Autore Topic: Poesia introspettiva-autori vari a confronto  (Letto 11241 volte)

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Offline Maurizio Spaccasassi

Re: Poesia introspettiva-autori vari a confronto
« Risposta #45 il: Domenica 2 Marzo 2008, 22:23:42 »
“ Sopra di me nel cielo
passano solitarie
nuvole leggere.”


Ecco come l’autrice fa spostare lo sguardo nella mente del lettore.
Con quel “sopra di me”sembra che in quel momento anche lei non stia osservando,ma solamente immaginando un preciso luogo sconfinato dove materialmente non  non sarà mai possibile raggiungere.
“nel cielo”specifica un luogo astratto come il cielo.
“passano leggere”un verbo  dinamico che specifica il movimento che non è lento,in quanto le nuvole sono leggere,quindi più soggette a creare poca resistenza d’inerzia alla spinta del vento ,le nuvole quindi si muovono veloci.


“Fisso l’azzurro vuoto
lo penetro in silenzio
Mi spoglio del dolore!”

Ecco ora utilizzare il senso della  vista con “fisso” l’autrice descrive molto palesemente quello che sta facendo in questo determinato momento è una cosa che sta succedendo qui davanti a noi in questo preciso momento  “…l’azzurro vuoto”L’azzurro del cielo cosi sconfinato come l’universo da sembrare vuoto,muto,perché non risponde  agli interrogativi che nascono come funghi nel bosco della mente.

“lo penetro in silenzio”proprio come in un bosco ci avventuriamo in questo cielo fino a sentirci sfarfallare la vista,in quel silenzio ci si perde e si perde la cognizione del tempo e della mente,ed è qui che ci dimentichiamo le nostre preoccupazioni.
“Mi spoglio del dolore!”Silenziosi ci togliamo la pelle lasciando in quel cielo quella del dolore.

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Offline Maurizio Spaccasassi

Re: Poesia introspettiva-autori vari a confronto
« Risposta #46 il: Domenica 2 Marzo 2008, 22:25:55 »
“ Fluttuando alla deriva
cerco nello spazio
un punto di ancoraggio..”

“Fluttuando” da l’idea della leggerezza dell’essere fluidi ,acqua che scorre verso il basso,quindi ancora  pesantezza residua (forza di gravità)alla deriva in un fiume nel cielo,forse l’aver lasciato questo dolore ci ha reso troppo leggerina non abbastanza per non essere trasportati ed essere in balia di qualsiasi forza del cielo,quello che rimane di noi non vuole farsi trascinare nella corrente,ma reagire decidere dove essere e dove stare e quando,per questo per quanto ampio e sconfinato cerchiamo un appiglio un punto dove fissare le nostri mani e risalire fuori dalla corrente.



“mi rotolo, mi avvolgo
in modo sorprendente
mi vesto di colore.”


In questa metamorfosi quasi da sogno l’autrice cerca di cambiare qualcosa di se stravolgendo
tutte le convenzioni impossibili”facendo splendere di colore una vita nuova” in modo sorprendente”

Ecco la fine della metamorfosi,l’autrice fissando quel cielo lascia la sua pelle di sofferenza e fra   rotolamenti e avvolgimenti riesce a sgusciare via la sua vecchia pelle di sofferenza  mentre è pronta già da tempo quella nuova sotto,per questo una volta venuta alla luce risplende di colore davanti al sole dei nostri occhi.

Continua


Offline Maurizio Spaccasassi

Re: Poesia introspettiva-autori vari a confronto
« Risposta #47 il: Domenica 2 Marzo 2008, 22:30:58 »
In sostanza 4 strofe da tre versi liberi conferiscono al testo un’impronta di fluidità che mostra padronanza d’espressione le analogie e i richiami sono molto efficaci,il saper porre nel modo opportuno il mirino dello zoom in cui si vuole che il lettore si soffermi.In pochi versi l’autrice riesce a trasmettere  la precarietà dei nostri  stati d’animo,come quando ci capita di sentirci persi,noi poeti,che cantiamo quello che non riusciamo a dire con le parole,che scriviamo per noi e per pochi eletti che raccolgono e leggono nel mare di internet naufraghi pensieri criptati .

In questo viaggio mai fatto se non nell’ immaginazione questi sono i versi più belli che raccolgono e sintetizzano il pensiero di fondo.Perché sono in netta contrapposizione ,ma la loro polivalenza sviluppano bene il mutamento del cambio di pelle di un rettile,mi scuso con l’autrice per aver scelto questa analogia ma mi è parsa molto adatta per rappresentare il pensiero di fondo di questo testo


-mi spoglio del dolore-
-mi vesto di colore-

Complimenti all’autrice confermando nuovamente dopo 15 mesi dalla prima critica le ottime capacità espressive e suggestive in fatto di poesia.


Fine


« Ultima modifica: Domenica 2 Marzo 2008, 22:32:56 da Maurizio Lauriani »

Offline Patrizia Chini

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  • Nel sito Scrivere: Le sue poesie
Re: Poesia introspettiva-autori vari a confronto
« Risposta #48 il: Lunedì 3 Marzo 2008, 12:51:36 »
Maurizio, grazie di cuore per il commento e  per aver colto esattamente il  messaggio dei miei versi. Hai letto come un libro aperto il mio animo, meglio di me che nello scrivere una poesia sono sempre sommersa dalla mare di emozioni che  ribolle dentro e che mi prende la mano e scrive per me.
L’idea del rettile mi piace, il suo avvolgersi e il suo procedere sinuoso, il suo strofinarsi sul terreno che lo aiutano a liberarsi della vecchia pelle ed è evento che si realizza quando sotto è pronta la nuova in grado di affrontare il mondo con le qualità necessarie, consistenza, spessore, forza, e altro.
Allo stesso modo io, in questo viaggio di trasformazione, cercando di liberarmi  da una “vecchia pelle di sofferenza”  “penetro l’azzurro vuoto” ,
In questo “penetrare” hai colto bene il mio cercare il cambiamento proprio come un tuffo nel vuoto, in una dimensione nuova,  priva di certezze e per questo “vuota”.. e si può ritrovare nell'immagine del passare un muro al di là del quale non sai cosa ti aspetta. Un passo da fare che matura pian piano e lo decidi  quando dentro ti senti forte ed hai “un punto di ancoraggio”.
Questa è la metamorfosi che io sto vivendo realmente dopo un periodo in cui mi sono lasciata andare  e trasportare dagli eventi negativi che  non riuscivo ad affrontare.
Oggi mi sento più forte e combatto ciò che prima subivo.
P.C.