Una notte serena è lo sfondo costante di questa poesia, una serenità che è il riflesso dell’animo acquietato nella presenza di Lui.
Da sempre le stelle inducono un senso di infinito, di eternità, di trascendenza.
Un’intuizione che può procurare, a secondo dello stato d’animo, un sentimento di sgomento o di placido abbandono e così, la nostra autrice, può sentirle emotivamente vicine nel ricordo di notti segnate dal senso di estraneità al mondo, alla vita, di ribellione, e nel presente pacificato da un amore vissuto.
Se è vero che alcune delle immagini adoperate sono abbastanza stereotipate, è pur vero che altre mi sembrano originali e indovinate. Ad esempio l’accostamento dell’animo ribelle alle corse tra peschi di campagna, che riesce ad unire il senso di agitazione a quello di una segreta, pervadente armonia, quasi immagine speculare della solidarietà del cielo stellato.
Lo schema rimico, molto rigido, delle terzine contribuisce a dare un certo ritmo senza risultare pesante, né si avverte più di tanto il fastidio per la ripetizione di alcune parole rima.
La misura dei versi, è invece certamente non studiata, tuttavia non è fuori luogo porvi attenzione, poiché anche quando il poeta scrive “a orecchio”, la musicalità che ottiene nei suoi versi è passibile di uno studio più sistematico.
I primi cinque versi:
Il cielo pieno di stelle
mi accompagna
in questa notte serena.
Sono amiche e sorelle
e la luna è mia compagna
Sono tutti ottonari, tranne uno quaternario, si tratta di una misura propria dell’incedere dolce della filastrocca, bene in linea col clima sereno del contenuto.
Nei versi successivi il tono si fa più riflessivo ed anche le misure dei versi cambiano, si nota una buona frequenza di endecasillabi (alcuni canonici, altri extracanonici, con accento di 5°) e di versi anche più lunghi, più adatti allo sviluppo del discorso intrapreso.
Certamente la poesia trarrebbe giovamento da una composizione più studiata dal punto di vista metrico.
Nel complesso comunque risulta piacevole alla lettura, a parte in qualche punto, ad esempio in corrispondenza delle rime in –ena della seconda e terza strofa, e riesce bene a trasmettere lo stato d’animo che l’ha ispirata.