Maurizio, grazie di cuore per il commento e per aver colto esattamente il messaggio dei miei versi. Hai letto come un libro aperto il mio animo, meglio di me che nello scrivere una poesia sono sempre sommersa dalla mare di emozioni che ribolle dentro e che mi prende la mano e scrive per me.
L’idea del rettile mi piace, il suo avvolgersi e il suo procedere sinuoso, il suo strofinarsi sul terreno che lo aiutano a liberarsi della vecchia pelle ed è evento che si realizza quando sotto è pronta la nuova in grado di affrontare il mondo con le qualità necessarie, consistenza, spessore, forza, e altro.
Allo stesso modo io, in questo viaggio di trasformazione, cercando di liberarmi da una “vecchia pelle di sofferenza” “penetro l’azzurro vuoto” ,
In questo “penetrare” hai colto bene il mio cercare il cambiamento proprio come un tuffo nel vuoto, in una dimensione nuova, priva di certezze e per questo “vuota”.. e si può ritrovare nell'immagine del passare un muro al di là del quale non sai cosa ti aspetta. Un passo da fare che matura pian piano e lo decidi quando dentro ti senti forte ed hai “un punto di ancoraggio”.
Questa è la metamorfosi che io sto vivendo realmente dopo un periodo in cui mi sono lasciata andare e trasportare dagli eventi negativi che non riuscivo ad affrontare.
Oggi mi sento più forte e combatto ciò che prima subivo.