprio modo di scrivere.

(troppo difficile come concetto?)
 ;D


    ...




Ops! Caro Paolo, è con profondo rammarico che mi accorgo di avere usato una espressione davvero infelice ed assolutamente fuorviante. Va bene essere provocatori e duri in generale, ma non è nel mio stile essere così sfacciatamente offensivo ed attaccare persone che, anche non conoscendole, stimo per quello che dicono e per come lo dicono (*).
Ho letto la tua reazioine al mio post e ci sta tutta, ti prego solo di credermi quando dico che l'ultima frase non voleva essere offensiva nè provocare reazioni da parte tua. Il fatto è che mi ero accorto che l'ultimo periodo scritto in quel post era tremendamente contorto ed ho voluto dare (creando l'equivoco) voce ai miei pensieri (avrei fato meglio a scrivere: non so se mi sono capito). Tu sai che non è mia abitudine chiedere scusa, anche perchè sono pochi i casi in cui ho da chiedere scusa e questo è uno di quelli.
Per quanto riguarda l'età, credimi ho un po' di esperienza più di te, per questo mi sono permesso di dirti che sei troppo giovane per capire, ed anche qui , quel "capire" non voleva essere assolutamente offensivo.
Spero accetterai le mie scuse per un equivoco di cui solo io ho colpa.
Con sincera stima.



(*) Le mie "offese" come qualcuno si ostina a chiamarle, non sono mai rivolte alla singola persona, ho stima di tante persone qui dentro, ma continuo a criticare le loro poesie quando me lo chiedono in privato, questo vuol dire semplicemente non essere ipocriti. Se poi qualcuno ha la coda di paglia e si sente tirato direttamente in causa non è colpa mia.


Comunque è bello avere conferma che l'educazione è un optional (mi riferisco a quel signore che ho avuto il piacere di incontrare in chat con il quale spero non avere più nulla a che spartire).
« Ultima modifica: Domenica 6 Aprile 2008, 18:46:59 da Gianburrasca »

gianburrasca

  • Visitatore
Re: Nuntio vobis, gaudium magnum: mi sono rotto...
« Risposta #34 il: Domenica 6 Aprile 2008, 19:00:35 »
Ovviamente questo metodo sarebbe utile solo per coloro che  compongono poesie al di fuori dei soliti schemi e non per quei nauseanti testi infarciti di amore-dolore-luna-sole-stelle-anima-onde-mari conditi da decine di attributi (pseudo-originali-ricercati) che non servono a nulla se non a rendere mellifluamente  pomposo un testo che comunque resta vacuo ed insignificante.
Leggo sulla home page e tutti i testi (o quasi tutti) sono affetti da questo virus: la necessità di utilizzare più aggettivi che sostantivi e verbi messi assieme.
Bisogna cercare di uscire dagli schemi, bisognerebbe capire che trasmettere emozioni non vuol dire necessariamente scrivere sciatterie,. L’ovvio, lo scontato, l’originale basato sulla ricerca dell’aggettivo ad effetto è solo puerile e lascia il tempo che trova.
Prima capiamo questi concetti basilari, prima potremo parlare di poesia senza correre il rischio di enunciare bestemmie.


caro giamburrasca,
tu puoi credere ciò che vuoi e dire quasi tutto ciò che vuoi, ma definire "sciatterie" e "bestemmie" le poesie che usano aggettivi ad effetto è decisamente ridicolo e antipoetico.  ah gia'....solo tu sei un vero poeta e solo tu sei in grado di stabilire cosa sia poesia e cosa non lo sia.
mi rimetto alla tua classe e vena poetica, sperando bene di non urtare la tua sensibilissima mente analitico/critica.
in attesa di leggere i tuoi meravigliosi capolavori da guinnes dei primati e dai quali imparare l'arte dello scrivere, mi diletto nella lettura di "comunissimi poeti, sciatti, banali nel loro poetare quali Manzoni, Foscolo, Leopardi e gli altri autori che scrivono su questo sito.

Almeno loro posso leggerli....

con simpatia, saluti
Ale J
A volte mi chiedo se la meravigliosa lingua italiana abbia subito tali metamorfosi da non essere più compresa nemmeno nelle sfumature più elementari.
Allora mi viene il dubbio che non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. Ecco perchè aver definito sciatte le poesie e bestemmie i discorsi attorno ad esse si trasforma, cambiando il soggetto e l'aggettivo, in tutt'altro,  in modo da farlo diventare aderente ai propri fini.
In quanto poi alle letture che vedo citate, non mi meraviglia se la qualità della scrittura è pari a quella della lettura: arcaica e scolastica.


