Eh no caro Meregalli, qui si dividono le strade! Non sono d’accordo con te, non vedo la necessità che un autore faccia la parafrasi ad una propria poesia, io già non condivido chi commenta in questo modo, figuriamoci se a farlo è l’autore stesso.
La poesia è un moto dell’animo, attraverso di essa si dovrebbero trasmettere emozioni. Non importa se quelle ricevute dal lettore non siano identiche a quelle di colui che le ha provate scrivendo, l’importante è che queste emozioni ci siano, poi ognuno potrà adattare il testo alla propria sensibilità, ognuno potrà cercare di dare la sua interpretazione del testo in dipendenza del suo stato d’animo.
E' successo molto spesso che in parecchi dessero interpretazioni diverse ai miei testi ed ogni volta, benché si discostassero dall’originale, mi sono accorto che stavano arricchendo il significato della poesia, portandolo al di là di quello che avrei potuto fare io stesso.
Questo ovviamente è servito ad ampliare il mio limitato punto di vista e a far si che nei testi successivi tenessi conto delle nuove scoperte emotive.
Forse, l’unico modo per compenetrare il mondo poetico di un autore è quello che lui stesso ci presenti il significato della SUA poesia in generale. Questo aumenterebbe la conoscenza dei suoi testi ed aiuterebbe il lettore a comprenderne i meccanismi che li animano.
Ovviamente questo metodo sarebbe utile solo per coloro che compongono poesie al di fuori dei soliti schemi e non per quei nauseanti testi infarciti di amore-dolore-luna-sole-stelle-anima-onde-mari conditi da decine di attributi (pseudo-originali-ricercati) che non servono a nulla se non a rendere mellifluamente pomposo un testo che comunque resta vacuo ed insignificante.
Leggo sulla home page e tutti i testi (o quasi tutti) sono affetti da questo virus: la necessità di utilizzare più aggettivi che sostantivi e verbi messi assieme.
Bisogna cercare di uscire dagli schemi, bisognerebbe capire che trasmettere emozioni non vuol dire necessariamente scrivere sciatterie,. L’ovvio, lo scontato, l’originale basato sulla ricerca dell’aggettivo ad effetto è solo puerile e lascia il tempo che trova.
Prima capiamo questi concetti basilari, prima potremo parlare di poesia senza correre il rischio di enunciare bestemmie.
Prima di postare ho letto l'intervento di Ursaia…
Paolo tu sei troppo giovane per capire i meccanismi di un forum, chiedi a chi ne sa più di te e scoprirai che ho scritto ben più di tre poesie e 79 post
… e poi dove sta scritto che io cerco di imporre? Ho solo invitato a non scrivere solo quei quattro versi che rimangono fini a sé stessi se non supportati da una ulteriore presenza sul forum tale da permettere la loro evoluzione con la conoscenza di pareri diversi sul proprio modo di scrivere.
(troppo difficile come concetto?)