Edward Weston
Edward Weston (Highland Park, Illinois, USA, 24 marzo 1886 - Wildcat Hill, California, USA, 1 gennaio 1958) è stato uno dei più importanti fotografi della prima metà del '900.
Dal 1923 al 1926 lavorò in Messico accanto a Tina Modotti e fece amicizia con alcune personalità del Rinascimento messicano. Fu questo un periodo in cui ritrovò sé stesso e la sua strada stilistica iniziò a mutare. Era convinto che la fotografia servisse per catturare la vita e sotto qualunque forma essa si presentasse, l'unico modo possibile per farlo era attraverso il realismo.
Lavorò molto in California e fu invitato al Salon of Photography di Londra.
Nel 1920 Weston fece una revisione dei propri lavori, nei quali fino a quel momento aveva prevalso l'uso dell'effetto "flou", lo sfocato artistico.
Nel 1932 insieme ad altri fotografi, tra cui Ansel Adams, fondò il Gruppo f/64 Questo gruppo di fotografi fondò un'estetica che si basava sulla '"perfezione tecnica e stilistica": qualunque foto non perfettamente a fuoco, o perfettamente stampata, o montata su cartoncino bianco era "impura". Si trattava di una reazione violenta allo stile sdolcinato e sentimentale che in quegli anni aveva reso celebri i fotografi pittorici della California.
L'aspetto principale della visione di Weston fu il suo insistere continuamente sul fatto che il fotografo doveva già "visualizzare la foto dentro di sé prima ancora di scattarla". Weston (1886-1958)
espresse la sua visione estetica attraverso l'obiettivo fotografico, il nuovo medium del nuovo secolo, il XX, alle cui sfide artistiche, dal cubismo al surrealismo, Weston rispose dimostrando non solo l'assenza di limiti del mezzo ma anche le sue peculiari qualità che imponevano una nuova bellezza formale, fatta di dettagli, superfici, ritmi resi con un'abbagliante vibrante esattezza.Non poteva essere se non così, per l'appetito sensuale e insaziabile di Weston per la forma, per tutte le forme - organiche e vegetali, antropomorfiche e industriali - che da empirista americano non immune da una certa cautela nei confronti dell'Europa modernista e delle sue matrici soggettiviste, Weston cerca nella realtà, naturale o creata dall'uomo, per isolarle, sublimarle e così magnificate rivelarle alla sensibilità emozionale dell'uomo comune.
Francesca Buzzetta