E qui chiudo.



alessio j

  • Visitatore
Re: Nuntio vobis, gaudium magnum: mi sono rotto...
« Risposta #35 il: Domenica 6 Aprile 2008, 19:07:23 »
caro gianni,
Le opere, le poesie del Manzoni, Foscolo e Leopardi sono passate alla storia come capolavori.
spero che sia cosi anche per le tue ;D

ciao!

gianburrasca

  • Visitatore
Re: Nuntio vobis, gaudium magnum: mi sono rotto...
« Risposta #36 il: Domenica 6 Aprile 2008, 19:13:19 »
caro gianni,
Le opere, le poesie del Manzoni, Foscolo e Leopardi sono passate alla storia come capolavori.
spero che sia cosi anche per le tue ;D

ciao!


Perchè a quei tempi non c'era internet, altrimenti ci sarebbe stata la concorrenza dei poeti come te.


Quando imparerò a tacere!!!!!


alessio j

  • Visitatore
Re: Nuntio vobis, gaudium magnum: mi sono rotto...
« Risposta #37 il: Domenica 6 Aprile 2008, 19:19:43 »
taccio io per te, caro gianni. ;D

Offline Laura Cappellini

  • Autore CS
  • Autore
  • *
  • Post: 6
  • Sesso: Femmina
  • Nel sito Scrivere: Le sue poesie
Re: Nuntio vobis, gaudium magnum: mi sono rotto...
« Risposta #38 il: Domenica 6 Aprile 2008, 19:52:13 »
 :D
ahahahaha
ma come siete simpatici
questi battibecchi 'virtuali' (?) accompagnano un pomeriggio che altrimenti sarebbe 'sciapo'....
fate i bravi bambini  :angel:
ciaooo
 :-*
Laura.

vergognosa

  • Visitatore
Re: Nuntio vobis, gaudium magnum: mi sono rotto...
« Risposta #39 il: Domenica 6 Aprile 2008, 19:55:17 »
A me sembra che il buon vecchio Gianbu abbia fatto uscire dal guscio un po' di persone e per questo aumenta la mia stima.
Non credo sia andato molto lontano affermando che ci sia chi interviene per la famosa "coda di paglia"...
Il fatto è che c'è modo e modo, Alessio, di farsi notare: chi lo fa per bravura (a me però Gianbu, Michaelsanthers non piace ma non avrò il dono della comprensione artistica, mentre approvo sicuramente Misia ed altri) e chi lo fa tramite i famosi commenti "nauseanti" et al.
Ritengo inoltre che questo continuare a sottolineare la propria impoeticità, incapacità, banalità, pubblicamente tirandosela magari in privato, riveli ben oltre l'espresso.
Grazie Gianbu, m'hai aperto un mondo. Dico sul serio.
Ubi maior minor cessat: mi inchino al tuo spirito irriverente, Gianbu.
VupPì.

Offline Paolo Ursaia

Re: Nuntio vobis, gaudium magnum: mi sono rotto...
« Risposta #40 il: Domenica 6 Aprile 2008, 20:07:23 »

Ops! Caro Paolo, è con profondo rammarico che mi accorgo di avere usato una espressione davvero infelice ed assolutamente fuorviante. Va bene essere provocatori e duri in generale, ma non è nel mio stile essere così sfacciatamente offensivo ed attaccare persone che, anche non conoscendole, stimo per quello che dicono e per come lo dicono (*).
Ho letto la tua reazioine al mio post e ci sta tutta, ti prego solo di credermi quando dico che l'ultima frase non voleva essere offensiva nè provocare reazioni da parte tua. Il fatto è che mi ero accorto che l'ultimo periodo scritto in quel post era tremendamente contorto ed ho voluto dare (creando l'equivoco) voce ai miei pensieri (avrei fato meglio a scrivere: non so se mi sono capito). Tu sai che non è mia abitudine chiedere scusa, anche perchè sono pochi i casi in cui ho da chiedere scusa e questo è uno di quelli.
Per quanto riguarda l'età, credimi ho un po' di esperienza più di te, per questo mi sono permesso di dirti che sei troppo giovane per capire, ed anche qui , quel "capire" non voleva essere assolutamente offensivo.
Spero accetterai le mie scuse per un equivoco di cui solo io ho colpa.
Con sincera stima.



(*) Le mie "offese" come qualcuno si ostina a chiamarle, non sono mai rivolte alla singola persona, ho stima di tante persone qui dentro, ma continuo a criticare le loro poesie quando me lo chiedono in privato, questo vuol dire semplicemente non essere ipocriti. Se poi qualcuno ha la coda di paglia e si sente tirato direttamente in causa non è colpa mia.


Comunque è bello avere conferma che l'educazione è un optional (mi riferisco a quel signore che ho avuto il piacere di incontrare in chat con il quale spero non avere più nulla a che spartire).



     Caro Gianburrasca...basta capirsi. Incidente chiuso. Ribadisco, sono d'accordo con te nell'auspicare una maggiore vivacità nel sito; solo, dubito che si riesca a coinvolgere più di qualche autore...tutto lì.
   Con stima, ti saluto.











Cunctando restituit

Andone

  • Visitatore
Re: Nuntio vobis, gaudium magnum: mi sono rotto...
« Risposta #41 il: Domenica 6 Aprile 2008, 23:00:20 »
Di sicuro, permettetimi Signori, questo non è lo spirito più adatto per fare e/o ricevere commenti. C'è tantissima superbia, alcuni interventi ne sono pregni...però poi nessuno si erge a poeta...tutti a scagliare il sasso nascondendo la mano...tutti umili a parole...però appena qualcuno ci mette in discussione, l'orgoglio piange...se il Sg. Burrasca Gianni pensa che tutte le poesie che legge siano banali e piene di superfluo lo può...lo DEVE dire...nel modo che ritiene più opprtuno (se il modo è quello che ha usato...ben venga) e noi (perchè siamo dentro tutti o quasi) lo dobbiamo accettare...personalmente non me ne frega uno stracazzo se il Sg. Burrasca Gianni dice questo, però sono conscio di vivere nell'anno 2008 d.C. e sono consapevole che il regime che vige in Italia è quello (dovrebbe essere quello) della democrazia, di conseguenza accetto l'opinione di un mio simile, se rispetta e non lede la mia persona (non mi sembra abbia offeso nessuno).
Quindi gente...non facciamo i modesti (se non lo siamo)...davvero...questo buonismo...mi snerva...è frustrante...è bigotto e oltremodo fuoriluogo...

Saluti

vergognosa

  • Visitatore
Re: Nuntio vobis, gaudium magnum: mi sono rotto...
« Risposta #42 il: Lunedì 7 Aprile 2008, 00:06:22 »
Di sicuro, permettetimi Signori, questo non è lo spirito più adatto per fare e/o ricevere commenti. C'è tantissima superbia, alcuni interventi ne sono pregni...però poi nessuno si erge a poeta...tutti a scagliare il sasso nascondendo la mano...tutti umili a parole...però appena qualcuno ci mette in discussione, l'orgoglio piange...

[...]

Quindi gente...non facciamo i modesti (se non lo siamo)...davvero...questo buonismo...mi snerva...è frustrante...è bigotto e oltremodo fuoriluogo...

Saluti

Sottoscrivo ogni carattere (spazi inclusi 8))
Applaudisco per la saggia schiettezza

Offline Marina Como

Re: Nuntio vobis, gaudium magnum: mi sono rotto...
« Risposta #43 il: Lunedì 7 Aprile 2008, 00:49:11 »
Tutti a dire a tutti che non si accettano i commenti... ma... perchè non li fate? Qualcuno ha  paura di offendere? O... meglio parlare?
Magari io posso anche applaudire, ma se APPLAUDO, voi non applaudiscete!  ;D
Se voglio fare la stronza ci riesco bene.  Talmente bene che quasi quasi ci sono. O forse ci sono.  Si, deciso.

filodiseta

  • Visitatore
Re: Nuntio vobis, gaudium magnum: mi sono rotto...
« Risposta #44 il: Lunedì 7 Aprile 2008, 07:55:10 »

(*) Le mie "offese" come qualcuno si ostina a chiamarle, non sono mai rivolte alla singola persona, ho stima di tante persone qui dentro, ma continuo a criticare le loro poesie quando me lo chiedono in privato, questo vuol dire semplicemente non essere ipocriti. Se poi qualcuno ha la coda di paglia e si sente tirato direttamente in causa non è colpa mia.

Inorridisco alla sola parola "privato" o tanto più "commento privato" in un sito di poesia. Una volta ne ricevevo a iosa (da una persona che sai). Quei commenti che sarebbero serviti a tutti, per trasmettere un punto di vista interessante e originale di leggere poesia, in me suscitarono la reazione di scoraggiare l'autore non dando più risposta ai suoi messaggi privati.
Per me, il privato nel Forum, va usato solo per le faccende personali ;D, tutto il resto va messo al servizio di tutti.

Nel tuo caso potrei chiudere un occhio, visto che:

,ma voglio solo sottolineare che se oggi riesco a scrivere qualcosa di vagamente decente, questo è avvenuto anche grazie al fatto di avere letto in passato i tuoi versi e di avere avuto in questi ultimi anni una maestra davvero eccezionale: te.
 

e mi fa felice che tu diffonda i miei insegnamenti :-*



filodiseta